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vinx
Ospite
Sembrava fosse diventata sin dalla partenza una gara solo in
salita per Eva Lechner: già dal colpo di pistola lazzurrina non riusciva a piazzarsi nelle primissime posizioni, poi nella discesa iniziale (abbastanza tecnica) scivolava in terra (niente di grave per fortuna), quindi risalita in bici con un certo nervosismo e cercando di recuperare più posizioni possibili si trovava per ben due volte, stavolta in salita, a mettere il piede in terra per non cadere. Un piccolo disastro, tantè che al primo passaggio, dopo 6 km e 200 metri di gara) Eva si trovava in decima posizione, con un ritardo dalla prima di poco più di due minuti.
Ma nel secondo giro avviene il miracolo: la Lechner ritrova la concentrazione ed il suo passo abituale (ndr: da autentica macinachilometri), e piano piano raggiunge le sue avversarie che la precedono, tantè che al secondo passaggio è quarta, subito dietro alla polacca Pyrgies ed alla tedeschina Almut Grieb. Il suo ritardo dalla prima è sceso di una quindicina di secondi: ora è un minuto e cinquanta secondi il margine temporale che la divide da Lisa Mathison, australiana. Cè da dire che questa cangurina sta facendo corsa a se stante: al via è andata davanti, e chi si è visto si è visto. Lei pedala ad altri ritmi, con un passo diverso dalle altre.
Tornando allazzurra, la nostra ragazza sembra essersi definitivamente ripresa dallo shock iniziale: ed infatti al terzo e penultimo passaggio sotto lo striscione darrivo Eva è in seconda posizione, a 323 dallaustraliana, e dietro di lei, con 20 di ritardo la Grieb. Ormai la Mathison è irraggiungibile e la Lechner riceve limput dal CT della nazionale Alfonso Morelli, di difendere largento: un compito che la giovane altoatesina esegue alla perfezione, tantè che allarrivo, meravigliosa seconda, riesce ad incrementare il suo vantaggio di 11 secondi dalla tedesca.
Questo quindi lordine di arrivo relativo alle tre ragazze del podio:
1^) Lisa Mathison (AUS),
2^) Eva Lechner (ITA) a 320
3^) Almut Grieb (GER) a 351
fonte: FCI
Ma nel secondo giro avviene il miracolo: la Lechner ritrova la concentrazione ed il suo passo abituale (ndr: da autentica macinachilometri), e piano piano raggiunge le sue avversarie che la precedono, tantè che al secondo passaggio è quarta, subito dietro alla polacca Pyrgies ed alla tedeschina Almut Grieb. Il suo ritardo dalla prima è sceso di una quindicina di secondi: ora è un minuto e cinquanta secondi il margine temporale che la divide da Lisa Mathison, australiana. Cè da dire che questa cangurina sta facendo corsa a se stante: al via è andata davanti, e chi si è visto si è visto. Lei pedala ad altri ritmi, con un passo diverso dalle altre.
Tornando allazzurra, la nostra ragazza sembra essersi definitivamente ripresa dallo shock iniziale: ed infatti al terzo e penultimo passaggio sotto lo striscione darrivo Eva è in seconda posizione, a 323 dallaustraliana, e dietro di lei, con 20 di ritardo la Grieb. Ormai la Mathison è irraggiungibile e la Lechner riceve limput dal CT della nazionale Alfonso Morelli, di difendere largento: un compito che la giovane altoatesina esegue alla perfezione, tantè che allarrivo, meravigliosa seconda, riesce ad incrementare il suo vantaggio di 11 secondi dalla tedesca.
Questo quindi lordine di arrivo relativo alle tre ragazze del podio:
1^) Lisa Mathison (AUS),
2^) Eva Lechner (ITA) a 320
3^) Almut Grieb (GER) a 351
fonte: FCI