Descrizione generale: itinerario completo in ambiente selvaggio con stupendi scorci panoramici sul Lago d'Idro. Alcune tratti, sia in salita che in discesa, passano per punti piuttosto esposti. L'ultima parte di salita percorre un sentiero quasi totalmente pedalabile, mentre la discesa è famosa per i suoi 137 (!!!) tornanti su singletrack, alcuni dei quali molto stretti.
Cartografia: carta Kompass - foglio 071 "Alpi di Ledro e Valli Giudicarie" - scala 1:50000
N.B.: sviluppo e dislivello sono stati ricavati da traccia GPS "non pulita", dunque potrebbero essere leggermente imprecisi.
La lunghezza è di 40Km ca. partendo dal Camping "Pian d'Oneda" a Ponte Caffaro ( comodo parcheggio proprio all'ingresso del campeggio ). Partendo da Baitoni è possibile ridurre lo sviluppo di circa una decina di Km. ( parcheggio gratuito in prossimità dellinizio della salita per Bondone ).
Roadbook: Da Ponte Caffaro si va a Baitoni, e da qui per asfalto si sale a Bondone. Al secondo tornante del paese ( verso sx, prima dell'edificio dei Vigili del Fuoco ) svoltare a dx per una stradina in discesa ( cartello indicante una località contenente il nome “Calva” ). Seguire sempre la stessa strada la quale, poco dopo essere passata dalla località Cingolo Rosso ( strutture dei cacciatori ), si restringe sino a diventare singletrack. Sempre sul medesimo singletrack fino a Bocca Cocca ( ignorare deviazione per Malga Piombino - ultimi metri a spinta ). A Bocca Cocca ( sbarra metallica gialla ) proseguire per la sterrata in discesa fino a giungere ad un incrocio ( bacheca informativa sulla dx - occhio a non scendere troppo veloci andando oltre! ) dove si svolta a dx per ripida sterrata in salita. Quando la sterrata si immette su una strada asfaltata svoltare a dx proseguendo in salita su asfalto sino a giungere ad una chiesetta/cappelletta ormai in prossimità dei resti bellici del Monte Stino. Seguire le indicazioni per il punto panoramico ( strada con divieto d'accesso ) sino a giungere in prossimità di un “cocuzzolo” dove veniva piazzata la mitragliatrice pesante durante la I Guerra Mondiale e dove ha termine la nostra salita. Salendo alla postazione della mitragliatrice, oltre allo stupendo panorama sarà possibile osservare sotto di noi il primo tornante del sentiero di discesa che si imbocca scendendo per un brevissimo tratto per la sterrata sottostante ( cartello di proprietà privata ) e scavalcando una staccionata sulla dx. Rimanere sempre sul medesimo singletrack in direzione Vesta ignorando eventuali deviazioni per Malga Piombino o Capovalle. Il fondo è sempre abbastanza scorrevole, ma i tornanti ( alcuni veramente molto stretti ) si susseguono senza sosta sino a sbucare su una strada ormai in riva al lago. Proseguire in direzione di Vesta e da qui per sentiero sino alla palestra di roccia. Oltrepassare la palestra sino a quando, poco oltre, si giunge ad un incrocio di sentieri. Prendere quello di dx in salita ( si spinge ) seguendo l'indicazione per il “Sentiero dei Contrabbandieri”. Terminato il ripido tratto in salita, si prosegue in saliscendi alternando tratti pedalabili a tratti a spinta. Attenzione: alcuni punti sono molto esposti ed una caduta significherebbe quasi certamente una brutta fine. Pensarci bene prima di affrontarli in sella! I tratti più esposti sono comunque attrezzati con funi metalliche. Il sentiero ad un certo punto confluisce su una strada sterrata, da dove in un attimo ci si congiunge alla strada che da Baitoni sale a Bondone percorsa all'andata.
Cartografia: carta Kompass - foglio 071 "Alpi di Ledro e Valli Giudicarie" - scala 1:50000
N.B.: sviluppo e dislivello sono stati ricavati da traccia GPS "non pulita", dunque potrebbero essere leggermente imprecisi.
La lunghezza è di 40Km ca. partendo dal Camping "Pian d'Oneda" a Ponte Caffaro ( comodo parcheggio proprio all'ingresso del campeggio ). Partendo da Baitoni è possibile ridurre lo sviluppo di circa una decina di Km. ( parcheggio gratuito in prossimità dellinizio della salita per Bondone ).
Roadbook: Da Ponte Caffaro si va a Baitoni, e da qui per asfalto si sale a Bondone. Al secondo tornante del paese ( verso sx, prima dell'edificio dei Vigili del Fuoco ) svoltare a dx per una stradina in discesa ( cartello indicante una località contenente il nome “Calva” ). Seguire sempre la stessa strada la quale, poco dopo essere passata dalla località Cingolo Rosso ( strutture dei cacciatori ), si restringe sino a diventare singletrack. Sempre sul medesimo singletrack fino a Bocca Cocca ( ignorare deviazione per Malga Piombino - ultimi metri a spinta ). A Bocca Cocca ( sbarra metallica gialla ) proseguire per la sterrata in discesa fino a giungere ad un incrocio ( bacheca informativa sulla dx - occhio a non scendere troppo veloci andando oltre! ) dove si svolta a dx per ripida sterrata in salita. Quando la sterrata si immette su una strada asfaltata svoltare a dx proseguendo in salita su asfalto sino a giungere ad una chiesetta/cappelletta ormai in prossimità dei resti bellici del Monte Stino. Seguire le indicazioni per il punto panoramico ( strada con divieto d'accesso ) sino a giungere in prossimità di un “cocuzzolo” dove veniva piazzata la mitragliatrice pesante durante la I Guerra Mondiale e dove ha termine la nostra salita. Salendo alla postazione della mitragliatrice, oltre allo stupendo panorama sarà possibile osservare sotto di noi il primo tornante del sentiero di discesa che si imbocca scendendo per un brevissimo tratto per la sterrata sottostante ( cartello di proprietà privata ) e scavalcando una staccionata sulla dx. Rimanere sempre sul medesimo singletrack in direzione Vesta ignorando eventuali deviazioni per Malga Piombino o Capovalle. Il fondo è sempre abbastanza scorrevole, ma i tornanti ( alcuni veramente molto stretti ) si susseguono senza sosta sino a sbucare su una strada ormai in riva al lago. Proseguire in direzione di Vesta e da qui per sentiero sino alla palestra di roccia. Oltrepassare la palestra sino a quando, poco oltre, si giunge ad un incrocio di sentieri. Prendere quello di dx in salita ( si spinge ) seguendo l'indicazione per il “Sentiero dei Contrabbandieri”. Terminato il ripido tratto in salita, si prosegue in saliscendi alternando tratti pedalabili a tratti a spinta. Attenzione: alcuni punti sono molto esposti ed una caduta significherebbe quasi certamente una brutta fine. Pensarci bene prima di affrontarli in sella! I tratti più esposti sono comunque attrezzati con funi metalliche. Il sentiero ad un certo punto confluisce su una strada sterrata, da dove in un attimo ci si congiunge alla strada che da Baitoni sale a Bondone percorsa all'andata.