Morto Paolo Biamonti?

[muldox]

Dal forum di Planetmountain:
"Conoscerti è stato un piacere, sciare insieme è stato un onore.
Spero che dove sei ora ci sia la "polvere" che tanto amavi. E tutti i monti che hai fermato per sempre con i tuoi scatti.
Ciao Paolo


Per Gian Paolo Biamonti."

Il senso mi sembra abbastanza inequivocabile :( .
Qualcuno ha qualche info?

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[marco]

il fotografo?? :shock: :shock:

 

[muldox]

Beh, da quello che ho riportato sopra sembrerebbe di sì, visto che si parla inequivocabilmente di scatti fotografici...

 

[Mau]

Non ne so niente, ma mi sembra inequivocabile che si tratti di Paolo Biamonti il fotografo.

 

[muldox]

Sempre dal forum di Planetmountain la conferma:

"Avete ragione, forse non tutti sapete chi era Gian Paolo Biamonti. Gian Paolo Biamonti era un ragazzo di 32 anni, di San Remo, che si era trasferito a vivere in un piccolo paesino in Francia. Era fotografo di montagna, collaborava a varie riviste, tra cui Free.rider e anche all'ingresso di questo forum c'erano delle sue foto.
Che dire, era una gran bella persona, schiva, umile, amava la montagna, goderla in ogni suo aspetto...una bella persona.
E sabato 22, verso le 16, nel complesso de Les Deux Alpes, monte Grand Sucre, è rimasto travolto da una slavina mentre si trovava in un canalone, e non c'è stato nulla da fare.
É finita così."

Ulteriori commenti mi sembrano superflui :( .

 

[Mau]

Un saluto a Paolo, le sue belle immagini ce lo ricorderanno per sempre!

 

[SerraC]

Paolo Biamonti era più che un fotografo e più di un grande sciatore,era un artista.Se vi capita di guardare una sua foto in tutta la sua bellezza e la sua semplicità vi accorgerete subito di quale immensità naturale ricercava in quegli scatti.Paolo era nato a San remo,ma all'età di 3 anni si trasferì a Cuneo con la sua famiglia dove rimase fino al termine della scuola superiore alla fine della quale partì definitivamente per deux alpes.
Immagino quali luci e quali ombre stava cercando lassù quel sabato pomeriggio,quando una valanga lo ha travolto e una caduta sul fondo roccioso di 700 metri non gli ha lasciato scampo.Conoscendo Paolo,io credo di poter dire che in 30 anni ha è riuscito a realizzare più di quanto sognava da sempre;era una persona prudente e responsabile,se c'era un uomo che conosceva quelle montagne più di ogni altra cosa era proprio Paolo,si può soltanto parlare di sfortuna,ma credo che lui avesse messo in conto e rischi di questa sua grande passione.Paolo non c'è più,nessuno ce lo riporterà indietro ma se ci può essere d'aiuto Paolo sen'è andato tra le cose amava più al mondo.
Addio Paolo ti ricorderemo per sempre sulle tue montagne,in ogni nostra discesa,in ogni fiocco di neve.
Mi manchi,Chiara