L'addio

Muto2 · 15/10/14

Oggi vado al supermercato del paese con mia moglie e l'addetta al banco
dei salumi/formaggi mi fa:
Ciao Enrico, volevo dirti che sabato e domenica prossimi mio marito ( ha un negozio di bici ) organizza a Valmanera ( il mio bike park personale sigh ) un test per provare
la gamma SCOTT
Mia moglie mi ha incenerito con lo sguardo, ed ha detto alla sventurata che a me
era preclusa l'attività.
Eccheccavolo !! capitano tutte a me !!
Il Muto

Nikkeribe · 15/10/14

Muto2 ha scritto:
Oggi vado al supermercato del mio paese con mia moglie e l'addetta al banco
dei salumi/formaggi mi fa:
Ciao Enrico, volevo dirti che sabato e domenica prossimi mio marito ( ha un negozio di bici ) organizza a Valmanera ( il mio bike park personale sigh ) un test per provare
la gamma SCOTT
Mia moglie mi ha incenerito con lo sguardo, ed ha detto alla sventurata che a me
era preclusa l'attività.
Eccheccavolo !! capitano tutte a me !!
Il Muto

L'ho sempre detto: andare al supermercato con la moglie è sempre una sventura cosmica!!!

Muto2 · 15/10/14

Nikkeribe ha scritto:
L'ho sempre detto: andare al supermercato con la moglie è sempre una sventura cosmica!!!

Caponord · 31/10/14

Nikkeribe ha scritto:
Non c'è niente da fare; la vita è una ruota, che gira, gira... come rinascono le stagioni, rinascono le persone e i loro animi, le gioie, le paure, le incertezze, le bellezze vissute e quelle ancora da vivere.
QUOTE]

bello...ma non vero. Purtroppo le persone non rinascono... ho letto con grande attenzione, passione, interesse tutto il 3D e apprezzato i tanti punti di vista differenti ma...le persone non rinascono, chi ha spaccato la schiena non torna a camminare, gli anni passati non tornano, le bellezze e le emozioni vissute non si possono rivivere.. la vita non è circolare dove tutto ricomincia, è ciclica!! Tanta passione verso la bici è ammirevole ma troppa passione (sopratutto con famiglia e over 50...) è pericolosa e sconfina rapidamente nell'egoismo... io credo che la decisione di riprendere dopo gravi infortuni vada condivisa con chi ci vive accanto e si dovrà subire le conseguenze di eventuali 'sfighe' future, non con altri appassionati sul forum che (e lo dico con tutto l'affetto possibile..) sono troppo di parte...

Nikkeribe · 31/10/14

Caponord ha scritto:
Nikkeribe ha scritto:

Non c'è niente da fare; la vita è una ruota, che gira, gira... come rinascono le stagioni, rinascono le persone e i loro animi, le gioie, le paure, le incertezze, le bellezze vissute e quelle ancora da vivere.
QUOTE]

bello...ma non vero. Purtroppo le persone non rinascono... ho letto con grande attenzione, passione, interesse tutto il 3D e apprezzato i tanti punti di vista differenti ma...le persone non rinascono, chi ha spaccato la schiena non torna a camminare, gli anni passati non tornano, le bellezze e le emozioni vissute non si possono rivivere.. la vita non è circolare dove tutto ricomincia, è ciclica!! Tanta passione verso la bici è ammirevole ma troppa passione (sopratutto con famiglia e over 50...) è pericolosa e sconfina rapidamente nell'egoismo... io credo che la decisione di riprendere dopo gravi infortuni vada condivisa con chi ci vive accanto e si dovrà subire le conseguenze di eventuali 'sfighe' future, non con altri appassionati sul forum che (e lo dico con tutto l'affetto possibile..) sono troppo di parte...

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Non sono d'accordo e ti spiego perchè:
Intanto cominciamo a definire che il "è vero" o il "non è vero" non esistono, sono solo atteggiamenti influenzati dalla coscienza di chi interpreta in relazione diretta alle proprie esperienze.... al massimo c'è il "verosimile" e il "non verosimile".
Anche il fatto che chi ha spaccato la schiena non torna a camminare è discutibile: non torna a camminare, certo, ma l'esempio (il più famoso) di Zanardi di sicuro fa riflettere di come se ne possano fare mille altre, e di come la vita, seppur trasformata, riservi cose che neanche sapevi che esistessero.
Per me la differenza la fa il limite mentale; c'è chi lo vede come un muro insormontabile e c'è chi invece lo abbatte e lo supera.

Caponord · 31/10/14

Nikkeribe ha scritto:
Caponord ha scritto:

Non sono d'accordo e ti spiego perchè:
Intanto cominciamo a definire che il "è vero" o il "non è vero" non esistono, sono solo atteggiamenti influenzati dalla coscienza di chi interpreta in relazione diretta alle proprie esperienze.... al massimo c'è il "verosimile" e il "non verosimile".
Anche il fatto che chi ha spaccato la schiena non torna a camminare è discutibile: non torna a camminare, certo, ma l'esempio (il più famoso) di Zanardi di sicuro fa riflettere di come se ne possano fare mille altre, e di come la vita, seppur trasformata, riservi cose che neanche sapevi che esistessero.
Per me la differenza la fa il limite mentale; c'è chi lo vede come un muro insormontabile e c'è chi invece lo abbatte e lo supera.

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Apprezzo il tuo punto di vista e ti ringrazio per lo scambio di opinioni..ma ti assicuro che il vero esiste eccome, a meno di non scomodare platone,. Zanardi le gambe non le ha davvero più. ..se cadi e ti confronti da vicino con la fine come mi è successo due volte negli ultimi 13 mesi, ti ci confronti davvero! Se devi fare 3 operazioni in un anno le devi fare per davvero! Non c'è come provare grossi infortuni per capire quanto siamo veri e delicati. Il tuo punto di vista è nobile e l'ho avuto anche io per molti anni. Ma quando da ciò che fai dipendono altre persone e ciò che ti succede mette a rischio loro e la tua integrità fisica in modo definitivo ti accorgi di quanto è tutto tremendamente vero. Non ci credi quando sei a terra e senti l'ambulanza che arriva ma cazz. ..viene proprio per te..è davvero brutto...scusa lo sfogo un po pessimista. ..

Tc70 · 31/10/14

Caponord ha scritto:
Nikkeribe ha scritto:

Non c'è niente da fare; la vita è una ruota, che gira, gira... come rinascono le stagioni, rinascono le persone e i loro animi, le gioie, le paure, le incertezze, le bellezze vissute e quelle ancora da vivere.
QUOTE]

bello...ma non vero. Purtroppo le persone non rinascono... ho letto con grande attenzione, passione, interesse tutto il 3D e apprezzato i tanti punti di vista differenti ma...le persone non rinascono, chi ha spaccato la schiena non torna a camminare, gli anni passati non tornano, le bellezze e le emozioni vissute non si possono rivivere.. la vita non è circolare dove tutto ricomincia, è ciclica!! Tanta passione verso la bici è ammirevole ma troppa passione (sopratutto con famiglia e over 50...) è pericolosa e sconfina rapidamente nell'egoismo... io credo che la decisione di riprendere dopo gravi infortuni vada condivisa con chi ci vive accanto e si dovrà subire le conseguenze di eventuali 'sfighe' future, non con altri appassionati sul forum che (e lo dico con tutto l'affetto possibile..) sono troppo di parte...

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Nikkeribe ha scritto:

Caponord ha scritto:

Non sono d'accordo e ti spiego perchè:
Intanto cominciamo a definire che il "è vero" o il "non è vero" non esistono, sono solo atteggiamenti influenzati dalla coscienza di chi interpreta in relazione diretta alle proprie esperienze.... al massimo c'è il "verosimile" e il "non verosimile".
Anche il fatto che chi ha spaccato la schiena non torna a camminare è discutibile: non torna a camminare, certo, ma l'esempio (il più famoso) di Zanardi di sicuro fa riflettere di come se ne possano fare mille altre, e di come la vita, seppur trasformata, riservi cose che neanche sapevi che esistessero.
Per me la differenza la fa il limite mentale; c'è chi lo vede come un muro insormontabile e c'è chi invece lo abbatte e lo supera.

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Condivido ciò detto da Nikeribe,ma non discrimino nemmeno Caponord...un mio amico è stato travolto con un auto,2 vertebre rotte,polso rotto,traumi vari...e dopo quasi 1 anno è ritornato caparbiamente in sella e va forte come prima...io per un incidente finii in coma...stetti fermo più di 1 anno e mezzo,non era sicuro che ritornassi a far sport e mi han salvato proprio per il rotto della cuffia...(all'epoca ,trekking a tutto spiano e partite a calcetto con amici),comprai una mtb da supermercato per girettare in paese...dopo più di 20 anni sono ancora qui che pedalo,forse incoscientemente,ma la forza di volontà che nasce dentro le persone è qualcosa di inspiegabile,bisogna provarle,viverle,esserci dentro e sopratutto non ha età...se il caro [MENTION=17577]Muto[/MENTION] un giorno deciderà di ritornare in sella,sarà la sua caparbia forza di volontà che glielo farà fare,poi sulle sue posizioni con la famiglia non entro in merito,ma ce la può fare,carattere ne ha da vendere...

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Caponord · 31/10/14

Tc70 ha scritto:
Caponord ha scritto:

Nikkeribe ha scritto:

Condivido ciò detto da Nikeribe,ma non discrimino nemmeno Caponord...un mio amico è stato travolto con un auto,2 vertebre rotte,polso rotto,traumi vari...e dopo quasi 1 anno è ritornato caparbiamente in sella e va forte come prima...io per un incidente finii in coma...stetti fermo più di 1 anno e mezzo,non era sicuro che ritornassi a far sport e mi han salvato proprio per il rotto della cuffia...(all'epoca ,trekking a tutto spiano e partite a calcetto con amici),comprai una mtb da supermercato per girettare in paese...dopo più di 20 anni sono ancora qui che pedalo,forse incoscientemente,ma la forza di volontà che nasce dentro le persone è qualcosa di inspiegabile,bisogna provarle,viverle,esserci dentro e sopratutto non ha età...se il caro [MENTION=17577]Muto[/MENTION] un giorno deciderà di ritornare in sella,sarà la sua caparbia forza di volontà che glielo farà fare,poi sulle sue posizioni con la famiglia non entro in merito,ma ce la può fare,carattere ne ha da vendere...

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...certo...ma quello che intendo è che la posizione verso la famiglia che è ovviamente una questione personale è enormemente più importante che non la voglia di pedalare. Soprattutto oltre una certa età e quando si è già sperimentata la facilità di farsi davvero male e quanto è sottile il confine tra star bene e star malissimo. Cioè io non farei così tanto il tifo perché un over 50enne con famiglia torni in sella dopo un grave infortunio. Non ci vedo nulla di eroico nel tornare in sella come se gli anni e gli eventi non abbiano nessun peso. Il carattere da vendere non serve per tornare in sella dove basta la passione e l'incoscienza. Il carattere da vendere serve per capire quando è ora di tirare i remi in barca...

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Nikkeribe · 31/10/14

Caponord ha scritto:
Tc70 ha scritto:

Caponord ha scritto:

...certo...ma quello che intendo è che la posizione verso la famiglia che è ovviamente una questione personale è enormemente più importante che non la voglia di pedalare. Soprattutto oltre una certa età e quando si è già sperimentata la facilità di farsi davvero male e quanto è sottile il confine tra star bene e star malissimo. Cioè io non farei così tanto il tifo perché un over 50enne con famiglia torni in sella dopo un grave infortunio. Non ci vedo nulla di eroico nel tornare in sella come se gli anni e gli eventi non abbiano nessun peso. Il carattere da vendere non serve per tornare in sella dove basta la passione e l'incoscienza. Il carattere da vendere serve per capire quando è ora di tirare i remi in barca...

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No! Il carattere da vendere serve per decidere la cosa giusta da fare, anche se va contro tutto il resto!
Io, comunque, disquisivo solo di come l'anima di una persona riesca a trovare risorse nascoste in situazioni estreme; non di certo che bisogna perdere le gambe, spezzarsi la vita o sfiorare l'irreparabile per reagire, ma della maniera caratteriale di adattarsi a casi difficilissimi, a prima vista disperati.... finisca, poi, come finisca.

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Dario B · 1/11/14

Ottima discussione, che ne dite di pedalare sino all'ultimo respirone ?

Per gli incidenti è necessario resistere, guarire, tornare poi a quello che piace.

E non c'è stile di vita più bello
di essere stati capaci di fare All Mouuntain Bike sino all'ESTREMO

e poi riuscire a dimensionarsi anche sulle ciclabili in pianura e dove si può.

Di sicuro FINIRA' anche TUTTO rimarrà la nostra essenza, il nostro spirito
ma perché appendere la bici al chiodo ?

Una pedalatina appena possibile è essenziale, è fonte di vita.

Non deve essere un andare al supermercato,
quello è sgobbo, a piedi, in bici, in moto, in automobile, è un dovere, non è SVAGO.

Pedalare a svago è qualcosa che rende come a portata di tutti la Filosofia.
Occorre come sognare di compiere un momento di vera libertà,
che per me è tutto il giorno, ma non più di 14 ore.

La differenza poi tra compiere questo come in moto oppure in bici oppure a piedi
è solo dal parlare bene a se stessi, in cui la meditazione deve trovare questa libertà
e poi nella pratica reale ad esempio se c'è fatica non lo è, è avventura.

E via così, cioè nello sport piace il ritorno a praticarlo.

Questo piacere è come quello di stare in famiglia, è il medesimo, ma son due realtà,
una magari che desidera Freeride e salite a bici in spalla per la quota dell'iniziare la discesa, e l'altra è come questo desiderio di trovare il gruppo di amici sparsi qua e la sulla Terra che ci supporta.

Freeride e salite a bici in spalla, oppure pedalata in ciclabile in pianura
sono due aspetti medesimi di libertà fuori dalla famiglia, in cui poi si fa ritorno.

Non è che ci sono differenze sul tipo di meta, basta che l'idea di avere una meta continui tutta la vita, sempre. Si perde qualcosa e tanto a rinunciare a qualsiasi cosa.

ciao

Muto2 · 1/11/14

Caponord ha scritto:
Nikkeribe ha scritto:

Non c'è niente da fare; la vita è una ruota, che gira, gira... come rinascono le stagioni, rinascono le persone e i loro animi, le gioie, le paure, le incertezze, le bellezze vissute e quelle ancora da vivere.
QUOTE]

bello...ma non vero. Purtroppo le persone non rinascono... ho letto con grande attenzione, passione, interesse tutto il 3D e apprezzato i tanti punti di vista differenti ma...le persone non rinascono, chi ha spaccato la schiena non torna a camminare, gli anni passati non tornano, le bellezze e le emozioni vissute non si possono rivivere.. la vita non è circolare dove tutto ricomincia, è ciclica!! Tanta passione verso la bici è ammirevole ma troppa passione (sopratutto con famiglia e over 50...) è pericolosa e sconfina rapidamente nell'egoismo... io credo che la decisione di riprendere dopo gravi infortuni vada condivisa con chi ci vive accanto e si dovrà subire le conseguenze di eventuali 'sfighe' future, non con altri appassionati sul forum che (e lo dico con tutto l'affetto possibile..) sono troppo di parte...

Clicca per allargare...

Forse, potrebbe essere che tu abbia ragione.
Sapessi quante seghe mentali mi sono fatto e mi sto facendo solo per il fatto di
tenere all'oscuro mia moglie di questa mia " rinascita ".
Ho messo la parola tra virgolette perché chiamare rinascita le due o tre uscite
fatte con la mtb andando piano e facendo con paura le discese che prima
percorrevo a tutta, mi sembra un po' esagerato.
Potrebbe anche essere che tu abbia ragione a dire che ho cercato solidarietà in un
luogo ( il forum ) dove sapevo benissimo che l'avrei trovata.
Per sopire i miei rimorsi e appunto i dubbi sul fatto che tu abbia questa ragione,
sono in trattative con un mio collega di lavoro per vendere anche il " muletto " che attualmente uso.
Così non cadrò in tentazione e non rischierò più di cadere, anche perché
questa volta all'orizzonte si profilerà un divorzio e la disoccupazione.

Il Muto

Nikkeribe · 1/11/14

Muto2 ha scritto:
Caponord ha scritto:

Forse, potrebbe essere che tu abbia ragione.
Sapessi quante seghe mentali mi sono e mi sto facendo solo per il fatto di
tenere all'oscuro mia moglie di questa mia " rinascita ".
Ho messo la parola tra virgolette perché chiamare rinascita le due o tre uscite
fatte con la mtb andando piano e facendo con paura le discese che prima
percorrevo a tutta, mi sembra un po' esagerato.
Potrebbe anche essere che tu abbia ragione a dire che ho cercato solidarietà in un
luogo ( il forum ) dove sapevo benissimo che l'avrei trovata.
Per sopire i miei rimorsi e appunto i dubbi sul fatto che tu abbia questa ragione,
sono in trattative con un mio collega di lavoro per vendere anche il " muletto " che attualmente uso.
Così non cadrò in tentazione e non rischierò più di cadere, anche perché
questa volta all'orizzonte si profilerà un divorzio e la disoccupazione.

Il Muto

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Potrebbe anche essere.... potrebbe anche essere.... quello che sicuramente è, e mi autocito, è che Il carattere da vendere serve per decidere la cosa giusta da fare, anche se va contro tutto il resto! .... qualunque esso sia.

Detto tra me e te, e che rimanga tra noi, bici o non bici, hai tutto il mio rispetto per quello che sei e per ciò che fai. Sempre e comunque.

Muto2 · 1/11/14

Vorrei ringraziare il caro Nicola, Capo nord e Dario B.
Nei vostri interventi dite tutti e tre cose giuste:
con più di 50 anni e una famiglia, devo stare attento. Vero
le risorse per continuare a fare quello che vuoi le trovi dentro di te. Vero anche questo
e sono anche convinto che si perde tanto a rinunciare sempre.
In quanto a Tc 70 ( che ringrazio ), beh...forse mi sopravvaluta.
Sarà meglio che impari a pedalare in modo diverso.
Una spalla lussata e due vertebre rotte fanno riflettere.
Il Muto

sorriso61 · 2/11/14

auguri di pronta guarigione ,spero che tu non molli ma scelga di scendere con prudenza,si può andare in mtb divertendosi ma rischiando di meno non devi dimostrare ha nessuno che sai andare forte,quando c'è pericolo scendi vedrai che ti diverti ugualmente,pensa alla salute continua ciao

Tc70 · 2/11/14

Muto2 ha scritto:
In quanto a Tc 70 ( che ringrazio ), beh...forse mi sopravvaluta.
Sarà meglio che impari a pedalare in modo diverso.
Una spalla lussata e due vertebre rotte fanno riflettere.
Il Muto

Enrico,non è questione di sopravvalutare,la mia più che altro era una sorta di spronazione a non arrendersi,apposta ti ho fatto l'esempio del mio amico...anche lui con 2 vertebre rotte (e il polso),solo ci ha messo meno tempo di te a guarire,e di anni ne ha 48 con moglie e figlie...eppure grazie alla sua caparbieta',ad una famiglia che in parte lo accontenta,ad amici come me che andavano a trovarlo e lo aiutavano sia moralmente che fisicamente han contribuito ad un veloce recupero...e stata dura per lui e lo so,sopratutto psicologicamente,ma le persone che gli stavano accanto han fatto si che non cadesse in baratri senza ritorno...capisco benissimo che in casi come questi a 50 anni forse sia ora di pensare,non dico di tirare i remi in barca,ma quantomeno ponderare bene ciò che si sta facendo,ricordandosi sempre della famiglia...famiglia che però dovrebbe,se pur sia capibile che sia dura, anche venir un pochettino incontro alle tue esigenze,non dico di ritornare cattivo a far free a tutto salti,ma almeno anche dell'xc semplice,dove ancora potresti godere di ciò che ti fece innamorare di questo sport...luoghi,viste paesaggi,amici...insomma tutto ciò che fa sentire bene dentro e fuori...e con il cuore ti auguro che tutto questo ti succeda...

Muto2 · 2/11/14

Tc70 ha scritto:
Enrico,non è questione di sopravvalutare,la mia più che altro era una sorta di spronazione a non arrendersi,apposta ti ho fatto l'esempio del mio amico...anche lui con 2 vertebre rotte (e il polso),solo ci ha messo meno tempo di te a guarire,e di anni ne ha 48 con moglie e figlie...eppure grazie alla sua caparbieta',ad una famiglia che in parte lo accontenta,ad amici come me che andavano a trovarlo e lo aiutavano sia moralmente che fisicamente han contribuito ad un veloce recupero...e stata dura per lui e lo so,sopratutto psicologicamente,ma le persone che gli stavano accanto han fatto si che non cadesse in baratri senza ritorno...capisco benissimo che in casi come questi a 50 anni forse sia ora di pensare,non dico di tirare i remi in barca,ma quantomeno ponderare bene ciò che si sta facendo,ricordandosi sempre della famiglia...famiglia che però dovrebbe,se pur sia capibile che sia dura, anche venir un pochettino incontro alle tue esigenze,non dico di ritornare cattivo a far free a tutto salti,ma almeno anche dell'xc semplice,dove ancora potresti godere di ciò che ti fece innamorare di questo sport...luoghi,viste paesaggi,amici...insomma tutto ciò che fa sentire bene dentro e fuori...e con il cuore ti auguro che tutto questo ti succeda...

Non vorrei aver scaricato tutte le colpe addosso a mia moglie, Luca.
Anch'io adesso ho più paura e tiro i freni.
Come dice Sorriso 61, penso moltissimo alla famiglia le rare volte
che esco.
Intendiamoci, giretti xc, mica come ero abituato prima.
Sai cosa realmente mi fece innamorare di questo sport?
Il senso di solitudine ed indipendenza che provavo quando raidavo nei
boschi o sulle mie colline.
Perché in fin dei conti sono un solitario.
La mia meta preferita adesso è una valleta fuori mano circondata da colline senza una casa in vista ed un enorme prato in fondo valle che è sempre ricoperto di fiori.
La attraverso sull'unica stradina bianca e arrivato all'altezza del prato mi fermo e siedo sulla riva della strada a farmi rosolare dal sole, sentire il canto degli uccellini e meditare.
Bello vero?
Il Muto bucolico

Tc70 · 2/11/14

Muto2 ha scritto:
Non vorrei aver scaricato tutte le colpe addosso a mia moglie, Luca.
Anch'io adesso ho più paura e tiro i freni.
Come dice Sorriso 61, penso moltissimo alla famiglia le rare volte
che esco.
Intendiamoci, giretti xc, mica come ero abituato prima.
Sai cosa realmente mi fece innamorare di questo sport?
Il senso di solitudine ed indipendenza che provavo quando raidavo nei
boschi o sulle mie colline.
Perché in fin dei conti sono un solitario.
La mia meta preferita adesso è una valleta fuori mano circondata da colline senza una casa in vista ed un enorme prato in fondo valle che è sempre ricoperto di fiori.
La attraverso sull'unica stradina bianca e arrivato all'altezza del prato mi fermo e siedo sulla riva della strada a farmi rosolare dal sole, sentire il canto degli uccellini e meditare.
Bello vero?
Il Muto bucolico

Direi proprio di si...contemplazione...

Rockyluca · 8/11/14

Muto2 ha scritto:
La attraverso sull'unica stradina bianca e arrivato all'altezza del prato mi fermo e siedo sulla riva della strada a farmi rosolare dal sole, sentire il canto degli uccellini e meditare.
Bello vero?
Il Muto bucolico

fantastico!
hai reso perfettamente l'idea di quello che io e molti di noi intendiamo per "esco in mountain bike"

Jaco MtB · 8/11/14

Muto2 ha scritto:
Non vorrei aver scaricato tutte le colpe addosso a mia moglie, Luca.
Anch'io adesso ho più paura e tiro i freni.
Come dice Sorriso 61, penso moltissimo alla famiglia le rare volte
che esco.
Intendiamoci, giretti xc, mica come ero abituato prima.
Sai cosa realmente mi fece innamorare di questo sport?
Il senso di solitudine ed indipendenza che provavo quando raidavo nei
boschi o sulle mie colline.
Perché in fin dei conti sono un solitario.
La mia meta preferita adesso è una valleta fuori mano circondata da colline senza una casa in vista ed un enorme prato in fondo valle che è sempre ricoperto di fiori.
La attraverso sull'unica stradina bianca e arrivato all'altezza del prato mi fermo e siedo sulla riva della strada a farmi rosolare dal sole, sentire il canto degli uccellini e meditare.
Bello vero?
Il Muto bucolico

Quoto in toto... per ora non riesco a dire altro. Vale!

Muto2 · 8/11/14

Rockyluca ha scritto:
fantastico!
hai reso perfettamente l'idea di quello che io e molti di noi intendiamo per "esco in mountain bike"

Dici sul serio Luca?
Non so voi, ma io lo faccio quando voglio staccare con tutto quanto, prendermi una pausa.
Allora esco da solo, pedalo e mi estraneo. Non importa quanto breve sia questa pausa.
Immergermi anche solo per dieci minuti nel silenzio mi consente di ricaricare le pile.
Il Muto scarico

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