25 Aprile. Honcahenodu aveva stabilito da tempo questa data per un’escursione sul Gennargentu e le adesioni sono state da subito numerose.
Purtroppo siamo ad aprile e il meteo, si sà, può fare brutti scherzi. Le previsioni per il 25 non erano molto buone e allora i migliori metereologi del gruppo si sono impegnati allo stremo per tutta la settimana per verificare la fattibilità del giro e gabbare la pioggia. Giovedì sera, il gruppo dei saggi guidati dal comandante Carpitz, interpolando le previsioni di almeno 150 siti aveva finalmente estrapolato il dato definitivo … pioverà alle 15,00.
Il giro si può fare.
Oltre 20 persone si sono ritrovate alle 9,00 all’incrocio della strada Fonni/Desulo con Monte Spada per la partenza. Saluti e veloce trasferimento verso le piste da sci dove abbiamo parcheggiato le auto e preso contatto con i 4 gradi del Bruncuspina.
Il meteo, comunque, ci sorride e alla partenza si percepisce un diffuso buonumore tra la truppa mentre pedaliamo verso Bruncuspina. Raggiungiamo la sommità e scendiamo verso Arcu Artilai lungo il single che avevo sempre percorso il salita … bellissima variazione. Da arcu Artilai ci spostiamo verso Arcu Gennargentu sul single che taglia a mezza costa la montagna. C’è addirittura il sole e si pedala benissimo. Breve sosta per mangiare qualcosa. Di fronte a noi una placca di neve e il panorama verso l’Ogliastra con il lago dell’alto Flumendosa sullo sfondo.
Si riparte. Agganciamo un single sotto Punta Paolina (credo) lato sud est. Da quella punta ero sceso nella versione 2012 del giro estivo di Punta Lamarmora. Bellissimo. Un pò di portage e subito tanto divertimento nel saliscendi successivo. Dopo circa 1 km abbandoniamo il single e ci buttiamo in modalità random su un fuori pista da urlo, bello, impegnativo, pendente e che ci porterà fino al fondo valle.
La sfiga è in agguato e iniziano i problemi. La nostra guida si esibisce in un bel carpiato (senza conseguenze fisiche) e la leva del freno esce dalla sede. Pronto intervento e danno sistemato. Si prosegue con Carpitz che rompe il forcellino e storce la catena in 4 punti. Ma Carpitz è un Capitano con esperienza … ha il forcellino e trova 4 maglie. Sosta lunghissima ma il danno è riparato e possiamo procedere fino al bellissimo cuile/barraccu “Su Serragu”. Da qui ancora discesa in sentiero con annesso ponte di legno e poi via su stradoni velocissimi in direzione di Perda Liana fino ad un moderno ponte.
A questo punto realizziamo di avere perso nmila metri di dislivello … c’è da pagare il conto!
Salita tosta. Si ritorna indietro verso Fonni/Orgosolo.Saliamo su stradoni ma, pronta, ecco la variante. Imbocchiamo un bellissimo e divertentissimo single nella vegetazione bassa e proprio quando stiamo godendo al massimo Zab77 rompe irrimedibilmente il cambio. Danno non riparabile. Accorciamo la catena e montiamo il single speed.
Ripartiamo e quando sta per riesplodere la libidine è la vota di Ullallà. A lui, invece che la libidine, esplode il cambio con danni ai raggi. Altra lunghissima sosta e anche qui altro single speed obbligatorio.
A questo punto si verificano le seguenti, devastanti, coincidenze astrali: abbiamo troppo ritardo sulla tabella di marcia e il meteo (come previsto dal capitan Carpitz) inzia a cambiare verso il brutto proprio quando il giro entra nella parte più dura. La salita in single si fa tosta, ci tocca spingere o a scelta fare portage e poi abbiamo ancora stradoni per guadagnare la cima e, dulcis in fundo, ci sono due bikers in seria difficoltà e un gruppo molto sgranato. Però, come dice Aigor, “potrebbe andare anche peggio …”. Infatti arriva la pioggia, debole per il momento. Zab77 legge bene la situazione e insieme a Ullallà raggiungono in discesa la 389 e si fanno venire a prendere da un amico in fuoristrada (grazie Antonello). Noi continuiamo e arriviamo in vetta da dove riusciamo a vedere le macchine di fronte a noi. In mezzo una valle. Riusciamo a gustarci l’ultimo single, pure questo bellissimo, ma ovviamente perdiamo quota. Ora siamo proprio sotto le macchine ma più in basso di 300/400 metri e la pioggia si fa più insistente. Fa anche un freddo cane e in ordine sparso partiamo per fare gli ultimi durissimi km che ci separano dalla salvezza.
Una serie interminabile di monotoni tornanti nei quali subisco il sorpasso a velocità luce dei due Ciclociogga e poi la visione delle macchine dove riusciamo a cambiarci e a riprendere sembianze umane. Radunata la truppa finale scontato in un bar di Fonni dove (inizialmente) la classica birretta lascia il posto ad un te caldo.
Per la mia poca esperienza il più bel giro del Gennargentu mai fatto con una varietà di discese e single spettacolari e con quel fuori pista infinito da applausi.
Alla prossima.
Le mie foto in attesa (spero) di tanto altro materiale foto/video.
Preparazione delle bici al parcheggio prima delle piste da sci di Bruncuspina
ancora resiste qualche chiazza di neve
Il single che ci porta ad Arcu Artilai
Arcu Artilai. Lato A
e lato B
Si riparte
direzione Arcu Gennargentu
Il Mucchio in sosta ad Arcu Gennergentu
Si riparte. Un pò di portage prima di godere e sullo sfondo Punta Lamarmora
inizia la goduria
Bieddu in style
fuori pista in modalità random ... accchicccaaaaaaa!!!
Mario ... guarda i valloni immensi e riflette sull'importanza dei vegetali nella dieta del biker
Cuile Su Serragu
Stefanote
I due giocolieri del gruppo non resistono e provano lo wall ride naturale(Funari e Mascalzone)
Zab77 in single speed
mentre il gruppo si riposa sul bellissimo single che ha accoppato due cambi
secondo cambio out ... è la volta di Ullallà
Ultime rampe sotto la pioggia
e uscita dal single finale che ci ha riportato sotto (in tutti i sensi) le macchine
Questa foto l'avevo fatto all'inizio dai parcheggi ... quella è la parte finale della serpentina che abbiamo fatto sotto l'acqua per raggiungere le auto
Zao
Purtroppo siamo ad aprile e il meteo, si sà, può fare brutti scherzi. Le previsioni per il 25 non erano molto buone e allora i migliori metereologi del gruppo si sono impegnati allo stremo per tutta la settimana per verificare la fattibilità del giro e gabbare la pioggia. Giovedì sera, il gruppo dei saggi guidati dal comandante Carpitz, interpolando le previsioni di almeno 150 siti aveva finalmente estrapolato il dato definitivo … pioverà alle 15,00.
Il giro si può fare.
Oltre 20 persone si sono ritrovate alle 9,00 all’incrocio della strada Fonni/Desulo con Monte Spada per la partenza. Saluti e veloce trasferimento verso le piste da sci dove abbiamo parcheggiato le auto e preso contatto con i 4 gradi del Bruncuspina.
Il meteo, comunque, ci sorride e alla partenza si percepisce un diffuso buonumore tra la truppa mentre pedaliamo verso Bruncuspina. Raggiungiamo la sommità e scendiamo verso Arcu Artilai lungo il single che avevo sempre percorso il salita … bellissima variazione. Da arcu Artilai ci spostiamo verso Arcu Gennargentu sul single che taglia a mezza costa la montagna. C’è addirittura il sole e si pedala benissimo. Breve sosta per mangiare qualcosa. Di fronte a noi una placca di neve e il panorama verso l’Ogliastra con il lago dell’alto Flumendosa sullo sfondo.
Si riparte. Agganciamo un single sotto Punta Paolina (credo) lato sud est. Da quella punta ero sceso nella versione 2012 del giro estivo di Punta Lamarmora. Bellissimo. Un pò di portage e subito tanto divertimento nel saliscendi successivo. Dopo circa 1 km abbandoniamo il single e ci buttiamo in modalità random su un fuori pista da urlo, bello, impegnativo, pendente e che ci porterà fino al fondo valle.
La sfiga è in agguato e iniziano i problemi. La nostra guida si esibisce in un bel carpiato (senza conseguenze fisiche) e la leva del freno esce dalla sede. Pronto intervento e danno sistemato. Si prosegue con Carpitz che rompe il forcellino e storce la catena in 4 punti. Ma Carpitz è un Capitano con esperienza … ha il forcellino e trova 4 maglie. Sosta lunghissima ma il danno è riparato e possiamo procedere fino al bellissimo cuile/barraccu “Su Serragu”. Da qui ancora discesa in sentiero con annesso ponte di legno e poi via su stradoni velocissimi in direzione di Perda Liana fino ad un moderno ponte.
A questo punto realizziamo di avere perso nmila metri di dislivello … c’è da pagare il conto!
Salita tosta. Si ritorna indietro verso Fonni/Orgosolo.Saliamo su stradoni ma, pronta, ecco la variante. Imbocchiamo un bellissimo e divertentissimo single nella vegetazione bassa e proprio quando stiamo godendo al massimo Zab77 rompe irrimedibilmente il cambio. Danno non riparabile. Accorciamo la catena e montiamo il single speed.
Ripartiamo e quando sta per riesplodere la libidine è la vota di Ullallà. A lui, invece che la libidine, esplode il cambio con danni ai raggi. Altra lunghissima sosta e anche qui altro single speed obbligatorio.
A questo punto si verificano le seguenti, devastanti, coincidenze astrali: abbiamo troppo ritardo sulla tabella di marcia e il meteo (come previsto dal capitan Carpitz) inzia a cambiare verso il brutto proprio quando il giro entra nella parte più dura. La salita in single si fa tosta, ci tocca spingere o a scelta fare portage e poi abbiamo ancora stradoni per guadagnare la cima e, dulcis in fundo, ci sono due bikers in seria difficoltà e un gruppo molto sgranato. Però, come dice Aigor, “potrebbe andare anche peggio …”. Infatti arriva la pioggia, debole per il momento. Zab77 legge bene la situazione e insieme a Ullallà raggiungono in discesa la 389 e si fanno venire a prendere da un amico in fuoristrada (grazie Antonello). Noi continuiamo e arriviamo in vetta da dove riusciamo a vedere le macchine di fronte a noi. In mezzo una valle. Riusciamo a gustarci l’ultimo single, pure questo bellissimo, ma ovviamente perdiamo quota. Ora siamo proprio sotto le macchine ma più in basso di 300/400 metri e la pioggia si fa più insistente. Fa anche un freddo cane e in ordine sparso partiamo per fare gli ultimi durissimi km che ci separano dalla salvezza.
Una serie interminabile di monotoni tornanti nei quali subisco il sorpasso a velocità luce dei due Ciclociogga e poi la visione delle macchine dove riusciamo a cambiarci e a riprendere sembianze umane. Radunata la truppa finale scontato in un bar di Fonni dove (inizialmente) la classica birretta lascia il posto ad un te caldo.
Per la mia poca esperienza il più bel giro del Gennargentu mai fatto con una varietà di discese e single spettacolari e con quel fuori pista infinito da applausi.
Alla prossima.
Le mie foto in attesa (spero) di tanto altro materiale foto/video.
Preparazione delle bici al parcheggio prima delle piste da sci di Bruncuspina
ancora resiste qualche chiazza di neve
Il single che ci porta ad Arcu Artilai
Arcu Artilai. Lato A
e lato B
Si riparte
direzione Arcu Gennargentu
Il Mucchio in sosta ad Arcu Gennergentu
Si riparte. Un pò di portage prima di godere e sullo sfondo Punta Lamarmora
inizia la goduria
Bieddu in style
fuori pista in modalità random ... accchicccaaaaaaa!!!
Mario ... guarda i valloni immensi e riflette sull'importanza dei vegetali nella dieta del biker
Cuile Su Serragu
Stefanote
I due giocolieri del gruppo non resistono e provano lo wall ride naturale(Funari e Mascalzone)
Zab77 in single speed
mentre il gruppo si riposa sul bellissimo single che ha accoppato due cambi
secondo cambio out ... è la volta di Ullallà
Ultime rampe sotto la pioggia
e uscita dal single finale che ci ha riportato sotto (in tutti i sensi) le macchine
Questa foto l'avevo fatto all'inizio dai parcheggi ... quella è la parte finale della serpentina che abbiamo fatto sotto l'acqua per raggiungere le auto
Zao