primo giorno: qui
3 giorni sulla neve e per 3 volte ho fallito!... ma non del tutto!
2° giorno sulla neve: Carega alla vigilia di Natale
è la vigilia di natale e sono passati solo 7 giorni dalla sortita baldense e, nonostante la delusione di non essere riuscito a raggiungere la vetta e nonostante una vocina mi diceva "tornaci", ho optato per questa avventura con Fratello e Dick sul Carega...le perplessità sono tante visto la copiosa neve in quota e il probabile ghiaccio sulla discesa programmata, l'E5, che già di suo è tosta.
Giazza... (questa cartolina è per voi tutti un augurio di buone feste e se la befana le ha già portate via tenetela buona per le feste del prossimo anno...AUGURI)
una volta attraversato il paesello-presepe giungo all'appuntamento con un pochino di ritardo..."ragazzi scusate l'ora ma mi son fermato a comperare le cartoline di natale"
pronti e via...
sempre piacevole l'asfaltata che porta al rifugio Revolto da dove parte la strada militare che oggi è rivestita di candida neve e perfettamente pedalabile anche senza le gomme chiodate
cima Trappola, Lessinia, domina l'alta val d'Illasi
dal rifugio Scalorbi comincia una dura e prevista spintata ...chissà se i tre ski-alpinisti laggiù in valle arriveranno prima di noi in cima!?
se non si spalla almeno un po' "xè 'n giro da gobi"
sono eccitato e il mio passo aumenta freneticamente dimenticando completamente la fatica. Non faccio più caso nemmeno alle difficoltà che aumentano con l'avanzare di quota. La montagna è per me una droga e io in questo momento mi sento completamente "fatto"!
Mi volto un momento e non vedo più gli amici...Dick non se la sente di continuare, probabilmente la ragione gli dice che raggiungere la vetta è impossibile! Convinzione dettata dal fatto che non ha portato con se le ciaspole, dal fatto che nuvoloni minacciosi si avvicinano velocemente, dal fatto che la forza del vento aumenta sempre più e dalla consapevolezza che il ritorno sarebbe stato probabilmente ed egualmente affrontato coi scarponi! Fratello, suo malgrado, ed anch'egli sprovvisto di ciaspole, non ha lasciato solo l'amico di tante avventure. Io invece, ciaspolemunito, continuo fiducioso dopo aver promesso che non sarei disceso dall'esposto e pericoloso E5.
Questa volta ce la faccio a raggiungere la vetta! Sono sicuro di farcela! Sono ben attrezzato, ciaspole, ghette, antiacqua, antivento, sacca idrica ancora piena, barrette, banana e panino non mancano e sopratutto, là in fondo allo zaino dove tengo gli atrezzi, ho l'indispensabile per sopravvivere in tutte le situazioni estreme... il coltellino svizzero!!!
Comunque non sono solo, lungo la via scorgo diversi alpinisti con i ramponi ai piedi... drogato sì, ma mica scemo!!!
uno sguardo indietro a quanto già fatto... con il cielo minaccioso
uno sguardo avanti a quanto manca... con il cielo blu felice di stare quassù
se dovesse peggiorare il meteo ho comunque la possibilità di trovar riparo in questa grotta
stremato dal fondo sempre più impervio giungo all'imbocco del vaio dei colori, in prossimità della cima Mosca. Il magnifico panorama sul vicentino e sul Pasubio mi ripaga di tutte le fatiche fin quì avute
anche la vista verso la via del ritorno non è male...com'è piccolo da quassù il rifugio Scalorbi!
hem! forse zoomando un pochino si vede!
scattate le foto panoramiche ricarico la bici a spalle e proseguo nel mentre un arrampicatore con picozza e ramponi sopraggiunge dal vajo dei colori...eh già! ci si può divertire anche senza la bike!
da quando sono rimasto solo è passata un'oretta e l'aumentare delle difficoltà nell'avanzare mi deprime e mette in dubbio la bontà della scelta fatta nel continuare! Avanzo comunque, non più fiducioso ma solamente speranzoso, e un'improvvisa e violenta folata di vento mi abbatte a terra...proprio quando l'autoscatto mi doveva immortalare in una banale posa
ciò nonostante me la rido ancora...anche perchè il folto gruppo di alpinisti che sta sopraggiungendo mi rassicura
a questo punto mi vesto per benino, calzo le ciaspole, ricarico l'autoscatto e mentre mi accingo a riprendere la bike in spalla arriva un'altra ventata
riparto con molti più dubbi
giungo al corno del leon
ho fame e mangio il panino, ho freddo e mi riparo dietro un masso, ho le punte delle dita della mano destra semicongelate e mi fanno parecchio male ma risolgo tenendole al calduccio tra i gioielli di famiglia!
l'agognata forcella che porta al rifugio Fraccaroli è vicina...4 ski-alpinisti scendono prima di aver raggiunto la forcella, forse sono gli stessi visti all'inizio dell'ascesa, anche loro non hanno passato quel muro di ghiaccio che ci separa dalla meta
il tempo migliora un pochino ma la pendenza notevole e la totale mancanza di una parvenza di traccia, oltre al ghiaccio che in alcuni tratti rende quasi inutili le ciaspole e l'orologio che inesorabilmente avanza mi inducono a rinunciare nell'intento!
Ahimè ho fallito! secondo fallimento...due su due!!!
mi volto e mi avvio al ritorno in uno scenario fantastico
la brevissima bufera ha creato una crosta di neve dura e gripposa che, con gradita sorpresa, mi permette di godere la discesa alla grande!
"MEGA DIVERTITA" lunga fino al Revolto... da quì mantengo la promessa fatta agli amici Dick e Fratello e mi accontento dei tagli
"ala fine de 'na sfachinada, anca se xè inverno, vien voja de un bagneto ristorator...o no!?"
decisamente no! meglio tornare all'auto
ho fallito l'obbiettivo però...
che figata di giornata!!! che grande divertita!!!
terzo giorno: qui
3 giorni sulla neve e per 3 volte ho fallito!... ma non del tutto!
2° giorno sulla neve: Carega alla vigilia di Natale
è la vigilia di natale e sono passati solo 7 giorni dalla sortita baldense e, nonostante la delusione di non essere riuscito a raggiungere la vetta e nonostante una vocina mi diceva "tornaci", ho optato per questa avventura con Fratello e Dick sul Carega...le perplessità sono tante visto la copiosa neve in quota e il probabile ghiaccio sulla discesa programmata, l'E5, che già di suo è tosta.
Giazza... (questa cartolina è per voi tutti un augurio di buone feste e se la befana le ha già portate via tenetela buona per le feste del prossimo anno...AUGURI)
una volta attraversato il paesello-presepe giungo all'appuntamento con un pochino di ritardo..."ragazzi scusate l'ora ma mi son fermato a comperare le cartoline di natale"
pronti e via...
sempre piacevole l'asfaltata che porta al rifugio Revolto da dove parte la strada militare che oggi è rivestita di candida neve e perfettamente pedalabile anche senza le gomme chiodate
cima Trappola, Lessinia, domina l'alta val d'Illasi
dal rifugio Scalorbi comincia una dura e prevista spintata ...chissà se i tre ski-alpinisti laggiù in valle arriveranno prima di noi in cima!?
se non si spalla almeno un po' "xè 'n giro da gobi"
sono eccitato e il mio passo aumenta freneticamente dimenticando completamente la fatica. Non faccio più caso nemmeno alle difficoltà che aumentano con l'avanzare di quota. La montagna è per me una droga e io in questo momento mi sento completamente "fatto"!
Mi volto un momento e non vedo più gli amici...Dick non se la sente di continuare, probabilmente la ragione gli dice che raggiungere la vetta è impossibile! Convinzione dettata dal fatto che non ha portato con se le ciaspole, dal fatto che nuvoloni minacciosi si avvicinano velocemente, dal fatto che la forza del vento aumenta sempre più e dalla consapevolezza che il ritorno sarebbe stato probabilmente ed egualmente affrontato coi scarponi! Fratello, suo malgrado, ed anch'egli sprovvisto di ciaspole, non ha lasciato solo l'amico di tante avventure. Io invece, ciaspolemunito, continuo fiducioso dopo aver promesso che non sarei disceso dall'esposto e pericoloso E5.
Questa volta ce la faccio a raggiungere la vetta! Sono sicuro di farcela! Sono ben attrezzato, ciaspole, ghette, antiacqua, antivento, sacca idrica ancora piena, barrette, banana e panino non mancano e sopratutto, là in fondo allo zaino dove tengo gli atrezzi, ho l'indispensabile per sopravvivere in tutte le situazioni estreme... il coltellino svizzero!!!
Comunque non sono solo, lungo la via scorgo diversi alpinisti con i ramponi ai piedi... drogato sì, ma mica scemo!!!
uno sguardo indietro a quanto già fatto... con il cielo minaccioso
uno sguardo avanti a quanto manca... con il cielo blu felice di stare quassù
se dovesse peggiorare il meteo ho comunque la possibilità di trovar riparo in questa grotta
stremato dal fondo sempre più impervio giungo all'imbocco del vaio dei colori, in prossimità della cima Mosca. Il magnifico panorama sul vicentino e sul Pasubio mi ripaga di tutte le fatiche fin quì avute
anche la vista verso la via del ritorno non è male...com'è piccolo da quassù il rifugio Scalorbi!
hem! forse zoomando un pochino si vede!
scattate le foto panoramiche ricarico la bici a spalle e proseguo nel mentre un arrampicatore con picozza e ramponi sopraggiunge dal vajo dei colori...eh già! ci si può divertire anche senza la bike!
da quando sono rimasto solo è passata un'oretta e l'aumentare delle difficoltà nell'avanzare mi deprime e mette in dubbio la bontà della scelta fatta nel continuare! Avanzo comunque, non più fiducioso ma solamente speranzoso, e un'improvvisa e violenta folata di vento mi abbatte a terra...proprio quando l'autoscatto mi doveva immortalare in una banale posa
ciò nonostante me la rido ancora...anche perchè il folto gruppo di alpinisti che sta sopraggiungendo mi rassicura
a questo punto mi vesto per benino, calzo le ciaspole, ricarico l'autoscatto e mentre mi accingo a riprendere la bike in spalla arriva un'altra ventata
riparto con molti più dubbi
giungo al corno del leon
ho fame e mangio il panino, ho freddo e mi riparo dietro un masso, ho le punte delle dita della mano destra semicongelate e mi fanno parecchio male ma risolgo tenendole al calduccio tra i gioielli di famiglia!
l'agognata forcella che porta al rifugio Fraccaroli è vicina...4 ski-alpinisti scendono prima di aver raggiunto la forcella, forse sono gli stessi visti all'inizio dell'ascesa, anche loro non hanno passato quel muro di ghiaccio che ci separa dalla meta
il tempo migliora un pochino ma la pendenza notevole e la totale mancanza di una parvenza di traccia, oltre al ghiaccio che in alcuni tratti rende quasi inutili le ciaspole e l'orologio che inesorabilmente avanza mi inducono a rinunciare nell'intento!
Ahimè ho fallito! secondo fallimento...due su due!!!
mi volto e mi avvio al ritorno in uno scenario fantastico
la brevissima bufera ha creato una crosta di neve dura e gripposa che, con gradita sorpresa, mi permette di godere la discesa alla grande!
"MEGA DIVERTITA" lunga fino al Revolto... da quì mantengo la promessa fatta agli amici Dick e Fratello e mi accontento dei tagli
"ala fine de 'na sfachinada, anca se xè inverno, vien voja de un bagneto ristorator...o no!?"
decisamente no! meglio tornare all'auto
ho fallito l'obbiettivo però...
che figata di giornata!!! che grande divertita!!!
terzo giorno: qui