Met parachute casco integrale ma non ammesso alle gare di enduro!

Maxxo

Biker velocissimus
29/9/08
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Modena Est
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(direi OT ma vabbeh)

se parliamo della gara di domenica io mi sono piazzato a fare lo spettatore in fondo alla PS1. Ho visto passare i primi 60. Ne saranno cascati almeno 10-15 (alcuni maluccio). Non mi pare di aver visto un minimo di "pronto soccorso". Se fosse successo qualcosa non so quanto ci sarebbe voluto a far arrivare un mezzo lassù. Pensavo che in una manifestazione del genere ci fosse qualcuno organizzato per fare soccorso... forse erano in cima alle partenze? Boh

Solitamente sono alla fine delle PS
 

Carra

Biker popularis
24/9/09
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invece sul carra non posso che darti ragione...va fermatooooo!!!!:rosik:
Fede ...:maremmac: ma che ti ci metti anche te!!!! :i-want-t: :smile:
Anche domenica scorsa, il caro gdg, avrebbe dovuto, eventualmente, piazzarsi alla partenza della PS1 se voleva squalificare, non comodamente alla partenza.......
Menomale che non lo ha fatto, altrimenti quelli che come me poi sono partiti, oggi sarebbero a rosicare!!!:rosik:
Tra l'altro il gdg in questione era presente anche nel traferimento tra la PS1 e la PS2, giusto per raccontare i fatti e smentire che abbia aspettato sul divano in piazza la fine della gara!!! :il-saggi:
Ora però che so per certo che Carra è di nuovo in circolazione, altrochè casco superintegrale: pettorina e ..........padella nella braga! :smile::smile:
Sieee, altro che padella nei pantaloni!!! :wink: Se ti ribecco la padella la uso per tirartela con forza sulla mentoniera del Parachute per vedere se ti faccio ottenere il nullaosta FCI!!!:hahaha:
 

landopt

Biker cesareus
18/2/09
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Pistoia
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il fatto che l'abbiano fatto usare in passato non significa che sia stato giusto.

Mie opinioni:
Il regolamento dà ragione al giudice.
Il regolamento è sbagliato.

E' colpa del giudice se è sbagliato il regolamento? No. E' colpa del giudice se i giudici prima non l'hanno applicato? No.

Io sono perché si usi; però non posso sostenere che il giudice ha sbagliato. Tutto qui. Io stesso ero convinto fosse monoscocca, invece non lo è.

Alleluia!:prega::prega::prega::prega::prega::prega::prega:
 

landopt

Biker cesareus
18/2/09
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Pistoia
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Certamente. Ma io avevo capito che avevi tirato fuori il regolamento UCI per dire che il Parachute non va bene secondo UCI, ma forse avevo capito male io. Sembra invece che UCI lo permetta, il "toscanoenduroseries" invece no.

Il toscano enduro series, non c'entra una beneamata cicca... in quanto i giudici sono FCI e sono loro ad applicare il regolamento.

Quindi tutte le lamentele riguardo al regolamento vanno indirizzate ad FCI.
 

Sims

Biker superioris
29/8/06
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Ho anche io un casco MeT parachute e lo scorso anno a Sauze il primo giorno non mi ci volevano far gareggiare poi è intervenuto un certo Marco Fidalgo e tutto è rientrato...
Certo è che la struttura non è monoscocca perché sono due parti assemblate, e questo lo scopro solo oggi grazie a questa discussione...il regolamento non permette interpretazioni personali, può essere giusto o sbagliato ma parla chiaro...

1 Rivedere il regolamento visto che ci sono caschi non proprio monoscocca ma altamente affidabili
2 Direi che Met quando scrive Monoscocca sul casco sta ingannando il cliente che crede di acquistare un casco Monoscocca...
 

sembola

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Ho anche io un casco MeT parachute e lo scorso anno a Sauze il primo giorno non mi ci volevano far gareggiare poi è intervenuto un certo Marco Fidalgo e tutto è rientrato...
Certo è che la struttura non è monoscocca perché sono due parti assemblate, e questo lo scopro solo oggi grazie a questa discussione...il regolamento non permette interpretazioni personali, può essere giusto o sbagliato ma parla chiaro...

1 Rivedere il regolamento visto che ci sono caschi non proprio monoscocca ma altamente affidabili
2 Direi che Met quando scrive Monoscocca sul casco sta ingannando il cliente (Sofisticazione) che crede di acquistare un casco Monoscocca, ed è un reato...

Senza offesa, ma non hai le idee molto chiare. Da moderatore ti invito a misurare i termini e a non avanzare ipotesi fantasiose :spetteguless:
 

fattoria.-86

Biker superis
7/11/12
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pescia
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Perciò pensi che questo giudice lo abbia fatto per questioni di sicurezza?

Non controllando null'altro?

E' più di un anno che la FCI ne permette l'utilizzo in manifestazioni ufficiali!!!!!!

La ditta costruttrice non si deve mettere d'accordo con nessuno, è la federazione che deve esplicitamente dire che QUEL tipo di casco non và bene.

Salvo poi approvarne altri, evidentemente "monoscocca" che magari non hanno nè certificazione nè omologazione!!

Inoltre, il caro giudice, avrebbe impedito agli atleti addirittura di partire per il trasferimento; non è quindi, a suo vedere, nemmeno omologato per XC?

Principalmente ci vedo tanta incompetenza.......

Prima di smadonnare su come un giudici interpreti una norma, leggetevi il testo che allegherò in calce.. io non do ragione al giudice, ma tanto giusto o sbagliato è solo un dualismo della realtà.. fatto sta che la ditta ha un fallo dove i giudici interpretano nel modo sbagliato-giusto il regolamento.. visto che lo vogliano vendere se le devono sbrigare con l'ordinamento giuridico delle competizione.. a me non me ne frega se i top rider lo utilizzano in eventi internazionali o se ha certificazioni della madonna, la ditta guadagna su noi poveri amatoriali e non su un top rider.. Poi io non voglio essere di parte visto che ho tendenze anarchiche e non me ne frega un caiser delle gare pero anche se sono anarchico di natura ho obblighi morali di rispetto verso l'ordinamento civile.. altrimenti fai come me, non gareggi e le mandi tutti a quel paese ma se vuoi farne parte ti devi piegare e assecondarti ai loro dettami.. giusti o sbagliati che siano




Interpretazione della legge ed analogia



L'attività d'interpretazione delle norme è sicuramente alla base dello studio del diritto, in quanto cerca di andare oltre il semplice significato letterale delle parole usate per cogliere gli aspetti fondamentali di una norma ed applicarla alle svariate situazioni concrete per cui è stata creata; già da queste prime battute ci accorgiamo che interpretare una legge è un'attività più complessa di quello che appare, perché il semplice coordinamento delle parole di cui è composta, pur costituendo un fondamentale punto di partenza, non basta, e ciò per una serie di ragioni, riassumiamole:

evoluzione sociale: le leggi restano in vigore per molti anni (a volte anche secoli) dopo la loro promulgazione, ma continuano ad applicarsi nonostante il mutare della società;
coordinamento con altre norme: una legge non è un isola, ma è inserita in un sistema più vasto di norme e tutte si inspirano a principi fondamentali che nel nostro ordinamento sono sanciti nella Costituzione e nella nostra tradizione giuridica.
Avendo ben chiare queste premesse, cerchiamo di verificare come il legislatore vuole che sia svolta l'attività d'interpretazione; riportiamo, quindi, il primo comma dell'art. 12 disp. prel. relativo all'interpretazione della legge:

Nell'applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse, e dalla intenzione del legislatore.
Per applicare è necessario prima interpretare e per interpretare bisogna, secondo l'art 12, in primo luogo:

individuare il senso palese delle parole secondo la connessione di esse, cioè procedere ad una interpretazione letterale;
attraverso l'interpretazione letterale bisogna ricercare l'intenzione del legislatore: interpretazione logica.
Come si vede si tratta di due passaggi successivi:
1. interpretazione letterale ----> 2. individuazione della volontà del legislatore.
Ma come è possibile ricercare l'intenzione del legislatore, la voluntas legis?
Possiamo usare diversi criteri;
il primo è quello storico, che cerca il l'intenzione del legislatore in relazione al momento storico in cui è stata emanata: interpretazione storica.
Con il secondo s'interpreta la legge in connessione e riferimento della sua collocazione dell'intero sistema normativo: interpretazione sistematica.

Esaurita in maniera completa l'attività d'interpretazione (letterale e logica) si perverrà a dei risultati che potranno essere non perfettamente coincidenti con il significato delle parole usate nella legge. In conseguenza di ciò potremmo avere:

interpretazione restrittiva, quando si restringe il significato della parola usata dal legislatore, cioè si limita l'uso normale di quel termine;
interpretazione estensiva, quando, all'opposto si estende il significato delle parole oltre l'uso cui sono normalmente destinate.
Consideriamo infine il caso in cui interpretazione letterale e logica coincidano perfettamente, caso in verità abbastanza raro. Si parla in questi casi di interpretazione dichiarativa.

Chiudiamo il discorso sull'interpretazione considerando i soggetti da cui proviene; possiamo distinguere:

interpretazione giudiziale, compiuta dal giudice nell'ambito di un giudizio, e vincolante solo per le parti in causa;
interpretazione dottrinale, effettuata dagli studiosi il diritto, non è vincolante ma costituisce un orientamento per i pratici del diritto;
interpretazione autentica, compiuta dallo stesso legislatore attraverso apposite norme da lui emanate per chiarire il significato di altre norme (norme interpretative).
Quest'ultima interpretazione, però, sembra più essere una nuova produzione normativa, che vera interpretazione, poiché proviene dallo stesso legislatore; del resto in base al principio della separazione dei poteri, che è uno dei cardini del nostro ordinamento, l'interpretazione spetta al potere giudiziario, più che a quello legislativo.

Analogia

Il secondo comma dell'articolo 12 delle preleggi recita:

Se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione, si ha riguardo alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe; se il caso rimane ancora dubbio, si decide secondo i principi generali dell'ordinamento giuridico dello Stato

Questa situazione è diversa rispetto all' interpretazione restrittiva. In quest'ultimo caso, infatti, esiste una norma da interpretare mentre nell'ipotesi di portata dal secondo comma dell'articolo 12 non si riesce ad individuare " una precisa disposizione " idonea a risolvere una controversia.
vi è quindi una lacuna dell'ordinamento giuridico che andrà colmata ricorrendo ad un procedimento logico chiamato " analogia ".

Sempre all'articolo 12 ricaviamo che l'analogia può essere di due specie:

analogia legis:il caso è disciplinato ricorrendo ad un'altra norma che regola un caso simile;
analogia iuris: si ricorre quando non si riesca a trovare una norma simile per disciplinare il caso pratico che viene regolato ricorrendo ai principi generali dell'ordinamento giuridico.
L'analogia non può essere sempre applicata perché secondo l'articolo 14 delle disposizioni preliminari:

Le leggi penali e quelle che fanno eccezione a regole generali o ad altre leggi non si applicano oltre i casi e i tempi in esse considerati

Il divieto è stato voluto per evitare facili abusi, nel caso delle leggi penali, e per evitare che attraverso l'interpretazione analogica si ponessero in crisi principi generali;
le norme eccezionali, infatti, sono tali proprio perché derogano a regole generali. È facile comprendere, quindi, i risultati che scaturirebbero da un'interpretazione analogica di norme eccezionali.
 

gabr74

Biker cesareus
26/5/12
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To
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Ho anche io un casco MeT parachute e lo scorso anno a Sauze il primo giorno non mi ci volevano far gareggiare poi è intervenuto un certo Marco Fidalgo e tutto è rientrato...
Certo è che la struttura non è monoscocca perché sono due parti assemblate, e questo lo scopro solo oggi grazie a questa discussione...il regolamento non permette interpretazioni personali, può essere giusto o sbagliato ma parla chiaro...

1 Rivedere il regolamento visto che ci sono caschi non proprio monoscocca ma altamente affidabili
2 Direi che Met quando scrive Monoscocca sul casco sta ingannando il cliente che crede di acquistare un casco Monoscocca...
Pazzesco... ho voluto andare sul sito a verificare ed effettivamente c'e' scritto monoscocca! (monocoque)
E' come chiamare che so.... triciclo una bicicletta? ... due pezzi un costume intero? ... scarponi degli infradito?
Piu' tardi provo a scrivere alla Met per sapere cosa intendono...
 

Sims

Biker superioris
29/8/06
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Pazzesco... ho voluto andare sul sito a verificare ed effettivamente c'e' scritto monoscocca! (monocoque)
E' come chiamare che so.... triciclo una bicicletta? ... due pezzi un costume intero? ... scarponi degli infradito?
Piu' tardi provo a scrivere alla Met per sapere cosa intendono...

Hai capito il senso delle mie parole, potrei dire come vendere una macchina turbo senza turbina...
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Chi si offende, potresti però moderare articolando i motivi grazie?

La "sofisticazione" non esiste. Esiste la "sofisticazione alimentare", che è una fattispecie di frode alimentare, ma che con i caschi c'entra come il cavolo a merenda. Se proprio si vuole ipotizzare un reato si potrebbe citare la frode in commercio, ma la frode presuppone il dolo ed occorre provarlo: dopotutto la calotta è effettivamente costruita in un pezzo unico, e nessuno ha le prove che sia un equivoco voluto per ingannare il consumatore. Nel peggiore dei casi si potrebbe parlare di pratica commerciale scorretta (la pubblicità ingannevole ne è una fattispecie) ma non è un reato (tanto è vero che ha competenza l'Agenzia per la Concorrenza ed il mercato).

Come moderatore invito, purtroppo non per la prima volta, a non ipotizzare fattispecie di reato, tanto più se non si hanno gli strumenti per fare le ipotesi giuste. Perchè se il reato non esiste o se è sbagliato si incorre nella diffamazione, quella sì reato :spetteguless:
 
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DIAZEVR

Biker tremendus
24/7/12
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se parliamo della gara di domenica io mi sono piazzato a fare lo spettatore in fondo alla PS1. Ho visto passare i primi 60. Ne saranno cascati almeno 10-15 (alcuni maluccio). Non mi pare di aver visto un minimo di "pronto soccorso". Se fosse successo qualcosa non so quanto ci sarebbe voluto a far arrivare un mezzo lassù. Pensavo che in una manifestazione del genere ci fosse qualcuno organizzato per fare soccorso... forse erano in cima alle partenze? Boh


Da addetto trovo la situazione al limite del pazzesco, a fronte di uno sport potenzialmente pericoloso dove (giustamente) si fanno mille pippe sulle omologazioni, scocca e controscocca dei caschi e protezioni e balle varie, non esiste un sistema di soccorso degno di questo nome...
Si lo so, è una battaglia persa in partenza visto la situazione analoga di altre discipline.
 

cicciofanchi

Redazione
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Cerveteri
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GT FORCE X
La questione Casco credo vada in qualche modo chiarita, non tanto per la sicurezza, dato che parliamo di una azienda che ha sempre fatto ottimi prodotti,.quanto per prevenire la squalifica o il non far partire chi si presenta al via o, ancor peggio, rischiare di rendere partecipi organizzatori e giudici di inadempienze che potrebbero sconfinare in responsabilità di carattere civile o penale. Le norme attuative della FCI struttura tecnica federale, cita testualmente al punto 2.9.01 che "è obbligatorio l'uso del casco monoscocca integrale con mentoniera non asportabile omologato...".
Da video che girano in rete pare che il MET non abbia queste caratteristiche e quindi bene faceva il giudice a Sauze che non voleva far correre Sims.
Credo che nella materia si debba fare chiarezza e anche in poco tempo dato che la stagione è iniziata.
 

Sims

Biker superioris
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La "sofisticazione" non esiste. Esiste la "sofisticazione alimentare", che è una fattispecie di frode alimentare, ma che con i caschi c'entra come il cavolo a merenda. Se proprio si vuole ipotizzare un reato si potrebbe citare la frode in commercio, ma la frode presuppone il dolo ed occorre provarlo: dopotutto la calotta è effettivamente costruita in un pezzo unico, e nessuno ha le prove che sia un equivoco voluto per ingannare il consumatore. Nel peggiore dei casi si potrebbe parlare di pratica commerciale scorretta (la pubblicità ingannevole ne è una fattispecie) ma non è un reato (tanto è vero che ha competenza l'Agenzia per la Concorrenza ed il mercato).

Come moderatore invito, purtroppo non per la prima volta, a non ipotizzare fattispecie di reato, tanto più se non si hanno gli strumenti per fare le ipotesi giuste. Perchè se il reato non esiste o se è sbagliato si incorre nella diffamazione, quella sì reato :spetteguless:

In effetti sulla sofisticazione hai ragione così come su la parola Reato, chiedo venia...però ripeto che la scritta monoscocca è totalmente ingannevole visto che il casco non è monoscocca, soprattutto per chi come me lo ha espressamente comprato per gareggiare...soldi buttati...
 

yurisalietti

Biker serius
14/7/12
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Querce Fucecchio
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Voglio dare un freno a tutti questi post che scrivono di tutto!!!
Io ho aperto questa discussione per capire se questo casco é ammesso alle gare di enduro o meno, se non lo è, volevo sapere il perché! !!! Visto che mi viene contestato il fatto di non essere "monoscocca" io ho acquistato un prodotto dichiarato monoscocca quindi se così fosse ho acquistato un prodotto che non corrisponde alla sua descrizione, traendo quindi in inganno l'acquirente, si può definire un prodotto non conforme alla sua descrizione, e se non dico fesserie nel nostro paese questo tipo di vendita non solo non è ammessa, ma è pure soggetta a sanzioni da parte degli organi competenti!!!!
 

sembola

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[MENTION=110673]yurisalietti[/MENTION] [MENTION=334]baccoba[/MENTION] : della conformità dei prodotti risponde il venditore e nessun altro... Ne abbiamo parlato millemila volte :spetteguless:
 

yurisalietti

Biker serius
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Querce Fucecchio
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[MENTION=351]sembola[/MENTION]: io non voglio dare la colpa a nessuno, voglio solo sapere i motivi per i quali non si può correre con questo casco, e se fosse per caso il motivo che non è un monoscocca, è chiaro che Met-Helmets mi dovrà rimborsare almeno il corrispettivo pagato per un prodotto che non corrisponde alla descrizione fatta, e non intendo certo fare pressioni su nessuno per far abilitare alle gare un prodotto non idoneo!!!!
Lunge da me fare torti o insinuazioni su prodotti o ditte affemate, a meno che non vengono dichiarati colpevoli do un vizio!!!!!
Grazie mille comunque dello spazio che ci viene dato per esporre le nostre problematiche!!!
 

sembola

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Ti ripeto : se un prodotto non corrisponde a quanto pubblicizzato nei confronti del consumatore ne risponde il venditore, non il produttore. La legge in merito è la stessa in tutta l'UE
 

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