L'ignoto è stato scoperto!
Giro in ambiente galattico nella ormai mitica Val di Vizze. La truppa è internazionale: io, edgar dalla baviera, alex e vroni da Vipiteno, gli ultimi due conosciuti attraverso il mtb forum tedesco. Ci incontriamo all'inizio della salita per la Val Di Vizze, pioviggina e da lì a poco pioverà. Alex e vroni si mettono in marcia mentre edgar tenta di far stare nello
zaino roba per una spedizione himalayana. Per ripararmi dal freddo mi metto in macchina, prorio in quel momento si aprono le cataratte del cielo e vien giù che Dio la manda. Dopo 10 minuti è tutto finito, anche l'impacchettare di Edgar. Ci mettiamo in marcia sulla bella militare e incontriamo gli altri due del nostro gruppo belli bagnati e sacramentanti. Per fortuna per il resto della salita il tempo tiene e arriviamo alla Pfitscherjochhaus asciutti (io e edgar
).
Nella più classica delle tradizioni del forum - vedere il topic di Fiore "around the brennero", anche loro hanno pernottato qui - dopo aver preso possesso della camera ci immergiamo in un bagno di weissbier, accompagnato da wiener schitzel mefitiche che fanno correre Edgar direttamente al
per circa mezz'ora di scioltona storica.
Il risveglio è storico. Qui faccio parlare le foto perchè le parole non bastano.
Ci incamminaimo verso il rifugio Europa, per un sentiero dei contrabbandieri a tratti pedalabile, a tratti spingibile. Le fotosession si sprecano, sarà una delle giornate più belle della stagione dal punto di vista fotografico. Da quello della pedalata, invece, si rivelerà un'esperienza discutibile. A quota 2500 camminiamo nella neve, ma ormai il rifugio non è più lontano.
Un freddo boia aumentato dal vento (ricordiamo che oggi è ferragosto!) si fa dimenticare solo a tavola di fronte a zuppe bollenti e kaiserschmarrn fresco fresco. E poi..... via verso l'incognito! Il tipo del rifugio dice che la discesa è fattibile tutta in sella e che non siamo i primi a farla. "Bene!" pensiamo noi e ci sfreghiamo le mani. Scopriamo però che è una sòla: inannzitutto dobbiamo scendere 200 metri di dislivello in circa 20 cm di neve fresca, dopodichè il sentiero è in uno stato pietoso. Riusciremo a fare circa il 40% della discesa in sella, il resto a spinta.
Arriviamo all'autostrada del brennero, non senza esserci girati indietro a vedere il dislivello mostruoso che ci siamo fatti a piedi e/o in sella e a essere soddisfatti malgrado l'esperimento non pienamente riuscito.
da lassù nella neve siamo partiti:
Il bottino scopriremo di averlo fatto non con un nuovo trail, ma con una scorta di foto già diventate classici! Ekka ka:
http://www.marcotoniolo.com/photos/showgallery.php/cat/598.
Questo per me è andare in mtb: alla scoperta, in montagna, dove c'è poca gente, dormire nei rifugi, bere birra. Insomma staccare dal mondo di tutti i giorni e sognare ad occhi aperti.