M.ti Cjaurlec - Valinis

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Winterhawk

Biker grossissimus
Abbiam fatto ieri questo giro, con una splendida e limpidissima giornata di sole, per la verità non molto fredda, se si esclude la sensazione data dal vento il quale, a tratti sferzando piuttosto intensamente, ha accompagnato parte della salita e la relativamente breve permanenza in cima, prolungata da una foratura ad opera di chi non dico...
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La salita, per buona parte asfaltata, non è impegnativa e nella prima parte è anche panoramica, dato che viene effettuata sul versante sud del monte, cioè quello soleggiato. Non appena si aggira il versante stesso ci si immegre in un boschetto delizioso, ombreggiato e parzialmente posto al riparo dal vento, e si sale accompagnati dalla visuale delle cime interne, imbiancate dalla neve. Presto si incontra la neve anche lungo la mulattiera, ghiacciata ed insidiosa, che sarà una costante fino all'arrivo in cima. A tratti tocca spingere le bici, causa fondo privo di grip, ma l'importante è non restare fermi troppo a lungo, se non si vuole diventare parte integrante del paesaggio in qualità di ghiaccioli.
Solo gli ultimi 200 metri di dislivello (circa, non avevo con me l'altimetro) sono sterrati.

In prossimità della cima il panorama circostante comincia ad aprirsi, rivelando il sole e la radura circostante, sulla quale spicca Casera Valinis, ove avviene una breve sosta prima di poggiare le ruote ed i piedi sulla ventosissima cime del monte che da il nome alla casera stessa.
Il panorama a 360° visibile da quella posizione è veramente incantevole, grazie anche alla magnanimità della giornata in vena di grazia. A ovest sono ben visibili in monte Jouf, il Monte Raut con la cima imbiancata e, sullo sfondo, il Piancavallo, anch'esso innevato, al di sopra dei 1000 mt.
La visuale a sud abbraccia tutta la pianura spingendosi fino alla linea d'orizzonte, ova fa capolino il mare Adriatico, ieri ben osservabile.
Immediatamente sotto di noi è visibile Meduno, il paese dal quale siamo partiti. Il dislivello fin qui affrontato è di 710 mt, ma da ora in avanti ci sarà solo discesa.
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Quest'ultima avviene, dopo lunga attesa per la foratura di cui ho accennato sopra, lungo il sentiero CAI 819, che si prende poco al di sotto della pista di lancio per il parapendio presente in cima, in direzione sud-est e, più precisamente, all'altezza di un piccolo cancelletto in ferro posto quasi al di sotto di una roccia sporgente ove un temerario appartenente alla spedizione si è fatto immortalare del reporter ufficiale del gruppo, cioè il sottoscritto.

Il sacro rito della vestizione avviene in prossimità del trampolino di lancio del parapendio, tra brividi di freddo, biscotti al cioccolato e scatti per carpire le istantanee del luogo.
Ne approfitto quindi per scattare ancora un pò di foto, mentre alcuni compartecipanti all'avventura sostituiscono, poco dopo, la camera d'aria incriminata e le donzelle cercano disperatamente riparo dal vento rifugiandosi in improbabili anfratti ove quest'ultimo le insegue implacabile e beffardo.
Dopo esserci gelati anche le ossa tremolanti e indolenzite, finalmente ci si lancia lungo il sentiero 819. Ninja e Blackfly (che il diavolo se li porti - potevate aspettare, razza di agonisti della dh che non siete altro
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) spariscono presto, come foglie trasportate dal malefico e sbuffante vento del Cjaurlec, così decido di accompagnare il resto del gruppo e di fermarmi spesso lungo la discesa per immortalare i compagni di ventura e il sentiero stesso.
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Il primo tratto della discesa, che avviene lungo il lato sud della montagna, è per lo più rettilineo, molto panoramico e piuttosto esposto; il fondo è buono, abbastanza scorrevole, nonostante la presenza di ciottoli e di qualche pietra faccia un pò sobbalzare.
Poco più in basso, dopo aver affrontato anche qualche tornante, si entra nel boschetto, ove c'è un bellissimo tratto scorrevole dal fondo più battuto, che poi lascia il passo all'ultima parte, ove qualche radice, i soliti ciottoli ed il pietrisco e qualche saltino naturale costituiscono l'ultima parte, immediatamente situata al di sopra del paese.
Una volta scesi, dopo cinque minuti di pedalata, si raggiungono presto le vetture, lasciate prima in centro, ed il giro può dirsi felicemente concluso.
Alla prossima!!!
 

Winterhawk

Biker grossissimus
ecco le foto:

Il primo tratto di salita, soleggiato e panoramico, poco al di sopra di Meduno
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Un'altra immagine della strada asfaltata. A breve entreremo nel bosco...
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Una breve sosta del gruppo in corrispondenza di un rudere: da ora in avanti si salirà in ombra, lungo il versante interno del monte
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Un'immagine di Ninja e blackfly lungo la salita ghiacciata
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Uno scorcio della salita, mentre gli apripista blackfly, Ninja e io aspettiamo gli altri...
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Winterhawk

Biker grossissimus
ancora Ninja e blackfly (che dentro la sacca idrica temo abbia VINO ROSSO!!!) in salita...
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Winter all'imbocco del cancello che porta alla radura aperta ove si trova la casera Valins: siamo vicini alla cima
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ancora si spinge in salita
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Ninja osserva il sole mentre avanza; abbiamo da poco lasciato il tratto ombroso...
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blackfly e Ninja sulla neve ghiacciata
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Winterhawk

Biker grossissimus
un tratto della radura circostante
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il tabellone posto in prossimità della casera Valinis
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il panorama a nord e, in basso, la casera appena lasciata; la cima è ad un passo orami
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Drago avanza lieto: è lui che ci ha guidato a scoprire le delizie del posto
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La vista dell Jouf, del Raut e del Piancavallo dalla cima; in basso si nota il trampolino di lancio per il parapendio; non per niente la cima è assai ventosa... :-)
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Winterhawk

Biker grossissimus
Ninja e, sullo sfondo, la cima
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Drago pedala, bramoso di scendere ma, a breve ci sarà la sorpresa...
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un'immagine della pianura...
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il famigerato trampolino: mi sa che quei tre meditano di lanciarsi da lì, tanto folli sono...
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la partenza del sentiero 819: a breve si scenderà
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Winterhawk

Biker grossissimus
Ninja "the flying biker" medita di droppare da qui...
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l'imbocco del single track visto dall'alto
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Ninja osserva meditabondo la pianura e, soprattutto, studia la discesa ove a breve si lancerà come un razzo
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uno scorcio dell'interno, prima di partire: ma quanto ci mette DRAGO con quella gomma bucata? Stiamo sclerando!!!
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Finalmente siamo partiti: ecco i pazzoidi che costituiscono il gruppetto di testa :-) Siamo sul lato esposto, quello alto...
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Winterhawk

Biker grossissimus
Nico in attesa di Stefy e del resto della band, lungo la parte alta ;-)
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Walter in sosta e, poco avanti, blackfly che si lancia all'inseguimento di Ninja...
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ancora in discesa...
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arrivano man mano anche le donzelle...
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Drago e Manu sembrano indicarci le delizie che ancora ci aspettano. La discesa non è ancora finita! ;-)
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Drago

Biker ciceronis
10/1/03
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53
dard(r)ago
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siamo capitati al solito orario da pranzo/cena,quando tutto ma proprio tutto è sempre chiuso.
loro avevano ancora la cucina aperta!!!!!!!!!!!!!!

hip hip hurra per loro!!!!!!!!!!!!!
 

alfone

Biker marathonensis
13/5/04
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frìu|
www.105.net
ma che figata di girooooo!!
molto belle anche le foto!!
quella dove siete seduti sul trampolino di legno e guardate il panorame è eccezzionale!!!!!!!!:artista: :il-saggi:
 

five

Biker dantescus
13/10/04
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55
cinisello beach
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che bella giornata avete beccato.....
io quel giro l'ho fatto 2 volte ad agosto e la prima volta mi sono un po strizzato in discesa..... ero da solo e non conoscevo il sentiero...... in alto mi ha impressionato la quasi verticalità della montagna (anche se poi il sentiero scende tranquillo a tornantini) e in basso pensavo di essermi perso..... quando ho rivisto meduno lì sotto ho tirato un sospiro di sollievo...... la salita fino al cancello verde è un po' monotona, non trovate? cmq il panorama dalla rampa di lancio è spaziale
spero di rifarlo insieme a qlc1 di voi la prox. estate (a cavallo di ferragosto qualche giorno da quelle parti lo faccio sempre)
qs. estate ho fatto il jouf con quei mattacchioni di legablu e ajjax...... ma dove son finiti che non li vedo + sul forum?

ciauz, 5
 

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