Venerdì 9/7
Con i colleghi non si è combinato niente. Tra chi ha visto al mattino due gocce di pioggia, chi è stato colpito da squaraquaus e chi semplicemente ha tirato pacco, mi trovo da solo.
Ore 15.30, mi cambio velocemente in ufficio, rischiando di essere preso in mutande dalla signora delle pulizie o da qualche operaia che mi vede attraverso i vetri, be dai al limite mi becco un richiamo. Esco e salgo in macchina, non ho ancora deciso dove pedalare, intanto vado a casa, mollo l'auto e poi vediamo. Sbarco la bici e ... ok ... deciso ... bitume ... dove ? Strada costiera.
Pedalo in mezzo al casino del centro di Trieste. Comunque in bici sei avvantaggiato, rulli tutti quanti (per Kosso rullare = passare), le auto sono impastate nel traffico e con la bici ti infili ovunque, quasi anche nella macchina di quel caxxone che apre la portiera senza guardare, derapata lunga, la forka che si abbassa, ti fermi a pochi cm del caxxone e lui ti manda a cagare. Ha rischiato un destro nervoso sul naso, tipo quelli che ti vengono da istinto, poi il buon senso prevale, mica tanto, perchè gli rispondo "se ero in auto eri storpio o morto" e me ne vado ...
Arrivo in periferia (Barcola), lungo la strada costiera, piena zeppa di bagnanti, anche qui il traffico è mieloso, in fuorisella rullo tutti, viaggio in fila con le moto e i scooter. Finito il tratto "balneare" finisce il traffico, ora le auto sfrecciano a 70-80 km/h e io mi ritrovo a pedalare in leggera salita sui 20 (Kossolento) poi un 'po meglio su falsopiano.
Mi ero scordato quanto bella fosse la nostra strada costiera, il pomeriggio, il sole che si riflette sul mare, le barche in lontananza, la laguna di Grado, dietro vedi Trieste, qualche nuvola innocente, i monti costieri della Slovenia e la costa dell'Istria.
Ti viene la voglia di attraversare la strada ed affacciarti a questa cartolina a 180 gradi. Sei su un balcone di roccia, saranno circa 200 metri sopra il mare, i gabbiani volano di sotto, sei più alto di loro, le onde ricamano una trama sul mare.
Con l'auto perdi tutto, solo in bici e a piedi puoi vedere tutto ciò.
Arrivo a Sistiana e comincio a pedalare con ritmo, mi diverto a camminare sopra la riga bianca, vedo per quanto riesco a starci sopra. Le ruote da 2.1 fanno un bel rumore sulla riga.
Sembra leggera discesa, e non può essere che così visto che Monfalcone è al livello del mare, ci arrivo in poco tempo, questo pezzo non mi ha lasciato niente di particolare.
A Monfalcone ... che fare ? Passo da Mao per salutarlo e così mi riguardo una Trek che volevo far prendere alla moglie. Poi si vedrà, forse pedalerò su per Selz e Doberdò ...
Prima di entrare da Mao una ragazza bionda sta tentando di mettere un cestino sulla sua bici da passeggio, io che sono un "mus" (asino) manco ci penso a scendere a darle una mano, almeno a chederle se le serve. Lei mi vede è mi da una occhiata, profonda, più tardi, troppo tardi io l'ho interpretata con un "hei, dammi una mano !".
Passo davanti alla casa di un collega e lo trovo in giardino, mi ospita con una bevuta e vai con i discorsi di bici, anche la sua compagna va in bici e bla bla bla. Mi danno info interessanti per un giretto in Austria, starei li delle ore a chiaccherare ma devo pensare di tornare in dietro.
Rieccomi in sella verso casa, adesso anche a Monfalcone c'è traffico, ma qui le strade sono belle larghe e anche gli automobilisti sono abituati alle bici. Riprendo la stessa strada dell'andata ma prima voglio farmi un pezzo della pista ciclabile che costeggia il canale, veramente carina, sento l'aria più fresca e mi piace. Penso che sono fortunati qui, da noi le piste ciclabili in città non esistono.
Nuovamente in strada, e adesso mi impegno sulla pedalata vedo di tenere un ritmo decente, dopotutto in Agosto dovrò farmi quasi 120-160km in bici, evvai ...
Rullo altri in bici con andatura da passeggio, il cardio segna 170 costante, sto spingendo.
Poco prima di Sistiana tendo a mollare un 'po, in lontananza vedo una ragazza in bici, sembra una bici da passeggio, è bionda con la coda, un tatuaggio, ma ... ma si ...ma no ... è quella di prima.
Uazz quanto tira, mi rimetto a spingere e mi avvicino, sono col fiatone ... agganciata.
Lei mi sente, non so se per via del mio fiatone, o dalla mia catena che fa un "cic cic" oppure dalle ruote da 2.1 sulla riga bianca.
La rullo, e le passo un ciao sorridente, che lei contraccambia. E' bellissima, il viso è dolce come la sua voce. Mi sta dietro, bestia come pedala, ad un tratto mi lancio al lato della strada che è sterrato, cammino parallelo ma molto più lento, lei mi rulla perchè resta in strada.
Sono su una specie di marciapiede e decido di scendere per riprenderla, salto giù come non sono mai riuscito a fare, ho tentato di fare il salto e come risultato ho alzato tutta la bici e sono atterrato perfetto. Mai capitato, di solito Kosso ha un rapporto poco buono con i marciapiedi alti. Si si ... ho fatto un drop, mi sento figo, almeno fin quando non la riprendo.
Lei alza le sue dolci rotondità dalla sella, i pantaloni neri mettono in avidenza che è sudata, e io mi sento meglio perchè anche lei è un essere umano, io sono sudato come una spugna piena d'acqua. Pedala fuorisella e la sua accelerazione e tale che sembra stia facendo un salto nell'iperspazio, cavolo ma quanto tira ... Kosso fuorisella, cardio a 184 e la riprendo. In fase di rullaggio le passo un "Riciao" a 600 denti, lei ride.
Bellissimo angelo sono riuscito a fare il buffone e a farti ridere ... poi davanti rido io da solo ...
A Sistiana mi lancio nel parcheggio sperando che lei vada dritta così la rirullo, ma no, si ferma, attraversa la strada sulle righe e va per le sue ... fine dei giochi. Ciao Angelo dolcissimo.
In costiera rullo altri tre che hanno andatura bighellonante, essendo carico spingo di brutto con la volontà di arrivare a casa sfinito, se non patisci non migliori ...
Ecco sono alla periferia di Trieste, di nuovo caos, bagnanti, auto. Un cavolo di un bus mi rulla sfiorandomi, e mi incazzo come na bestia. Dietro ci sono moto e motorini che non riescono a rullarlo.
Kossoincazzato pianta un 3-9 sui grip shift, fuorisella e rullo il bus che è in leggera accelarazione. Moto e motorini dietro a Kossoincazzoso, mi serve una corona più grande e un pignone più piccolo ma mi devo accontentare dei 42-11, rullato sto ammasso azzurro di bus mi rullano i vari
dueruotemotorizzati che mi guardano di strano, cardio segna la max a 192 e ho l'aria un 'po sconvolta.
Torno ad avere una andatura umana, il bus mi rirulla, stavolta "a distanza", alcuni passeggeri mi fissano, cissà come mai ...
Davanti a me, con andatura da passeggio una ragazza, riccioli, tonalità scura, riflesso rosso, mini nera, sandali, canotta bianca. E' di una rigidità impressionante, ogni buca la fa rimbalzare sulla sella a molle, pedala con le ginocchia strette, forse per via della minigonna. Sembra non far
niente per evitare le buche e i tombini, io al confronto sono biscia perchè le buche piacciono tanto alla mia marza e allora vedo di prenderle ...
La rullo al rallenty e le passo un "ciao" da serio, anche se mi verrebbe da rotolare perterra dalle risate, come sobbalza sulla sella è veramente divertente. Lei manco si gira e non mi caga, tra me e me penso
"uazz che selvadiga" (selvatica). Il diavolo.
Penso che dovrei provare anch'io una sella a molla sulla rigida, già immagino una discesa dal marciapiede rimanendo seduto ... boink boink boink
Proseguo e sono in centro, rullo le auto catramate nel traffico compresa una dei vigili urbani, vorrei saper impennare come quelli che fanno street, ma sono impedito assai e di sicuro mi faccio male. Penso che figo dev'essere impennare a fianco dei vigili urbani.
Sento che le coscie che protestano, sono calde, mi ricordano il bruciore di una discesa con gli sci tutta di un fiato a schivare gli imbecilli che non sanno sciare e vanno giù per le piste nere ingrippandosi alla prima strettoia con il muro. Oppure quelle dove ti trovi a fine giornata i mammelloni di neve, si i spakkagambe ... sii agressivo, faccia e punte degli sci a valle e vaiiii ... dalle rive al colle di San Giusto vedo di fare la salita un 'po fuorisella, le ultime forze, l'ultimo sprint, e ho ritrovato l'auto.
Recupero lo zaino con l'abbigliamento da impiegato e torno un 'po indietro.
Ora la bici è in cantina e ha 65km in più, bello, non mi ricordavo più com'era il bitume in mtb. Che incontri ...
Con i colleghi non si è combinato niente. Tra chi ha visto al mattino due gocce di pioggia, chi è stato colpito da squaraquaus e chi semplicemente ha tirato pacco, mi trovo da solo.
Ore 15.30, mi cambio velocemente in ufficio, rischiando di essere preso in mutande dalla signora delle pulizie o da qualche operaia che mi vede attraverso i vetri, be dai al limite mi becco un richiamo. Esco e salgo in macchina, non ho ancora deciso dove pedalare, intanto vado a casa, mollo l'auto e poi vediamo. Sbarco la bici e ... ok ... deciso ... bitume ... dove ? Strada costiera.
Pedalo in mezzo al casino del centro di Trieste. Comunque in bici sei avvantaggiato, rulli tutti quanti (per Kosso rullare = passare), le auto sono impastate nel traffico e con la bici ti infili ovunque, quasi anche nella macchina di quel caxxone che apre la portiera senza guardare, derapata lunga, la forka che si abbassa, ti fermi a pochi cm del caxxone e lui ti manda a cagare. Ha rischiato un destro nervoso sul naso, tipo quelli che ti vengono da istinto, poi il buon senso prevale, mica tanto, perchè gli rispondo "se ero in auto eri storpio o morto" e me ne vado ...
Arrivo in periferia (Barcola), lungo la strada costiera, piena zeppa di bagnanti, anche qui il traffico è mieloso, in fuorisella rullo tutti, viaggio in fila con le moto e i scooter. Finito il tratto "balneare" finisce il traffico, ora le auto sfrecciano a 70-80 km/h e io mi ritrovo a pedalare in leggera salita sui 20 (Kossolento) poi un 'po meglio su falsopiano.
Mi ero scordato quanto bella fosse la nostra strada costiera, il pomeriggio, il sole che si riflette sul mare, le barche in lontananza, la laguna di Grado, dietro vedi Trieste, qualche nuvola innocente, i monti costieri della Slovenia e la costa dell'Istria.
Ti viene la voglia di attraversare la strada ed affacciarti a questa cartolina a 180 gradi. Sei su un balcone di roccia, saranno circa 200 metri sopra il mare, i gabbiani volano di sotto, sei più alto di loro, le onde ricamano una trama sul mare.
Con l'auto perdi tutto, solo in bici e a piedi puoi vedere tutto ciò.
Arrivo a Sistiana e comincio a pedalare con ritmo, mi diverto a camminare sopra la riga bianca, vedo per quanto riesco a starci sopra. Le ruote da 2.1 fanno un bel rumore sulla riga.
Sembra leggera discesa, e non può essere che così visto che Monfalcone è al livello del mare, ci arrivo in poco tempo, questo pezzo non mi ha lasciato niente di particolare.
A Monfalcone ... che fare ? Passo da Mao per salutarlo e così mi riguardo una Trek che volevo far prendere alla moglie. Poi si vedrà, forse pedalerò su per Selz e Doberdò ...
Prima di entrare da Mao una ragazza bionda sta tentando di mettere un cestino sulla sua bici da passeggio, io che sono un "mus" (asino) manco ci penso a scendere a darle una mano, almeno a chederle se le serve. Lei mi vede è mi da una occhiata, profonda, più tardi, troppo tardi io l'ho interpretata con un "hei, dammi una mano !".
Passo davanti alla casa di un collega e lo trovo in giardino, mi ospita con una bevuta e vai con i discorsi di bici, anche la sua compagna va in bici e bla bla bla. Mi danno info interessanti per un giretto in Austria, starei li delle ore a chiaccherare ma devo pensare di tornare in dietro.
Rieccomi in sella verso casa, adesso anche a Monfalcone c'è traffico, ma qui le strade sono belle larghe e anche gli automobilisti sono abituati alle bici. Riprendo la stessa strada dell'andata ma prima voglio farmi un pezzo della pista ciclabile che costeggia il canale, veramente carina, sento l'aria più fresca e mi piace. Penso che sono fortunati qui, da noi le piste ciclabili in città non esistono.
Nuovamente in strada, e adesso mi impegno sulla pedalata vedo di tenere un ritmo decente, dopotutto in Agosto dovrò farmi quasi 120-160km in bici, evvai ...
Rullo altri in bici con andatura da passeggio, il cardio segna 170 costante, sto spingendo.
Poco prima di Sistiana tendo a mollare un 'po, in lontananza vedo una ragazza in bici, sembra una bici da passeggio, è bionda con la coda, un tatuaggio, ma ... ma si ...ma no ... è quella di prima.
Uazz quanto tira, mi rimetto a spingere e mi avvicino, sono col fiatone ... agganciata.
Lei mi sente, non so se per via del mio fiatone, o dalla mia catena che fa un "cic cic" oppure dalle ruote da 2.1 sulla riga bianca.
La rullo, e le passo un ciao sorridente, che lei contraccambia. E' bellissima, il viso è dolce come la sua voce. Mi sta dietro, bestia come pedala, ad un tratto mi lancio al lato della strada che è sterrato, cammino parallelo ma molto più lento, lei mi rulla perchè resta in strada.
Sono su una specie di marciapiede e decido di scendere per riprenderla, salto giù come non sono mai riuscito a fare, ho tentato di fare il salto e come risultato ho alzato tutta la bici e sono atterrato perfetto. Mai capitato, di solito Kosso ha un rapporto poco buono con i marciapiedi alti. Si si ... ho fatto un drop, mi sento figo, almeno fin quando non la riprendo.
Lei alza le sue dolci rotondità dalla sella, i pantaloni neri mettono in avidenza che è sudata, e io mi sento meglio perchè anche lei è un essere umano, io sono sudato come una spugna piena d'acqua. Pedala fuorisella e la sua accelerazione e tale che sembra stia facendo un salto nell'iperspazio, cavolo ma quanto tira ... Kosso fuorisella, cardio a 184 e la riprendo. In fase di rullaggio le passo un "Riciao" a 600 denti, lei ride.
Bellissimo angelo sono riuscito a fare il buffone e a farti ridere ... poi davanti rido io da solo ...
A Sistiana mi lancio nel parcheggio sperando che lei vada dritta così la rirullo, ma no, si ferma, attraversa la strada sulle righe e va per le sue ... fine dei giochi. Ciao Angelo dolcissimo.
In costiera rullo altri tre che hanno andatura bighellonante, essendo carico spingo di brutto con la volontà di arrivare a casa sfinito, se non patisci non migliori ...
Ecco sono alla periferia di Trieste, di nuovo caos, bagnanti, auto. Un cavolo di un bus mi rulla sfiorandomi, e mi incazzo come na bestia. Dietro ci sono moto e motorini che non riescono a rullarlo.
Kossoincazzato pianta un 3-9 sui grip shift, fuorisella e rullo il bus che è in leggera accelarazione. Moto e motorini dietro a Kossoincazzoso, mi serve una corona più grande e un pignone più piccolo ma mi devo accontentare dei 42-11, rullato sto ammasso azzurro di bus mi rullano i vari
dueruotemotorizzati che mi guardano di strano, cardio segna la max a 192 e ho l'aria un 'po sconvolta.
Torno ad avere una andatura umana, il bus mi rirulla, stavolta "a distanza", alcuni passeggeri mi fissano, cissà come mai ...
Davanti a me, con andatura da passeggio una ragazza, riccioli, tonalità scura, riflesso rosso, mini nera, sandali, canotta bianca. E' di una rigidità impressionante, ogni buca la fa rimbalzare sulla sella a molle, pedala con le ginocchia strette, forse per via della minigonna. Sembra non far
niente per evitare le buche e i tombini, io al confronto sono biscia perchè le buche piacciono tanto alla mia marza e allora vedo di prenderle ...
La rullo al rallenty e le passo un "ciao" da serio, anche se mi verrebbe da rotolare perterra dalle risate, come sobbalza sulla sella è veramente divertente. Lei manco si gira e non mi caga, tra me e me penso
"uazz che selvadiga" (selvatica). Il diavolo.
Penso che dovrei provare anch'io una sella a molla sulla rigida, già immagino una discesa dal marciapiede rimanendo seduto ... boink boink boink
Proseguo e sono in centro, rullo le auto catramate nel traffico compresa una dei vigili urbani, vorrei saper impennare come quelli che fanno street, ma sono impedito assai e di sicuro mi faccio male. Penso che figo dev'essere impennare a fianco dei vigili urbani.
Sento che le coscie che protestano, sono calde, mi ricordano il bruciore di una discesa con gli sci tutta di un fiato a schivare gli imbecilli che non sanno sciare e vanno giù per le piste nere ingrippandosi alla prima strettoia con il muro. Oppure quelle dove ti trovi a fine giornata i mammelloni di neve, si i spakkagambe ... sii agressivo, faccia e punte degli sci a valle e vaiiii ... dalle rive al colle di San Giusto vedo di fare la salita un 'po fuorisella, le ultime forze, l'ultimo sprint, e ho ritrovato l'auto.
Recupero lo zaino con l'abbigliamento da impiegato e torno un 'po indietro.
Ora la bici è in cantina e ha 65km in più, bello, non mi ricordavo più com'era il bitume in mtb. Che incontri ...