Un saluto a tutti
in questo fine settimana ho inaugurato la mia Jet con un bel giro sull'Appennino tosco-emiliano e in Garfagnana.
Mi son trovato molto bene, proveniendo da una xc full da 100/100 non ho dovuto ambientarmi alla nuova bici...mi son trovato subito bene!
Io sono alto 171, peso sui 71, eta' 49, attivita' sostanzialmente cicloescursionistica anche ad ampio raggio prevalemtemente su sentieri sassosi e su carraie con occasionale partecipazione a qualche GF
La taglia e' M, montata col manubrio flat Control-tech da 65, pipa montata negativa da 80 (devo ancora far sistemare il tubo di sterzo, ho preferito tener provvisoriamente un margine di sicurezza riguardo l'altezza di taglio del tubo), comandi cambio Sram X9 trigger, corone Middleburn 20-30-40, cassetta Sram 11-34, freni Avid Juicy 7, dischi Avid G2 da 160, sella SMP extra, reggisella telescopico Specialized con comando remoto, coperture Bontrager Jones XR 29 da 2.25/2,20 tubeless ready.
In salita l'aderenza l'ho trovata ottima, sul ripido mi e' capitato che urtando un ostacolo la ruota anteriore mi si e' sollevata ma subito dopo e' ritornata a contatto col terreno pur avendo continuato a pedalare, mi pare che il rapporto 20x34 su una 29 sia leggermente piu' basso del 22x34 di una 26", infatti mentre salivamo su una rampa mentre i miei amici facevano 5 pedalate io ne facevo 6 avanzando alla stessa velocita'.
Mi ha colpito sulle superfici ghiaiose che la bici sta su senza sprofondare e senza perdere aderenza, probabilmente merito della ampia superficie di appoggio, sui single track sconnessi e bagnati l'aderenza era molto buona, riuscivo ad avanzare dove con la mia 26" sarei sceso di sella e dove un mio amico che e' allo stesso mio livello di padronanza tecnica con la sua 26" aveva dovuto fermarsi, e mentre a basse velocita' mi pare molto maneggevole quando la velocita' supera i 20-25 km/h diventa incredibilmente stabile, non mi era mai capitato nemmeno con la mia bdc di avvertire una stabilita' cosi' marcata, e questo mi ha dato una sicurezza che altrimenti non avrei avuto.
Passando dalla full 26 alla JET ho avvertito un cambiamento simile a quando in passato quando dalla mia rigida ero passato alla full, cambia davvero il modo di vedere e di affrontare gli ostacoli lungo il percorso.
Probabilmente ci sara' anche una componente psicologica che mi ha permesso di affrontare ostacoli che prima aggiravo, come ad esempio piccoli tronchi messi di traverso sul sentiero per indirizzare il deflusso delle acque piovane pero' questi ruotoni danno la capacita' di attraversare ostacoli dove se non si ha una tecnica adeguata e' facile rischiare l'impuntamento.
In Garfagnana ho incontrato un'altro ciclista su una Niner, che pedalava su una RIP, era un toscanaccio verace pronto alla battuta, certo Davide vecchia conoscenza di Mauro, che in passato pure lui si occupava professionalmente di bici...insomma abbiamo fatto una chiacchierata cosi' coinvolgente sulle bici che a momenti si dimenticava della ragazza che aveva appresso e che era rimasta indietro lungo la salita!
Di nuovo grazie a Yoda, Crop, Luca e Sembola per i consigli ricevuti e a Mauro senza il quale le 29 sarebbero davvero degli oggetti misteriosi
in questo fine settimana ho inaugurato la mia Jet con un bel giro sull'Appennino tosco-emiliano e in Garfagnana.
Mi son trovato molto bene, proveniendo da una xc full da 100/100 non ho dovuto ambientarmi alla nuova bici...mi son trovato subito bene!
Io sono alto 171, peso sui 71, eta' 49, attivita' sostanzialmente cicloescursionistica anche ad ampio raggio prevalemtemente su sentieri sassosi e su carraie con occasionale partecipazione a qualche GF
La taglia e' M, montata col manubrio flat Control-tech da 65, pipa montata negativa da 80 (devo ancora far sistemare il tubo di sterzo, ho preferito tener provvisoriamente un margine di sicurezza riguardo l'altezza di taglio del tubo), comandi cambio Sram X9 trigger, corone Middleburn 20-30-40, cassetta Sram 11-34, freni Avid Juicy 7, dischi Avid G2 da 160, sella SMP extra, reggisella telescopico Specialized con comando remoto, coperture Bontrager Jones XR 29 da 2.25/2,20 tubeless ready.
In salita l'aderenza l'ho trovata ottima, sul ripido mi e' capitato che urtando un ostacolo la ruota anteriore mi si e' sollevata ma subito dopo e' ritornata a contatto col terreno pur avendo continuato a pedalare, mi pare che il rapporto 20x34 su una 29 sia leggermente piu' basso del 22x34 di una 26", infatti mentre salivamo su una rampa mentre i miei amici facevano 5 pedalate io ne facevo 6 avanzando alla stessa velocita'.
Mi ha colpito sulle superfici ghiaiose che la bici sta su senza sprofondare e senza perdere aderenza, probabilmente merito della ampia superficie di appoggio, sui single track sconnessi e bagnati l'aderenza era molto buona, riuscivo ad avanzare dove con la mia 26" sarei sceso di sella e dove un mio amico che e' allo stesso mio livello di padronanza tecnica con la sua 26" aveva dovuto fermarsi, e mentre a basse velocita' mi pare molto maneggevole quando la velocita' supera i 20-25 km/h diventa incredibilmente stabile, non mi era mai capitato nemmeno con la mia bdc di avvertire una stabilita' cosi' marcata, e questo mi ha dato una sicurezza che altrimenti non avrei avuto.
Passando dalla full 26 alla JET ho avvertito un cambiamento simile a quando in passato quando dalla mia rigida ero passato alla full, cambia davvero il modo di vedere e di affrontare gli ostacoli lungo il percorso.
Probabilmente ci sara' anche una componente psicologica che mi ha permesso di affrontare ostacoli che prima aggiravo, come ad esempio piccoli tronchi messi di traverso sul sentiero per indirizzare il deflusso delle acque piovane pero' questi ruotoni danno la capacita' di attraversare ostacoli dove se non si ha una tecnica adeguata e' facile rischiare l'impuntamento.
In Garfagnana ho incontrato un'altro ciclista su una Niner, che pedalava su una RIP, era un toscanaccio verace pronto alla battuta, certo Davide vecchia conoscenza di Mauro, che in passato pure lui si occupava professionalmente di bici...insomma abbiamo fatto una chiacchierata cosi' coinvolgente sulle bici che a momenti si dimenticava della ragazza che aveva appresso e che era rimasta indietro lungo la salita!
Di nuovo grazie a Yoda, Crop, Luca e Sembola per i consigli ricevuti e a Mauro senza il quale le 29 sarebbero davvero degli oggetti misteriosi