Oggi come da tradizione domenicale l'atleta di punta dle TrailBike team convoca gli amichetti per un giretto montecavino con salita asfaltosa e discesa libidinosa. Rispondono all'appello, oltre al mitico Frate, lo stesso Stefanino, Massimo o calabrotto, Matteo Kona ti odio, Alessandro Dune dotato e, udite udite, il buon Mariuzzi che pur di pedalare un pochino si unisce a noi per la salita su asfalto...è un vero piacere ritrovarlo in sella!!!
Matteo non vede l'ora di testare la sua nuova e splendida nukeproof e anche Ale non è da meno con la sua Dune verde Kawa. Il gruppetto parte allegramente su asfalto per raggiungere l'imbocco del 5 alto. Mariuzzi si ingarella subito con un bitumaro di 87 anni con bici di età indefinita, poi si accorge che non era nessuno di noi e ci aspetta come al solito. Oggi si renderà disponibile a fare servizietti a tutti (riprese video, foto, consigli e....).
Frate, che ha appena apportato alcune modifiche alla bike, se la sente calda e sale allegramente a ritmo lento ma sostenuto. La nuova corona da 36 e soprattutto i nuovi cuscinetti del movimento centrale ci hanno restituito il Frate dei tempi della RedBull (bevuta a litri prima di ogni uscita). Matteo, appesantito dagli evidentissimi adesivi della Nuke stenta a salire e Mariuzzi e Frate si involano verso il gran premio della montagna :)))). Frate è in palla e nonostante avesse con se la sua amica scimmia e casco integrale, approfitta per la prima volta nella sua vita della scarsa condizione psico fisica del sergente Mariuzzi e, con un allungo portentoso lo stacca di ben due tornanti in cima a Monte Cavo.....muahahah.
Oggi è stracolmo di ciclisti di tutte le razze, abbiamo incontrato tantissimi amici e anche qualche "nemico". Dopo aver percorso il 5 alto con grande divertimento decidiamo di ripeterlo subito per migliorare il "tempo". Purtroppo nel traffico di ciclisti che si accalcava all'imbocco del 5 alto (sembrava il Nurburgring) ci facciamo sfuggire alcuni XCisti che giustamente impegneranno per qualche minuto la "pista". Purtroppo calcoliamo male i tempi e scendendo ne troviamo uno a metà percorso che contava i petali delle margherite. Fortunatamente gli scatenati sono un gruppo tranquillo e che mantiene sempre le distanze di sicurezza, quindi nessun problema, tranne il fatto che il 5 era diventato un serpentone di ciclisti ammucchiati uno sull'altro. Il problema si porrà al termine del sentiero quando un altro amico XCista decideva di fermarsi alla fine del sentiero in traiettoria salto per farci capire che non dovevamo usare il sentiero come una pista. Da qui è nata una discussione per la quale i nostri cari amici pretendevano di regolare la velocità di percorrenza dei sentieri in base alle loro esigenze e col cattivo gusto di evocare le croci presenti sul sentiero senza approfondire il motivo di quella squallida citazione. Il Frate, pur essendo uno scatenato doc, percorre le discese più lentamente di un Xcista, tuttavia non si è mai lamentato quando un Xcista scatenato lo sorpassava a 40 km/h nei tanti falsopiani castellani. Onestamente, al posto loro, non avrei alzato tutto questo polverone.
Stefanino risultava un pò sfastidiato e, dopo aver trattato con irriverenza il sergente Uzzi, decideva di ridare subito il via alle discese. All'imbocco del 5 basso Stefanino riprende gli adepti meno capaci per cazziarli poi indicando loro gli errori fatti, poi si esibisce nel ripidone roccioso con la sua frontina a cui seguono gli applausi copiosi di Matteo, Ale e del Frate con mandibola scesa. Tuttavia dopo pochi secondi altri due Mig si scagliano a piotta giù per le rocce. Il primo, yeti gialla dotato, si produce in una S millimetrica con volo successivo nel vuoto e ripresa della bici con scodata immediata. Il tempo di girarsi e un altro folle si fionda altl sulla roccia più grande cercando di aggirarla ma aumentando inesorabilmente il dislivello da coprire per arrivare in basso. Ne scaturisce un capriolone mitico con frantumamento coccigeo 6 metri più in basso. Segue comunque un lungo applauso degli scatenati con tanto di pensiero recondito: "se ce la faceva a quella velocità buttavo la bici nel cesso"!!! Subito dopo Massimo si stampa su un albero accusando dell'errore il nerosismo provocato poco prima dall'anziano XCista.
Mariuccio ci aspetterà a fine sentiero riaccompagnandoci in alto per rifare il nuovo sentierino completo. Stefanino convince Ale e Matteo a risalire ancora più in alto mentre Frate, Massimo e Mariuccio decidono di farsi subito il sentierino nuovo e bellissimo.
Mariuzzi guida il gruppetto con flow forzato dalla mano dolorante, ma veloce abbastanza da tenere dietro un in formissima Frate :((.
Si arriva al secondo tratto, quello del canaletto scorrevolissimo, e qui Massimo parte a razzo seguito dal Frate raggiante per la scorrevolezza del sentiero. Temendo il ritorno di Mariuzzi accelera il più possibile, ma Mariuzzi sofferente ha deciso di scendere prudente. Alla fine il giro finisce e Mariuzzi, pur sofferente, sembra soddisfatto del ritorno ai sentieri verticali.
In attesa di sapere l'esito delle discese finali di Stefanino & company e di vedere pubblicati i terribili video della telecamera di Stefanino, il Frate vi saluta.
Frate
Matteo non vede l'ora di testare la sua nuova e splendida nukeproof e anche Ale non è da meno con la sua Dune verde Kawa. Il gruppetto parte allegramente su asfalto per raggiungere l'imbocco del 5 alto. Mariuzzi si ingarella subito con un bitumaro di 87 anni con bici di età indefinita, poi si accorge che non era nessuno di noi e ci aspetta come al solito. Oggi si renderà disponibile a fare servizietti a tutti (riprese video, foto, consigli e....).
Frate, che ha appena apportato alcune modifiche alla bike, se la sente calda e sale allegramente a ritmo lento ma sostenuto. La nuova corona da 36 e soprattutto i nuovi cuscinetti del movimento centrale ci hanno restituito il Frate dei tempi della RedBull (bevuta a litri prima di ogni uscita). Matteo, appesantito dagli evidentissimi adesivi della Nuke stenta a salire e Mariuzzi e Frate si involano verso il gran premio della montagna :)))). Frate è in palla e nonostante avesse con se la sua amica scimmia e casco integrale, approfitta per la prima volta nella sua vita della scarsa condizione psico fisica del sergente Mariuzzi e, con un allungo portentoso lo stacca di ben due tornanti in cima a Monte Cavo.....muahahah.
Oggi è stracolmo di ciclisti di tutte le razze, abbiamo incontrato tantissimi amici e anche qualche "nemico". Dopo aver percorso il 5 alto con grande divertimento decidiamo di ripeterlo subito per migliorare il "tempo". Purtroppo nel traffico di ciclisti che si accalcava all'imbocco del 5 alto (sembrava il Nurburgring) ci facciamo sfuggire alcuni XCisti che giustamente impegneranno per qualche minuto la "pista". Purtroppo calcoliamo male i tempi e scendendo ne troviamo uno a metà percorso che contava i petali delle margherite. Fortunatamente gli scatenati sono un gruppo tranquillo e che mantiene sempre le distanze di sicurezza, quindi nessun problema, tranne il fatto che il 5 era diventato un serpentone di ciclisti ammucchiati uno sull'altro. Il problema si porrà al termine del sentiero quando un altro amico XCista decideva di fermarsi alla fine del sentiero in traiettoria salto per farci capire che non dovevamo usare il sentiero come una pista. Da qui è nata una discussione per la quale i nostri cari amici pretendevano di regolare la velocità di percorrenza dei sentieri in base alle loro esigenze e col cattivo gusto di evocare le croci presenti sul sentiero senza approfondire il motivo di quella squallida citazione. Il Frate, pur essendo uno scatenato doc, percorre le discese più lentamente di un Xcista, tuttavia non si è mai lamentato quando un Xcista scatenato lo sorpassava a 40 km/h nei tanti falsopiani castellani. Onestamente, al posto loro, non avrei alzato tutto questo polverone.
Stefanino risultava un pò sfastidiato e, dopo aver trattato con irriverenza il sergente Uzzi, decideva di ridare subito il via alle discese. All'imbocco del 5 basso Stefanino riprende gli adepti meno capaci per cazziarli poi indicando loro gli errori fatti, poi si esibisce nel ripidone roccioso con la sua frontina a cui seguono gli applausi copiosi di Matteo, Ale e del Frate con mandibola scesa. Tuttavia dopo pochi secondi altri due Mig si scagliano a piotta giù per le rocce. Il primo, yeti gialla dotato, si produce in una S millimetrica con volo successivo nel vuoto e ripresa della bici con scodata immediata. Il tempo di girarsi e un altro folle si fionda altl sulla roccia più grande cercando di aggirarla ma aumentando inesorabilmente il dislivello da coprire per arrivare in basso. Ne scaturisce un capriolone mitico con frantumamento coccigeo 6 metri più in basso. Segue comunque un lungo applauso degli scatenati con tanto di pensiero recondito: "se ce la faceva a quella velocità buttavo la bici nel cesso"!!! Subito dopo Massimo si stampa su un albero accusando dell'errore il nerosismo provocato poco prima dall'anziano XCista.
Mariuccio ci aspetterà a fine sentiero riaccompagnandoci in alto per rifare il nuovo sentierino completo. Stefanino convince Ale e Matteo a risalire ancora più in alto mentre Frate, Massimo e Mariuccio decidono di farsi subito il sentierino nuovo e bellissimo.
Mariuzzi guida il gruppetto con flow forzato dalla mano dolorante, ma veloce abbastanza da tenere dietro un in formissima Frate :((.
Si arriva al secondo tratto, quello del canaletto scorrevolissimo, e qui Massimo parte a razzo seguito dal Frate raggiante per la scorrevolezza del sentiero. Temendo il ritorno di Mariuzzi accelera il più possibile, ma Mariuzzi sofferente ha deciso di scendere prudente. Alla fine il giro finisce e Mariuzzi, pur sofferente, sembra soddisfatto del ritorno ai sentieri verticali.
In attesa di sapere l'esito delle discese finali di Stefanino & company e di vedere pubblicati i terribili video della telecamera di Stefanino, il Frate vi saluta.
Frate