Momte Paganuccio- sent.154

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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THE BART

Biker celestialis
16/2/05
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Pesaro
www.mtbsorciverdi.it
Periodo migliore: tutto l’ anno
Cartografia: "Monti del Furlo" carta escursionistica 1:15000 Topos Edizioni-Fano
Informazioni sul Parco: http://www.riservagoladelfurlo.it/
Previsioni meteo: http://meteo.regione.marche.it/assam/previsioni-Situazione/previsio.asp


Come arrivare al luogo di partenza: uscita autostrada A14 casello di Fano > superstrada Fano-Grosseto direzione Roma > uscita Gola Del Furlo > Gola del Furlo> parcheggio di fronte al Bar del Furlo

Parcheggiate le auto nell’ ampio parcheggio dei pullman di fronte al bar del Furlo. (….consigliata pure una passeggiata in bici lungo la strada del Furlo incuneata tra le alte pareti rocciose della famosa gola. Molto suggestiva.) Si parte! Usciti dal parcheggio prendete a Sx in direzione Acqualagna e dopo poche centinaia di metri svoltate in discesa a SX per attraversare il fiume Candigliano su un ponticello. Poco dopo aver attraversato il fiume all’ incrocio in salita si va a Sx procedendo su asfalto, sempre in leggera salita per circa 3 km all’interno della valle del torrente Tarugo fino ad incrociare, su un tratto in piano, dopo un casa, un evidente strada bianca sulla SX che procede in leggera discesa. Presa la strada si inizia la salita vera e propria che condurrà fino ai prati sommitali del M.te Paganuccio. Tenete sempre la strada principale trascurando i primi incroci che portano solo a dei casali. Si sale sempre per circa 4 km fino ad incrociare una altra evidente strada bianca in piano. A questo incrocio si procede a SX in direzione della Casa Forestale della Pradella. Oltrepassata la casa si continua a salire ancora per circa 3 km sempre su strada bianca fino a sbucare in un tratto in piano fuori dal bosco, con di fonte a noi un grosso cCasale su un pianoro, Ca’Sant'Ubaldo. In prossimità del casale, all’ incrocio, si procede a DX in salita, si tralascia la mulattiera a DX (questa mulattiera potrebbe essere una scorciatoia per arrivare prima in cima al monte, ma con tratti molto duri da fare in sella…- praticamente sarete probabilmente costretti a farla quasi tutta a spinta, quindi meglio evitarla) e si procede attraversando un cancello di ferro, sempre aperto. Dopo un tratto di circa due km in falso piano si arriva ad un nuovo incrocio. Si procede a Dx su un breve strappo in salita e poco dopo si lascia sulla nostra DX il grande Casale di Ca’ i Fabbri e si procede sempre in salita sulla strada bianca principale, non considerando le mulattiere che si staccano dalla stessa. Circa 2-3 km dopo Ca’ i Fabbri c’è un evidente incrocio....logicamente si procede in salita sulla DX ma ormai il grosso dell’ ascesa è fatto. Siamo oramai sui pratoni sommitali del monte Paganuccio e si procede in piano fino al prossimo incrocio, dove si và a DX in leggera salita; l’ ultima fatica e si arriva fino ad una croce in legno da dove parte una traccia di sentiero che è l’ inizio della lunga discesa di ritorno, tutta su single track.
Dopo essersi goduti il panorama si parte per la discesa, sul sentiero che si stacca in prossimità della croce,nel prato sottostante la strada, sulla SX rispetto alla direzione in cui siamo saliti. Il singletrack inizia attraversando un recinto solitamente sempre aperto ed infilandosi fra il rimboschimento di abeti; qui ora bisogna prestare attenzione: bisogna seguire sempre la traccia più evidente evitando di proseguire diritto ai numerosi tornatini che si presentano. È un tratto panoramico molto divertente, quasi un falsopiano sempre in discesa, dove è facile acquistare velocità. Solo a tratti ci sono dei passaggi un po’ stretti causa le piante di abete o di ginepro. Per evitare raspi e graffi causati dai rami consigliate le protezioni per le gambe e maglie a manica lunga. Dopo un lungo tratto in spazi aperti il sentiero, con una secca curva a DX ,entra in un boschetto per arrivare poi ad una zona dotata di tavoli e panchine. Si procede in leggera salita un centinaio di metri fino alla vista di un segnavia bianco-rosso su un albero alla nostra SX. Da qui parte un divertente Singletrack che si in fila nel bosco e sbuca in prossimità della casa La Pradella che abbiamo incrociato prima in salita. Si procede attraversando la strada bianca, in prossimità di un cartellone con indicazioni naturalistiche riguardanti il Parco, prendendo un sentiero che si addentra nel bosco prima in discesa e che poi prosegue su un corto tratto in leggera salita in mezzo agli arbusti. Dopo una curva ci si tuffa di nuovo in discesa su un tratto di pietre smosse e si entra di nuovo nel bosco, sino a sbucare su un tratturo dove si procede a DX in piano. Dopo pochi metri si arriva ad un rudere e il sentiero piega decisamente a SX . Qui fare attenzione perché è il tratto più tecnico di tutta la discesa, farcito di pietre e scalini. La discesa finisce quando si arriva al torrente. Attraversato il guado poi si procede sul sentiero che cammina a fianco del fiumiciattolo. Poco più in alto sulla nostra SX passa la strada asfaltata fatta ad inizio giro; basta prendere sulla Sx una delle rampe che portano sull’ asfalto, procedere al contrario rispetto ad inizio giro e si ritorna al parcheggio.
 

Allegati

  • paganuccio_sent_154_gps.zip
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pism

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bussero
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Ma ora sono Specializzato
Ciao Bart,
dovendo passare di lì, mi sono azzardato a fare questo giro con la mia Olympia Bullet da 100, che in salita mi ha dato una bella mano a portare su il mio air-bag ormai sempre gonfiato. Anche nel primo tratto di discesa, fino alla casa Pradella, mi sono divertito davvero molto. I grattacapi sono arrivati quando ho infilato il sentiero 154, con tutti quei tratti ridotti a pietraia e ripidi. Certo, tu puoi dire che ci vuole una zucca come la mia per fare 'ste vaccate, ma non ostante i dischi da 160 e l' essere sprovvisto di protezioni, mi son comunque divertito un mondo: il paesaggio è veramente bello, e complice anche la giornata splendida, me lo sono goduto e respirato tutto, grazie davvero di aver postato questo giro.
Avavo letto su Tutto mtb l' articolo sul Catria, ma ovviamete la mia signora ha archiviato la copia, potresti darmi delle indicazioni per farlo, se è fattibile con una bici come la mia?

ti saluto e ti ringrazio molto
 

THE BART

Biker celestialis
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..sono contento che il giro ti sia piaciuto...per il Catria?.. ...rispetto al Paganuccio, oltre ad essere più impegnativo per la lunga ascesa, potrebbe esserci qualche difficoltà nell' individuare la giusta traccia del sentiero in discesa, adesso pieno di foglie e probabilmente potresti sbagliare qualche bivio e non ti gusteresti a pieno la discesa fattibile anche con bici XC....comunque nei bivi più importanti del sentiero avevamo messo dei cartelli MTB...se sono ancora in piedi...altrimenti puoi seguire i segni bianco rossi del sent.53 e portarti in ogni caso una cartina della zona, tipo quella della comunità montana del Catria e Nerone...se ti può essere utile ti posso allegare questa sommaria descrizione del giro redatta dal mio amico Federico.

L'itinerario parte da Ca La Strada, nei pressi del paese di Chiaserna, situato nelle vicinanze di Cantiano. Quest'ultimo centro sorge sulla vecchia via Flaminia fra Fano e Gubbio. In pratica, percorrendo la Superstrada che collega Fano e Gubbio, si prende l'uscita per Cantiano e quindi, attraversato l'omonimo centro, si prosegue per Chiaserna. Si percorre l'intero paese e, superato questo, passati alcuni tornanti, si imbocca una sterrata a sx che conduce al piazzale antistante Ca La Strada. Qui si lasciano i mezzi e comincia l'itinerario: si percorre la lunga strada bianca chiusa al traffico che porta alla cima del Monte Catria. Escluso un primo bivio, i successivi vanno imboccati tutti a monte, ossia a sx. L'ascesa è paesaggisticamente interessante, fra pascoli e faggete, con una notevole vista sui monti circostanti. La discesa inizia sulla cresta, ben evidente della cosiddetta Balza degli Spicchi, ma prima di imboccarla si consiglia di proseguire per la sterrata, per un altro chilometro circa ed arrivare in tal modo alla cima dal Monte (alla fine della strada salire attraverso i pascoli a sx), ove sorge una enorme croce metallica e da dove il panorama spazia a 365 gradi, fino al mare. Dopo aver percorso un tratto della cresta suddetta poi la discesa si svolge sul bordo di una enorme conca che sovrasta Chiaserna lungo il sent.53 ed alterna tratti veloci di sottobosco a passaggi più tecnici, fino al divertente toboga finale nel bosco, che sbuca quasi all'inizio della strada bianca percorsa in salita e quindi termina nuovamente alle auto.

..un link sul nostro raduno fatto sul Catria l' anno scorso..http://www.bike-board.net/community/forum/showthread.php?t=46823&highlight=catria
 

pism

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Ma ora sono Specializzato
Ciao Bart, grazie tante per il sunto dell' itinerario. Una cosa: dove posso trovare la cartina che mi hai indicato? Scusa se ti faccio pressing, ma nel giro di qualche settimana, e comunque entro la metà di Giugno, devo andare a Sansepolcro per lavoro, quindi......anzi, se hai altri giri in zona da propormi.........

tante grazie e un salutone
 

matty81

Biker forumensus
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Ciao Bart, grazie tante per il sunto dell' itinerario. Una cosa: dove posso trovare la cartina che mi hai indicato? Scusa se ti faccio pressing, ma nel giro di qualche settimana, e comunque entro la metà di Giugno, devo andare a Sansepolcro per lavoro, quindi......anzi, se hai altri giri in zona da propormi.........

tante grazie e un salutone

Ciao..

La carta la puoi richiedere direttamente alla comunità montana del Catria e Nerone a me l'hanno spedita a casa gratuitamente .. prova a mandare un'e-mail al servizio turismo o a contattarli telefonicamente.

www.cmcatrianerone.pu.it

Ciao Matteo
 

orma

Biker velocissimus
14/9/06
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NAVEN
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Mentre la moglie si crogiolava al sole sulla riviera romagnola badando ai pargoli,ho fatto questo simpatico giro in solitaria,ho preferito scendere dalla sterrata saltando il 154 e dirigendomi verso Villa Furlo,ritornando a Furlo lungo la bella e impressionante gola.

inizia la discesa verso C.S.Ubaldo
dscn6712wz7.jpg


la stupenda gola del furlo
dscn6735pn0.jpg
l

n.b.
Forza Marchigiani, a quando qualche roadbook nella zona del Carpegna,o del Sasso Simone,o del monte Nerone,o del Catria,o dei monti della luna?....Io ci sono già stato.....e sicuramente qualche biker in vacanza potrebbe approfittarne.
 

RobTer

Biker serius
Mentre la moglie si crogiolava al sole sulla riviera romagnola badando ai pargoli,ho fatto questo simpatico giro in solitaria,ho preferito scendere dalla sterrata saltando il 154 e dirigendomi verso Villa Furlo,ritornando a Furlo lungo la bella e impressionante gola.


Forza Marchigiani, a quando qualche roadbook nella zona del Carpegna,o del Sasso Simone,o del monte Nerone,o del Catria,o dei monti della luna?....Io ci sono già stato.....e sicuramente qualche biker in vacanza potrebbe approfittarne.

ciao, io vivo in provincia di Mi ma sono nato e iniziato ad andare in bici in quelle montagne.
di fronte al Paganuccio c'e' il monte Pietralata con km e km di strade da mtb dalla carrabile larga e comoda ai singletrack tecnici e ripidi.
organizzano spesso garette, granfondo ed escursioni varie con partenza dai principali comuni che sono ai piedi: Fermignano, Acqualagna, dal Furlo (la strada inizia a salire con l'asfalto proprio dal bar Furlo).

Mi piacerebbe riuscire ad indicare e consigliare quali strade fare ma spiegare non e' facile, bisogna conoscerle....
ciao
 

Classifica generale Winter Cup 2024

Classifica giornaliera dislivello positivo