MotoEndurista salva ciclista

markozero

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Ci fa sempre bene quando leggiamo di come una passione per lo sport possa far del bene mettendosi al servizio della comunità.
Con grande onore posto l'articolo odierno che parla dell'amico Roberto Gallo che grazie alla sua profonda conoscenza del territorio e alla sua abilità moto enduristica è riuscito a salvare un ciclista infortunato e disperso arrivando con la moto là dove nessuno sarebbe arrivato.
Diffondete e teniamo alto l'orgoglio endurista!

"Domenica 11 Agosto Roberto Gallo riceveva una disperata chiamata da parte di un gruppo di ciclisti che non riuscivano più a trovare un loro compagno, dispersosi dal gruppo e che aveva avuto una rovinosa caduta su una discesa in una mulattiera dei Monti della Tolfa . Essendosi gravemente infortunato non riusciva a capire dove si trovasse. Poche indicazioni telefoniche ...ma subito grazie alla dettagliata conoscenza del territorio Roberto Gallo riusciva ad individuare la sua posizione; immediatamente allertava il Comandante della protezione Civile di Cerveteri (Sig, Scarpellini) che subito metteva a disposizione una squadra per il recupero. Roberto Gallo raggiungeva in moto il mal capitato ed effettuava con il suo kit di primo intervento le prime cure e lo stesso lo portava sulla strada dove la macchina 4x4 della protezione civile lo portava all'ospedale. Anche questa volta gli Enduristi ,grazie alla conoscenza del Territorio;salvano vite umane."
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Picola ma carattarastica...
Bello,mi è sembrato un pò raccontata alla 'Huber che salva Renzonico'....:mrgreen:....scherzo dai....comunque un bel gesto....e ciclista salvato....purtroppo non è stato lo stesso per l'amico mtbiker persosi cadendo l'Inverno scorso in quel di Bg...a cui un pensiero proprio in casi come questi,mi sento di dedicare...:medita: :celopiùg:
 

sembola

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Un sentito ringraziamento all' endurista di questo caso ed un altrettanto sentito vaffanculo alle centinaia che distruggono i sentieri, perfino all' interno di aree protette.
 
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Jaco MtB

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Va beh,ogni disciplina ha le sue conseguenze... Non per aprire flame ma il motocross è così... La montagna è di tutti,ergo anche degli enduridsti o di chi guida i 4X4,vivi e lascia vivere.
Poi secondo me a usarla con una certa accortezza la Motocross... hanno fatto un percorso recentemente per campi in occasione di una sagra; giorno dopo ho fatto un giro per curiosità sul tracciato ed era appena visibile (mancava l'erba) di scavi non ne ho praticamente visti. Poi chiaro che se usi un sentiero come fosse la pista di Fast and Furious Tokyo Drift...:omertà:
 

markozero

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ho letto i vari commenti...concordo con il disprezzo per chi bon rispetta il territorio e la natura dove tutti , ciclisti e moto enduristi, hanno diritto di vivere una passione.

Qui peró si parla d'altro...conosco le zone dove è avvenuto l'incidente e vi assicuro che se l'amico Roberto non fosse giunto con la moto, capendo al tel dove era letteralmente precipitato il ciclista, nessuno avrebbe potuto soccorrerlo.
Ho le foto di come era ridotto ma non le ho pubblicate....avrebbe rischiato di dissanguarsi in fondo ad una mulattiera dove magari l'avrebbero trovato il giorno dopo.

quel che so è che l'amico endurista è montato sulla sua moto con il kit pronto soccorso e si è sparato km di mulattiere per soccorrere il ciclista che stasera puó riabbracciare moglie figlia
 

sembola

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Jaco, è verissimo che qualsiasi attività umana ha delle conseguenze. Il discrimine tra ciò che è accettabile e ciò che non lo è sta nella sostenibilità dell'attività, cioè se l'attività può essere ripetuta senza "consumare" l'ambiente in modo irreparabile. Per questo è profondamente sbagliato dire "il bosco è di tutti, la montagna è di tutti", e con questo giustificare qualsiasi attività con la scusa della passione. Cercare e raccogliere funghi, ad esempio, è consentito ma non lo è rovistare con i rastrelli, perchè così c'è "troppo danno"; o ancora è possibile pescare le trote, ma puoi trattenerne solo poche e solo se sono sufficientemente grandi. Vedere chi pesca con l'elettricità o chi mette i porcini nei secchi non è un "vivi e lascia vivere" ma un comportamento omertoso e stupido, visto che provoca danni e mete in pericolo la continuazione dell' attività.

Nonostante quello che qualcuno può pensare, io non sono pregudizialmente contrario all' enduro (il motocross è tutt'altra cosa, c'è la stessa diffreenza che può esserci tra un giro in bici ed una gara di XC). Sono motivatamente contrario alla pratica dell' enduro quando essa provochi danni irreparabli ai sentieri, se non altro perchè il fatto di "avere passione" non può gustificare in alcun modo di impedire ad altri di svolgere le loro attività. E prima che arrivi i solito "allorista", dico anche che qualora la pratica della mtb presenti lo stesso problema, non sono assolutamente contrario a divieti o regolamentazioni.

Per cui, ripeto, un grazie a chi si prodiga per aiutare gli altri, tra l'altro senza avere nulla in cambio se non la soddisfazione della propria coscienza :prost: Ma questo non fornisce alcuna giustificazione a posteriori a chi, e purtoppo sono in tanti, usa la moto in tutt'altro modo.
 
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Va beh,ogni disciplina ha le sue conseguenze... Non per aprire flame ma il motocross è così... La montagna è di tutti,ergo anche degli enduridsti o di chi guida i 4X4,vivi e lascia vivere.



Sicuro, la montagna è anche di chi guida il cingolato Panzer T-28 residuato bellico secondo conflitto mondiale. A ognuno la sua passione.
 

Jaco MtB

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[MENTION=110827]Sciuscia[/MENTION] e [MENTION=351]sembola[/MENTION]

Credo di aver capito quello che volete dire. Io ritengo che la montagna sia di tutti e che ogni disciplina può essere praticata senza rovinare tutto se fatta con un po' di buonsenso: l'endurista che non apre a tutta nelle curve con la terra che vola fino a valle,il fuoristradista che sale tranquillo per strade larghe e ben stabili invece che per dei sentierini di fatto distrugendoli,nel nostro mondo anche chi scende con traiettorie pulite invece che usare i freni per sollevare ali di terra con la ruota posteriore...
Nessuno si può arrogare il diritto di usare la montagna come gli pare infischiandosene del resto,ma nessuno può rimanerne escluso a priori perchè pratica una disciplina.
Il fatto è non fare di tutta l'erba un fascio (scusate la cacofonia) perchè magari il freerider "della domenica" fa più danni dell'endurista esperto,che si cura di non sgasare,usare sentieri stabili e non striscioline di terra friabile.
Il fatto che molti non lo facciano è un'altro paio di maniche ma non può demonizzare la categoria. Chi fa quello che gli pare sia esso a piedi,a cavallo,sulla slitta di Babbo Natale,con il Pajero... allora sì che va fermato e sanzionato. Non perché guidi un mezzo X ma perchè usa la montagna come fosse sul set di Fast and Furious:medita:
 

Nikkeribe

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Bello,mi è sembrato un pò raccontata alla 'Huber che salva Renzonico'....:mrgreen:....scherzo dai....comunque un bel gesto....e ciclista salvato....purtroppo non è stato lo stesso per l'amico mtbiker persosi cadendo l'Inverno scorso in quel di Bg...a cui un pensiero proprio in casi come questi,mi sento di dedicare...:medita: :celopiùg:

E difatti "poteva rimanere offeso, eh!!"
 
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Jaco, mi dispiace ma non sono d'accordo.

Le attivit non sono tutte eguali: non lo sono di per sè (una cosa è girare a piedi, un'altra a cavallo, un'altra ancora a motore), non lo sono in funzione dei numeri (passare in 100 in bici è una cosa, passarci in 10.000 un'altra), non lo sono in funzione del periodo (una moto sull' asciutto è una cosa, su bagnato tutt'altra).
La valutazione complessva porta appunto a decidere che certe attività, in certi numeri, in certi periodi ed in certi luoghi NON sono sostenibili, nel senso che "consumano" in modo non riparabile l'ambiente. Chi ama queste attività non ha alcun diritto di farle fuori dagli ambiti appunto sostenibili. Del resto chi ama la velocità non può passare per le strade alla velocità che vuole o che gli consente la sua vettura sportiva, o chi ama la caccia non può sparare ai lupi o agli orsi (mai) nè alle lepri fuori stagione.

Qui però la questione è un'altra. Al di là dei divieti o dei permessi, nei confronti dell'endurista educato, che non mi apre in faccia, che quando c'è pantano cambia zona, che collabora alla pulizia dei percorsi (e più che mai con chi collabora con la Protezione Civile :prost:) non ho nulla da dire. Il fatto che dove girano le moto i sentieri siano devastati, ed in alcune stagioni impercorribili, però fa pensare o che questi esemplari siano rarissimi, oppure che bastano poche "mele marce" per provocare danni di grossa portata.

"Vivi e lascia vivere" può anche andarmi bene, ma ora come ora è invece "muori che io vivo benissimo a spese tue".
 
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Jaco MtB

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Figurati se devi dispiacerti! ;) è un foro! Si,ogni attività ha una data impronta ambientale e non si scappa. L' utente della montagna se ne rende conto e fa le sue valutazioni tra cui anche quella di lasciar perdere,se necessaro,di praticare la sua attività. Completamente d'accordo.
Ma se può praticare un'attività,perchè condannarlo quando lo fa in modo responsabile?
 

Sciuscia

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oppure che bastano poche "mele marce" per provocare danni di grossa portata.



Ovvio che sia così, secondo me.

Immagina per assurdo che un trail sia rispettato e magari anche tenuto in ordine da 100 enduristi e anche 100 ciclisti per tutta l'estate.

Basta che alla prima pioggia di ottobre ci passi UN endurista a pene di canide, ed ecco che è come se per tutta l'estate gli altri 200 non avessero fatto nulla :-( :rosik: .
 

zeromeno

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Chiaramente apprezzo
Ma non ci vedo nulla di eccezionale
Qualcuno di voi non avrebbe fatto le stesse cose?
A prescindere se era in moto a cavallo o a piedi non si sarebbe comportato così?
:nunsacci:
 

sembola

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Jaco, ci sono ue considerazioni da fare.

La prima è che un'attività può essere legittima ma dannosa. Per esempio andare al lavoro a 5 km da casa tutti i giorni in auto è perfettamente legittimo, ma dannoso da ogni punto di vista (ambientale, economico, salutistico...). Nel nostro caso in determinate circostanze (ovviamente non sempre) il passaggio dei mezzi a motore sulla viabilità forestale provoca dei danni alla viabilità stessa che ne preclude l'uso ad altri utenti. SE l'uso è responsabile ho già detto che mi sta bene, ma dagli effetti che vedo evidentemente c'è un uso poco responsabile.

La seconda è che in moltissimi ambienti l'uso dei mezzi a motore NON è ammesso. Dove sono attualmente (Bandite di Scarlino, zona Punta Ala) ci sono sentieri danneggiati perfino all' interno di una riserva completamente tabellata, dove sono state segate o divelte delle sbarre in legno (corredate di tabelle) che chiudevano alcuni sentieri. Appunto a proposito di uso responsabile.
 

Jaco MtB

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Jaco, ci sono ue considerazioni da fare.

La prima è che un'attività può essere legittima ma dannosa. Per esempio andare al lavoro a 5 km da casa tutti i giorni in auto è perfettamente legittimo, ma dannoso da ogni punto di vista (ambientale, economico, salutistico...). Nel nostro caso in determinate circostanze (ovviamente non sempre) il passaggio dei mezzi a motore sulla viabilità forestale provoca dei danni alla viabilità stessa che ne preclude l'uso ad altri utenti. SE l'uso è responsabile ho già detto che mi sta bene, ma dagli effetti che vedo evidentemente c'è un uso poco responsabile.

La seconda è che in moltissimi ambienti l'uso dei mezzi a motore NON è ammesso. Dove sono attualmente (Bandite di Scarlino, zona Punta Ala) ci sono sentieri danneggiati perfino all' interno di una riserva completamente tabellata, dove sono state segate o divelte delle sbarre in legno (corredate di tabelle) che chiudevano alcuni sentieri. Appunto a proposito di uso responsabile.

hai riassunto due punti già prima evidenti:

1-l'impatto ambientale di un'attività

2-regole e divieti

3- (questo lo aggiungo io) dopo questi,fare una valutazione in ogni caso delle conseguenze della propria attività.

Questo penso dovrebbe fare chi si rapporta con la natura,di qualsiasi tipo sia il rapporto: considerare bene quello che si sta facendo,per fare si che la propria attività lasci l'impronta minore possibile. Secondo me questo è un comportamento responsabile e civile.
Da qui abbiamo il problema di chi queste cose non le fa: lui deve essere sanzionato etc...lui ma non la categoria.
Che poi salire su con un 4x4 sia di forte impatto rispetto alla MTB o al trekking dello stesso individuo,è indiscutibile. Rientra tra le valutazioni dell'utente responsabile.
Utente responsabile che è ormai una mosca bianca a quanto capisco :arrabbiat:
E non solo sui sentieri aggiungo,come sfogo personale (:taxi-dri:) :arrabbiat:
 

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Da qui abbiamo il problema di chi queste cose non le fa: lui deve essere sanzionato etc...lui ma non la categoria. Che poi salire su con un 4x4 sia di forte impatto rispetto alla MTB o al trekking dello stesso individuo,è indiscutibile. Rientra tra le valutazioni dell'utente responsabile.
In linea di teoria posso essere d'accordo: ma la teoria, come sempre, si scontra con la realtà della pratica.
Le "valutazioni dell' utente responsabile" sono soggettive, e quindi impossibili da usare come metro di paragone. Qual è ad esempio la "velocità responsabile" da tenere in auto, e come fai a sanzionarla? Non so se l'ho scritto, ma il buonsenso non si può misurare. E' per questo che esistono le leggi, sempre generali e per questo sicuramente mai perfette, ma non è questione di "categorie", ci sono cose che NON si possono fare e basta. Non puoi girare per strada con un'auto da rally, neppure rispettando il CdS: non è un attacco alla "categoria", ma una norma generale...

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E non solo sui sentieri aggiungo,come sfogo personale (:taxi-dri:) :arrabbiat:
Direi che la risposta te la sei data da solo...;-)
 

Jaco MtB

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In linea di teoria posso essere d'accordo: ma la teoria, come sempre, si scontra con la realtà della pratica.
Le "valutazioni dell' utente responsabile" sono soggettive, e quindi impossibili da usare come metro di paragone. Qual è ad esempio la "velocità responsabile" da tenere in auto, e come fai a sanzionarla? Non so se l'ho scritto, ma il buonsenso non si può misurare. E' per questo che esistono le leggi, sempre generali e per questo sicuramente mai perfette, ma non è questione di "categorie", ci sono cose che NON si possono fare e basta. Non puoi girare per strada con un'auto da rally, neppure rispettando il CdS: non è un attacco alla "categoria", ma una norma generale...


Direi che la risposta te la sei data da solo...;-)

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