MOON LIGHT versus SPIUMA LIGHT

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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LoZappa

Biker popularis
MOON LIGHT versus SPIUMA LIGHT
30 agosto 2004

Sveglia ore sette a milano, ed il sorriso e' la prima cosa che in maniera naturale mi si staglia sul viso; e' una bellisimma giornata; guardo fuori; il cielo e' leggermente coperto di nuvole con una temperatura leggermente piu' fresca del solito; e' sempre una bellissima giornata; ho ancora l'adrenalina addosso dalle due discese notturne fatte ieri sera al monte canto in quel di bergamo, al cospetto di una luna piena che timidamente osava rischiararne i sentieri...
immersi in un un bosco totale che andava a dormire, ecco gli ansimi dello spiuma(light)team disturbare la quiete serata...odori, profumi, brezza che ti lacera la schiena madida di sudore, gambe articolate in una progressione serena e costante sui sentieri sterrati...sotto il monte, provincia di bergamo...la prima delle due salite ci porta in quaranta minuti in vetta al canto; partiti con il chiarore della sera arriviamo in piena oscurita' respirando a pieni polmoni un'aria leggera e frizzante; tutt'intorno boschi immersi in un'oscurita' quasi imbarazzante, ombre che sembrano prendere forma, un silenzio naturale lacerato a tratti da varie creature notturne....siamo nel territorio del baugigi.
Ci prepariamo per la prima discesa detta dello schittone; sistemiamo la spiuma-light sul casco, e via giu' per il sentiero; e' una sensazione strana ed affascinante allo stesso modo; i tuoi occhi fissi,sbarrati davanti a te, concentrato sulla scia di polvere che brilla nel cono di luce artificiale che separa l'oscurita' dal buio profondo che tutto avvolge; senti che dietro di te e ai tuoi fianchi tutto scorre veloce ed estremamente vicino alle propaggini delle tue spalle, delle ginocchia, del tuo corpo, ma non lo vedi; il tuo corpo e' li' nel cono di luce, e speri tanto di non dovertene separare.
Il terreno e' asciutto e compatto, molte pietre nascoste, tornanti stretti con roccioni che ti costringono a sbilanciare il bacino per non lasciarlo indietro; qualche toboga naturale e piccole paraboliche concludono a pontida la prima discesa. L'adrenalina e' alle stelle come quelle che dall'alto sorridevano al passaggio luminoso di quattro spiumati urlanti, disturbatori di un bosco in procinto di addormentarsi...
Un piccolo ristoro e di nuovo in sella per la seconda salita; il cielo comincia a coprirsi cosi' saliamo sul sentiero leggermente piu' lungo ( ma molto meno ripido ) senza le nostre spettatrici luminose.
Dopo nove tornanti completamente al buio arriviamo alla chiesetta di santa barbara, eremo in cima al monte canto dove un bel prato ci accoglie ed una vista mozzafiato sottostante di tutta la bergamasca ci appaga della fatica.
E' una sosta molto breve, perche' la temperatura si fa sentire sulle schiena bagnata, cosi' dopo che Stinky cerca di convincere Cana' che proprio di fronte a noi c'era l'aeroporto, riselliamo i nostri cavalli meccanici. Ed ecco avverarsi l'inaspettato e tanto agognato momento : il cielo si apre e come ringraziamento la luna in tutto il suo bagliore esce allo scoperto, schiarendo tutto quanto intorno; pochi minuti per goderci il panorama dopodiche' accendiamo la spiuma light e via per la seconda ed ultima discesa.....
Entriamo sparati nel bosco e per meta' tragitto passiamo a fianco della teleferica utilizzata per il trasporto del cemento; arrivati a meta' si profilano altre diramazioni nel sottobosco, cosi' capo-Cana' decide di di proseguire per la seconda meta' di un sentiero detto kompressor; il nome rende proprio l'idea delle compressioni che hanno subito i nostri cavalli meccanici l: strettoie tra le rocce, sassi, ripidoni totali, contropendenze e radici affioranti rendono sempre piu' extreme la difficolta' del tracciato che ci riporta a sotto il monte, punto di partenza.
Alla fine urla di godimento totali scaricano l'adrenalina in eccesso, rendendo i fasci della spiuma light, piroettanti nel buio sopra le nostre teste, un effetto disco di luci stroboscopiche impazzite.
Qui finisce l'avventurna in notturna al monte canto, di un lunedi di fine agosto con luna piena, che ha regalato a questi dannati dello spiuma-team, sudore, brividi ed emozioni TOTALI....

alla prox.
Lo Zappa.
------------------

Filming for "The Collective" it had to be something different, it wasn't the gnarliest line i had in mind. It was unique Utah landascape that inspired me; like this perfectly placed lip, made out of stone of erosion and sitting there until someone like myself discovers it....
Darren Berrecloth

www.thecollectivefilm.com
 

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LoZappa ha scritto:
MOON LIGHT versus SPIUMA LIGHT
30 agosto 2004

Sveglia ore sette a milano, ed il sorriso e' la prima cosa che in maniera naturale mi si staglia sul viso; e' una bellisimma giornata; guardo fuori; il cielo e' leggermente coperto di nuvole con una temperatura leggermente piu' fresca del solito; e' sempre una bellissima giornata; ho ancora l'adrenalina addosso dalle due discese notturne fatte ieri sera al monte canto in quel di bergamo, al cospetto di una luna piena che timidamente osava rischiararne i sentieri...
immersi in un un bosco totale che andava a dormire, ecco gli ansimi dello spiuma(light)team disturbare la quiete serata...odori, profumi, brezza che ti lacera la schiena madida di sudore, gambe articolate in una progressione serena e costante sui sentieri sterrati...sotto il monte, provincia di bergamo...la prima delle due salite ci porta in quaranta minuti in vetta al canto; partiti con il chiarore della sera arriviamo in piena oscurita' respirando a pieni polmoni un'aria leggera e frizzante; tutt'intorno boschi immersi in un'oscurita' quasi imbarazzante, ombre che sembrano prendere forma, un silenzio naturale lacerato a tratti da varie creature notturne....siamo nel territorio del baugigi.
Ci prepariamo per la prima discesa detta dello schittone; sistemiamo la spiuma-light sul casco, e via giu' per il sentiero; e' una sensazione strana ed affascinante allo stesso modo; i tuoi occhi fissi,sbarrati davanti a te, concentrato sulla scia di polvere che brilla nel cono di luce artificiale che separa l'oscurita' dal buio profondo che tutto avvolge; senti che dietro di te e ai tuoi fianchi tutto scorre veloce ed estremamente vicino alle propaggini delle tue spalle, delle ginocchia, del tuo corpo, ma non lo vedi; il tuo corpo e' li' nel cono di luce, e speri tanto di non dovertene separare.
Il terreno e' asciutto e compatto, molte pietre nascoste, tornanti stretti con roccioni che ti costringono a sbilanciare il bacino per non lasciarlo indietro; qualche toboga naturale e piccole paraboliche concludono a pontida la prima discesa. L'adrenalina e' alle stelle come quelle che dall'alto sorridevano al passaggio luminoso di quattro spiumati urlanti, disturbatori di un bosco in procinto di addormentarsi...
Un piccolo ristoro e di nuovo in sella per la seconda salita; il cielo comincia a coprirsi cosi' saliamo sul sentiero leggermente piu' lungo ( ma molto meno ripido ) senza le nostre spettatrici luminose.
Dopo nove tornanti completamente al buio arriviamo alla chiesetta di santa barbara, eremo in cima al monte canto dove un bel prato ci accoglie ed una vista mozzafiato sottostante di tutta la bergamasca ci appaga della fatica.
E' una sosta molto breve, perche' la temperatura si fa sentire sulle schiena bagnata, cosi' dopo che Stinky cerca di convincere Cana' che proprio di fronte a noi c'era l'aeroporto, riselliamo i nostri cavalli meccanici. Ed ecco avverarsi l'inaspettato e tanto agognato momento : il cielo si apre e come ringraziamento la luna in tutto il suo bagliore esce allo scoperto, schiarendo tutto quanto intorno; pochi minuti per goderci il panorama dopodiche' accendiamo la spiuma light e via per la seconda ed ultima discesa.....
Entriamo sparati nel bosco e per meta' tragitto passiamo a fianco della teleferica utilizzata per il trasporto del cemento; arrivati a meta' si profilano altre diramazioni nel sottobosco, cosi' capo-Cana' decide di di proseguire per la seconda meta' di un sentiero detto kompressor; il nome rende proprio l'idea delle compressioni che hanno subito i nostri cavalli meccanici l: strettoie tra le rocce, sassi, ripidoni totali, contropendenze e radici affioranti rendono sempre piu' extreme la difficolta' del tracciato che ci riporta a sotto il monte, punto di partenza.
Alla fine urla di godimento totali scaricano l'adrenalina in eccesso, rendendo i fasci della spiuma light, piroettanti nel buio sopra le nostre teste, un effetto disco di luci stroboscopiche impazzite.
Qui finisce l'avventurna in notturna al monte canto, di un lunedi di fine agosto con luna piena, che ha regalato a questi dannati dello spiuma-team, sudore, brividi ed emozioni TOTALI....

alla prox.
Lo Zappa.
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Filming for "The Collective" it had to be something different, it wasn't the gnarliest line i had in mind. It was unique Utah landascape that inspired me; like this perfectly placed lip, made out of stone of erosion and sitting there until someone like myself discovers it....
Darren Berrecloth

www.thecollectivefilm.com


Bel racconto Zappa!
Però ricorda che i tornanti che salgono sul Canto sono 16, non 9....SPIUMA!!!!!
 

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