Lo dico senza vergogna: dopo due anni di mtb non sapevo ancora fare le curve!
Finora ho sempre affrontato le curve comportandomi come si fa in sella ad una moto: tenendo la bici il più possibile in asse, spostando il peso del corpo. Il risultato è piuttosto scadente: la bici tende ad allargare, e seguire la traiettoria diventa complicato.
Ora, se volete ridere ridete, ma in due anni non che mi sia mai venuto in mente di fare il contrario!
Anche perchè, ogni volta che trovavo qualche argomento sulla tecnica della curva, vedevo sempre parlare di traiettorie, tipo di pendenza, terreno, ecc. (e i principi legati alla traiettoria, in realtà, non sono poi così diversi dal modo di affrontare le curve che si ha con una moto).
Insomma, per farla breve: sabato ho affrontato le curve piegando la bici e tenendo il corpo in asse, cercando di equilibrare il peso ma al contempo spingendo sull'anteriore. Mi si è aperto un mondo. La bici va praticamente dove dico io e seguire la traiettoria è un gioco da ragazzi.
Ora, personalmente non mi ritengo così negato (magari lo sono, eh :D ) ma il problema è che questa tecnica, così efficace e quindi apparentemente naturale, non mi risulta naturale affatto.
Dove la curva lo permette (fondo ok e velocità modesta) riesco a seguirla, altrimenti fatico e non poco, soprattutto per il discorso di carico sull'anteriore (la sensazione è che se la ruota scivola, con il peso in avanti, seguirla con la faccia a terra è un attimo).
Chiedo quindi a voi: il problema sono io o il modo di guidare una mtb è meno intuitivo di quanto sembri, necessitando di un sacco di esercizi sulla tecnica e falsi "miti" da sfatare?
Grazie mille! :)
Finora ho sempre affrontato le curve comportandomi come si fa in sella ad una moto: tenendo la bici il più possibile in asse, spostando il peso del corpo. Il risultato è piuttosto scadente: la bici tende ad allargare, e seguire la traiettoria diventa complicato.
Ora, se volete ridere ridete, ma in due anni non che mi sia mai venuto in mente di fare il contrario!
Anche perchè, ogni volta che trovavo qualche argomento sulla tecnica della curva, vedevo sempre parlare di traiettorie, tipo di pendenza, terreno, ecc. (e i principi legati alla traiettoria, in realtà, non sono poi così diversi dal modo di affrontare le curve che si ha con una moto).
Insomma, per farla breve: sabato ho affrontato le curve piegando la bici e tenendo il corpo in asse, cercando di equilibrare il peso ma al contempo spingendo sull'anteriore. Mi si è aperto un mondo. La bici va praticamente dove dico io e seguire la traiettoria è un gioco da ragazzi.
Ora, personalmente non mi ritengo così negato (magari lo sono, eh :D ) ma il problema è che questa tecnica, così efficace e quindi apparentemente naturale, non mi risulta naturale affatto.
Dove la curva lo permette (fondo ok e velocità modesta) riesco a seguirla, altrimenti fatico e non poco, soprattutto per il discorso di carico sull'anteriore (la sensazione è che se la ruota scivola, con il peso in avanti, seguirla con la faccia a terra è un attimo).
Chiedo quindi a voi: il problema sono io o il modo di guidare una mtb è meno intuitivo di quanto sembri, necessitando di un sacco di esercizi sulla tecnica e falsi "miti" da sfatare?
Grazie mille! :)