Leve freno: posizioniamole correttamente

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Torino
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Bentrovati, come tutti i mercoledì, all’appuntamento settimanale con il tech corner!

Quest’oggi ci occuperemo del corretto posizionamento delle leve freno sul manubrio.

Spesso si sentono bikers che lamentano problemi di eccessivo indolenzimento delle dita e della mano in generale, specialmente in discesa su tratti impegnativi, ripidi, lunghi e scassati. Sebbene un ruolo importante per prevenire l’indolenzimento sia costituito dall’allenamento dei muscoli della mano, molto spesso causa di questi fastidi è lo scorretto posizionamento delle leve freno.

Una posizione sbagliata della mano durante la frenata infatti può causare indolenzimenti alle dita e al polso, con la conseguente necessità di fermarsi per far riposare le mani, spesso a causa dell’impossibilità di stringere il manibrio. In alcuni casi si può anche arrivare ad infiammazioni dei tendini con conseguente tendinite, infiammazione che può richiedere alcune settimane stop forzato.

Come si frena

Inutile parlare di posizionamento delle leve freno senza prima partire dalle basi, ovvero come si frena. Non parleremo di tecnica di frenata, ma essenzialmente di come impugnare la leva.

La regola vuole che la configurazione migliore per garantire il massimo delle prestazioni sia la frenata ad un solo dito, solitamente l’indice. Con gli impianti idraulici moderni infatti la forza necessaria per azionare il freno è decisamente bassa e un dito è più che sufficiente per frenare anche nelle staccate più brusche. Il vantaggio di questa soluzione è che si impugna il manubrio a tre dita, assicurando quindi una presa estremamente salda ottendo quindi il massimo controllo della bici, anche sui tratti più sconnessi.

Tuttavia, specialmente per i principianti, che montano impianti non molto potenti, o per le discipline XC e granfondo, in cui spesso si usano impianti molto leggeri ma poco potenti, è tollerato l’utilizzo di due dita sul freno. Con due dita sul freno da un lato lo sforzo per tirare la leva è inferiore, ma dall’altro con solo due dita che impugnano il manubrio la presa non è molto solida. Il problema è che i principianti non hanno i muscoli della mano molto allenati e quindi possono mostrare problemi di eccessivo affaticamento della mano sulle discese lunghe; per questo spesso si consiglia di iniziare con due dita, cercando però dopo alcuni mesi di imparare a frenare ad un dito solo. Diciamo comunque che la tecnica di frenata a due dite è un rimasuglio dell’epoca dei v-brake, oggi ormai un dito è più che sufficiente.

La leva freno va impugnata con il dito nel punto più lontano possibile dal pompante, in modo sfruttare al massimo il braccio di leva disponibile. In questo modo la frenata richiederà una maggiore corsa e risulterà più modulabile e più morbida, stressando meno i muscoli del dito.
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Come si vede dalla figura, le leve freno presentano nella parte terminale una sporgenza, che serve ad evitare che la leva possa sfuggire nei tratti più sconnessi. Il miglior punto di presa è quello cerchiato, giusto a ridosso dell’incurvatura finale. Si tratta infatti del punto più lontano possibile dal pompante in cui è possibile impugnare saldamente la leva freno.

Il posizionamento della leva freno

L’ergonomia del posizionamento della leva freno gioca un ruolo estremamente importante quando si setta e si regola la nostra MTB. Una leva mal posizionata crea molti problemi in discesa e può portare come già detto ad infiammazioni e tendiniti.

Un po’ di indolenzimento sulle discese lunghe è normale ed interessa tutti i riders, anche quelli più allenati. Insomma non stupitevi se dopo 15minuti di discesa ininterrotta avete le mani indolenzite, ma se dopo pochi minuti di discesa già non riuscite ad impugnare il manubrio, beh allora c’è qualcosa che non va o nel posizionamento della leva, o nell’allenamento della mano. Visto che è meglio prevenire che curare, in questi casi conviene sempre accertarsi del corretto posizionamento della leva freno. Vediamo come fare.

DISTANZA DALLE MANOPOLE

Un errore che molti fanno è quello di posizionare prima i manettini del cambio sul manubrio, regolando la posizione in modo che siano comodi da raggiungere, e poi le leve freno fissando il collarino nello spazio disponibile. Questo è un grave errore perchè è molto più importante che la leva freno sia posizionata correttamente, piuttosto che il manettino sia troppo vicino o lontano dalla manopola. Il dito sulla leva freno rimane per tutta la durata della discesa, il dito sul manettino per pochi secondi quando si cambia.

Svitiamo quindi il manettino ed il collarino del freno. Sediamoci sulla bici, seduti sul sellino. Impugniamo la manopola come se dovessimo affrontare una discesa e aggiustiamo il posizionamento della leva freno secondo il posizionamento che vediamo in foto:
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CORRETTO
Come si vede in foto l’impugnatura ottimale prevede che a leva del freno attivata il dito che impugna la leva sia perfettamente perpendicolare al manubrio. In questo modo non si vanno a stressare eccessivamente le articolazioni delle falangi e anche le dita che impugnano il manubrio lavorano dritte, ripartendosi in maniera uniforme lo sforzo.

13344.jpg

SBAGLIATO!
Nel caso che invece la leva sia posizionata troppo all’interno, la mano lavora storta. Il dito non lavora in asse e la forza necessaria ad impugnare le manopole non è distribuita tra le altre dita, ma concentrata prevalentemente sul medio. In questo caso si percepiranno indolenzimenti oltre che a medio e indice, anche sul palmo della mano, che non appoggia correttamente sulla manopola e sul polso che non lavora in asse.

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SBAGLIATO!
Se invece la leva è troppo all’interno (non fate caso alla posizione della manopola, immaginate che il manubrio finisca 1 cm dopo il mignolo) il problema è analogo al caso precedente. Lo sforzo di impugnatura del manubrio è ripartito tra mignolo ed anulare, dita non molto robuste e che si affaticano facilmente. Anche l’indice che aziona il freno non lavora in asse. Come prima il palmo non appoggia bene sulla manopola e possono verificarsi indolenzimenti alla mano o al polso.

Una volta che si è trovata la posizione ottimale della leva freno, si può scegliere il posizionamento del manettino, decidendo se posizionarlo prima o dopo il collarino del freno a seconda di come ci si trova meglio.

DISTANZA DELLA LEVA

La distanza della leva freno dal manubrio è anch’essa un parametro critico. I problemi causati da una non corretta distanza leva-manubrio riguardano essenzialmente indolenzimenti del dito del freno, indolenzimenti che però possono estendersi al dorso e al palmo della mano.

La scelta di questa distanza dipende essenzialmente dalla lunghezza delle dita della nostra mano, ma c’è anche una certa soggettività, nel senso che alcuni preferiscono leve più lontane o più vicine rispetto alla posizione ideale. Ad ogni modo qui di seguito riportiamo una procedura che personalmente trovo efficace.

13346.jpg

La corretta posizione si ottiene impugnando la leva tra la 2° e la 3° falange. A leva tutta estesa il dito deve arrivare agevolmente a prendere la leva, in modo che la 3° falange possa appoggiare completamente sulla leva. Si regola quindi la distanza della leva in modo che nella posizione di frenata, la 2° falange non debba compiere una rotazione di più d 90° rispetto alla 1° falange.

In questo modo la leva esercitata dai muscoli è più favorevole. Si tratta di un metodo empirico che in base alla mia esperienza funziona abbastanza bene. Ad ogni modo la posizione corretta della leva freno va trovata a sensazione, quindi se vi trovate meglio con la leva più vicina o distante, non c’è nulla di strano.

INCLINAZIONE DELLA LEVA

Parliamo ora dell’inclinazione della leva, ovvero di quanto questa vada ruotata in avanti attorno al manubrio verso il basso, in modo che punti verso terra.

La regola è molto semplice, ma di difficile attuazione. Il polso deve lavorare dritto, ovvero tra dorso della mano e avambraccio deve passare una linea retta, come in foto:
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In questo modo il peso che scarichiamo sul manubrio si trasferisce direttamente sul palmo, senza far lavorare le articolazioni del polso e i muscoli dell’avambraccio in maniera eccessiva.

Se la regola è semplice, in realtà non è facile da mettere in pratica. La guida della MTB è dinamica, ovvero quando si scende non c’è una posizione fissa del busto e delle spalle, ma questa varia a seconda degli ostacoli che si incontrano e della pendenza del percorso. Come fare quindi a regolare l’inclinazione delle leve freno se non c’è una posizione fissa del busto e delle braccia?

La risposta è che bisogna considerare una posizione intermedia. Ci si deve posizionare come se si stesse affrontando un rettilineo veloce su sentiero, di media pendenza. Questa è la posizione che teniamo per più tempo durante una discesa. La posizione non è fissa e dipende molto dall’impostazione geometrica della bici, dalla larghezza del manubrio, dalla lunghezza della bici, dalle misure antropometriche del biker, insomma da una miriade di fattori. Non si può quindi pretendere di riportare la stessa inclinazione da una bici all’altra o valutare quella di un amico, bisogna trovare la posizione giusta per sé.

Regolati questi tre parametri, la nostra leva freno dovrebbe essere a posto. Non è importante essere rigorosi al millimetro con queste regole, diciamo che si tratta come sempre di un’impostazione standard che poi può essere affinata a seconda delle abitudini del rider.

Non dimentichiamoci poi del fattore allenamento. Spesso l’indolenzimento è causato dal fatto che le mani non sono abituate alle forti sollecitazioni che trasmette la guida in mtb. Si può avere le leve freno posizionate perfettamente, ma se le nostre mani non sono abituate a lunghe discese continue, c’è poco da fare. L’unico modo è girare, cercando di fare meno pause possibile in discesa. Dopo un po i muscoli si abituano e l’indolenzimento si riduce.
 

maci68

Biker superioris
27/10/06
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Treviso
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Chromag
ottimo! e' lo stesso sistema che uso io, solo che ad occhio le metto piu' inclinate verso il basso, la misurazione la faccio in piedi sui pedali, considero che la maggior parte del tempo sono in piedi in discesa, e poi controllo che il polso sia in linea con il braccio.
complimenti!


p.s. e' una delle regolazione piu' importanti secondo me.....
 

charlye31

Biker superis
8/6/10
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a me succede una cosa...strana: se ruoto le leve verso l'alto (quindi avendole quasi in asse ipotizzando una discesa) il cavo o meglio la guaina "tira"...praticamente l'hanno fatta della lunghezza giusta giusta:specc: cmq grazie dei consigli cià
 

pennhouse2

Biker ciceronis
6/6/05
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TORINO
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da quando ho iniziato ad usare una forcella rigida mi sono accorto di quanto sia importante la posizione delle leve freno. All'inizio, con una posizione sbagliata arrivavo a fine giro con i polsi distrutti, ora con la posizione ottimizzata (non bastano 5 minuti, bisogna provare e riprovare) sopporto senza problemi pietraie e discese piuttosto lunghe.
Peccato che i produttori dei manettini cambio spesso non pensano ai nostri problemi e la scarsa compatibilità di alcune accoppiate manettini-freni rende problematico il raggiungimento di una posizione ideale.
Ciao
Fabio
 

Boda

Biker grossissimus
21/2/10
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Nel mondo.
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Neanche riesco a concludere la lettura dell'articolo in quanto permeato da un irritante tono da piccoli maestri. Ma la frase che mi ha mandato più in bestia è "... è tollerato l'utilizzo di due dita..."
Tollerato da chi? Ma chi sei (siete) per decidere di tollerare qualcosa a qualcuno? In base a quale legge, dottrina, filosofia di pensiero è proibito usare due tre o quattro dita per frenare salvo ottenere la tua (o vostra) paternale deroga?
E poi su quale presupposto si afferma senza minima ombra di dubbio che un principiante abbia la mano debole?
Forse un poco di umiltà in più non farebbe male.

Boda
 

rdifra

Biker tremendus
28/3/08
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Aosta
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Neanche riesco a concludere la lettura dell'articolo in quanto permeato da un irritante tono da piccoli maestri. Ma la frase che mi ha mandato più in bestia è "... è tollerato l'utilizzo di due dita..."
Tollerato da chi? Ma chi sei (siete) per decidere di tollerare qualcosa a qualcuno? In base a quale legge, dottrina, filosofia di pensiero è proibito usare due tre o quattro dita per frenare salvo ottenere la tua (o vostra) paternale deroga?
E poi su quale presupposto si afferma senza minima ombra di dubbio che un principiante abbia la mano debole?
Forse un poco di umiltà in più non farebbe male.

Boda

Concordo, la frase 'è tollerato l'utilizzo delle due dita' ha dato fastidio anche a me.

Mai pensato che i principianti in mtb magari non sono principianti in altri sport?
Che so, tipo l'arrampicata sportiva per fare l'esempio di uno sport che potenzia molto la mano...

Faccio che dire da subito che non mi sento principiante alla guida di una bici, ma che tengo comunque con due dita la leva perchè mi sento più sicuro, e che le rimanenti due dita impugnano molto saldamente il manubrio, senza aver paura di scendere perchè sono solo due e non tre...
 

gus

Biker infernalis
8/9/03
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magliano dei marsi (AQ)
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Honzo
Sono sbalordito: qualche giorno fa decido di approfondire il tema delle ruote, quindi pressione, tipo di pneumatici ecc, mi collego al sito e trovo l'articolo dedicato.
Ieri l'altro mi arriva la nuova piega e entro in crisi su come posizionare leve frene e comandi cambi (quale prima e quale dopo, inclinazione delle leve, distanza dalle manopole)con lunghe riflessioni meditative e invece oggi........ Dany sei un grande ;-)
 

Boda

Biker grossissimus
21/2/10
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Nel mondo.
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Aggiungo che io ne utilizzo uno solo che è il medio in quanto:

A) è il dito più lungo.

B) la presa maggiore si ottiene con pollice e indice* e non con pollice e medio, pertanto anche questo passaggio per cui si "deve" usare l'indice è opinabile.

* Fate delle prove, provate a stringere degli oggetti, dei tubi, quello che volete e poi ditemi se non è vero


Boda
 
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Pietro.68

...estiqaatsi...
14/9/10
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due...
Ottimo articolo, sono giorni che "frugno" in cerca della posizione ottimale.
@Boda: questi articoli sono consigli che si possono adattare alla grande maggioranza dei biker. Dany non ha la pretesa di essere "il verbo". Quella frase sulla "tolleranza" va presa come indicazione. Poi ognuno fa caso a se (tanto è vero che dice anche che i freni vanno regolati nel tempo provando e riprovando fino a che ognuno trova la sua regolazione ottimale). Se tu puoi dare consigli diversi (come quello sopra) sono ben accetti da tutti.
Ciao
 

paolorobertozr

Biker tremendus
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Nettuno
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specy enduro
Aggiungo che io ne utilizzo uno solo che è il medio in quanto:

A) è il dito più lungo.

B) la presa maggiore si ottiene con pollice e indice* e non con pollice e medio, pertanto anche questo passaggio per cui si "deve" usare l'indice è opinabile.

* Fate delle prove, provate a stringere degli oggetti, dei tubi, quello che volete e poi ditemi se non è vero


Boda

Boda, fai un esperimento anche tu...

Prova a prendere un manico di scopa con pollice ed indice...

poi con l'altra mano forzane la rotazione...

Poi prova a prenderlo con pollice e mignolo(anche solo pollice e mignolo) e fai la stessa prova... si crea una superficie di presa più grande, un braccio di leva che forza molto meno sui polsi... e contrasta meglio le rotazioni.
provare per credere.
 
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giannicentola

Biker novus
11/3/11
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Trani(BT)
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Veramente utili questi consigli, per me che sono da poco praticante. A parte i complimenti, ho letto della polemica sulla impugnatura a una o due dita, secondo me nell'articolo si vogliono dare dei consigli e non c'è bisogno di spaccare il pelo, è chiaro che poi ognuno adatta la tecnica di base alle esigenze personali. Saluti
 

mountaindoctor

Biker superioris
4/6/10
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Dublin
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Molto istruttivo.
Adesso ci vuole la posizione dei comandi cambio, però.

Beh, per quella prima ci vuole una Class Action contro Shimano e i suoi indicatori di rapporto inserito :arrabbiat:!

Articolo interessante, anche se l'avrei proposto in questo modo: "Leve freno e inclinazione manubrio: posizioniamoli correttamente".
Troppo importanti le variabili indotte dalla piega per separare le due cose, IMHO.

Comunque grazie, anche per questo mercoledì!
 

Mirco_83

Biker cesareus
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Prealpi Trevigiane.
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Bike
Troppe
Io invece l'ho trovato un articolo ottimo! (Come al solito!)

Per quanto riguarda la frase '' E' tollerato l'utilizzo delle due dita '', probabilmente è perchè ci si riferisce ad un buon impianto frenante a disco.
Esempio, nella mia vecchia bici, con i v-brake (pur essendo ceramici) era impensabile gestire una discesa frenando solo con un dito per mano, ora invece con gli elixir, mi posso permettere di staccare ad oltre 60 km/h sullo sterrato senza problemi e con un solo dito...
 

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