La via dei berici

thefast ha scritto:

Si trova la traccia GPS?

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No purtroppo no si trova solo quella dell'anno scorso che e' uguale solo x la prima parte.

Nicola mtb ha scritto:

No purtroppo no si trova solo quella dell'anno scorso che e' uguale solo x la prima parte.

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Stamattina alle 8.15 ci siamo recati al piazzale della partenza per cercare di testare il percorso 2011. Non ci siamo riusciti.
Non c'era ne un indicazione, ne un cartello, ne una tabella. Meno male che nel Garmin avevo la traccia 2010...

Bella bella anche questa edizione! La tanta gente purtroppo frenava il gruppo in diversi punti, tanto che si procdeva a piedi.organizzazione buona, qua.che curva poteva essere segnalata meglio, ma nel complesso tt ok. Post "gara" al solito devastante:birra e sopressa hanno completato quello che le rqmpe avevano iniziato. Spakateari sempre i mejo!

Bella gara come al solito eterno discorso "nn competitiva ma dove?!?"
Organizzazione ottima pero segnalato molto molto male in parecchi hanno sbagliato percorso per fortuna alla fine si rincongiugeva sempre con qualche centinaio di mt in più.
Chiuso in 2h09

Percorso lungo bello e divertente! Giornata stupenda....

Classifiche on-line su http://winningtime.it

Tanto asfalto e tanti tratti di trasferimento. Più tappi di quelli incontrati l'anno scorso (solo uno alla scorsa edizione, all'imbocco del primo single-track..).
Percorso decisamente meno interessante di quello degli anni scorsi, come sempre belli i sentieri sia in discesa che in salita (pure la salitona sassosa); complimenti all'organizzazione per il ristoro ultrafornito, e per la mancanza totale di colonna al ritiro del numero di gara (che, visto il cambio di formula di quest'anno, non era per nulla scontato).
Sono inoltre contento di sapere che solamente poco più di un migliaio di bikers hanno deciso di correre col chip, contro 2700 e passa iscritti.
Ho sentito di qualche schianto che ha richiesto l'intervento dell'ambulanza (come accade sempre del resto)... spero che stiano tutti bene.

Comunque credo che un'annata così polverosa e calda non si sia mani vista... se penso che alcune volte si è corso in mezzo alla nebbia... e in questo caso: viva la nebbia!

Alla prossima!

a mio avviso percorso invece bello ed interessante ma non adatto per una non competitiva di 2600 e passa persone, partenti tutti assieme.
sarebbe fenomenale invece organizzare una gran fondo di sabato agonistica e fare la non agonistica domenica.

Bellissimo percorso, ottima organizzazione visto anche l'alto numero di partecipanti, forse far partire a gruppi scaglionati eviterebbe un po' i grossi intasamenti altrimenti inevitabili. tempo circa 3h

giuva74 ha scritto:

a mio avviso percorso invece bello ed interessante ma non adatto per una non competitiva di 2600 e passa persone, partenti tutti assieme.
sarebbe fenomenale invece organizzare una gran fondo di sabato agonistica e fare la non agonistica domenica.

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jeanluc ha scritto:

Bellissimo percorso, ottima organizzazione visto anche l'alto numero di partecipanti, forse far partire a gruppi scaglionati eviterebbe un po' i grossi intasamenti altrimenti inevitabili. tempo circa 3h

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Proposte del genere vengono fatte immancabilmente ogni anno. Le partenze scaglionate a mio avviso risolverebbero solamente il primo ingorgo (forse).
Il discorso è che mentre ad una granfondo "normale" c'è gente che bene o male un minimo di tecnica ce l'ha, sia per le discese che per le salite, alle non competitive aperte a tutti ci sono anche quelli che peccano un po' in manico, e che affrontano la benché minima difficoltà a velocità ridottissima o a piedi.
Stando così le cose, puoi pensare a tutti gli accorgimenti in partenza, ma di tappi ce ne saranno sempre. Sotto quest'ottica potrebbe risultare utile avere una partenza riservata agli agonisti e una agli escursioniti, almeno i primi troverebbero (condizionale) il campo libero dai meno dotati... per i secondi invece, come succede per tutte le altre granfondo la situazione non cambierebbe di tanto, visto che anche tra gli escursionisti c'è tanta gente che corre con spirito agonistico.
A me invece va benissimo così. Con un accorgimento: una bella salita di 5 km all'inizio, possibilmente su strada sterrata, in modo da dilatare notevolmente il gruppo, pronti per buttarsi dentro al primo single track.

Condivido i commenti del mio socio di ruota, e aggiungo che secondo me ci sarà sempre più gente che parteciperà a questa manifestazione...
Comunque in merito alla salita lunga... ho paura che non esista come la vorremmo, sennò qualcuno dell'organizzazione ci avrebbe già pensato...credo...

vespaio ha scritto:

Proposte del genere vengono fatte immancabilmente ogni anno. Le partenze scaglionate a mio avviso risolverebbero solamente il primo ingorgo (forse).
Il discorso è che mentre ad una granfondo "normale" c'è gente che bene o male un minimo di tecnica ce l'ha, sia per le discese che per le salite, alle non competitive aperte a tutti ci sono anche quelli che peccano un po' in manico, e che affrontano la benché minima difficoltà a velocità ridottissima o a piedi.
Stando così le cose, puoi pensare a tutti gli accorgimenti in partenza, ma di tappi ce ne saranno sempre. Sotto quest'ottica potrebbe risultare utile avere una partenza riservata agli agonisti e una agli escursioniti, almeno i primi troverebbero (condizionale) il campo libero dai meno dotati... per i secondi invece, come succede per tutte le altre granfondo la situazione non cambierebbe di tanto, visto che anche tra gli escursionisti c'è tanta gente che corre con spirito agonistico.
A me invece va benissimo così. Con un accorgimento: una bella salita di 5 km all'inizio, possibilmente su strada sterrata, in modo da dilatare notevolmente il gruppo, pronti per buttarsi dentro al primo single track.

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vespaio ha scritto:

Proposte del genere vengono fatte immancabilmente ogni anno. Le partenze scaglionate a mio avviso risolverebbero solamente il primo ingorgo (forse).
Il discorso è che mentre ad una granfondo "normale" c'è gente che bene o male un minimo di tecnica ce l'ha, sia per le discese che per le salite, alle non competitive aperte a tutti ci sono anche quelli che peccano un po' in manico, e che affrontano la benché minima difficoltà a velocità ridottissima o a piedi.
Stando così le cose, puoi pensare a tutti gli accorgimenti in partenza, ma di tappi ce ne saranno sempre. Sotto quest'ottica potrebbe risultare utile avere una partenza riservata agli agonisti e una agli escursioniti, almeno i primi troverebbero (condizionale) il campo libero dai meno dotati... per i secondi invece, come succede per tutte le altre granfondo la situazione non cambierebbe di tanto, visto che anche tra gli escursionisti c'è tanta gente che corre con spirito agonistico.
A me invece va benissimo così. Con un accorgimento: una bella salita di 5 km all'inizio, possibilmente su strada sterrata, in modo da dilatare notevolmente il gruppo, pronti per buttarsi dentro al primo single track.

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Alex lo Specialissimo ha scritto:

Condivido i commenti del mio socio di ruota, e aggiungo che secondo me ci sarà sempre più gente che parteciperà a questa manifestazione...
Comunque in merito alla salita lunga... ho paura che non esista come la vorremmo, sennò qualcuno dell'organizzazione ci avrebbe già pensato...credo...

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la salita lunga ci sarebbe ma non partendo da sant'agostino; è l'unica strada bianca di circa 6 km sui colli berici ed è la TECLA una strada bianca che parte da Longare e arriva su a San Rocco di Arcugnano. il problema sarebbe spostare tutta la logistica ma ormai Sant'agostino si è affezzionato a questa manifestazione

comunque la soluzione ci sarebbe; invece di fare percorso corto e percorso lungo basta fare percorso escursionistico e percorso agonistico. gli agonisti partono prima e tassativamente con il chip (con iscrizione tramite tessera udace o fci).
gli escursionisti partono dopo senza chip e anche se non hanno la tessera come già accade.

tutti suggerimenti giusti, e cose su cui ci sono state anche polemiche, perchè la formula cerchiobottista che viene usata dall' organizzazione, serve appunto per avere l' alibi di dire che è una non competitiva, ma con classifiche e premi che la contraddicono, allo scopo di avere un alto numero di partenti e conseguente raccolta.

giorgibe ha scritto:

tutti suggerimenti giusti, e cose su cui ci sono state anche polemiche, perchè la formula cerchiobottista che viene usata dall' organizzazione, serve appunto per avere l' alibi di dire che è una non competitiva, ma con classifiche e premi che la contraddicono, allo scopo di avere un alto numero di partenti e conseguente raccolta.

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Esatto, la Via dei Berici è un misto mare dove c’è proprio di tutto. Non che questo sia un male, assolutamente, anzi… è proprio in queste occasioni che si riesce a coinvolgere anche chi va in bici per il solo gusto di farlo e sui quali – con la formula non competitiva – è principalmente targetizzato l’evento.

Il problema è che così si perderebbe l’ampia fetta dei fantomatici “agonisti” che se non hanno una classifica e un tempo su cui riversare stress e frustrazioni non sono contenti… Quanti sono questi? Più o meno quelli che hanno noleggiato il chip… un migliaio, circa un terzo del totale.

Questo voler “mescolare” due modi di vedere la MTB ha i suoi pro e i suoi contro… e tra i contro quello del classico caos e code sui sentieri. La soluzione non sta nel scaglionare le partenze, cambiare il percorso, ecc…

La vera e forse unica soluzione possibile è quella di effettuare partenze ALLA FRANCESE nell’arco di un’ora e mezza, con arco di partenza largo non più di tre metri, in modo che le partenze siano veramente diluite in 3-4 biker alla volta.

Questa soluzione inevitabilmente crea un po’ di confusione nel pre-gara, ma potrebbe ridurre notevolmente il rischio ingorghi sui sentieri.

Per quanto riguarda gli ordini d’arrivo, comunque, non dovrebbero neanche esistere: in una non competitiva i tempi possono essere rilevati, ma dovrebbero essere poi esposti/pubblicati in rigoroso ordine alfabetico. Le premiazioni poi.... ridicole in questo contesto.


Senza dimenticare che anche chi partecipa a una non competitiva può contribuire a ridurre in parte i disagi e i problemi: basterebbe semplicemente partecipare con vero spirito NON COMPETITIVO.

P.S.: Ho partecipato una volta sola alla Via dei Berici e ne sono rimasto semplicemente sconcertato. Mi aspettavo una cosa, ne ho trovata una completamente diversa. Sia per l'organizzazione (encomiabile anche solo per il fine, ma la formula è discutibile) e per lo spirito che animava i partecipanti (follia allo stato puro). Se devo fare beneficenza.... preferisco farlo senza rischiare la salute.

In ogni caso, credo che la formula della Via dei Berici abbia delle potenzialità non indifferenti: con le dovute correzioni e sistemazioni, potrebbe essere un format diverso e di probabile successo...

credo che anche io la via dei berici, sia per la possibilità della zona come tracciato sia per il folto numero di mtb che circolano, sai una grande possibilità
si deve capire dove andare però, rimango mia opinione le seguenti note:
1-per me il percorso è troppo difficile per semplici escursionisti
2-la partenza tutti assieme è pericolosa
3-è necessario dividere gli escursionisti e chi ha voglia di gareggiare un pò

anche la partenza alla francese non sarebbe male, tutto per evitare un inutile ammasso di persone

Purtroppo credo che gli "ingorghi" ci saranno sempre in competizioni o anche solo manifestazioni di MTB, ma anche questo fa parte del gioco.
Personalmente mi sono divertito, era la prima volta che la facevo, e tutto sommato non l'ho trovata male. Certo che certa gente dovrebbe "collegare" il cervello in discesa, specialmente su manifestazioni del genere, che ok, non è competitiva, ma anche se ti danno il chip, ed uno vuole fare la prestazione.. ok, ma come mi è capitato di vedere, nella seconda discesa "pericolosa" ti dicono di scendere dalla bici e proseguire a piedi perchè c'è uno che si è fatto male e gli stanno prestando soccorso, qualcuno si ostinava a scendere in sella... Ma daiii!!
CMQ spero anch'io che i due infortunati che ho visto si riprendano presto, ad uno gli stavano bloccando per sicurezza testa e collo, il secondo è quello della seconda discesa pericolosa, una maschera di sangue.. davvero impressionante.
Ragazzi, rimettetevi presto.

sabato scorso abbiamo ripercorso il tracciato 2011. Bello e scorrevole.... fattibile quindi anche al di fuori del giorno gara.