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La svolta!

Frankie_r

Biker superis
10/9/11
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Lo dico senza vergogna: dopo due anni di mtb non sapevo ancora fare le curve!

Finora ho sempre affrontato le curve comportandomi come si fa in sella ad una moto: tenendo la bici il più possibile in asse, spostando il peso del corpo. Il risultato è piuttosto scadente: la bici tende ad allargare, e seguire la traiettoria diventa complicato.

Ora, se volete ridere ridete, ma in due anni non che mi sia mai venuto in mente di fare il contrario!

Anche perchè, ogni volta che trovavo qualche argomento sulla tecnica della curva, vedevo sempre parlare di traiettorie, tipo di pendenza, terreno, ecc. (e i principi legati alla traiettoria, in realtà, non sono poi così diversi dal modo di affrontare le curve che si ha con una moto).

Insomma, per farla breve: sabato ho affrontato le curve piegando la bici e tenendo il corpo in asse, cercando di equilibrare il peso ma al contempo spingendo sull'anteriore. Mi si è aperto un mondo. La bici va praticamente dove dico io e seguire la traiettoria è un gioco da ragazzi.

Ora, personalmente non mi ritengo così negato (magari lo sono, eh :D ) ma il problema è che questa tecnica, così efficace e quindi apparentemente naturale, non mi risulta naturale affatto.

Dove la curva lo permette (fondo ok e velocità modesta) riesco a seguirla, altrimenti fatico e non poco, soprattutto per il discorso di carico sull'anteriore (la sensazione è che se la ruota scivola, con il peso in avanti, seguirla con la faccia a terra è un attimo).

Chiedo quindi a voi: il problema sono io o il modo di guidare una mtb è meno intuitivo di quanto sembri, necessitando di un sacco di esercizi sulla tecnica e falsi "miti" da sfatare?

Grazie mille! :)
 
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clax81

Biker ultra
25/1/11
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catanzaro
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Enduro, XC, solo 29
Dopo un anno a volte ho anche io la stessa sensazione, dico a volte perchè spesso mi rendo conto che è un blocco psicologico che sto superando pian piano.
 

occhipintid

Biker superioris
29/3/11
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Comiso
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Orbea WILD FS.
Pure per me è così.
Ho capito da subito che la tecnica è quella di spostare il peso sul lato esterno della curva (bici interna, sedere esterno) e caricare l'anteriore. D'altro canto se ci pensi e se ne hai esperienza è come sugli sci, stessa distribuzione dei pesi. Il fatto che sulla moto sia diverso ... dipende. E' sicuramente diverso per le moto da strada, ma per il cross, in alcune impostazioni, è simile alla mtb. Sul cross la curva si imposta in piedi ma si fa seduti con il piede interno che cerca l'appoggio, però anche lì la moto si abbassa all'interno e il corpo si carica avanti (ci si siede quasi sul serbatoio) ed esternamente alla curva (il ginocchio esterno a premere sulla moto per tenerla abbassata). Però il paragone con le moto è sempre molto azzardato perché si tratta di un sistema biker-moto il cui baricentro è cmq molto diverso rispetto al sistema biker-bici. Nel primo il baricentro sta basso perché è concentrato sulla predominanza di peso della moto, nel secondo il baricentro sta alto perché la predominanza di peso ce l'ha il biker. Per questo il biker deve muoversi molto più del motociclista. Portare il peso all'esterno ed in avanti ti consente di mantenere il baricentro il più possibile in asse fra le ruote della bici e caricare l'anteriore ti permette di migliorare il grip della ruota anteriore appunto aumentando la superfice di appoggio.
In ogni caso io, come già detto, trovo che il miglior paragone sia quello degli sci da discesa.
E' vero però che la sensazione di cedimento dell'anteriore porta istintivamente a spostare il peso indietro e quindi di fatto agevolare il cedimento stesso. Bisogna lavorare su questo !!!
 
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SavetheNature86

Biker assatanatus
21/12/09
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Ciao, cerco di dare il mio contributo (visto che ho fatto qualche km sia su asfalto sia su offroad in moto e non).
Per aumentare il grip devi caricare su quella ruota, c'è poco da fare, sopratutto con una mtb. Per esempio, in discesa, se stai tutto indietro e non dai un po' di carico extra (perchè cmq ne ha) all'anteriore, per quanto possa essere gripposo il copertone, è facile che prima o dopo ti trovi in difficoltà o cadi. Idem per ogni situazione.
Ora, per la posizione bisogna fare come con le moto da enduro-cross o trial, in discesa sopratutto, bisogna andare in piedi se possibile. Questo abbassa il baricentro (il peso non si scarica sulla sella [in alto] ma sui pedali [in basso] e la bici migliora il grip e la guidabilità, sopratutto quando hai un terreno molto sciolto o scivoloso tipo fango, ghiaia, sterrato in generale) e migliora il feeling. All'inizio può risultare faticoso e dopo qualche minuto magari le gambe cominciano a far male. Bisogna allenarle/si.
Sappi che questo principio lo usano anche nelle moto da strada, i piloti, per migliorare qualche decimo.
Le traiettorie che fai in offroad (ma forse questo lo sai già) è il contrario di quella che faresti su asfalto, nel 99 % dei casi, o almeno, di solito quel tipo di traiettoria è meno faticosa e spesso anche più redditizia.
Quindi se vedi una curva a destra ti butti ad esterno curva dal centro strada, fai tutta la sponda e dai gas a 3/4 curva se sei bravo, a quasi fine curva se guidi con calma o non sei un asso.
Per il fatto che la gomma scivoli o tenda a farlo è...normale
Dall'asfalto all'offroad ho faticato parecchio in moto il primo annetto...su asfalto ti abitui ad avere l'anteriore solido (e così dev'essere a meno di avere un'ottimo controllo del mezzo) e devi cambiare molto la guida.
Come dicevo, per far sì che l'anteriore scivoli meno devi usare forza e il corpo con movimenti precisi (e tutto dipende dal terreno che stai affrontando) e comunque ad un certo punto la gomma scivola, hai trovato il limite.
Per evitare di "finire con la faccia a terra", cioè far sì che l'anteriore si chiuda di colpo, devi adottare una guida che ti aiuti in quel frangente e ti permetta di avere l'anteriore che scappa un po' senza richiare di cadere. Questo lo puoi fare in quasi tutti i frangenti (nn sempre) adottando una posizione corretta e attiva nella guida (come dicevo, in piedi, pedale esterno alla curva basso che spinge, interno piuttosto leggero, anteriore carico il giusto e sempre 2 dita du entrambi i freni [1 dito sarebbe meglio, se puoi e se i freni te lo permettono), tanta sensibilità e tanta pratica.
Se hai qualcuno che sa guidare da poter sfruttare chiedi, fatti guardare mentre scendi, segui i consigli oppure vai da uno capace e ascolta.
Vedrai che impari.
Ah, un'ottimo modo per capire quanto carico dare all'anteriore, in base al terreno e non, è fare discese su terreni particolari o diversi dal solito tipo sabbia, neve, ghiaino che necessitano di una guida, sopratutto i primi 2, spostata sul posteriore.
P.S. una buona forcella che trasmette le sensazioni come si deve e fa bene il suo dovere è veramente una manna dal cielo per imparare in fretta e bene. Ciao!
 
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motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
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Cimino
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Chiedo quindi a voi: il problema sono io o il modo di guidare una mtb è meno intuitivo di quanto sembri, necessitando di un sacco di esercizi sulla tecnica e falsi "miti" da sfatare?

quali falsi miti?
ci devi andare e basta...più ci vai e più ti viene naturale fare le cose esattamente come per qualsiasi altra attività.
 

Frankie_r

Biker superis
10/9/11
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quali falsi miti?

ci devi andare e basta...più ci vai e più ti viene naturale fare le cose esattamente come per qualsiasi altra attività.


In realtà, come ho scritto sopra, no, perché molti atteggiamenti sono frutto di abitudini sbagliate, e non è facile correggere un abitudine (a me di curvare la bici e stare in asse con il corpo non veniva proprio) :)

Intanto però voglio ringraziarvi per i suggerimenti e i consigli.

Da quanto mi sembra di capire, è normale che affrontare le discese (e le curve in piedi) sia faticoso (dopo un po' tendo a risedermi), anche se è il modo corretto. Però ho una domanda anche qua: quando le velocità sono basse mi trovo meglio in piedi, quando aumentano (specie sullo sconnesso) ho l'impressione che stando in piedi perdo molta della stabilità; in particolare mi sembra di avere molte più sollecitazioni sul manubrio. Credo che in parte sia dovuto al maggior peso spostato sull'anteriore.

Insomma, in piedi guido meglio, ma mi sento molto meno sicuro.. immagino anche questa sia una situazione da correggere con la tecnica e con l'esercizio, giusto?
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
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Cimino
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In realtà, come ho scritto sopra, no, perché molti atteggiamenti sono frutto di abitudini sbagliate, e non è facile correggere un abitudine (a me di curvare la bici e stare in asse con il corpo non veniva proprio) :)

si ok, questo è ovvio...bisogna fare le cose in modo corretto, non capisco però cosa questo abbia a che fare con i "falsi miti".
 

AlBike72

Biker cesareus
23/11/13
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Dico la mia come novellino in MTB e per niente una scheggia.
Mi sono trovato a mio aggio spingendo e avendo come punto di apoggio base il pedale esterno della MTB. Cosi con il corpo mi sposto il dovuto e le bracia meno tese e piu pronte a fare le manovre dovute.
 

SavetheNature86

Biker assatanatus
21/12/09
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Allora...prima di tutto de nada.
Dicevamo, all'inizio starai in piedi qualche minuto, 2-3-5 (nn so), poi probabilmente allenandoti aumenti parecchio. Dipende anche quante sollecitazioni hai sulle gambe e quanto devono lavorare in spinta, spostando il corpo...ecc. Comunque per una front andare in piedi è d'obbligo sopratutto in discesa.
Ora, il fatto che te senta diminuire la stabilità stando in piedi a velocità più sostenute...credo dipenda unicamente dal feeling con il mezzo e dall'esperienza perchè in realtà è l'opposto. Se mi facessi certe discese seduto succederebbero vari inconvenienti, alcune volte rischierei seriamente il capottone (se abbassi il baricentro la bici tende a mantenere il posteriore più caricato, sembra un controsenso ma è così), avrei fatto l'idromassaggio alle chiappe ogni 30 secondi (qua son tutte pietre, o almeno, nella maggior parte dei casi) e rischierei seriamente di cadere sia per perdita dell'anteriore sia per perdita del posteriore (più il primo).
Vai per gradi...prova e riprova.
 

Frankie_r

Biker superis
10/9/11
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si ok, questo è ovvio...bisogna fare le cose in modo corretto, non capisco però cosa questo abbia a che fare con i "falsi miti".


Forse ho utilizzato un termine improprio; in ogni caso intendo quegli atteggiamenti, sviluppati per una serie di motivi, che ci risultano comodi ma che ai fini della tecnica sono sbagliati. A me, come vi dicevo:
- non viene da spingere sul pedale esterno alla curva, ma viene da tenere i pedali in linea.
- non mi viene naturale mettere il peso sull'anteriore, anzi, viene naturale spostare il peso all'indietro.
- affrontavo le curve spostando il corpo all'interno e tenendo la bici dritta, per una questione psicologica, convinto che la minor inclinazione delle gomme avrebbe significato più tenuta.
- in discesa fatico a stare in piedi, e mi sembra che stando seduto (più "solidale" alla bici) la sento meglio e la mantengo più stabile in velocità.

Insomma, tutti atteggiamenti dovuti a pensieri/abitudini sbagliate, che senza corretta informazione - che sto cercando di reperire ora - avrei continuato a ripetere. :)
 

Pietro.68

...estiqaatsi...
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nel medio Brenta
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Bike
due...
come ti dicevo, leggiti gli articoli di RAIDA COME MANGI.
E poi trovati un trail in discesa e fai le prove. Per cambiare le abitudini sbagliate che hai devi farti "violenza". Devi cioè obbligarti a verificare con il cervello quello che stai facendo e correggerti, anche se le sensazioni che hai ti porterebbero a fare il contrario. Vedrai che imparerai a fare le cose giuste e alla fine ti verranno automatiche.
 

AlBike72

Biker cesareus
23/11/13
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Mi domando come fai a curvare tenendo i pedali in liena?! Direi che e ogligatorio in curva tenere pedale esterno giu ed interno su. Se togli questa abbitudine togli anche il resto.
 

Kakkola

Biker serius
4/8/11
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Mi domando come fai a curvare tenendo i pedali in liena?! Direi che e ogligatorio in curva tenere pedale esterno giu ed interno su. Se togli questa abbitudine togli anche il resto.

...guarda che lui è quasi avanti, io fino a poco tempo fa non solo non piegavo la bici e non mi sforzavo di tenere il piede esterno basso, ma non è che in cambio le facessi piegando il corpo!
Come curvavo? Se la curva lo permetteva GIRAVO IL MANUBRIO, altrimenti (tornanti) mettevo giù i piedi e GIRAVO LA BICI. Ok, ora potete sghignazzare!!

P.S. uso il passato ma in realtà è solo da poco che provo a fare diversamente, e spesso la paura mi blocca e torno a muovermi goffamente e sbagliando tutto. Dipende dal terreno, dall'inclinazione (moltissimo), dalla velocità... e io sono 3 anni che vado in MTB, quindi pippa al cubo.
 

SavetheNature86

Biker assatanatus
21/12/09
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Ma sul tenere i pedali in linea alla fine, confronto a tutto il resto, è un particolare quasi minuscolo!
Ah, una cosa mi è venuta in mente, quando sei in piedi devi comunque flettere le gambe e usarle come delle sospensioni. (tipo gli sciatori)
Cmq si, se vai su Raida come mangi di sicuro trovi un sacco di aiuti e Jack Bisi risponde spesso e aiuta tutti!
 

AlBike72

Biker cesareus
23/11/13
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"La sindrome del triciclo" si dice che la "soffrono" in tanti ma, mi domando: Perche in tanti che non hanno usato il triciclo da piccoli ed sterzano con il manubrio? Sara la "Sindrome del quadricicli"?
 

Kakkola

Biker serius
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"La sindrome del triciclo" si dice che la "soffrono" in tanti ma, mi domando: Perche in tanti che non hanno usato il triciclo da piccoli ed sterzano con il manubrio? Sara la "Sindrome del quadricicli"?
...io il triciclo l'ho usato, in effetti
ed ero bravissima! Poi mi hanno tolto i ruotini e sto ancora qua a rimpiangerli, ziocane!
 

martejo

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Aosta
www.pleinairmtb.com
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Commencal META 4.2 New Zealand
Dico la mia: piegare la bici o tenerla in asse, piede esterno giù o piedi pari, sono tutte soluzioni corrette se usate nel modo e nel momento giusto, non ce n’è una sbagliata o giusta in assoluto. Poi le regole o le teorie scritte valgono sicuramente ma hanno il loro limite se non sappiamo interpretarle ed applicarle nel modo corretto, inoltre, sovente il problema è quello di capire dove si sbaglia e, anche nel caso lo si capisca, il problema è come correggersi.
Intanto do un consiglio che è il seguente: prima di passare alcuni anni a capire come impostare ed applicare una tecnica perché non provare a fare un corso, sempre se se ne ha la possibilità. Se si trova un buon maestro, questo saprà individuare dove si sbaglia e consigliarvi nel modo giusto per voi, singolarmente intendo. Ognuno di noi ha bisogno di essere corretto con una modalità ‘personalizza’ che non è detto che sia la versione ‘standard’ e più comune per la maggior parte delle persone. Quello che voglio dire è che ciascuna persona per correggersi ha bisogno di indicazioni personalizzate e sta al maestro provare e trovare quelle indicazioni e quegli accorgimenti che fanno in modo che l’allievo cambi e si corregga rispetto ad una tecnica di guida.
Arrivati ad un certo punto è inutile ripetere le stesse cose per chiunque ci si presenta davanti altrimenti tutti, leggendo le regole base di una tecnica, sarebbero maestri per se stessi e per gli altri. Altre volte è bene trovare una progressione degli esercizi e delle difficoltà che ci portano ad acquisire una tecnica.
Apprezzo molto la condivisione di queste esperienze perché possono essere uno spunto per provare a correggersi e trovo molto interessanti le indicazione di Jack in RCM ma poi sul pratico le cose si complicano, dunque, il consiglio è anche quello di trovare una persona, che sia un maestro di mtb o un amico con una buona esperienza, che ci aiuti a correggerci.
 

Kakkola

Biker serius
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Concordo su tutta la linea. E' da un paio d'anni che insisto sull'argomento; ho penato per convincere l'uomo che all'inizio era dell'idea che "i corsi non servono, si impara andando", poi abbiamo fatto dei giri guidati in SLO, dove la guida era anche maestro di MTB, e questo gli ha dato un paio di dritte che gli hanno aperto gli occhi su diverse impostazioni sbagliate che aveva lui stesso, che pure va in bici e in moto da una vita. Anche le dritte che ha dato a me hanno dato i suoi frutti, quindi adesso è d'accordo con me... tanto che ci siamo iscritti entrambi ad un corso di RCM!
 

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