Miniraduno Lombardo D'autunno: racconto

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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* Rò VI

Biker infernalis
Una sabato sera diverso da altri. Stranamente a casa per andare a letto presto dopo la mazzata di venerdì-sabato; il giorno dopo ci sarebbe stato il miniraduno, sveglia verso le sette e mezza.
Mi trovo a scrivere sul forum, dovevo sfogarmi della mia cazzutaggine; diluvia, la mia partecipazione, come penso quella di molti altri (uno dei pochi a partire anche con la pioggia sarebbe stato Pixel :ueh: :-? ), è in forse.
Suona la sveglia, tutti per casa dormono. Scendo e guardo il tempo, discreto, nuvole intense coprono i colori del mattino probabilmente ci va di culo e non ci bagniamo, in compenso il terreno deve essere uno spettacolo! Sotto sotto speravo nella pioggia, giusto per stare in casa a fare nulla. Ozio completo. Come sempre poi, basta varcare la soglia di casa per entrare in un nuovo mondo :mrgreen: . La bici già carica in macchina dal giro del sabato,così come i vestiti; per una volta è già tutto pronto senza sbattimenti!
Partenza ore 9.00 dal Despar di Albavilla, ormai meta di pellegrinaggi da parte dei forumendoli lombardi . Ovviamente la partenza è circa verso le 9.20 abbondanti (o scarse????) Nell’attesa ci si incontra, ci si presenta (e ripresenta :ueh: )con i vari personaggi della giornata, considerazioni di rito sulle vari bici, anche le più luminose….. :smile: . Un primo appello e, addirittura, l’organizzazione supera se stessa; foglio stampato con numero e nick dei partecipanti con relativi telefoni, nonché numero del rifugio dove saremmo andati a mangiare, polizia, pompieri, elisoccorso, birreria, …..
Appello definitivo, manca il file di windows, qualcuno deve averlo cancellato :pc: , e forse qualcun altro.
Dentro di me lo sapevo ma non volevo convincermi per evitare di andare con la testa spompa e fare una fatica della madonna in salita; avrei fatto la scopa. E’ così è stato, carico per una mazzata mi sono trovato dietro bello bello a pedalare in tranquillità (agli inizi in uno schifoso lago di sudore… :-( ).
Il gruppo parte subito, prima sosta dopo circa 50 mt…..fontanella (chissà chi ne ha usufruito….)
Ok, si parte veramente. Eccome! Subito davanti iniziano a tirare….alla faccia del miniraduno! Va bè, ci rivediamo alla prima salita….Ed infatti io e Mr.Hyde, con il nostro bel passo, poco a poco ci siamo ricollegati alla parte che non ha retto alla tirata mattutina. Si sale, si sale, ci si alterna ruota a ruota con varie persone e si fanno nuove conoscenze. Incrociamo un sacco di gente in bici che sale e che scende (dall’asfalto...... :ueh: )Parlo con alcuni tizi intromettendomi in un discorso sulle bici “leggere”, Pensavano di salire dove andavamo noi e, appunto, tornare giù dall’asfalto e, forse, ma foooooorse, dal sentiero….).
Superiamo un gruppo di due o tre FreeRider (o forse erano DownHiller vista la maglia arancione di uno di questi?)e, magicamente, giungiamo all’imbocco dello sterrato; qualche sporadica goccia richiama l’attenzione al meteo che ci circonda. Il panorama è di quelli autunnali, ma di brutto (effettivamente era il miniraduno d’autunno!). Intorno a noi tutto è grigio, sulla strada che ci conduce al rifugio le nubi ci tagliano la strada salendo velocemente da valle.
La salita è finita, per quanto riguarda la mattina. Mettiamo le bici nel paddock del rifugio, magari qualche pedone giunto fin lì sarebbe tento di rubarne una e andare su al Bollettone! :smile:
L’ora è prestava, siamo in anticipo di un’ora; un aperitivo è quello che ci vuole nell’attesa del pranzo. Quest’ultimo radicalmente mutato rispetto alle previsioni che, a quanto ho capito, erano di carne con polenta o patate; del resto come resistere ai pizzoccheri :sbavon: ?
[piccola digressione, mi sono appena tolto due spine di ieri dall’interno coscia, c’era qualcosa in me che si impigliava nei pantaloni….]
Pasto farcito da vinello ed acqua e accompagnato da torte alla marmellata o al cioccolato :sbavon: , giusto per rallegrare un po’ mente e pancia!
Ok, si riparte, Vediamo un po’ le condizioni meteo….nel rifugio +35° e umidità al 90%, nel bagno del rifugio siamo a 10° e fuori c’è freddo, abbastanza, mi sa che qui ci vuole maglietta,maglietta a maniche lunghe e k-way, addirittura! Dopo aver pagato (grazie dell’aperitivo “offerto”dalla casa!) andiamo a togliere le bici dal paddock, quale metodo migliore per scaldarsi se non un po’ di sollevamento bici?
Bene, si pedala! In salita! :???:
Ben presto lo strappo finisce, e con lui tutti quelli della sua specie (anzi, ne mancherà ancora uno, a cui ero già rassegnato a pedalare….quello prima della Mara). Si inizia a pedalare in quota su un lungo saliscendi, il sentiero dei faggi immersi in un clima surreale. Il bosco con i suoi colori d’inizio autunno, le foglie creano un umido tappeto che ricopre tutta la terra. Qua e là affiora qualche sasso umido e qualche radice. Intorno faggi (deduco dal nome del sentiero %$)) ) che poco a poco scompaiono inghiottiti nella nebbia. Mi metto davanti al gruppo dato che l’andatura è molto blanda per via del terreno umido ed insieme ci aggiungo un “servizio fotografico” (alla fine sono riuscito a capire come si facevano le foto!). Unisco l’utile al dilettevole!
Dopo curve e controcurve alternate a sporadici passaggi che richiedevano un po’ di tecnica, giungiamo all’ultimo vero strappo, quello che avevo già escluso di fare pedalando. E invece ci ho provato; risultato, ero in piedi, mi ha slittato la ruota dietro e ci ho lasciato un ginocchio sul manubrio o forse sul…..non mi viene il termine, insomma, i tastini di comando del cambio. Finalmente la discesona, sono curioso di scoprire com’è questo nuovo tratto di sentiero anche se, a dire il vero non ricordavo bene il resto del sentiero (a parte l’ultimo tratto di mulattiera :???: )
Ancora una volta parto davanti, avevo proprio voglia di scendere Free, sempre per fare le foto. La discesa è molto umida, ci sono alcuni passaggi di traverso sui sassi, bisogna studiare bene dove passare; scendo cerco un bel posto per le foto….eccolo! Mi fermo e mi metto in posa. Aspetto. Aspetto. Mi faccio una foto. Non arriva nessuno e mi avvio indietro a piedi a vedere cosa è successo. Una voce nella valle:
Ròòòòòòòòò torna Suuuuuuuuu!!!!!
Arrrriiiivoooooo!!!!

Torna alla bici e inizia a spingere, a spingere. Cazzo cos’era in salita quelle discesa! Per fortuna Ser è venuto in mio soccorso a tirare su il Boiler (carico d’acqua calda), così come Pixel e anche Maldido(74?). (attenzione, supero me stesso!). Il gruppo non se la sentiva di affrontare la discesa; alternativa tranquilla……per dire….Strada piena di cambi di pendenza e scoli dell’acqua, larga quanto una jeep! Non si poteva tirare per via dei pedoni. Cosa cavolo ci va a fare una persona su dì lì con quel tempo?????? Va bè evitiamo casini e cerchiamo di contenerci, nel limite del possibile.
GENTE!
DESTRA!
DESTRA!
PIANOOOO!
Fine dello sterrato, ormai siamo all’alpe del viceré. Cosa si fa strada base fino alla macchina o alternativa? Si indugia un momento, c’è chi vuole tornare verso la macchina, altre due ore sarebbero state troppe. Ovviamente questi soggetti non hanno resistito al richiamo :mrgreen:
Attraverso un nuovo sentierino (singletrack) tutto saliscendi, molto vario e suggestivo, giungiamo rapidamente alla baita Patrizi. Da qui parte la nostra discesa alternativa, ancora una volta una strada jeeppabile (dualtrack?). La strada è sconnessa per via di numerosi sassi, ben preso si calma lasciando spazio a un tratto in terra pianeggiante; la quiete prima della tempesta!
Una incredibile discesa con leggere curve, scavata per circa due metri nella terra, a destra e a sinistra una parete, il terreno umido con un grip fantastico. La ripida discesa lasciava brevi spazi a dei tratti in pianura (circa un metro)…..semplicemente il decollo! Mai ad un’altezza eccessiva, tranne su alcuni, ma in lunghezza una cosa incredibile! Ovviamente a fine discesa non poteva mancare almeno una foratura (e forse due considerando la mia, anche se non ho ancora verificato) a cui si è rimediato con una camera d’aria buca o sa il diavolo! Nel mentre ci si districava nel traffico da tangenziale per quel posto (due jeep una in senso opposto all’altra).
Riparata la gomma si parte. Ormai siamo arrivati. Mai errore più grosso quando alla guida di un’escursione imprevista c’è pixel…..dare per scontato l’arrivo! Così il gruppo si separa, qualcuno decide che è tardi (li ritroveremo poi al parcheggio dove ci siamo trovati). Dopo una leggera salitina facciamo un tratto pianeggiante,sempre a larghezza jeep. Ben presto la strada sprofonda in una baratro. Una incredibile discesa , corvetta a sinistra, curva secca a destra, controcurva a sinistra, scolo dell’acqua alto circa 50 cm, saltino, in lontananza una serie infinita di questi salti :-? , Secondo salto, leggermente di traverso, mi stacco da terra, vedo Mr.Hyde da parte a me, ormai stò scivolando da tre o quattro metri, vedo Mr.Hyde sopra di me, vedo e sento la biga di Mr Hyde sopra di me. Ci sgrovigliamo, gli chiedo di controllarmi il cranio che mi sembrava di aver sentito dei denti della tripla addosso (non aveva la tripla….). Rido. Cosa devo fare piangere? Rido ancora di più [e rido anche adesso scrivendo, per fortuna….] :smile:
Una controllatine, tutto a posto, solo sporco. Ripartiamo, ancora salti, salti, salti, raggiungiamo il gruppo, e vedo un po’ di sangue sul ginocchio che sgorga allegramente. Cerco acqua ma a fine giro tutti i cammelli sono a secco, non sapevo che a 10 mt ci sarebbe stata la fontanella! Sciacquata di rito e giù da una discesa bastardissima, quelle con i ciottoli rotondi incastonati, bagnati……. :cry:
L’ultimo strappo in salita, sono davanti a spingere e faccio un po’ da ostacolo mobile. Fine. Imbocchiamo l’asfalto nel bosco che ci conduce, poco a poco, al parcheggio dove avevamo lasciato le auto. Come non finire il giro se non con un passaggio su una decina di gradini?
Come ogni volta il giro finisce, inevitabilmente, anche oggi uno spettacolo. Anche oggi una di quelle giornate dove sei nel posto in cui devi essere. Ci si saluta.
Salgo in macchina e sul telefono due chiamate senza risposta e un messaggio, aperitivo?
E come rinunciare ad ‘un occasione del genere con una tua amica che hai sempre avuto ma che hai scoperto, veramente, da poco?
Ovviamente non ci si ferma all’aperitivo a base di degustazione di formaggi, crudo, pringles, grissini e pane all’uva contornati da una bottiglia di rosso (rosso per l’aperitivo? Va bè era quello che offriva la C3)….La cosa prosegue, digestivo dell’aperitivo e Keebap (o come si scrive), un paninazzo veramente buono quanto indigeribile. Cosa si fa? Si parla, ci si raccontano i vari avvenimenti, le varie preoccupazioni, le varie cazzate e il fascino della giornata trascorsa, il tutto accompagnato da una tisana bollente. Cerco di trasmetterle tutto quello che ho provato in questa giornata; non so se mi capirà. Ha provato ad andare un po’ in bici ma non si sente portata…… :ueh:
Continuo comunque a parlargliene, voglio proprio trasmettere tutto quello che si riesce a provare in questo fantastico mondo in questo fantastico modo.
Conclusione della serata, fermato dalla stradale, test dell’etilometro nell’aria della macchina; preoccupazione a mille :-((
-Ma una volta non si soffiava nel tubo?
-Sì ma con questo si sente la concentrazione di alcool nell’aria dell’abitacolo
Tutto ok, ci lasciano andare; mentre sistemo i documenti esibiti ritorna uno dei due
- Aspetti un momento! Rifacciamo la prova :-(( , vediamo se il metodo è affidabile.......
Questa volta con il classico tubetto (una volta in cartone ora plastica….)…Soffi…soffi….soffi…ok!
Mi mostra il display dell’aggeggio, 0.00
- Può andare, buonasera!
Una liberazione…..Finalmente il cuore poteva iniziare a battere per recuperare tutto il tempo che era stato immobile buttando il corpo e la mente in uno stato di nirvana, apparente quiete esteriore. Batteva a 1000! (chi sa capisce.... :-| )
La giornata è finita, le ferite stanno ormai coagulando come a voler tener racchiusa la giornata all’ interno di me. :-?
[soundtrack: Comptine d’un Autre ètè - Yann Tiersen ]
 

l.j.silver

Biker delirius tremens
7/10/03
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mordor
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fatti miei
Superiamo un gruppo di due o tre FreeRider (o forse erano DownHiller vista la maglia arancione di uno di questi?)

Xchè la maglia arancione connoterebbe i downhillers???
mi spieghi l'arcano?
ciao Silver
 

pixel

Biker immensus
27/4/03
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brianza
www.miniraduno.it
Ecco le foto.
Ho scelto di NON selezionare: ho tolto solo quelle mostruosamente sottoesposte o comunque molto incomprensibili. Per il resto secondo spot Kodak :smile:

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Il bosco pareva buio fin dal principio.

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Fontanella.

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Chi sta aspettando il capro?

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Forza che la salita, su asfalto, è quasi finita!

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Si mangia! Fameeeee!!!!!!!!!!!
(Ci vorrà ancora un'ora di attesa)

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Brrrrrrrr, che freddo :maremmac:

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:?: Quanti ne sono andati avanti? :?:

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Non riuscire a vedere lo strappetto del dopo-Boletto lo ha reso molto meno faticoso. :roll:

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Si cerca di ricompattare il gruppo
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Qui qualcuno è stato recuperato al volo prima che scendesse al lago
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Chi è? %$))

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E loro?
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Per questa immagine sono servite due persone, si ma cosa volevamo fotografare? (spiegazione di quale tasto si usa per scattare :smile: )

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E' solo un autoscatto
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L'unico che ha saltato (e io ho anticipato il click)
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Tranquillo, tranquillo
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Guai a staccare
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Forza Capro almeno tu un bel saltino ma
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Il nostro reporter :free:
 

@kiki@

Biker ciceronis
24/7/04
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saronno
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Complimenti a Ro' per il mitico racconto!

Mi sa che domenica ho dato tutto me stesso, sono uno straccio causa febbre, il problema e' che non posso mancare in ufficio! :-( :-( :-(

Il fatto che non stessi bene domenica lo si e' capito dal fatto che ho affrontato tutte le discese in sella! Cosa stranissima per me! :!: :!:
 

* Rò VI

Biker infernalis
l.j.silver ha scritto:
hey pixel ,ma dove è questa discesa con i salti ?????
please fammelo sapere.......un eternemente grato silver

Baita Patrizi alle spalle, la strada jeeppabile che ti trovi di fronte leggermente a sx, non ci sono bivi è solo quella.
La baita si raggiunge salendo verso l'alpe del Vicerè (prendendo una deviazione da qualche parte) o da un bivio prima del sentiero dei faggi (non so dirti quale, uno..... :smile: ).
Certo di essere stato preciso e puntuale nelle descrizioni ti dico di guardare la cartina che forse è meglio...... :smile:
Cmq senti Pixel che ne sa di più ed è un po' più preciso...
 

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