Tappo maledetto
Trovai la bici sotto il tappo di una lotteria della sagra di quartiere.
Fu così che iniziai a praticare la mtb.
Allinizio mi appariva una soluzione provvisoria,
uno sport tappabuchi mentre cercavo qualcosa di più attraente.
Ma una volta risucchiato nella centrifuga dei giri di qua e di là, fra monti e colline, per ore e ore,
mi sono ritrovato con sempre meno voglia di cercare una diversa attività.
Quello che era provvisorio è diventato così definitivo pur sapendo che sarei scivolato allinferno.
Quante volte mi è stato ripetutamente detto - fantastico! Complimenti, sei bravo tu!!
Ma questo non mi impediva di maledire la pioggia, il fango, il sole, le salite
il sudore raccolto nelle scarpe.
Orari pesanti, costi, pericoli concreti, eccessivo esercizio fisico.
A cosa è servito questa lunga lotta contro la voglia di oziare?
Perché ho passato tutti questi anni con la sella nel culo?
E stata una forma sfibrante di penitenza.
Nessuno nasce con lidea che il suo destino sia girare in mtb.
Maledetto tappo!