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Mors tua Vita mea

maxilconte

Biker infernalis
8/2/06
1.945
15
0
Trieste
www.triestefreeride.it
Ieri la Maxi di Bressanone.
Tre mesi fa la Mega ad Alpe d'Huez.
Questa la mia ben misera esperienza di "gare di massa".

Ho una moglie, una figlia, un normale lavoro, insomma sono un normale quasi quarantenne che la domenica rischia qualche osso con la bici pesante giù per i monti. Oltre all'affanno (sigh) l'età porta anche ad una certa (?) maturazione che immancabilmente mi porta a certe considerazioni.

Sono lì, alla partenza della gara. Nervoso ma non troppo; penso che sono qui per divertirmi, non è il mio lavoro, nessuno mi sponsorizza, la moglie non approva (mi sono già rotto un paio di ossicini) e la bici costa. Mi guardo attorno e cerco di individuare chi potrebbe starmi dietro... cazzo (!) sembrano tutti più bravi! No, aspetta, c'è quel ciccione... no, ha una bella letterina B sul numero (io solo la D, e ne vado comunque fiero!). Beh, quello sfigato magrolino alto un metro e sessanta con gli occhiali e il naso ad aquila... mamma mia, fa una prova di partenza con uno scatto pauroso, un bel manual e gli ultimi metri in nosepress! Merda! Bon, in fin dei conti la mia letterina D me la sono guadagnata!
Si parte! Parto bene. Un gruppetto si aggroviglia la centro della strada. Li passo a destra. C'è qualcuno che è andato TROPPO a destra ed è finito giù dalla scarpata. Vedo tutto. Ma non posso distrarmi. Proseguo. Un buon ritmo. Il single che taglia il fianco della montagna, veloce, discontinuo, con fango. Quello davanti mi tappa un po' ma non gli metto fretta. Poi sale sul bordo, per un attimo riesce a stare in equilibrio, poi finisce giù. Vedo la bici che carambola assieme a lui. Vedo tutto. Gli urlo "OK?" mi risponde "SI!". Avanti!.
E penso a tre mesi fa quando sulla pietraia ce n'era un altro con la gamba a 90 gradi. Avanti! Comincio ad essere stanco e le mani non frenano più. I tornanti stretti con la mia Demo7 sono un dramma (sono io impedito?) e quelli dietro mi bestemmiano. Uno cerca di passarmi tagliandolo, cade, arriva un altro, cade, il terzo lo vedo al rallentatore, la ruota anteriore si impunta sul groviglio di bici, il posteriore si alza, LENTISSIMO, e carambola anche lui nel bosco. "OK?" "SI!" Scanso tutti e riprendo la mia posizione. Avanti! Il tornante successivo (ma quanti cazzo sono?) mi si incastra addirittura la bici tra due alberi. Quelli dietro bestemmiano. Ma non tentano più di passare! Sul dritto li distanzio di parecchi metri e sono già stato troppo buono alla Mega in Francia dove ho "regalato" le 8 posizioni che mi hanno tagliato fuori dalla gara! Se sono più bravi che mi superino, tanto davanti, a pochi metri ce ne sono altri tre da superare! Finalmente i tornanti sono finiti e consolido la mia posizione. Sono veloce. Quello davanti cede. Si ferma e lascia passare tutti. Dietro una curva una bici fuori dal sentiero, un tizio semidisteso. Non faccio in tempo a dire nulla che già è fuori dalla mia vista. Mi rimarrà in mente per un bel po'! E se stava male? Un tratto in salita, ok se volete, ora, passatemi, ma stanno dietro. Una strada in discesa e un paio passano.
Alla fine arrivo ottantottesimo su 128 arrivati (e gli altri 200 dove sono finiti???).
Sono contento, il fiato c'è ma dovrò migliorare la resistenza delle dita frenanti e dovrò imparare a fare quei fottutissimi tornantini.

Ma penso al momento in cui vedo un altro come me che cade (e si fa male?), penso che questo MI FA GUADAGNARE una preziosissima posizione, penso che molte volte creo pressioni su quello davanti finchè non sbaglia (e si fa male?), penso che quella posizione guadagnata mi fa conquistare la letterina da appiccicare sul numero e... questo è il nostro sport: mors tua vita mea...

...e forse un giorno toccherà a me!
 

pierlo8961

Biker ciceronis
La differenza tra l'agnonismo ed il giro della domenica......

se provi una esperienza di gara come quella bellissima che hai raccontato (complimenti, sembra di esserti a fianco) non te la scordi più..... si tira fuori la parte più animale che è in noi, altro che civiltà e buoni propositi.

Quando indossi una maglia con un numero è come ai tempi di re Artù.... abbassi la cecarola, (ndr. la visiera dell'elmo), sproni il cavallo e giù a testa bassa.

E poi, quanti sono quelli che mai faranno agonismo ma fanno canizza da indiavolati ogni domenica con gli amici ?

Va bene così, il tuo racconto ma ha fatto girare un po' adrenalina come ai vecchi tempi

Ciao
 

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