Credo si stia facendo un poco di confusione, quindi a beneficio di chiunque legga questa discussione per capire, credo sia meglio precisare.
Qualunque sia il metodo di montaggio scelto,
qualunque il tipo di incrocio raggi,
qualunque il tipo di mozzo o di cerchio... la finalità della costruzione di una ruota è di farla che giri
dritta. Il più possibile! Non c'entra nessuna "scuola di pensiero". Si bada solo al risultato ottenuto.
Per giungere a questo risultato, che è l'unico che permette di avere una ruota robusta, affidabile, stabile e che non necessiti di essere ritensionata dopo ogni uscita, le differenze tra la tensione di un raggio rispetto ad un altro dallo stesso lato sono accettabili fino a scostamenti del 20%.
Realizzare una ruota con il solo obiettivo di eguagliare la tensione dei raggi, senza compensare le naturali imperfezioni del cerchio, dei mozzi o dei raggi, diventa soltanto un esercizio di stile, un virtuosismo inutile, se poi la ruota va continuamente ritensionata perchè inaffidabile.
Come ho scritto in precedenza una ruota deve fare ciò per cui è costruita: resistere alla sollecitazioni meccaniche, alle forze di compressione e torsione, garantendo una armonia "elastica" che soltanto una ruota ben costruita può raggiungere.
Se questo risultato si ottiene con tolleranze inferiori al 5% ben venga. Ma sostanzialmente questo è il risultato che DEVE essere raggiunto, anche a fronte di scostamenti maggiori.
Se, invece, lo scopo non è di costruire
ruote per essere utilizzate sul campo, maltrattate su dossi e fossi, ma piuttosto perchè siano usate come strumenti musicali, credo che ci stiamo allontanando dallo scopo della discussione.
Che forse andrebbe spostata in un forum di liutai. Questo è un forum dedicato alla MTB.