27 ottobre. Domattina entro in ospedale, mi aspetta una delicata operazione al legamento crociato anteriore e al menisco. Il recupero sarà lungo, i medici dicono che dovrò stare almeno tre mesi senza poter andare in bici.
Tatticamente ho fissato loperazione nei mesi invernali, cosi da soffrire meno per la mancanza della bici. Sono ormai 4 anni che il legamento si è rotto, e per una cosa o per laltra ho sempre rimandato loperazione, ma ormai non posso più aspettare, anche perché in queste condizioni lunico sport che posso fare è andare in bici, e ho voglia invece di ricominciare a praticare i miei sport invernali preferiti, snowboard e sci di fondo.
Allora, visto che per qualche mese non potrò pedalare, questo pomeriggio mi voglio godere un ultimo, bel giro in bici.
Esco di casa e comincio a salire verso la cima della mia montagna preferita.
Mi accorgo che salgo più lentamente del solito, forse perché inconsciamente mi voglio godere ogni attimo di questo ultimo giro. Assaporando il piacere di ogni singola pedalata, arrivo con calma in cima. Mentre mi cambio, il mio sguardo scivola lento sulle cime delle montagne che fanno da corona alla splendida conca di Merano. Poi guardo più in basso, vedo i masi di alta montagna, li conosco uno ad uno e mi accorgo che, ovunque io volga il mio sguardo, so che in quel punto cè un sentiero che scende a valle, fino alle porte della città.
Li in fondo individuo casa mia, e penso che dovrò restarci fin troppo tempo nei prossimi mesi.
Poco lontano ecco lospedale, domattina speriamo che vada tutto bene
Ormai tutta la vallata sta scivolando nellombra, è ora di tornare.
Ancora uno sguardo alla cima e via per lultima discesa.
Comincia a fare freddo, ma io non lo sento, sono concentrato su ogni gradino, ogni drop, ogni tornante.
Mi fermo, guardo indietro, continuo, mi sto divertendo come un bambino e vorrei che la discesa non finisse più, ma so che ormai la città è vicina.
Ultima curva, arrivo a casa, un attimo di sconforto.
Ma solo un attimo, perché mi sono goduto intensamente il giro e sono contento.
Mi volto e guardo la cima della montagna, solo unora fa ero li.
Linverno passerà in fretta, il mio ginocchio sarà come nuovo e con il primo caldo sarò nuovamente lassù o-o
Merano, 27 ottobre 2005
Tatticamente ho fissato loperazione nei mesi invernali, cosi da soffrire meno per la mancanza della bici. Sono ormai 4 anni che il legamento si è rotto, e per una cosa o per laltra ho sempre rimandato loperazione, ma ormai non posso più aspettare, anche perché in queste condizioni lunico sport che posso fare è andare in bici, e ho voglia invece di ricominciare a praticare i miei sport invernali preferiti, snowboard e sci di fondo.
Allora, visto che per qualche mese non potrò pedalare, questo pomeriggio mi voglio godere un ultimo, bel giro in bici.
Esco di casa e comincio a salire verso la cima della mia montagna preferita.
Mi accorgo che salgo più lentamente del solito, forse perché inconsciamente mi voglio godere ogni attimo di questo ultimo giro. Assaporando il piacere di ogni singola pedalata, arrivo con calma in cima. Mentre mi cambio, il mio sguardo scivola lento sulle cime delle montagne che fanno da corona alla splendida conca di Merano. Poi guardo più in basso, vedo i masi di alta montagna, li conosco uno ad uno e mi accorgo che, ovunque io volga il mio sguardo, so che in quel punto cè un sentiero che scende a valle, fino alle porte della città.
Li in fondo individuo casa mia, e penso che dovrò restarci fin troppo tempo nei prossimi mesi.
Poco lontano ecco lospedale, domattina speriamo che vada tutto bene
Ormai tutta la vallata sta scivolando nellombra, è ora di tornare.
Ancora uno sguardo alla cima e via per lultima discesa.
Comincia a fare freddo, ma io non lo sento, sono concentrato su ogni gradino, ogni drop, ogni tornante.
Mi fermo, guardo indietro, continuo, mi sto divertendo come un bambino e vorrei che la discesa non finisse più, ma so che ormai la città è vicina.
Ultima curva, arrivo a casa, un attimo di sconforto.
Ma solo un attimo, perché mi sono goduto intensamente il giro e sono contento.
Mi volto e guardo la cima della montagna, solo unora fa ero li.
Linverno passerà in fretta, il mio ginocchio sarà come nuovo e con il primo caldo sarò nuovamente lassù o-o
Merano, 27 ottobre 2005