Ciao a tutti!
Ho da poco ricominciato a fare sport, acquistando una Mongoose Teocali Expert da 26" usata, 150/150 di escursione ad aria, con cui mi trovo bene.
In passato ho fatto enduro in moto ed un po' di cross, ho avuto una front da poche centinaia di euro della Decathlon con cui avevo iniziato ad andare con molto impegno.. il mezzo però era totalmente inadeguato, la Teocali che ho preso ora è un'altro mondo.
Riesco a pedalare decentemente bene in salita e a far discese attivamente, ho fatto parecchie uscite (quasi sempre da solo purtroppo) e sono andato in bike park a Monte Alpet, chiudendo molti salti e drop.
E' già un paio di volte che mi sono inventato un giro di allenamento interessante e divertente: 8 km di asfalto in salita "forte" (se c'è qualche genovese l'Aurelia, da Recco a Ruta e Portofino Kulm, per arrivare ai sentieri del Monte di Portofino), un km di sentiero in salita/falsopiano (da Kulm a Gaixelle) e poi giù, da 420 sul livello del mare a zero ( da Gaixelle a Camogli, passando dalla chiesa di San Rocco).
In linea d'aria la discesa è di 2.2km, calcolata su Google Maps (non so come altro calcolarla).. in pratica sarà di più, ed è praticamente tutta fatta di scalini (prima parte vecchi in pietra irregolari, seconda in cemento), credo che ben meno del 10% sia di sentiero/mulattiera.
Ho cercato un po’ sul forum ma non sono riuscito a trovare topic utili sull’argomento, quasi tutti si riferiscono a scalinate corte e (spesso) il problema dei partecipanti alla discussione era la paura di affrontare le stesse e il consiglio principale è quello di “mollare i freni e lasciare andare”.. che per carità, giustissimo in alcuni casi, ma qui non parlo di timori o paure, e le rampe da affrontare sono a volte di decine di metri.
Ora, posto che riesco a fare tutta la discesa attivamente, in sicurezza e abbastanza in velocità (e soprattutto divertendomi come uno scemo), saltando anche le rampe più brevi ove possibile, penso di utilizzare una tecnica di guida sbagliata o comunque non ottimale.
Quello che spesso faccio è star rilassato con le braccia cercando di tenere le mani morbide (e mi viene difficile, di istinto starei più rigido), porto il peso fuori sella e lascio scorrere la bici, pettinando il freno posteriore a bisogno.
In pratica è come fossi in equilibrio sui pedali con le gambe piegate, in questo modo mi accorgo che la bici scorre davvero benissimo, faccio le rampe in velocità e scioltezza.. MA l'anteriore diventa esageratamente leggero.
Forse pericolosamente leggero, in pratica è quasi come se galleggiasse e perdo tutto: sensibilità, direzionalità e capacità frenante.
Quando invece arretro meno carico il peso sulle braccia, arretrando solo in frenata e così facendo ho molto più controllo sul mezzo, però stando col peso caricato sulle braccia devo per forza irrigidirle, e li mi distruggo.
Non riesco più a copiare bene le scale, la forcella “scalcia” molto, finisco la scalinata che son tritato, addirittura mi balla la testa dai contraccolpi (per favore non ridete, sono un principiante ), avambracci distrutti e palmi delle mani doloranti.. senza contare che mi sembra di rallentare molto e di non fare le cose bene.
Qual’è il modo migliore di affrontare questo tipo di scalinate?
Se può aiutare ho su dei Magic Mary, tengo il mono a 30%sag e la forca a circa 20/23%sag con la compressione non frenata e il ritorno medio (peso circa 57kg x 1.65), se ammorbidisco ulteriormente (sag 30/35%) vado immediatamente a pacco e l’anteriore tende pesantemente a chiudere in ingresso curva.. provato prendendo patte a terra in bike park per una intera mattinata.
Scusate se mi sono dilungato, ma ci tenevo a descrivere bene la situazione, non avendo qualcuno che mi aiuti durante le uscite!
Ste
Ho da poco ricominciato a fare sport, acquistando una Mongoose Teocali Expert da 26" usata, 150/150 di escursione ad aria, con cui mi trovo bene.
In passato ho fatto enduro in moto ed un po' di cross, ho avuto una front da poche centinaia di euro della Decathlon con cui avevo iniziato ad andare con molto impegno.. il mezzo però era totalmente inadeguato, la Teocali che ho preso ora è un'altro mondo.
Riesco a pedalare decentemente bene in salita e a far discese attivamente, ho fatto parecchie uscite (quasi sempre da solo purtroppo) e sono andato in bike park a Monte Alpet, chiudendo molti salti e drop.
E' già un paio di volte che mi sono inventato un giro di allenamento interessante e divertente: 8 km di asfalto in salita "forte" (se c'è qualche genovese l'Aurelia, da Recco a Ruta e Portofino Kulm, per arrivare ai sentieri del Monte di Portofino), un km di sentiero in salita/falsopiano (da Kulm a Gaixelle) e poi giù, da 420 sul livello del mare a zero ( da Gaixelle a Camogli, passando dalla chiesa di San Rocco).
In linea d'aria la discesa è di 2.2km, calcolata su Google Maps (non so come altro calcolarla).. in pratica sarà di più, ed è praticamente tutta fatta di scalini (prima parte vecchi in pietra irregolari, seconda in cemento), credo che ben meno del 10% sia di sentiero/mulattiera.
Ho cercato un po’ sul forum ma non sono riuscito a trovare topic utili sull’argomento, quasi tutti si riferiscono a scalinate corte e (spesso) il problema dei partecipanti alla discussione era la paura di affrontare le stesse e il consiglio principale è quello di “mollare i freni e lasciare andare”.. che per carità, giustissimo in alcuni casi, ma qui non parlo di timori o paure, e le rampe da affrontare sono a volte di decine di metri.
Ora, posto che riesco a fare tutta la discesa attivamente, in sicurezza e abbastanza in velocità (e soprattutto divertendomi come uno scemo), saltando anche le rampe più brevi ove possibile, penso di utilizzare una tecnica di guida sbagliata o comunque non ottimale.
Quello che spesso faccio è star rilassato con le braccia cercando di tenere le mani morbide (e mi viene difficile, di istinto starei più rigido), porto il peso fuori sella e lascio scorrere la bici, pettinando il freno posteriore a bisogno.
In pratica è come fossi in equilibrio sui pedali con le gambe piegate, in questo modo mi accorgo che la bici scorre davvero benissimo, faccio le rampe in velocità e scioltezza.. MA l'anteriore diventa esageratamente leggero.
Forse pericolosamente leggero, in pratica è quasi come se galleggiasse e perdo tutto: sensibilità, direzionalità e capacità frenante.
Quando invece arretro meno carico il peso sulle braccia, arretrando solo in frenata e così facendo ho molto più controllo sul mezzo, però stando col peso caricato sulle braccia devo per forza irrigidirle, e li mi distruggo.
Non riesco più a copiare bene le scale, la forcella “scalcia” molto, finisco la scalinata che son tritato, addirittura mi balla la testa dai contraccolpi (per favore non ridete, sono un principiante ), avambracci distrutti e palmi delle mani doloranti.. senza contare che mi sembra di rallentare molto e di non fare le cose bene.
Qual’è il modo migliore di affrontare questo tipo di scalinate?
Se può aiutare ho su dei Magic Mary, tengo il mono a 30%sag e la forca a circa 20/23%sag con la compressione non frenata e il ritorno medio (peso circa 57kg x 1.65), se ammorbidisco ulteriormente (sag 30/35%) vado immediatamente a pacco e l’anteriore tende pesantemente a chiudere in ingresso curva.. provato prendendo patte a terra in bike park per una intera mattinata.
Scusate se mi sono dilungato, ma ci tenevo a descrivere bene la situazione, non avendo qualcuno che mi aiuti durante le uscite!
Ste