Per quel che ne ho capito io ascoltando ciò che capita qui a giro, lo stare a casa serve sopratutto a non invadere gli ospedali di contagi (visto che il virus si propaga troppo in fretta). d'accordo che se vai per conto tuo attento a non fare assembramenti magari fai meno danno di chi va a fare la spesa, e che uscire ogni tanto serve per non perdere il capo. Però in base a cosa permetto di stabilire se il mio spostamento è giusto o no? al mio giudizio? purtroppo se lasci all'intenzione delle persone, come è stato fatto la gente se ne sbatte (se ne sbatte anche così). Esci a prendere una boccata d'aria, ti fermi a chiacchera col conoscente o con il parente ed infetti o rimani infettato con conseguente trasmissione a catena ed affollamento di ospedali da parte di chi ha i sintomi peggiori.
Il rischio di andare in bici, piuttosto che a piedi nel bosco o lo stare a casa inoltre non è basato solo sulle probabilità, ma anche sulla gravità di un possibile danno, se cado a velocità più elevate è più facile che mi faccia male, così come se metto male un piede su una radice.
si può anche scivolare in doccia e stroncarsi, per carità, sicuramente. ma perché rischiare l'una e l'altra cosa?
poi [USER=1]@marco[/USER]: la storia dei cellulari non l'ho capita, già essere tracciato per ogni menata da google e company mi da noia al cervello, istituzionalizzare questa cosa mi sembra peggio che rimanere a casa.
Di sicuro si dovrà uscire di nuovo, ed il problema economico è veramente spaventoso, ma mi spaventa di più vivere di persona una situazione tipo Bergamo dove ci sono più morti in un mese che in un anno intero, ed invece grazie alla fortuna che non ha colpito all'inizio la zona dove abito posso contare su un rallentamento dei contagi intorno a casa in attesa di vaccini/medicine/soluzioni vere, che potrebbero anche non arrivare in tempo ma che sono sicuramente più vicine giorno dopo giorno.