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E' questo il punto. Ci hanno chiesto di stare a casa NON per eliminare il virus, ma per rallentare il suo impatto sul sistema sanitario. Diluendo le uscite, spianando la curva dei contagi, non farai altro che far incontrare le persone con il virus a tassi più accettabili, visto e considerato quanto tempo poi impieghi uno a guarire.

Non sono un medico, non posso dare indicazioni precise, ma continuo a pensare, dentro di me, che questa quarantena sia rischiosa: per salvare il salvabile stiamo rischiando un tracollo economico, con molte più vittime, da qui a qualche mese, rispetto a quelle da covid. Bada bene: è solo una sensazione, non suffragata da alcuna prova... però c'è sto campanello d'allarme che mi sta dicendo che tutto non sta andando nel migliore dei modi.

Aggiungiamoci un continuo tasso di crescita del contagio, nonostante il mese di clausura. I numeri, a quanto sembra, paiono dimostrare che noi non siamo gli incivili che vengono dipinti. In base ai controlli fatti, solo il 2,3% delle persone erano fuori norma e sono state sanzionate. Ora mi chiedo: è possibile che questo 2,3% sia responsabile di questa continua crescita?

Inoltre nessuno riesce a togliermi di dosso questa idea che il criminalizzare (responsabilizzare sarebbe meglio) il cittadino medio non sia che l'ennesima presa in giro perpetrata da una classe politica inetta ed incapace.