Come tutti i testi anche quello di De Angelis è importante per farsi una cultura sull'argomento. Giuste o sbagliate le cose scritte su un libro è bene saperle, poi saremo noi, con l'aiuto di professionisti, a capire cosa è giusto fare per noi, perchè a parte rari casi (in cui non c'è nemmeno un concetto giusto e siamo nel 2012) ormai il limite grosso dei libri sullo stretching non sono i concetti espressi, ma il voler applicare a tutti lo stesso metodo, senza fare distinzioni.
Lui nel libro almeno in parte questo lo fa (le distinzioni), e sottolinea l'importanza dell'equilibrio tra forza e flessibilità,che sono due cose che devono andare di pari passo per tenere i muscoli 'in forma'. Quindi siamo un po' nella stessa situazione di quando andiamo dal cardiologo, gli fai una domanda sulle ossa e già va in crisi, sono pochi i professionisti, indipendentemente dal campo in cui operano, ad avere un approccio globale. Quando non lo fanno loro, dobbiamo essere noi a capirecosa è bene ecosa no.
Comunque perla dh, tieni lontano dalle gare lo stretching statico (ma fallo se vuoi), scaldati con pedalate agili, facendo salire semprepiù i battiti, e facendo se vuoi stretching balistico e balzi, se sei già a un buon livello. Per defaticare pedala agile per qualche minuto, a meno tu non debba salire sulla hot seat.
Per rispondere a pan-bagnat: io personalmente sono un po' contrario ai corsi collettivi di stretching e pancafit. Innanzitutto perchè il metodo mezieres è difficilmente applicabile nelle palestre. Anche se sarebbe molto più utile, purtroppo è lo stretching analitico ad andare per la maggiore. Conosco gente di Milanoche pratica Mezieres di gruppo, ma con non poche difficoltà.
D'altronde immaginatevila signora in postura a squadra, già sta morendo, poi le chiedete: ok ora appiattisci lordosi lombare, appoggia le spalle a terra, fai max flessione della caviglia, appiattisci lordosi cervicale, spingi verso l'alto conla testa...e in tutto questo continui a respirare! Quindi lavori del genere consiglio sempre di farli con un personal trainer preparato,che conosce alla perfezione ogni minimo vostro problemino e vi possa guidare con calma verso le posizioni ideali.
Invece un pelo diversa è la situazione per il power yoga. Essendo meno estremo e potendo andare per gradi posso concepire il discorso di corso di gruppo. Se mi contatti privatamente ti posso dare i nomi di grandi professionisti su torinoche praticano p.y. in diversi modi (unopiù mentale, unopiù fisico, un altro addirittura mixato al paramilitare) stando molto attenti alla situazione dei singoli, pur essendo in gruppo.
Tanto lo so che state per chiedermelo: e il pilates? Ok,qui lo dico e qui qualcuno mi insulta.E' la cosa che fa meglio ela cosa che fapiù danni insieme all'interno delle palestre. Se sentite le opinioni dei clienti alla fine dei corsila metà vi diràche sta benone, l'altra metà se ne esce col mal di schiena. Questo perchè il 90 per 100 delle personeche lo praticano non sono pronte a farlo. Alcune posizioni aumentano moltissimola pressione sul pavimento pelvico e alcune persone, spesso anziane, hanno avuto grossi problemi in questi anni. Stessa cosa per i problemi alla colonna vertebrale, molti pensano di risolverli andando a pilates e solo per 1 su 10 arrivano i rusultati sperati. Quindi come per nessun altro corso, vi chiedo di affidarvi a persone con una grande preparazione,che vi diano attenzione anche se ci sono molte persone, incoraggiandovi o impedendovi di fare alcune posizioni. E spetta anche a voi far sapere i vostri problemi all'insegnante.
A presto ragazzi!