Ho studiato e messo a punto questa modifica che potrà sicuramente interessare a chi usa con soddisfazione questo ammortizzatore sulla propria Jekyll, Trigger o Claymore.
Prima di tutto date un'occhiata a questo grafico:
(fonte)
La linea blu scura rappresenta la curva di compressione del Dyad (in realtà il grafico è riferito alla forza misurata alla ruota sulla Jekyll, ma essendo il leveraggio di questa perfettamente lineare, rappresenta fedelmente anche l'ammo)
La linea rossa è quella che si chiamerebbe "k" o costante elastica nel caso di una molla, qui ovviamente non è costante :) se fosse una molla sarebbe una linea orizzontale.
E' abbastanza evidente che non è una curva ottimale, in particolare la "gobba" iniziale (associata ad un "k" molto alto, e vuoto al centro) è caratteristica della maggior parte delle sospensioni ad aria.
La mia modifica è un'estensione della camera negativa che, in combinazione con un'aumento delle pressioni pos. e neg. di circa il 20%, produce queste curve (confronto con l'originale):
(a sinistra: verde +, rossa -, blu tot. a destra: k)
E' costituita da un piccolo serbatoio che si innesta al posto della valvola negativa, studiato in modo da non ingombrare (sporge lateralmente meno del corpo principale) e si installa in pochi minuti senza smontare l'ammo dal telaio.
L'indicatore di escursione va spostato sul lato destro ovviamente.
Peso 20gr.
Cosa fa in pratica? Rende la sospensione molto più sensibile a inizio corsa e più sostenuta al centro. Copia meglio le piccole asperità sul veloce, affonda meno in curva e nelle compressioni. In generale è molto simile a una molla, ma progressiva nel fine corsa. Il grafico che confronta lo "spring rate" (curva arancione) dice tutto: sospensione più omogenea, prevedibile, intuitiva.
Specifico che per il testing ho usato un dyad "stock", senza nessun altro tuning particolare. (quello speciale è di nuovo sotto i ferri... )
Prima di tutto date un'occhiata a questo grafico:
(fonte)
La linea blu scura rappresenta la curva di compressione del Dyad (in realtà il grafico è riferito alla forza misurata alla ruota sulla Jekyll, ma essendo il leveraggio di questa perfettamente lineare, rappresenta fedelmente anche l'ammo)
La linea rossa è quella che si chiamerebbe "k" o costante elastica nel caso di una molla, qui ovviamente non è costante :) se fosse una molla sarebbe una linea orizzontale.
E' abbastanza evidente che non è una curva ottimale, in particolare la "gobba" iniziale (associata ad un "k" molto alto, e vuoto al centro) è caratteristica della maggior parte delle sospensioni ad aria.
La mia modifica è un'estensione della camera negativa che, in combinazione con un'aumento delle pressioni pos. e neg. di circa il 20%, produce queste curve (confronto con l'originale):
(a sinistra: verde +, rossa -, blu tot. a destra: k)
E' costituita da un piccolo serbatoio che si innesta al posto della valvola negativa, studiato in modo da non ingombrare (sporge lateralmente meno del corpo principale) e si installa in pochi minuti senza smontare l'ammo dal telaio.
L'indicatore di escursione va spostato sul lato destro ovviamente.
Peso 20gr.
Cosa fa in pratica? Rende la sospensione molto più sensibile a inizio corsa e più sostenuta al centro. Copia meglio le piccole asperità sul veloce, affonda meno in curva e nelle compressioni. In generale è molto simile a una molla, ma progressiva nel fine corsa. Il grafico che confronta lo "spring rate" (curva arancione) dice tutto: sospensione più omogenea, prevedibile, intuitiva.
Specifico che per il testing ho usato un dyad "stock", senza nessun altro tuning particolare. (quello speciale è di nuovo sotto i ferri... )