Non chiamatemi fratello, non sono della tribù

kikhit

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opporsi al progresso sono due cose diversissime... chi pratica la seconda è privo della più grande e migliore caratteristica umana: la tensione verso il miglioramento, e dunque è ben poco "uomo". Se purtroppo il modo per tenere lontano gli idioti dalla montagna è preservarne l' "inaccessibilità", si tratta di un'enorme sconfitta... culturale e sociale.

la sconfitta culturale più grande è leggere queste cose...pensare che ci sia ancora chi identifica l'essere "uomo" ed il concetto di "umanità" con una concezione parziale e propria solo di una determinata cultura (quella che deriva dall'incontro della tradizone greca con quella ebraica, che vede nel progresso lineare la sostanza -in senso stretto- dell'umanità), è piuttosto preoccupante, in quanto è stato il motore che ha spinto, nella nostra storia, a commettere le cose più brutte...
 

JeromeDH92

Biker infernalis
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, in quanto è stato il motore che ha spinto, nella nostra storia, a commettere le cose più brutte...

Ma anche alcune tra le più belle! Quel che intendevo è che la dicotomia uomo-natura NON esiste... noi SIAMO natura! E se, dal punto di vista della durata di una vita umana ti sembra che la natura sia immobile -che non progredisca- sei in enorme errore... la natura si evolve e progredisce (che cosa sei tu se non la versione 2.0 del uomo di Neandertal? che ha sua volta era un'evoluzione e così via) e noi da esseri naturali facciamo lo stesso... credo che discorsi come il tuo derivano da una visione superomistica dell'uomo come entità intelettuale, e sovranaturale (nel senso letterale)... io penso che non ci sia niente di più sbagliato: il tuo pensiero, le tue parole, la tua vita sono solo il frutto di un mero processo evoluzionistico! Non c'è niente di più e niente di meno: l'uomo non è speciale, non è stato creato e non ha uno scopo... le visioni orientali della vita, per quanto romantiche, sono terribilmente superbe: se tu hai un feeling con la montagna non pensare che esso derivi da una qualche superiorità "sostanziale" (di sostanza): è solo una questione di CONOSCENZA, e cos'è la conoscenza ancora un volta se non progresso?
 
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Ma anche alcune tra le più belle! Quel che intendevo è che la dicotomia uomo-natura NON esiste... noi SIAMO natura! E se, dal punto di vista della durata di una vita umana ti sembra che la natura sia immobile -che non progredisca- sei in enorme errore... la natura si evolve e progredisce (che cosa sei tu se non la versione 2.0 del uomo di Neandertal? che ha sua volta era un'evoluzione e così via) e noi da esseri naturali facciamo lo stesso... credo che discorsi come il tuo derivano da una visione superomistica dell'uomo come entità intelettuale, e sovranaturale (nel senso letterale)... io penso che non ci sia niente di più sbagliato: il tuo pensiero, le tue parole, la tua vita sono solo il frutto di un mero processo evoluzionistico! Non c'è niente di più e niente di meno: l'uomo non è speciale, non è stato creato e non ha uno scopo... le visioni orientali della vita, per quanto romantiche, sono terribilmente superbe: se tu hai un feeling con la montagna non pensare che esso derivi da una qualche superiorità "sostanziale" (di sostanza): è solo una questione di CONOSCENZA, e cos'è la conoscenza ancora un volta se non progresso?

hai capito tutto il contrario....sarà un mio limite nella comunicazione..
ti dico solo che l'evoluzionismo, come teoria applicata alla cultura e all'uomo, è morto per fortuna da tanti decenni... ;-) e ti dico che hai le idee un po' ocnfuse, in quanto il 'superominismo', come lo chiami tu, è proprio frutto delle teorie evoluzonistiche applicate alla cultura umana.
Bisognerebbe avere dimestichezza con i concetti con cui si gioca... ;-)
non posso che consigliarti di prendere in mano un basilare manuale di antropologia e leggere i capitoli introduttivi...mutamento, cambiamento, scelta, non coincidono per forza con 'evoluzione'...che paradigma superato!

Edit: comunque....estiquatsi! ;-)
 
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JeromeDH92

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hai capito tutto il contrario....sarà un mio limite nella comunicazione..
ti dico solo che l'evoluzionismo, come teoria applicata alla cultura e all'uomo, è morto per fortuna da tanti decenni... ;-) e ti dico che hai le idee un po' ocnfuse, in quanto il 'superominismo', come lo chiami tu, è proprio frutto delle teorie evoluzonistiche applicate alla cultura umana.
Bisognerebbe avere dimestichezza con i concetti con cui si gioca... ;-)
non posso che consigliarti di prendere in mano un basilare manuale di antropologia e leggere i capitoli introduttivi...mutamento, cambiamento, scelta, non coincidono per forza con 'evoluzione'...che paradigma superato!

Edit: comunque....estiquatsi! ;-)

Per fortuna ho meglio da fare! :rosik:
C'è ancora incomprensione vedo! Comunque meglio concludere l'OT! Ci sentiamo al bar (del forum)? :medita:
Eh si estiqua:hahaha:
 

kikhit

Biker incredibilis
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E neanche avere paura di conoscere qualcosa di più: leggeti i capitoli iniziali di qualche manuale di biologia, altro che "antropologia" pfff

fatto quando avevo la tua età ;-) però anche alla tua età non ho mai avuto la pretesa di saperne di più, io singolo individuo, del risultato, mai definitivo e sempre in movimento, di decine e decine i studiosi che han lovarto negli ultimi 150 anni... ;-)
Ma sei giovine e ti perdono queste presunzioni, male non fanno se sono lo spunto per crescere ed imparare (però nessi e differenze tra bio e antropo - logia cerca di impararli in fretta per evitare tali sciatterie ;-) )
 

kikhit

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meglio se con lui!
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mauro 1964

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Nichelino
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approvo in pieno, basti vedere la diversa situazione trà estate e inverno, si và dall' affollamento di qualsiasi genere alla tranquillità irreale ma piacevole e rilassante. Amo la montagna tranquilla, non sovraffollata, ti dà la possibilità di vedere e sentire cose che con il caos della massa svanisce.
 

pengunn

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io non apprezzo il tuo pensiero. la montagna e' di tutti e semplicemente ci possono andare tutti. la tribu'? solo perche' ora la gente si veste in un determinato modo non si puo criticarli! il mangiare tutto uguale? ma e' un balla stratosferica...alla fine della discesa come dici tu o alla fine della salita troverai i piatti tipici della zona in cui tu sei. gente come te non mi piace perche' quando l'incontro mi guarda dall'alto al basso,xke' sono un turista della domenica,xke' in bici vado piano,xke' se riesco mi compro una bicicletta ipertecnologica o un paio di pantaloni con il cavallo troppo basso per andare in montagna...ma gente come te la rispetto. e invece mi sembra che tu di rispetto ne abbia poco. gli alpini che vivono la montagna da tanto tempo, i piu anziani e anche i piu giovani hanno sempre rispetto per tutti basta che a loro volta abbiano rispetto per la montagna. il turismo e' vero portera' rumore,civilta' sopra le cime,ma senza loro la montagna morirebbe. bisogna educare i giovani turisti friraid o chi va al baikparc (l'inglese quello sconosciuto) a rispettare gli altri e arispettare la kontagna. con le tue parole si fa fatica anche solo a rispettarti. come se dio avesse creato la montagna solo per te. via tutti qua ci vivo io e tutto mio...ma per favore
 
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io non apprezzo il tuo pensiero. la montagna e' di tutti e semplicemente ci possono andare tutti. la tribu'? solo perche' ora la gente si veste in un determinato modo non si puo criticarli! il mangiare tutto uguale? ma e' un balla stratosferica...alla fine della discesa come dici tu o alla fine della salita troverai i piatti tipici della zona in cui tu sei. gente come te non mi piace perche' quando l'incontro mi guarda dall'alto al basso,xke' sono un turista della domenica,xke' in bici vado piano,xke' se riesco mi compro una bicicletta ipertecnologica o un paio di pantaloni con il cavallo troppo basso per andare in montagna...ma gente come te la rispetto. e invece mi sembra che tu di rispetto ne abbia poco. gli alpini che vivono la montagna da tanto tempo, i piu anziani e anche i piu giovani hanno sempre rispetto per tutti basta che a loro volta abbiano rispetto per la montagna. il turismo e' vero portera' rumore,civilta' sopra le cime,ma senza loro la montagna morirebbe. bisogna educare i giovani turisti friraid o chi va al baikparc (l'inglese quello sconosciuto) a rispettare gli altri e arispettare la kontagna. con le tue parole si fa fatica anche solo a rispettarti. come se dio avesse creato la montagna solo per te. via tutti qua ci vivo io e tutto mio...ma per favore

caro amico,
Jean Jacques Rousseau è morto da tempo e con lui il mito del "buon selvaggio" le piccolezze umane sussistono tra le tribù di "alpini" come li chiami tu così come nella gang urbane. Ti farei parlare a quattr'occhi con un po' di gente che lavora e vive grazie ai turisti della domenica per vedere quanto davvero hanno rispetto per tutti come tu dici.
Tu sei padronissimo di non aver rispetto per me, tuttavia - permettimi- il tuo commento al mio post si riassume nell'aver evidenziato le "storpiature" dell'Inglese senza aver nemmeno compreso che le stesse erano una forzatura critica al contesto globale e globalizzato della tribù armata di cellofono e di tastino condividi.
Alla luce di ciò proseguire nell'argomentazione di una qualsiasi risposta sarebbe inutile oltrechè tedioso e pertanto ti auguro di godere appieno delle meraviglie che il tuo modo di vedere e conoscere la montagna ti saprà offrire in un clima di viva e partecipata armonia con i locals che tanto tengono a te come persona prima che a te come cliente.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
il turismo e' vero portera' rumore,civilta' sopra le cime,ma senza loro la montagna morirebbe.
E con un turismo indiscriminato muore lo stesso, di tisi anziche di fame ma sempre di morte si tratta.

Lo stesso Messner, che forse conosce la montagna un po' meglio di certi "giovani friraid" propone sì il turismo come via di sopravvivenza della montagna, ma un turismo compatibile e non di rapina, di conoscenza e non di sfruttamento, in una parola per viverla e non per usarla.
 
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E con un turismo indiscriminato muore lo stesso, di tisi anziche di fame ma sempre di morte si tratta.

Lo stesso Messner, che forse conosce la montagna un po' meglio di certi "giovani friraid" propone sì il turismo come via di sopravvivenza della montagna, ma un turismo compatibile e non di rapina, di conoscenza e non di sfruttamento, in una parola per viverla e non per usarla.

La soluzione è solo una e risolverebbe anche la problematica sollevata con leggero tratto di tastiera da Marco riguardo le e-bikes: dinamitare le montagne esistenti per sostituirle con modelli in PVC ricoperti di alberi in simil-legno e sentieri in terra battuta. Sentieri che potrebbero essere motorizzati (ribaltando la logica delle e-bikes) con possibilità di impostarne via Bluetooth la pendenza e la lunghezza. Il trailbuilding deve diventare un affare di igieniche colle epossidiche e silicone.

O volendo risparmiare, seguire il solco tracciato dal überbiker Samuelgol, e fare tutto sui rulli con realtà virtuale e googleglass, ma con polenta e cervo a domicilio. I rifugisti invece che starsene proni al cliente per poi disprezzarli pavidamente alle spalle potrebbero riciclarsi come fattorini a domicilio.
Il brivido delle cadute e dei conseguenti ematomi sarà deputato sempre ai rifugisti che potranno sfogare le loro frustrazioni a sassate a domicilio.
Su Ebikes ovviamente.
 

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