Come tutti gli anni arriva il momento in cui i sentieri tornano ad essere praticabili (almeno, qui dalle mie parti, soprattutto quest'anno, i soliti sentieri erano abbastanza proibitivi anche a piedi)...
Come sempre, forse per abitudine (e qui mi viene in mente un thread aperto da poco, [url]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=155565[/URL] ) guardi in giro quelli che sono i pericoli che oramai sei ben certo di trovare, soprattutto nelle prime uscite: le pozzanghere che sembrano piccole e relativamente "inutili" ma che poi sono solchi di ruote di trattori che ti portano via la ruota, i rami ricchi di gioiose spine che stanno crescendo e che si infilano ovunque, i fiori dei cardi che simpaticamente si appiccicano e non si tolgono o al massimo se li togli si staccano dalla maglia e prendono dimora sui guanti, i mattoni e le tegole rotte sui sentieri (che non riesco mai a capire com e mai ogni anno ci sono i mattoni nuovi rotti per terra...).
Come tutti gli anni, cerchi di evitare l'imprevisto (pur sapendo che questo arriverà), butti l'occhio sulla pozzanghera che vedi da lontano, cerchi di frenare leggermentequando vedi i mattoni all'inizio della curva, ti metti sul bordo del sentiero quando al centro i solchi dei trattori occupano la maggior parte della "carreggiata"...
Come ogni anno, mentre torno a casa pieno di fango (sia io che la bicicletta) mi guardo caviglie e polpacci e cerco di contare spine e tagli vari... e come ogni anno, mentre li conto sono felice di averceli e con quell'espressione da ebete ridacchio pensando alla morosa che (anch'ella già sapendo) mi aspetta sulla porta di casa scuotendo la testa e passandomi lo straccio per evitare che il fango che ho addosso divenga parte integrante dell'arredamento casalingo...
Ma è mai normale che mi vien già da ridere pensando alla prima uscita seria dell'anno prossimo, sapendo che sarà sempre uguale???
Come sempre, forse per abitudine (e qui mi viene in mente un thread aperto da poco, [url]http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=155565[/URL] ) guardi in giro quelli che sono i pericoli che oramai sei ben certo di trovare, soprattutto nelle prime uscite: le pozzanghere che sembrano piccole e relativamente "inutili" ma che poi sono solchi di ruote di trattori che ti portano via la ruota, i rami ricchi di gioiose spine che stanno crescendo e che si infilano ovunque, i fiori dei cardi che simpaticamente si appiccicano e non si tolgono o al massimo se li togli si staccano dalla maglia e prendono dimora sui guanti, i mattoni e le tegole rotte sui sentieri (che non riesco mai a capire com e mai ogni anno ci sono i mattoni nuovi rotti per terra...).
Come tutti gli anni, cerchi di evitare l'imprevisto (pur sapendo che questo arriverà), butti l'occhio sulla pozzanghera che vedi da lontano, cerchi di frenare leggermentequando vedi i mattoni all'inizio della curva, ti metti sul bordo del sentiero quando al centro i solchi dei trattori occupano la maggior parte della "carreggiata"...
Come ogni anno, mentre torno a casa pieno di fango (sia io che la bicicletta) mi guardo caviglie e polpacci e cerco di contare spine e tagli vari... e come ogni anno, mentre li conto sono felice di averceli e con quell'espressione da ebete ridacchio pensando alla morosa che (anch'ella già sapendo) mi aspetta sulla porta di casa scuotendo la testa e passandomi lo straccio per evitare che il fango che ho addosso divenga parte integrante dell'arredamento casalingo...
Ma è mai normale che mi vien già da ridere pensando alla prima uscita seria dell'anno prossimo, sapendo che sarà sempre uguale???