Questo contributo spiega un po' le abitudini delle vipere
Stefano
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]LA VIPERA
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[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Nella famiglia dei viperidi (viperidae) sono riuniti i serpenti il cui apparato velenifero ha raggiunto il massimo del perfezionamento con la dentatura di tipo solenoglifo. Il Mascellare è molto corto e su di esso sono impiantate le zanne forate internamente come un ago da siringa e il cataletto si apre allapice del dente con un taglio a becco di flauto. A fauci chiuse i denti veleniferi sono piegati contro la mascella, con un meccanismo di ossa e di legamenti; quando la bocca viene aperta i denti ruotano in avanti di 90° . Allatto del morso i muscoli che circondano la ghiandola velenifera la spremono facendo uscire con violenza il tossico che passando nei cataletti delle zanne viene iniettato direttamente nel corpo della vittima e quindi completamente utilizzato per lavvelenamento. In caso di caduta o di rottura le zanne vengono rimpiazzate con altre retrostanti. Questa potente arma è usata dai viperini per la caccia, ma viene spostata anche per la difesa; il veleno oltre che uccidere la vittima , o comunque immobilizzarla, inizia anche la digestione. Un sistema così efficace è particolarmente adatto a serpenti solenoglifi che sono quindi incapaci di un rapido inseguimento e di buona agilità. E raro infatti che questi serpenti cerchino la preda, preferiscono starsene in agguato e che sia lei a passare nelle vicinanze. Il corpo dei viperini è tozzo, la testa molto differenziata dal collo, gli occhi abbastanza grandi hanno le pupille ellittiche verticali, la coda è corta e ben distinguibile dal corpo. Le squame sono embricate e carenate conferendo allanimale un aspetto scabroso. Le dimensioni dei viperini sono in genere modeste restando tra i 40 cm e il metro, le abitudini sono crepuscolari e in parte notturne, ma è molto facile vederle anche di giorno specialmente in primavera durante i loro spostamenti o ferme in termoregolazione. Il territorio italiano ospita quattro specie di vipere: Vipera dal Corno (Vipera Ammodytes), Marasso (Vipera Berus), Vipera dellOrsini (Vipera Ursinii), Aspide (Vipera Aspis). La vipera dellOrsini è presente solo nellItalia Meridionale mentre sulle Apuane sono presenti tutte le altre specie. La più diffusa è sicuramente laspide, assai diffuso è anche il marasso mentre la vipera dal corno è piuttosto rara (in alcune zone a cavallo dellAppennino è frutto di ripopolamenti mirati, non dimentichiamo che la vipera è un insostituibile predatore di piccoli mammiferi e come tale ricopre un importante ruolo nellecosistema).
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Nei disegni, dalla posizione di riposo è possibile distinguere le vipere dai serpenti innocui: A) colubro lucertino disteso o raccolto con il capo che poggia o sul tronco o sul terreno; B) biscia dal collare con il capo appoggiato al centro delle spire; C) vipera con il capo appoggiato sul corpo in posizione esterna rispetto alle spire e rivolto verso l'alto.
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Marasso: il marasso (Vipera Berus)ha il corpo leggermente più slanciato rispetto alla forma tipica, il corpo è coperto da squame larghe, lornamento può variare ma nella forma tipica è composto da una striscia dorsale nera zig-zagante che a volte forma dei rombi, mentre il colore di fondo è grigio o bruno; ma è molto difficile dare una descrizione precisa[/FONT][FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]
[/FONT][FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Lhabitat del marasso va dalle aride sassaie di montagna ai pascoli erbosi, ai boschi fino alle rive dei fiumi e alle paludi. Ha abitudini più diurne di altre specie ed è molto attivo alla mattina dopo la termoregolazione, che avviene in luoghi appartati e ben soleggiati in modo da elevare la temperatura corporea in poco tempo. Si nutre di micromammiferi ed uccelletti che uccide con un morso. In genere non è assolutamente aggressivo e tenta la fuga se si sente in pericolo ma, come tutte le vipere, se viene toccato o si sente impossibilitato alla fuga, forma allora una S col proprio corpo e soffia. Se lintruso non si allontana rischia un morso per nulla piacevole e la maggior parte delle volte si deve ricorrere al siero antiofidico per salvargli la vita. Il marasso trascorre la stagione fredda in tane individuali o collettive da cui uscirà a primavera. I maschi escono per primi dai ricoveri e dopo un periodo di termoregolazione per riattivare il giusto funzionamento metabolico inizia la stagione degli amori. I maschi si fronteggiano ingaggiando duelli rituali dove non si osservano mai morsi, i due contendenti si avvinghiano emettendo forti soffi ed ondeggiando finché il sottomesso si allontana inseguito per un breve tratto dal vincitore. La femmina resta passiva. In agosto settembre la femmina partorisce da cinque a venti piccoli che nascono avvolti in una leggera membrana che si rompe quasi subito lasciandoli liberi. Nei pochi giorni successivi i piccoli possono aumentare di peso anche se non si nutrono per la rapida idratazione che i tessuti subiscono e sono velenosi fin dalla nascita.[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Aspide: [/FONT][FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]laspide (Vipera Aspis) è la più comune vipera italiana (e apuana), il suo aspetto è quello tipico dei viperini con testa vistosa ben staccata dal collo, corpo tozzo e coda corta, pupille ellittiche verticali che dimostrano un certo adattamento allattività nelle ore crepuscolari e notturne. [/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Lattività è però strettamente condizionata dalla temperatura; trascorre linverno rintanato solitario o in coppie, spesso in zone comuni di svernamento. Anche per il genere aspis i primi ad uscire sono i maschi seguiti, dopo alcune settimane, dalle femmine. Nei primi tempi lunica attività e la termoregolazione. Nel primo mattino la vipera cerca punti di termoregolazione staccati dal terreno e quindi sali sui rami o cespugli molto bassi; raggiunta una temperatura più alta scende a terra e continua la termoregolazione sul terreno. Il punto di termoregolazione deve essere vicino a vegetazione bassa o fessure nella roccia in modo che al primo pericolo lanimale possa rintanarsi. Quando la temperatura è troppo alta la vipera sta rintanata o nascosta tra la vegetazione. Anche tra i maschi di aspis si verificano combattimenti ritualizzati con gli animali che si avvicinano alzando la parte anteriore del corpo, si agganciano collo a collo e tirano e spingono lavversario fino a farlo cadere. La femmina partorisce piccoli vivi che escono ancora avvolti dalluovo che però subito si apre; alle nostre latitudini le femmine partoriscono in genere ogni anno ma in climi meno favorevoli possono farlo ogni due quattro anni.[/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Vipera dal corno: [/FONT][FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]la vipera dal corno (Vipera Ammodytes) ha il corpo coperto da squame larghe, corpo tipico dei viperini con testa vistosa ben staccata dal collo, corpo tozzo e coda corta, pupille ellittiche verticali. [/FONT]
[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]La livrea di colore bruno è caratterizzata da una striscia zigzagante scura sul dorso. E facilmente riconoscibile dalla caratteristica protuberanza, simile ad un corno da cui il nome, che presenta nella parte anteriore della testa sopra le narici. Ha abitudini simili allaspide.[/FONT][FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]Le vipere non sono territoriali nel vero senso della parola, ma posseggono uno spazio vitale estremamente variabile da luogo a luogo e dipendente da diversi fattori, quali esposizione, quantità di cibo, tipo di vegetazione, eccetera.
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