Si perchè a conti fatti, potevo decidermi prima, mi ha sempre frenato la consapevolezza che non ci fosse molto "materiale" in zona, abito in campagna fuori Trani. Poi spinto dalla quarantena forzata, ho iniziato a mettere due copertoncini scolpiti da 28 sotto un vecchio CAAD per (ag)girare più tranquillamente nelle strade di campagna...fino a che un bel giorno ho incrociato un biker che ha continuato su un sentiero su cui io proprio non potevo spingermi. Rosicata mondiale. Le opzioni erano 2 a quel punto, menare l'inconsapevole ciclista e rubargli la mtb oppure tornare filato a casa, decidere un budget e trovare una soluzione rapida al demone dell'esplorazione e dell'avventura compulsiva che si era definitivamente impossessato delle mie gambe (e del portafoglio...)
Alla fine, grazie ai consigli (e soprattutto agli sconsigli ) di @samuelgol ( che per primo mi ha fatto provare l'ebbrezza di spalmarmi nel fango dopo un doppio carpiato avvitato ), @kikhit e @max-advancepro , al supporto degli amici di M&M Bike di Andria, Muraglia e Maggese, ho partorito a un costo accettabilissimo una
giant xtc advanced 1 2017, (montata come l'originale https://www.giant-bicycles.com/it/xtc-advanced-29er-1-2017 tranne per il cambio che è uno sram x0/x1 11v 32x10/42)
per la zona dove intendo scorazzare credo sia la soluzione ideale, sono ancora troppo stradista per liberarmi completamente dal concetto di velocità e suppongo che non mi impedisca di transitare tranquillamente per il 99% dei sentieri dell'alta murgia.
Inutile dire che parto da zero sia come feeling con la bici e con i diversi terreni che come manutenzione del mezzo, laddove diverso dalla bdc, tuttavia non parto da zero come allenamento per cui nei 3 giorni di "ponte" ci ho dato dentro per metterci quanta più pratica possibile
giorno 1: 80km (15-20 sono obbligatoriamente di asfalto tra a/r), tutto sterrato veloce e pedalabile, ho cercato di prendere confidenza col mezzo, la pressione, l'aderenza...qualche imbarazzo e qualche impaccio in qualche passaggio appena appena più difficile
giorno 2: 79km si punta al bersaglio grosso, il simbolo del movimento ciclistico della mia zona, Castel del Monte, una salita che in bdc faccio anche a 25kmh è diventata una "conquista" Il livello si fa un po' più difficile, anche se prevale lo sterrato scorrevole, ho trovato qualche breve single track, un brevissimo tratto di salita ripidissima a gradoni che mi ha messo in imbarazzo, lottavo per tenere l'anteriore a terra, spingere per non fermarmi e contemporaneamente dare una direzione "sensata" alla bici, riuscendoci praticamente a culo qualche breve discesina e un altro strappetto simile al primo dove senza neanche accorgermene mi son ritrovato in terra
giorno 3: 79km volevo per lo più far girare le gambe su un percorso scorrevole, ma poi fatto ingolosire da un tratto visto il giorno prima, un breve single track nel bosco abbastanza infangato di 1-2km e poi mi sono ritrovato senza volerlo ai piedi della "scalinata" del giorno prima, stavolta affrontata con più allegria sono poi rimbalzato fuori strada dovendo mettere il piede in terra proprio alla fine....sono una schiappa totale ma allo stesso tempo sapere che c'è tanto margine per imparare è stimolante
giorno 4 scarico in bdc...sensazione stranissima
un paio di volte mi sono imbattuto in sentieri presenti solo su carta ma nella realtà cancellati dalla crescita di erba alta, qui un tratto dove il sentiero era ancora, seppur poco, visibile
Ma in altri punti era completamente nascosta dall'avena altra fino alle spalle, compresi alcuni single track in cui dovevo lottare tra le piante che volevano strapparmi il manubrio dalle mani
mi chiedevo alcune cose, tipo
1 - ma i single track...se ci si incrocia come si fa, c'è un "senso di percorrenza"? magari si fanno solo in discesa?
2 - nulla mi vieta di inventarmi dei percorsi, dato che vicino casa (all'interno del territorio di residenza ), da quel che posso vedere su openstreetmap non ce ne sono? per ottimizzare un'uscita di 2 ore
3 - ci sono particolari controindicazioni ad usare gli speedplay dato che almeno ho tacchette "walkable"? Sicuramente devo stare attento a dove poggio il piede, se lo poggio in un po' di terra umida non attaccano più, non so se gli spd sono invece più tolleranti al fango
e niente...il risultato è che oggi mentre giravo in bdc guardavo i lati della strada alla ricerca di possibili percorsi off road
Alla fine, grazie ai consigli (e soprattutto agli sconsigli ) di @samuelgol ( che per primo mi ha fatto provare l'ebbrezza di spalmarmi nel fango dopo un doppio carpiato avvitato ), @kikhit e @max-advancepro , al supporto degli amici di M&M Bike di Andria, Muraglia e Maggese, ho partorito a un costo accettabilissimo una
giant xtc advanced 1 2017, (montata come l'originale https://www.giant-bicycles.com/it/xtc-advanced-29er-1-2017 tranne per il cambio che è uno sram x0/x1 11v 32x10/42)
per la zona dove intendo scorazzare credo sia la soluzione ideale, sono ancora troppo stradista per liberarmi completamente dal concetto di velocità e suppongo che non mi impedisca di transitare tranquillamente per il 99% dei sentieri dell'alta murgia.
Inutile dire che parto da zero sia come feeling con la bici e con i diversi terreni che come manutenzione del mezzo, laddove diverso dalla bdc, tuttavia non parto da zero come allenamento per cui nei 3 giorni di "ponte" ci ho dato dentro per metterci quanta più pratica possibile
giorno 1: 80km (15-20 sono obbligatoriamente di asfalto tra a/r), tutto sterrato veloce e pedalabile, ho cercato di prendere confidenza col mezzo, la pressione, l'aderenza...qualche imbarazzo e qualche impaccio in qualche passaggio appena appena più difficile
giorno 2: 79km si punta al bersaglio grosso, il simbolo del movimento ciclistico della mia zona, Castel del Monte, una salita che in bdc faccio anche a 25kmh è diventata una "conquista" Il livello si fa un po' più difficile, anche se prevale lo sterrato scorrevole, ho trovato qualche breve single track, un brevissimo tratto di salita ripidissima a gradoni che mi ha messo in imbarazzo, lottavo per tenere l'anteriore a terra, spingere per non fermarmi e contemporaneamente dare una direzione "sensata" alla bici, riuscendoci praticamente a culo qualche breve discesina e un altro strappetto simile al primo dove senza neanche accorgermene mi son ritrovato in terra
giorno 3: 79km volevo per lo più far girare le gambe su un percorso scorrevole, ma poi fatto ingolosire da un tratto visto il giorno prima, un breve single track nel bosco abbastanza infangato di 1-2km e poi mi sono ritrovato senza volerlo ai piedi della "scalinata" del giorno prima, stavolta affrontata con più allegria sono poi rimbalzato fuori strada dovendo mettere il piede in terra proprio alla fine....sono una schiappa totale ma allo stesso tempo sapere che c'è tanto margine per imparare è stimolante
giorno 4 scarico in bdc...sensazione stranissima
un paio di volte mi sono imbattuto in sentieri presenti solo su carta ma nella realtà cancellati dalla crescita di erba alta, qui un tratto dove il sentiero era ancora, seppur poco, visibile
Ma in altri punti era completamente nascosta dall'avena altra fino alle spalle, compresi alcuni single track in cui dovevo lottare tra le piante che volevano strapparmi il manubrio dalle mani
mi chiedevo alcune cose, tipo
1 - ma i single track...se ci si incrocia come si fa, c'è un "senso di percorrenza"? magari si fanno solo in discesa?
2 - nulla mi vieta di inventarmi dei percorsi, dato che vicino casa (all'interno del territorio di residenza ), da quel che posso vedere su openstreetmap non ce ne sono? per ottimizzare un'uscita di 2 ore
3 - ci sono particolari controindicazioni ad usare gli speedplay dato che almeno ho tacchette "walkable"? Sicuramente devo stare attento a dove poggio il piede, se lo poggio in un po' di terra umida non attaccano più, non so se gli spd sono invece più tolleranti al fango
e niente...il risultato è che oggi mentre giravo in bdc guardavo i lati della strada alla ricerca di possibili percorsi off road