Marchkinkele-Cresta di Confine

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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the.mtb.biker

Biker assatanatus
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L’itinerario ci porterà alla scoperta di una delle vette più suggestive e sconosciute, delle Dolomiti: il Marchkinkele - Cornetto di Confine.

Partiamo da San Candido (BZ), e poco sopra la seggiovia dei Baranci seguiamo dal centro sportivo il segnavia 28A, raggiungendo con alcuni saliscendi nel bosco la periferia di Dobbiaco. Una volta giunti sull’asfalto della S.S.51 teniamo la destra e attraversiamo Dobbiaco Nuova; continuando dritti arriviamo a Dobbiaco (km.6,5;1241m.).

Ci dirigiamo su asfalto verso nord seguendo il segnavia 1B per la Malga San Silvestro, superando l’abitato di Valle S.Silvestro e il ristorante Genziana; ad un bivio teniamo la destra ed affrontiamo l’unico tratto ripido dell’ascesa, al termine del quale inizia lo sterrato (km.10,9;1509m.); risaliamo ora la suggestiva Valle S.Silvestro, costeggiando il rumoroso e spumeggiante torrente omonimo. Pochi sono i tratti impegnativi, e con facilità raggiungiamo la Malga S.Silvestro (km.15;1800m.), ultimo punto di ristoro e rifornimento idrico prima del ritorno al fondovalle.

Raggiungiamo il vicino Passo S.Silvestro e svoltiamo a sinistra sulla strada militare, iniziando l’ascesa al Marchkinkele; l’origine militare della strada è evidente: con pendenze costanti e numerosi tornanti (11), la strada sale dapprima nel bosco, poi lungo il ripido costone della montagna con fondo discreto ma pedalabile. Dopo l’ultimo tornante, la rampa finale ci porta sul Monte Chiesa – Strickberg, poi la carrareccia scende leggermente fino alle pendici del Marchkinkele: un breve tratto in sentiero con la bici in spalla ci conduce a delle vecchie baracche (km.24,5;2526m.). In pochi minuti raggiungiamo a piedi la sommità del monte, posta a quota 2545m.: dove un tempo c’era il cippo di confine, ora purtroppo ci sono solo un mucchio di pietre. Ma quello che colpisce è il panorama: fantastico, magnifico, con montagne a 360°; dalla vetta, la più alta della zona, possiamo ammirare verso sud i Baranci ed i Tre Scarperi, le Tre Cime di Lavaredo ed il Monte Elmo, fino alle vette Ampezzane delle Tofane e del Cristallo, mentre dal versante austriaco la vista spazia fino al Glossglockner.

Scendiamo nuovamente sulla carrareccia e ci dirigiamo verso est: in leggera discesa e a mezza costa giungiamo fino alle pendici della Pausa Alta – Hochrast (km.27,2;2421m.); in breve raggiungiamo la sua sommità, posta sul confine di Stato. Qui la carrareccia termina e iniziamo la discesa per il sentiero 3A. Alternative sono la strada dell’andata (ideale per i meno avvezzi alle discese), il sentiero 1H che parte dalle pendici del Marchkinkele presentando alcuni tratti impegnativi, oppure i sentieri 2 e 10 sul versante austriaco (ma non ne garantisco però la completa ciclabilità per i primi chilometri).

La discesa da me “testata” è quindi quella per il versante italiano: poco prima di salire alla Pausa Alta notiamo sulla destra alcuni ruderi militari, che raggiungiamo con cautela attraverso uno stretto sentiero. Da qui seguiamo il segnavia 3A, una stretta ed insidiosa mulattiera sassosa con parecchie buche; ignoriamo il segnavia 3 verso destra tenendo la sinistra (sentiero 3A-Prato alla Drava). La mulattiera diventa single track, e alcuni tratti esposti ci obbligano a procedere a piedi con prudenza; il sentiero, ora poco segnato, corre verso sinistra lungo il fianco della montagna; in questo tratto è molto facile sbagliare strada (come mi è capitato) e sbucare in corrispondenza di una recinzione elettrificata, dove il sentiero termina; nessun problema: con la bici in spalla seguiamo la recinzione verso destra fino ad un cancello in legno, presso cui ritroviamo il sentiero 3A. In discesa affrontiamo molti tratti tecnici fino all’inizio del bosco, dove il sentiero diventa carrareccia sempre più battuta: raggiungiamo velocemente l’asfalto e svoltiamo a destra fino al maso Reider (35,1km.;1460m.).

Seguiamo la carrareccia centrale e dopo una breve rampa scendiamo a sinistra sulla traccia erbosa; continuiamo sulla traccia principale fino a raggiungere nuovamente l’asfalto. Svoltiamo a destra e perdiamo rapidamente quota affrontando alcuni tornanti fino a sbucare a Prato alla Drava (km.38,4;1130m.).

Per il ritorno al punto di partenza molti sarebbero gli sterrati da percorrere, ma dopo le fatiche accumulate l’ideale è seguire la facile e comoda pista ciclabile che in pochi chilometri ci riporta a San Candido.

In conclusione, il Marchkinkele è una vetta poco conosciuta e per questo poco frequentata anche in alta stagione: visto quindi l’ambiente piuttosto selvaggio e isolato, unito con la difficoltà e pericolosità della discesa, è consigliabile non affrontare l’escursione da soli e in giornate di tempo incerto. E’ necessario inoltre dotarsi di una buona scorta d’acqua vista l’assenza di punti di ristoro nella parte centrale dell’itinerario. Necessario inoltre dotarsi di carta topografica, soprattutto per la discesa.


Foto, mappa e altrimetria su www.tmb.135.it
(http://www.webalice.it/stefano.demarchi/page/itinerari/trentinoaa/itinmark/index.htm)
 

nonnocarb

Redazione
11/11/03
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Merano
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Complimenti, magnifico giro, sul cornetto ci salgo almeno una volta all'anno perche è sempre bellissimo e si può affrontare ogni volta una discesa diversa. La più bella e più impegnativa è la 1 a sx, ma anche quella che scende in Austria è molto bella! Ho solo qualche dubbio quando dici che è sconosciuta, ogni estate ci salgono un sacco di biker! Se vuoi ho la traccia gps da inserire, proprio per la discesa 3a:prost:
 

Goganga

Biker serius
12/10/05
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Roma
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Io provengo da qualche centinaio di km in più rispetto a voi e, purtroppo, sono da quelle parti solo una volta all'anno ma condivido in pieno i vostri giudizi (e che mi dite di Prato Piazza - Plaetzwiese?)
o-o .
Carb, mi manderesti la traccia?
Grazie
 

the.mtb.biker

Biker assatanatus
30/10/05
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e che mi dite di Prato Piazza - Plaetzwiese?

Grazie

Sull'itinerario "Dolomiten Tour" si passa di lì. però se devo consigliarti un giro alternativo, io faccio spesso da Dobbiaco a Carbonin sulla ex ferrovia, da qui salgo a Prato Piazza (circa 7-8km su strada larga, a tratti asfaltata e molto pedalabile).
Dall'altopiano poi scendo verso Ponticello "tagliando" sul sentiero/carareccia che itnerseca l'asfalto; da Ponticello (cancello in legno/casello) proseguo in falsopiano su asfalto x 400m. e poi, in corrispondenza di una curva a destra imbocco il single track sulla sinistra; dopo 400m. arrivi su una sterrata che segui a sinistra e ti porta fino a Ferrara. Da qui arrivi a Villabassa e a Dobbiaco senza problemi.

circa 45 km e 1100m. di dislivello

con una carta topografica della zona non hai problemi di orientamento.

Ciao,
Stefano
 

nonnocarb

Redazione
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Merano
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Bello anche fatto al contrario: stesso tragitto da Dobbiaco a Prato Piazza (anche salendo per la sterrata che taglia i tornanti, dura ma fattibile in sella), poi per scendere a Carbonin si può anche qui seguire il sentiero che taglia i tornanti. A Prato Piazza imperdibile la salita fino al monte Specie, con fantastica vista sulle dolomiti e le 3 cime.:prost:
 

brixia67

Biker superis
19/7/06
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Brèsa
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Fatto pochi giorni fa (domenica 12) con una leggera deviazione, sono partito da Prato Drava, seguendo la strada interna che porta alla chiesa di S. Silvestro, sono 20 Km di salita fino in cima. L'unico problema che una volta sopra è iniziato a piovere e di salire in cima al cornetto a piedi non me la sono sentita....non volevo fare da parafulmine. Discesa come detto sopra sul sentiero 3A, per la verità la mia intenzione era quella (mi è stata consigliata da gente del posto) di proseguire per il sentiero 10 scendere al lago e poi risalire alla seggiovia del Thurntaler per poi scendere verso Sillian in Austria e fare ritorno a Prato Drava, comunque è un bel giro, mi è stato rovinato un pò dal tempo ma quest'estate è andata cosi...
Il prossimo appuntamento sarebbe il giro dello Sciliar, in un giorno solo....che ne dite??
 

the.mtb.biker

Biker assatanatus
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per la verità la mia intenzione era quella (mi è stata consigliata da gente del posto) di proseguire per il sentiero 10 scendere al lago e poi risalire alla seggiovia del Thurntaler per poi scendere verso Sillian in Austria e fare ritorno a Prato Drava,

ho provato a farlo venerdi.
Le premesse c'erano tutte: bellissima giornata, voglia di faticare e gamba allenata a dovere.

son partito da versciaco e sono andato fino a prato alla drava da dove ho iniziato a salire.

solo che.... a metà salità del s.silvestro sono restato a piedi...:cry: rotta la ruota libera.

ho girato la bici e sono tornato giù...:oops:

comunque io non sarei andato fino ai laghi ma avrei tirato dritto direttamente fino al thurthaler (non ricordo il n° del sentiero) e poi sarei sceso in austria cercando di fare più varianti off-road possibili studiando ben bene la cartina.

sarà per l'anno prossimo...:cry:
 

brixia67

Biker superis
19/7/06
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Brèsa
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Un vero peccato...i sentieri se non ricordo male sono il 2 o il 10...c'è da dire che sono poco segnalati...nel senso che le pietre sono segnate di bianco rosso, ma il numero del sentiero molte volte manca.
 

capataz

Biker superioris
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Parma
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Rocky Mountain Altitude Rally
Veramente un bel giro. Salita panoramica e costante, da pedalare tutta in armonia con il mondo. La discesa che ho fatto io è quella consigliata da Carb per l'alta via di dobbiaco (1-H). Un bel single track con una serie di bei tornantini stretti per tornare alla malga San Silvestro.
2814592583_322e67fa66.jpg

ll rientro a Dobbiaco l'ho fatto prendendo il 3 (che per la verità sbuca sopra a S.Candido) ma tranne qualche pezzetto in st nel bosco è uno sterratone ripido e poco entusiasmante.
Se interessa a qualcuno sul mio sito c'è la traccia GPS
 

spacer_GM

Biker serius
26/8/08
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Fossano
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Il Cornetto di Confine ed Monte della Chiesa li hio fatti due anni fa in pieno agosto, ma mi ricordo che dopo Malga San Silvestro fino a Prato alla Drava (discesa per il 3a) non avevevamo (mia moglie ed io) trovato un cane se non tre escursionisti a piedi alla Pausa Alta. Avevamo avuto proprio l'impressione di un posto poco frequentato!! magari era il giorno di riposo settimanale per i biker :hahaha:
 

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Biker assatanatus
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Il Cornetto di Confine ed Monte della Chiesa li hio fatti due anni fa in pieno agosto, ma mi ricordo che dopo Malga San Silvestro fino a Prato alla Drava (discesa per il 3a) non avevevamo (mia moglie ed io) trovato un cane se non tre escursionisti a piedi alla Pausa Alta. Avevamo avuto proprio l'impressione di un posto poco frequentato!! magari era il giorno di riposo settimanale per i biker :hahaha:

quando ho fatto la discesa dal versante austriaco,via thurnthaler, gadein e sillian (lo trovi in un altroitinerario qui sul forum),appena ho varcato il confine come per magia sono spuntati come funghi turisti crucchi da tutte le parti (addirittura con un passeggino!)

raggiunto il thurnthaler e il rif. gadein svelato l'arcano: orrendi ma comodi impianti di risalita ti fanno arrivare comodo comodo fin quasi 2000m., e poi c'è una comoda strada che arriva - asfaltata - fino a 1800-1900m.
 

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