Rispondi alla discussione

Capisco il senso dell'articolo, su LinkedIn tra i professionisti del settore il buco di Rapha ha stimolato commenti di ogni tipo. Ma che cosa si può aggiungere? In un'era in cui anche auto-motive e moto-motive stanno a pecora, i marchi bici che chance hanno di raggiungere l'agognata "crescita infinita™"?


Di interessante rimane che l'Italia è sempre più periferia del marketing. L'era Rapha è venuta e andata, l'epopea di MAAP e PNS ha raggiunto il suo apogeo e forse già in fase discendente, e il pubblico italiano sta ancora a Castelli e Santini. Più che altro se mi metto nei panni dei responsabili marketing delle aziende estere, il nostro Paese è un buco nero per gli investimenti di ogni marchio globale.