Non chiamatemi fratello, non sono della tribù

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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resina65

Biker grossissimus
18/5/06
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imperia
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...
C'è però un turismo sostenibile secondo me.

e c'è un topic apposito
[URL]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=168217[/URL]

e anche interessanti post sulla Valle Maira e dei suoi abitanti che non sono due e non sono tanto anziani come dice Marco (che forse non ha letto tutto):
[URL]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=4133276&postcount=268

pago le tasse pure per quello del piano di sopra
cerco casa sopra Clab04 :hahaha:

[/URL]
 
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Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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cerco casa sopra Clab04 :hahaha:

vorresti essere così gentile da chiedergli se il suo appartamento è in vendita?

Ragazzi, amici, fratelli.
Per sgombrare il campo a equivoci e fraintendimenti puntualizzo che non intendevo dire che gli pago l'F24 il 15 di ogni mese.
Semplicemente, siccome lui ha un'attività e spesso dimentica di darti lo scontrino e io sono un dipendente privato, le tasse che pago io sono più alte di quello che sarebbero se le pagasse anche lui.
Siccome poi lui ha diritto ai medesimi servizi che lo stato garantisce a me come ad ogni cittadino, giocoforza io pago le tasse a lui.
Certo, il fatto comunque di essere miei vicini avrebbe comunque centinaia di vantaggi, tranne l'unico puramente venale che avete pensato voi.
Claudio
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Non è questione solo di statuti ordinari o speciali: in NESSUNA regione italiana gli impianti di risalita sono in grado di sopravvivere in regime di mercato senza i contributi regionali per la costruzione e l'esercizio. Poi c'è chi ha 100 da spendere e lo spende bene, e chi ha 10 e lo spende malissimo, ma 100 e 10 sono comunque contributi pubblici.
 

maxgemax

Biker forumensus
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Gira e gira, si torna sempre allo stesso punto: i criteri di gestione del territorio da parte di chi lo controlla o possiede (enti e regioni più o meno autonome, abitanti e imprenditori) i criteri di accesso ai territori da parte di chi li usufruisce (biker di vario stampo, inclinazione e modalità di accesso alla salita, alpinisti, sciatori della domenica e non, camminatori/cazzeggiatori etc). E quindi? Condivido l'opinione che non si può lasciare intatta la montagna se questo vuol dire che chi ci vive muoia di fame o continui a pascolare le vacche, e che l'accesso alla montagna non può essere ristretto (regolato da chi? e con quali criteri?). Il mio pensiero (inutile) è che andrebbe rivisto tutto in ottica di gestione della montagna e non sfruttamento della montagna. Chi gestisce il territorio dovrebbe investire in conservazione del territorio aumentando le modalità di accesso alla montagna, non solo periodi più o meno lunghi in cui a testa bassa divori piste e funivie, ma un anno intero in cui puoi scoprire altri mille lati della montagna stessa. Cambiando cosi anche le abitudini di chi fruisce della montagna. Ma sarò riuscito a farmi capire? Boh..
 

marco10

Biker poeticus
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Non è questione solo di statuti ordinari o speciali: in NESSUNA regione italiana gli impianti di risalita sono in grado di sopravvivere in regime di mercato senza i contributi regionali per la costruzione e l'esercizio. Poi c'è chi ha 100 da spendere e lo spende bene, e chi ha 10 e lo spende malissimo, ma 100 e 10 sono comunque contributi pubblici.
vero, ma la rendita o la perdita non va guardata sul puro bilancio della soc.impianti ma sull'intero paese/valle/comprensorio
 

kikhit

Biker incredibilis
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vero, ma la rendita o la perdita non va guardata sul puro bilancio della soc.impianti ma sull'intero paese/valle/comprensorio


questo è vero....

...ma viste le modalità di lavoro (stagionali) e la provenienza del grosso dei lavoratori (giovani in età da contratto di apprendistato delle pianure, visto che la maggior parte degli impieghi sono nel settore alberghiero), non mi pare sia un modello virtuoso che produce più ricchezza (in termini economici, sociali, culturali, visto che non esiste solo il pil come indicatore...) di quanta ne consumi.
 

bikerciuc

Biker infernalis
non puoi dubitare di qualcosa che non conosci :-)


infatti non dubitavo...
nel senso che le mie righe erano volte a paragonare una discesa piacevole in un brutto ambiente con una discesa (teoricamente) al limite della fattibilità o oltre lo stesso in un ambiente splendido... è ovvio che la mia preferenza va alla seconda in ogni caso anche se questo implica che mi porti giù per più di qualche metro la bicicletta a piedi.
Mai mi sognerei di esprimere giudizi sulla tecnica individuale di qualcuno specie se poi quel qualcuno non l'ho mai visto nè su una bicicletta nè in abiti 'civili'.
 

marco10

Biker poeticus
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questo è vero....

...ma viste le modalità di lavoro (stagionali) e la provenienza del grosso dei lavoratori (giovani in età da contratto di apprendistato delle pianure, visto che la maggior parte degli impieghi sono nel settore alberghiero), non mi pare sia un modello virtuoso che produce più ricchezza (in termini economici, sociali, culturali, visto che non esiste solo il pil come indicatore...) di quanta ne consumi.
intendi in termini assoluti e per qualunque località turistica?
bah, non saprei con certezza, immagino che in alcune località si in altre no, dipende anche dagli indicatori utilizzati.
quelli strettamente economici sono relativamente di facile lettura, quelli sociali e culturali diventano soggettivi.
 

kikhit

Biker incredibilis
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intendi in termini assoluti e per qualunque località turistica?
bah, non saprei con certezza, immagino che in alcune località si in altre no, dipende anche dagli indicatori utilizzati.
quelli strettamente economici sono relativamente di facile lettura, quelli sociali e culturali diventano soggettivi.


non parlo mai in termini assoluti, come già detto posts prima...conosco bene alcune realtà, come quella dell'alta valle Susa e della mia regione più in generale, che però non è poi molto diversa da altre a fortissimo impatto turistico.

E poi...gli indicatori che tengono conto non solo dei dati economici non sono affatto soggettivi...per fortuna in questi anni sono stati studiati modelli di calcolo che non sommano solo più la spesa, non limitandosi al pil che falsa la reale condizione dell'area in oggetto.

Ad esempio, secondo me è molto valido l'indicatore Isew (Index of Sustainable Economic Welfare).
E non è un caso che ormai il valore di questo indicatore venga affiancato a a quello del pil nello studio sul benessere di un'area, proprio perché il solo pil è inadeguato e estremamente incompleto a livello descrittivo. E sono molti i comuni, le province, le regioni italiane e non solo ad affidarsi a tale indicatore per avere un confronto con il classico pil...quindi parlare di soggettività nonha il minimo senso.
(Senza considerare poi che fattori considerati soggettivi dal senso comune ormai nell'ambito delle scienze umane sono misurabili e concettualizzabili, basta non fermarsi ai modelli di più di 50 anni fa.. ;-) ).

Tornando ai casi più concreti, se guardando al pil i finanziamenti alle società di gestione degli impianti, quasi sempre in passivo nei loro bilanci, portano nel complesso un aumento del pil dell'area interessata...però bisogna vedere questo reddito dove viene distribuito...come viene distribuito, ecc, per potere dire che apporta benefici a quell'area, e non solo a pochi soggetti all'interno di quell'area.
 
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marco10

Biker poeticus
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non parlo mai in termini assoluti, come già detto posts prima...conosco bene alcune realtà, come quella dell'alta valle Susa e della mia regione più in generale, che però non è poi molto diversa da altre a fortissimo impatto turistico.

E poi...gli indicatori che tengono conto non solo dei dati economici non sono affatto soggettivi...per fortuna in questi anni sono stati studiati modelli di calcolo che non sommano solo più la spesa, non limitandosi al pil che falsa la reale condizione dell'area in oggetto.

Ad esempio, secondo me è molto valido l'indicatore Isew (Index of Sustainable Economic Welfare).
E non è un caso che ormai il valore di questo indicatore venga affiancato a a quello del pil nello studio sul benessere di un'area, proprio perché il solo pil è inadeguato e estremamente incompleto a livello descrittivo. E sono molti i comuni, le province, le regioni italiane e non solo ad affidarsi a tale indicatore per avere un confronto con il classico pil...quindi parlare di soggettività nonha il minimo senso.
(Senza considerare poi che fattori considerati soggettivi dal senso comune ormai nell'ambito delle scienze umane sono misurabili e concettualizzabili, basta non fermarsi ai modelli di più di 50 anni fa.. ;-) ).

Tornando ai casi più concreti, se guardando al pil i finanziamenti alle società di gestione degli impianti, quasi sempre in passivo nei loro bilanci, portano nel complesso un aumento del pil dell'area interessata...però bisogna vedere questo reddito dove viene distribuito...come viene distribuito, ecc, per potere dire che apporta benefici a quell'area, e non solo a pochi soggetti all'interno di quell'area.
ok, capito, ma tirando le somme e visto che sembri ferrato in materia, esistono località turistiche in attivo? o sono tutte in passivo?
 

kikhit

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ok, capito, ma tirando le somme e visto che sembri ferrato in materia, esistono località turistiche in attivo? o sono tutte in passivo?

che io sappia, non conoscendone i bilanci, posso azzardare che se si parla di società di gestione degli impianti, nella mia zona senza finanziamento pubblico sarebbero pressoché tutte in passivo...pensa che Bardonecchia un paio di anni fa, con una allora gestione francese, ha rischiato di non aprire per la stagione invernale.

Parlare invece di 'località turistiche' in generale, è dura fare una stima.

Ad esempio una località come Prali ha invece solo da gudagnare con gli impianti...lo sci d'inverno, ed il park d'estate in questo caso sono l'unica risorsa oltre la pastorizia, che tiene un po' di gente su.
 

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