Non chiamatemi fratello, non sono della tribù

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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sembola

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Cesare, mi dispiace di non poterti (di nuovo) assegnare una reputazione...:prost:

Mi permetto solo di puntualizzare che le leggi dell' economia non sono corbellerie, ma vere e proprie leggi naturali, nel senso che "naturalmente" i fenomeni vanno in una determinata direzione. Quelle che sono corbellerie, o come minimo atteggiamenti discutibili a livello scientifico, sono le teorie che taluni, per motivi ideologici e di interesse, propagandano come se fossero la verità rivelata senza alcuna evidenza scientifica sulla loro validità. Tanto per la precisione ;-)
 

booger

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Rispondo a Cesare RBO in sintesi, su alcune keywords del tuo discorso.

Quando dici 'perchè aspettare ad agire'. Forse quando ho detto che ripongo fiducia sulle nuove generazioni sono stato letto come inerte. Non è così. Non sono un attisvita ambientalista... ma un ambientalista convinto sì.
Compio piccoli e grandi gesti quotidiani che mi rendono alla coscienza il senso di fare giusto. Fa sorridere se scendiamo negli esempi pratici ma è così che si diventa trasmettitori di valori: p. es. i miei figli sanno che io cambio auto ogni 10 anni, compro il solo il necessario per vivere, tra famiglie ci siamo passati passeggini, carrozzine, seggiolini e vestiti, ai bimbi ho dimostrato che ci si può muovere anche con mezzi diversi dall'auto, abbiamo sempre abitato in case molto vecchie,....e gli esempi potrebbero andare avanti per molto.
Io educo i miei due figli ad un approccio al mondo critico e responsabile (anche autolimitante se necessario), ed è un'azione che faccio qui e adesso.
E non è inazione, affatto.

Quando dici 'chi deve educare i figli'. Rispondo secco e senza tema di smentita: i genitori, la famiglia. Un figlio forma la sua coscienza principalmente nel rapporto con le sue guide nei primi anni di vita e queste guide sono assolutamente e in prima istanza i genitori. La scuola viene dopo. Gli insegnanti quelli buoni che ognuno di noi ha avuto almeno sporadicamente ci sono ma a loro non è dato il compito di educare un ragazzo.
Troppi genitori distratti di oggi sperano che le lacune educative della famiglia vengano colmate dalla scuola, che difetta pure lei. Ma la scuola ha un'altro compito: istruire e secondariamente educare.
 

ziofujo

Biker assatanatus
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<?xml:namespace prefix = o /><o:p></o:p>
<o:p></o:p>
sull'educare le nuove generazioni ho detto quello che penso nei post precedenti e mi pare mooolto simile a quanto de te affermato... e come non essere d’accordo?<o:p></o:p>
ci sono un paio di dettagli che però proprio non mi tornano (e mi rivolgo anche a booger)...

.....

... belle parole e ben scritte, ma alla fine nel tempo che ha speso per dettagliare il tuo punto di vista, si poteva scendere in cantina ridurre la pressione dell'acqua dell'abitazione di 1 bar e risparmiare il 30% di acqua consumata in un anno ;-)

continuo a ritenere che i buoni propositi generali siano importanti, ma nella civiltà odierna servono più le piccole azioni che ogni singolo con buone intenzioni può fare...
andare in 10, 100, 1000 sotto un ministero con le bandierine non serve a niente, se non a farsi riprendere dalla scatola delle meraviglie o ad avere un trafiletto a pagina 32...

allora forse valgono di più di tante parole, le piccole azioni che ognuno di noi può fare quotidianamente con poco sforzo, dal consumo dell'acqua di prima, alla differenziazione sistematica dei rifiuti, all'utilizzo dei pannelli solari sanitari o di un paio di fotovoltaici per utilizzare meno energia elettrica di rete...

se pensi che questo sia troppo poco, allora prova a dirmi concretamente cosa ognuno di noi può fare...

il fatto che la tutela della natura sia un'azione condivisa da tutti non basta a far muovere le masse o a cambiare le decisioni dei governi, purtroppo...
 

cesare RBO

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caro sembola certo che non sono (necessariamente) corbellerie, non ho detto "le leggi dell..." ma "delle leggi", alcune (e relative interpretazioni teoriche derivate) intendevo... o almeno era mia intenzione intendere...:-)
cmnq il fatto che "naturalmente tendono a...." (come dicono i testi) non le equipara in alcun modo alle leggi di natura... quello dell'assimilarle alle leggi naturali è un "trucchetto" utilizzato in primo luogo per svincolarle dal giudizio morale e per (quindi)svincolare dal suddetto giudizio coloro che le applicano... il che, volendo fare i pignoli, denota (o denoterebbe) "cattiva coscenza"...
cari booger e ziofujo... sono d'accordo con voi e condivido (e nel mio piccolo metto in pratica) in pieno la teoria "dei piccoli grandi gesti quotidiani" (che se li elenco davvero fanno ridere, hai ragione) e idem sul fatto che educare le nuove generazioni non corrisponda certo all'inazione... semplicemente sfrutto quanto viene detto per puntualizzare su aspetti (anche solo terminologici ma i termini sono importanti in quanto contenitori di concetti anche molto ampi) che non riguardano più me e voi ma una platea molto più ampia, le domande che mi sono posto sull'educazione dei figli ti/vi paiono fuori luogo, non importanti o non riguardanti tutti noi? come ho detto (e mi pare di averne dette...) spesso il problema risiede nell'essersi "mal intesi" e non in una reale contrapposizione di posizioni...
penso che dovremmo (non che dovreste si badi bene...) fare di più? si, assolutamente...
vorrei rispondere in modo più esaustivo ed ampio ma... mo' devo proprio anna'... un saluto a voi, ci risentiamo tra 4 giorni...
ciao
 

sembola

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caro sembola certo che non sono (necessariamente) corbellerie, non ho detto "le leggi dell..." ma "delle leggi", alcune (e relative interpretazioni teoriche derivate) intendevo... o almeno era mia intenzione intendere...:-)
cmnq il fatto che "naturalmente tendono a...." (come dicono i testi) non le equipara in alcun modo alle leggi di natura... quello dell'assimilarle alle leggi naturali è un "trucchetto" utilizzato in primo luogo per svincolarle dal giudizio morale e per (quindi)svincolare dal suddetto giudizio coloro che le applicano... il che, volendo fare i pignoli, denota (o denoterebbe) "cattiva coscenza"...

Ci siamo capiti ;-)
 

mattebon

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... belle parole e ben scritte, ma alla fine nel tempo che ha speso per dettagliare il tuo punto di vista, si poteva scendere in cantina ridurre la pressione dell'acqua dell'abitazione di 1 bar e risparmiare il 30% di acqua consumata in un anno ;-)

continuo a ritenere che i buoni propositi generali siano importanti, ma nella civiltà odierna servono più le piccole azioni che ogni singolo con buone intenzioni può fare...
andare in 10, 100, 1000 sotto un ministero con le bandierine non serve a niente, se non a farsi riprendere dalla scatola delle meraviglie o ad avere un trafiletto a pagina 32...

allora forse valgono di più di tante parole, le piccole azioni che ognuno di noi può fare quotidianamente con poco sforzo, dal consumo dell'acqua di prima, alla differenziazione sistematica dei rifiuti, all'utilizzo dei pannelli solari sanitari o di un paio di fotovoltaici per utilizzare meno energia elettrica di rete...

se pensi che questo sia troppo poco, allora prova a dirmi concretamente cosa ognuno di noi può fare...

il fatto che la tutela della natura sia un'azione condivisa da tutti non basta a far muovere le masse o a cambiare le decisioni dei governi, purtroppo...

Giusto, Zio, condivido in pieno.
Per dirla a modo mio, esistono diversi livelli di intervento. Chi è politico lavori a livello politico, locale o sui massimi sistemi (nazionale).
Ma tu, una volta che hai votato, che fai? Mica puoi stare lì ad aspettare che faccia tutto qualcun altro.
Poi io credo tantissimo nelle cose che partono "dal basso".
Quindi portatevi un sacchetto di plastica nello zainetto, da usare per raccattare schifezze alla bisogna.
Io dico portatevi anche un paio di forbici da giardino. Basta cominciare a prendersi cura dei vostri sentieri abituali, sulla montagna cui appartenete (e non il contrario), e vi ci appasionerete, vi sentirete meglio, prima o poi qualcuno vi troverà intenti a qualche piccolo lavoro di potatura e vi farà i complimenti, tornerà a casa e comincerà a pensarci, pensarci, pensarci...
Credo fermamente che, "lavorando" nel piccolo, ma concretamente, si può fare molto più del semplice "qualcosa".

M.
 

grorge

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Mi permetto solo di puntualizzare che le leggi dell' economia non sono corbellerie, ma vere e proprie leggi naturali, nel senso che "naturalmente" i fenomeni vanno in una determinata direzione. Quelle che sono corbellerie, o come minimo atteggiamenti discutibili a livello scientifico, sono le teorie che taluni, per motivi ideologici e di interesse, propagandano come se fossero la verità rivelata senza alcuna evidenza scientifica sulla loro validità. Tanto per la precisione ;-)

Non è che sono proprio d accordo... io credo che l economia, soprattutto in una gestione capitalistica vada non dove dice il mercato ma dove dicono loro.....e con loro intendo le realmente POCHE persone che governano il mondo l economia e quant altro, dicendoti cosa devi comprareleggeremangiarefumare etc etc...
credi davvero che siamo in crisi......?:spetteguless:
 
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mattebon

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Non è che sono proprio d accordo... io credo che l economia, soprattutto in una gestione capitalistica vada non dove dice il mercato ma dove dicono loro.....e con loro intendo le realmente POCHE persone che governano il mondo l economia e quant altro, dicendoti cosa devi comprareleggeremangiarefumare etc etc...
credi davvero che siamo in crisi......?:spetteguless:

Ne dubito, sinceramente. Dubito che ci sia un grande regista dietro alle derive del capitalismo moderno. Come a dire che è tutta colpa di berlusconi (o di Bush) se siamo nella cacca. Magari, la soluzione sarebbe semplice allora.
Ma qui si entra in frangenti di "filosofia economica", forse non è il luogo adatto, no?

M.
 

sembola

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Non è che sono proprio d accordo... io credo che l economia, soprattutto in una gestione capitalistica vada non dove dice il mercato ma dove dicono loro.....e con loro intendo le realmente POCHE persone che governano il mondo l economia e quant altro, dicendoti cosa devi comprareleggeremangiarefumare etc etc...
credi davvero che siamo in crisi......?:spetteguless:

Siamo un po' OT, ma preferisco chiarire il concetto.

Se parliamo di "leggi" in un qualsiasi ambito scientifico andiamo ad indicare degli enunciati la cui validità è stata assodata e verificata con criteri appunto scientifici. Le "leggi" non sono e non possono essere delle corbellerie, in quanto sono state dimostrate come corrette e veritiere.

Tutt'altra cosa invece è l'applicazione di tali leggi, che può essere pensata per gli scopi più vari (non tutti positivi per la collettività...).

Per dire, non è possibile negare che il prezzo di un bene qualsiasi è stabilito dall'incontro tra domanda ed offerta: certo, è possibile pilotarlo verso il basso o verso l'alto, ma proprio in virtù di questa legge basilare, e non contro di essa. ;-)

Fine dell' OT ;-)
 

grorge

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non lo so....sarà che le leggi sono fatte da uomini....in quanto tali possono essere pilotati pure loro (veder gli studi medici sul fatto di bere o meno latte) cmq chiudiamo OT...
 

giobìgiobà

Biker superioris
...sì, in effetti il concetto di ecologismo è variamente inteso e andrebbe sviscerato meglio...
In ogni caso quello a cui mi riferivo è l'atteggiamento intransigente e oltranzista che difende la natura sempre e comunque, ad ogni costo e in ogni modo. Penso che sia improduttivo quando non dannoso. (ho un collega di lavoro che a volte, tra il serio e il faceto, mi dà dell'ecologista di m..da perchè m'in...albero quando senti dire di nuovi capannoni, cementificazioni selvagge, strade affatto indispensabili spacciate come necessarie, gasdotti titanici buttato quasi a caso e chi più ne ha più ne metta.... pensa da che pulpito predico!) E' che mi pare sempre più doveroso accettare qualche compromesso (parola che odiavo verso i venti anni e che ora, varcata la soglia dei quaranta, sto riscoprendo), ecco perchè dico che non posso ignorare chi pensa che il mondo sia ormai questo e tanto-vale-prenderlo-com'è. io penso IL CONTRARIO ma non posso che rendermi conto che è davvero difficile pensare di cambiarlo - figuriamoci riuscirci!
anzi, diamoci sotto per salvaguardare e questo bel pianeta che abbiamo! ma c'è anche chi non la pensa così: c'è nei bike park, nei bar, negli uffici, in fabbrica, al mare... il rispetto che dobbiamo alla natura lo dobbiamo anche alle idee diverse, credo sia un gran bel punto di partenza per educare i nostri figli (si parlava un po' anche di questo in precedenza, vero?) e indirizzarli su un cammino migliore
buona cena!
 
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sembola

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non lo so....sarà che le leggi sono fatte da uomini....
Le leggi di base delle varie scienze non le fanno gli uomini, gli uomini le scoprono, ma non le fanno. La legge di gravità, i principi della termodinamica o la legge della domanda e dell' offerta non sono "fatte" da nessuno, esistono e basta e la loro esistenza e validità è riscontrabile da chiunque sia in grado di fare gli esperimenti corretti.

Non confondiamo i principi scientifici (dimostrati e verificabili) con applicazioni spinte da interessi o dall' ideologia. :prost:
 

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Le leggi di base delle varie scienze non le fanno gli uomini, gli uomini le scoprono, ma non le fanno. La legge di gravità, i principi della termodinamica o la legge della domanda e dell' offerta non sono "fatte" da nessuno, esistono e basta e la loro esistenza e validità è riscontrabile da chiunque sia in grado di fare gli esperimenti corretti.

Non confondiamo i principi scientifici (dimostrati e verificabili) con applicazioni spinte da interessi o dall' ideologia. :prost:

OT: esiste il fenomeno della gravità...la legge è ciò che lo descrive, è un modello che cerca di esemplificare la realtà... e come descrizione è fatta da uomini.. e può essere smentita da nuove esperienze e prove...proprio come la legge di gravità di newton che senza la giusta integrazione con la teoria della relatività non avrebbe applicazione in determinati ambiti..;-)

le leggi dell'economia al pari sono modelli che descrivno determinati fenomeni in determinati contesti, sono culturali e a loro volta riferitenon a fenomeni fisici che presentano buona regolarità, ma a comportamenti umani..quindi ancora più relative e complesse.

Poi, da qui a dire che sono solo frutto di ideologia, ce ne passa...però ci sono influenze e condizionamenti...basti pensare al dibattito tra keynesiani e monetaristi, che opponevano diverse teorie economiche fondate su presupposti ideologici e politici differenti.
 

sembola

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OT: esiste il fenomeno della gravità...la legge è ciò che lo descrive, è un modello che cerca di esemplificare la realtà... e come descrizione è fatta da uomini.. e può essere smentita da nuove esperienze e prove...proprio come la legge di gravità di newton che senza la giusta integrazione con la teoria della relatività non avrebbe applicazione in determinati ambiti..;-)

le leggi dell'economia al pari sono modelli che descrivno determinati fenomeni in determinati contesti, sono culturali e a loro volta riferitenon a fenomeni fisici che presentano buona regolarità, ma a comportamenti umani..quindi ancora più relative e complesse.

Poi, da qui a dire che sono solo frutto di ideologia, ce ne passa...però ci sono influenze e condizionamenti...basti pensare al dibattito tra keynesiani e monetaristi, che opponevano diverse teorie economiche fondate su presupposti ideologici e politici differenti.


Come sempre sei molto più preciso e chiaro di quanto riesca ad essere... :prost:

In ogni caso il concetto di fondo della mia obiezione è che non è corretto etichettare come "corbelleria" una descrizione di un fenomeno sociale enunciato in accordo col metodo scientifico. Mentre è più che lecito attribuirlo a chi suggerisce di seminare gli zecchini d'oro ;-)
 

kikhit

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Come sempre sei molto più preciso e chiaro di quanto riesca ad essere... :prost:

In ogni caso il concetto di fondo della mia obiezione è che non è corretto etichettare come "corbelleria" una descrizione di un fenomeno sociale enunciato in accordo col metodo scientifico. Mentre è più che lecito attribuirlo a chi suggerisce di seminare gli zecchini d'oro ;-)


senza dubbio! ;-)
 

cesare RBO

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<o:p>
Ritorno brevissimamente sulla questione dell’economia, cosa che non credo sia necessariamente un OT ma una evoluzione della discussione o al più… breve (ma non fuori luogo) divagazione… confido nella vostra benevolenza…:medita:<o:p></o:p>
<o:p> </o:p>
Abbiamo assistito (durante quest’ultima crisi in particolare) alla richiesta fatta da molti leader politici, capi di stato, eminenze del mondo economico/finanziario ed esponenti dei media di “moralizzare il capitalismo” ma se è necessario moralizzarlo vuol dire allora che è immorale… allo stesso tempo se è possibile farlo (moralizzarlo) vuol dire che ne vengono messi in discussione solo i suoi eccessi senza scalfirne l’impianto complessivo e che esso non è (nelle sue strutture) intrinsecamente immorale.<o:p></o:p>
Io ovviamente la penso diversamente e ritengo che tali discorsi siano stati fatti solo per accontentare/imbonire quegli ampi strati di (varia) umanità che chiedevano una ben più radicale messa in discussione del sistema… ed infatti poi alle parole non sono certo seguiti atti concreti.<o:p></o:p>
Quale che sia la conclusione ne deriva comunque un durissimo colpo alla teoria che pretende di fare dell’economia una realtà che sfugge alla morale (come le leggi naturali).<o:p></o:p>
Abbiamo nel corso dei decenni introiettato un modello (martellante e pervasivo) che vede l’economia in generale, ma i dettati liberisti e neoliberisti (o meglio ancora, “stralci” di essi) in particolare come una realtà obiettiva e assoluta, decretata come indipendente dalla volontà e dalle azioni degli uomini (mentre invece sono essi che la fanno) e sottoposta a leggi implacabili, spesso ritenute analoghe a quelle della natura, leggi cioè non giudicabili per definizione, non si giudica la legge di gravità… anche se in molte occasioni può fare male (questa deriva intellettuale viene detta economismo)<o:p></o:p>
La gravità non esiste perché esiste l’uomo o perché l’uomo ne riconosce l’esistenza o ne sfrutta i principi studiandola e tramite approssimazioni teoriche via via sempre più precise ne spiega natura, effetti ed interazioni…<o:p></o:p>
La gravità non si piega (e non cambia in base) agli scopi che il modello di società umano (che in un dato momento storico va per la maggiore) persegue…<o:p></o:p>
Per questo mi pare (non solo a me ovviamente) che sia una forzatura di non poco conto mettere gravità e termodinamica accanto alla legge della domanda e dell’offerta… è scienza, segue (la sua teorizzazione) il metodo scientifico certo, ma è figlia di un contesto “culturale” senza il quale perde di senso e significato, per cui ritengo che non si possa certo assimilarla alle leggi di natura…<o:p></o:p>
Questo non vuol certo dire sminuire le scienze economiche ma solo dargli (o ridargli) una collocazione meno ideologica e fondamentalista, Marx addirittura affermava nel 1844 (nei Manoscritti) che l’economia è «…la più morale delle scienze», persino Hayek(1) (se il mio vecchio professore di economia sapesse che cito Hayek mi inseguirebbe per prendermi a librate sulla zucca…:smile:) espresse dei timori in merito alla trasformazione dell’economia in “semplice” scienza al pari della fisica o della chimica…<o:p></o:p>
<o:p> </o:p>
Le leggi economiche spiegano, adattano, organizzano e cercano di dare corpus teorico a pratiche concretissime e assai poco “naturali” mediante le quali certi esseri umani decidono di comportarsi in un certo modo nei confronti di altri esseri umani… punto…<o:p></o:p>
Nell’istante in cui la ricerca “dell’interesse egoistico” viene eretta a principio universale (che permea di se ogni aspetto dell’esistenza) non è difficile intuire quali saranno poi questi modi, ne vale la pena poi lamentarsene (hai voluto la bicicletta…)…<o:p></o:p>
<o:p> </o:p>
Quindi le famose “leggi dell’economia” non servono a spiegare fantomatiche leggi di natura ma invece delle (semplici!?) pratiche sociali (inserite in un ben preciso contesto) che organizzano il lavoro sulla base di obiettivi mercantili (dicasi profitto) e che quindi si offrono per definizione al giudizio morale… e questo indipendentemente dal giudizio che ne diamo. <o:p></o:p>
Negli stessi testi di economia d'altronde viene ripetuto spesso che dette teorie si applicano tal quali solo in certe precise e date condizioni ed in presenza di un sistema cosiddetto “perfetto”… qualche pagina dopo si spiega però che il sistema perfetto è già tanto se esiste sulla carta…<o:p></o:p>
<o:p> </o:p>
<o:p> </o:p>
(1)- Friedrich von Hayek, economista ultraliberale (che Eric Hobsbawm definisce come “un fedele di una religione economica”), premio nobel nel ’74, “padre” delle teorie economiche neoliberiste su cui si fondarono la politiche di Reagan, Bush e Thatcher e le cui idee sono poi state spinte all’estremo dai “famosi” Chicago boys (scuola economica di Chicago).<o:p></o:p>
Quindi non esattamente “un compagno”….<o:p></o:p>
<o:p> </o:p>
Un saluto a voi…<o:p></o:p>
</o:p>

<o:p> </o:p>
 

cesare RBO

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... belle parole e ben scritte, ma alla fine nel tempo che ha speso per dettagliare il tuo punto di vista, si poteva scendere in cantina ridurre la pressione dell'acqua dell'abitazione di 1 bar e risparmiare il 30% di acqua consumata in un anno...
e quindi potevo pure fa' a meno di scriverle, giusto?
non sono d'accordo e per parafrasarti tu sai che è buona cosa abbassare la pressione dell'acqua perché qualcuno in passato ne ha parlato e/o scritto... (sennò sono autorizzato a pensare tu lo abbia saputo durante una visione mistica...)
o semplicemente metti in dubbio il fatto che qualcuno (me in questo caso) possa usare "belle parole" (come le definisci tu) e contemporaneamente sforzarsi (nel proprio piccolo) di essere fedele nei fatti a quelle parole e a quelle tesi... e non conoscendomi (o non avendo letto i post preced.) non è proprio una cosa simpatica...:-)

continuo a ritenere che i buoni propositi generali siano importanti, ma nella civiltà odierna servono più le piccole azioni che ogni singolo con buone intenzioni può fare...
come sopra... (post precedenti)...

andare in 10, 100, 1000 sotto un ministero con le bandierine non serve a niente, se non a farsi riprendere dalla scatola delle meraviglie o ad avere un trafiletto a pagina 32...

è una teoria interessante (e deriva dal qualunquismo)... peccato cozzi platealmente con la realtà storica che ci insegna come le cose siano andate in modo esattamente opposto a quello da te descritto...
insegnerai questo ai tuoi figli? (e ritorniamo alla validità di quanto ho detto alcuni post fa...) che non vale la pena battersi per quello in cui si crede?
o che non è affatto vero che l'unione faccia la forza? o che chi lo fa lo fa solo per andare in tv?
mah....
 

giobìgiobà

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<o:p></o:p>
scommetto che questo in tv non l’avevano detto….:-)<o:p></o:p>

bè, caro Cesare, l'influenza che esercita su di me la tv è davvero poca cosa...così poca che non ci fondo certe le mie povere opinioni... E' normale che esse derivino da una qualche forma di informazione (!) ricavata da un qualsivoglia mezzo di comunicazione - o da esperienze dirette (sia chiaro: la conoscenza e l'informazione perfette e scevre da contaminazioni non esistono), ma cerco sempre, nel mio piccolo, di non seguire troppo il senso comune o la prima mosca che vola. E proprio per questo mi sono sentito attratto da questa discussione, perchè il buon Bikerciuc mi pare parlare di questo: di esperienze personali, della imperante massificazione (dargli torto sarebbe davvero ottuso), del bisogno di ritrovare un contatto diretto con cose semplici (non = banali) ed essenziali allo stesso tempo. se poi parecchi di noi hanno uno zaino Dakine, casco TLD e ginocchiere 661 (sempre soffermandomi sulla realtà che attualmente vedo più da vicino), non per questo li ritengo "massificati" (che bella parola! sarà mica abusata??? non è che c'è qualcosa di inevitabilmente umano nella massificazione???...mah...forse c'è una legge di natura che lo spiega:cucù:....)! se vuoi rimbambirti di bike park o gironzolare per discese naturalissime in sicurezza, certi "orpelli" sono indubbiamente migliori di altri; che poi la pubblicità e le sponsorizzazioni funzionino è fuori dubbio...
...la notte porta consiglio...
 

cesare RBO

Biker perfektus
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vorrei precisare meglio il mio pensiero...
questo non è un ring (almeno io ritengo...) sul quale salire per (metaforicamente) menare le mani, il fatto di non essere d'accordo o confutare (o tentare di farlo argomentando) quanto esposto da altri non può essere assimilato in alcun modo ad un "attacco personale", sono idee (quando ci sono e non sono invece stereotipi, diffusi, comuni ma pur sempre stereotipi) che si incontrano/scontrano ed in questo non riesco a capire cosa possa esserci di male... e visto che siamo tutti a nostro modo ignoranti (e che nessuno "nasce imparato") l'idea di un confronto quanto più aperto possibile mi pare dovrebbe essere vista come un'occasione e non un problema ed un "fastidio"...
leggere (o rileggere) con la dovuta attenzione quanto scritto dagli altri rientra in quelle forme di rispetto basico che presumo (sbaglio?) siano dovute...
argomentare le proprie ragioni ritengo sia un dovere ma anche una delle forme di rispetto di cui sopra... e penso che se lo facessimo tutti la discussione non potrebbe che giovarsene... richiede un minimo di impegno... si... senza dubbio... (come tutte le cose di valore in questo mondo del resto) ma del resto non ce l'ha ordinato il medico di discutere in un forum, no?!
in conclusione... quando parlo non lo faccio certo per fare un figurone (ohhhhh.....) o per far "proseliti" o perché qualcuno creda in me o in quello che dico ma per innescare/avviare/ravvivare/stimolare quel processo che porta alla nascita ed al consolidamento dello "spirito critico" cosicché ognuno cominci a sentire il bisogno (fisico) di "nutrire" il proprio sapere e l'esigenza di pensare (avendone gli strumenti o avendo voglia di dotarsene) con la propria capoccetta...
un esempio... se un miliardo (ma fai pure tutti e 6...) di persone credesse indefessamente ed acriticamente a quanto dico (o ho detto) il mondo sarebbe migliore? no... non direi proprio...
se un numero infinitamente inferiore (ma comunque significativo) di persone cominciasse ad esercitare liberamente il proprio spirito critico ed a far sentire la propria voce il mondo sarebbe migliore? si, assolutamente...

ciao
good night & good luck...<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /><o:p></o:p>
 

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