Scrivevo l'altra sera ad un'amica...
"La mtb non è una Passione sportiva per me, è una Passione e basta, capirai forse (o cercherò comunque di spiegartelo) come il Freeride sia una palestra di vita e non semplicemente uno sport, la bici i salti i drop le discese sono solo il mezzo per raggiungere la nudità interiore e trovarsi di fronte a se stessi. Quando stai sopra un drop e devi buttarti di sotto, siano 30cm o 3metri, tu hai paura, ma di quella migliore. Se ti insegue una tigre del bengala per divorarti tu scappi e in preda alla paura e all'istinto di sopravvivenza agisci e fai cose di cui neanche ti rendi conto, non sei lucido. Ti puoi tranquillamente buttare da 10m di dirupo per sfuggire a morte certa tra le sue fauci anche se normalmente non riesci a tuffarti nemmeno dal muretto della piscina. Quella paura non serve a niente, perchè non l'hai scelta tu. Quando invece stai lì con la tua bici sopra a un drop, prima di un salto o su un passaggio tecnico in montagna esposto col dirupo da una parte o balle varie, ci stai perchè sei tu che prendi la scelta di affrontare la tua paura. Nessuno ti ha obbligato a esser lì, e già è una buona base di partenza di auto-introspezione, ma in più oltre a non essere lì perchè obbligato ma per scelta, non sei nemmeno obbligato a fare le azioni conseguenti di saltare, droppare etc... cioè tu stai di fronte a una paura intima, che è solo tua perchè è tuo il limite che hai scelto (e ognuno li ha diversi infatti), nessuno ti costringe a fare niente nessuno ti obbliga nemmeno a essere lì, ma ci sei perchè tu l'hai voluto, e tu vuoi affrontarlo. Ora in quel momento non esiste più la tua persona costruita nella società finora, che tu sia medico ingegnere maschio femmina studente disoccupato fallito vincente padre figlio soddisfatto insoddisfatto felice triste, tu lì sei solo un INDIVIDUO nudo e crudo con un cuore che batte dei polmoni che respirano e una paura primordiale in corpo. Come essere all'età della pietra, cancellare 10.000 anni di storia dell'umanità e sentirsi una creatura di madre natura al pari di una lepre che magari ti guarda da un censuglio poco distante. Non sei più nessuno, sei tu-nessuno contro tu-paura. Un bel confronto, vinco io o lei? Vivo o muoio? Non importa. Io ho già imparato, ho imparato perchè non-ne-ero-obbligato, ho imparato a stare in piedi seppur-nessuno, e d'ora in avanti che io lo faccia con un drop o con le difficoltà della vita poco cambierà perchè ho trovato me stesso e starò in piedi comunque.
Delirio? Forse, ma ognuno ha il suo... per me gli sport estremi in genere contengono questo, io ho scelto la bici perchè non lo so, perchè da piccolo andavo per i boschi in mtb e mi piaceva da matti, ma penso che questo senso di auto-scoperta continuo che ti regala l'approcciarsi ai propri limiti personali sia quello che accomuna tutti quelli che li fanno, e non me ne vogliano i calciatori, ma credo che a tirar calci a un pallone non ci sia niente di tutto ciò..."
Prendete tutto così come m'è venuto, mi andava di condividerlo
"La mtb non è una Passione sportiva per me, è una Passione e basta, capirai forse (o cercherò comunque di spiegartelo) come il Freeride sia una palestra di vita e non semplicemente uno sport, la bici i salti i drop le discese sono solo il mezzo per raggiungere la nudità interiore e trovarsi di fronte a se stessi. Quando stai sopra un drop e devi buttarti di sotto, siano 30cm o 3metri, tu hai paura, ma di quella migliore. Se ti insegue una tigre del bengala per divorarti tu scappi e in preda alla paura e all'istinto di sopravvivenza agisci e fai cose di cui neanche ti rendi conto, non sei lucido. Ti puoi tranquillamente buttare da 10m di dirupo per sfuggire a morte certa tra le sue fauci anche se normalmente non riesci a tuffarti nemmeno dal muretto della piscina. Quella paura non serve a niente, perchè non l'hai scelta tu. Quando invece stai lì con la tua bici sopra a un drop, prima di un salto o su un passaggio tecnico in montagna esposto col dirupo da una parte o balle varie, ci stai perchè sei tu che prendi la scelta di affrontare la tua paura. Nessuno ti ha obbligato a esser lì, e già è una buona base di partenza di auto-introspezione, ma in più oltre a non essere lì perchè obbligato ma per scelta, non sei nemmeno obbligato a fare le azioni conseguenti di saltare, droppare etc... cioè tu stai di fronte a una paura intima, che è solo tua perchè è tuo il limite che hai scelto (e ognuno li ha diversi infatti), nessuno ti costringe a fare niente nessuno ti obbliga nemmeno a essere lì, ma ci sei perchè tu l'hai voluto, e tu vuoi affrontarlo. Ora in quel momento non esiste più la tua persona costruita nella società finora, che tu sia medico ingegnere maschio femmina studente disoccupato fallito vincente padre figlio soddisfatto insoddisfatto felice triste, tu lì sei solo un INDIVIDUO nudo e crudo con un cuore che batte dei polmoni che respirano e una paura primordiale in corpo. Come essere all'età della pietra, cancellare 10.000 anni di storia dell'umanità e sentirsi una creatura di madre natura al pari di una lepre che magari ti guarda da un censuglio poco distante. Non sei più nessuno, sei tu-nessuno contro tu-paura. Un bel confronto, vinco io o lei? Vivo o muoio? Non importa. Io ho già imparato, ho imparato perchè non-ne-ero-obbligato, ho imparato a stare in piedi seppur-nessuno, e d'ora in avanti che io lo faccia con un drop o con le difficoltà della vita poco cambierà perchè ho trovato me stesso e starò in piedi comunque.
Delirio? Forse, ma ognuno ha il suo... per me gli sport estremi in genere contengono questo, io ho scelto la bici perchè non lo so, perchè da piccolo andavo per i boschi in mtb e mi piaceva da matti, ma penso che questo senso di auto-scoperta continuo che ti regala l'approcciarsi ai propri limiti personali sia quello che accomuna tutti quelli che li fanno, e non me ne vogliano i calciatori, ma credo che a tirar calci a un pallone non ci sia niente di tutto ciò..."
Prendete tutto così come m'è venuto, mi andava di condividerlo