La strada degli eroi

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fabiopuricelli

Biker popularis
14/7/08
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Padova
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Gentili tutti,
oggi mi sento di poter dire di aver battezzato la mia neonata passione per la mtb. Dopo aver parcheggiato presso "Ponte Verde" io ed un amico abbiamo raggiunto l'imboccatura della strada degli eroi che, percorrendo il monte Pasubio, ci ha portati dritti al rifugio Papa.
Dopo un primo tratto (per altro asfaltato) in cui mi pareva di lasciarci le penne, ho miracolosamente trovato un equilibrio psico-fisico che mi ha permesso di proseguire il viaggio con serenità. Per evitare tragici errori mi sono munito di cardiofrequenzimetro (oggetto che trovo utilissimo per i neofiti come me). Inizialmente la frequenza era di 165/170 battiti minuto, ma dopo il primo tratto è scesa a 140/150 stabili sino alla vetta.

Qualcuno saprebbe spiegarmi perché si è stabilizzata in questo modo? Io non me l'aspettavo di riuscire a portare a termine l'impresa.

Approfitto per alcune domande:

1) In salita, con terreno sassoso, è giusto mantenere sbloccata la forcella anteriore?
2) E' corretto, in fase di discesa, mentre si affronta una curva accentuata, spingere con la mano interna alla curva? Es. curvando a sinistra: alzare il pedale sinistro e premere con il braccio sinistro sul manubrio.
Ho visto che sull'asfalto questa manovra mi consente di sterzare con maggior precisione e prontezza, ma ho paura che sui sassi questo tipo di movimento porti la ruota anteriore a slittare...

3) In discesa ho abbassato la sella di un paio di centimetri (avevo meno paura). Ho fatto bene?

Sono felice!
Ciao a tutti
 

Double-F

Biker serius
16/6/08
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Cagliari
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Per la questione dei battiti dovrebbe dipendere dal fatto che inizialmente il fisico fa un lavoro anaerobico quindi si sente di piu la fatica..mentre appena riscaldati i muscoli dievnta aerobico e ci si stabilizza.
In discesa anche io abbasso la sella per spostare il basicentro piu indietro e avere piu stabilità.
 

Fölle 1

Biker superis
Benvenuuuuto nel mondo dela mtb!
Anche a me capita sempre che la prima salita risulta devastante, soprattutto se ci fumo qualche sigaretta su la sera prima (:omertà:), il motivo è semplice:
I muscoli appena sono sottoposti allo sforzo improvviso sfruttano la respirazione anaerobia e nelle cellule il NADH prodotto dalla glicolisi non puo entrare nella catena respiratoria per formare ATP e tende ad accumularsi e a ristagnare bloccando la glicolisi stessa e attivando la lattato deidrogenasi (LDH); quest'ultima attivata prende il Piruvato (che normalmente dovrebbe essere decarbossilato in AcetilCoA e destinato al Ciclo di Crebs) e lo trasforma in acido lattico (o Lattato) consumando il NADH. Il processo dura 3 o 4 minuti al massimo perchè il glucosio così viene "sprecato" e gli ioni H+ rilasciati cambiano il Ph della cellula attivando definitivamente la respirazione anaerobia.
Nel giro di 5 o 6 minuti poi il Lattato prodotto diffonde all'esterno delle cellule e nel sangue tende ad abbassare il Ph favorendo così l'aumento di saturazione dell'Emoglobina con l'Ossigeno nel sangue periferico e di conseguenza un maggiore apporto di O2 ai muscoli e nel frattempo il caro Fegato utilizza la stessa LDH in maniera opposta consumanto Lattato e producendo Piruvato nel tentativo di riportare i valori normali.
Poi tutto pian piano si stabilizza (con un sacco di altre variabili) e tutto diventa più semplice!:smile:

Per le altre cose:

1)Io su terreno sassoso la sblocco se no rischio anche di ribaltarmi tra l'altro
2)Si rischi di perdere il controllo dell'anteriore, ma modulandola con la forza che eserciti col piede destro sull'altro pedale puoi evitare di cadere!
3)Se così ti è piu comoda per spostare il sedere dietro la sella per spostare il baricentro hai fatto bene, per le lunghe discese lo faccio anche io! :spetteguless:
 

Ispettore Zenigata

Biker forumensus
2/8/07
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paese dei balocchi
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La frequenza si è stabilizzata perchè la parte con la salita più impegnativa è quella asfaltata, con pendenze che arrivano al 15% (e sono i primi 3 km), poi quando attacchi la salita la pendenza si riduce e diventa molto pedalabile, per poi riprendere con qualche strappo a 8 km da Ponteverde. Dalla galleria D'Havet al Papa, è un gioco, ci sono un paio di tornanti appena usciti che sono impegnativi, ma non per la pendenza; ma perchè sono sconnessi.
Hai fatto bene ad abbassare la sella sugli scarrubbi, (io dopo averla fatta diverse volte molto allegramente, sono cappottato circa un mese fa. mi è andata bene).
 

fabiopuricelli

Biker popularis
14/7/08
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fölle;2320663 ha scritto:
benvenuuuuto nel mondo dela mtb!
anche a me capita sempre che la prima salita risulta devastante, soprattutto se ci fumo qualche sigaretta su la sera prima (:omertà:), il motivo è semplice:
I muscoli appena sono sottoposti allo sforzo improvviso sfruttano la respirazione anaerobia e nelle cellule il nadh prodotto dalla glicolisi non puo entrare nella catena respiratoria per formare atp e tende ad accumularsi e a ristagnare bloccando la glicolisi stessa e attivando la lattato deidrogenasi (ldh); quest'ultima attivata prende il piruvato (che normalmente dovrebbe essere decarbossilato in acetilcoa e destinato al ciclo di crebs) e lo trasforma in acido lattico (o lattato) consumando il nadh. Il processo dura 3 o 4 minuti al massimo perchè il glucosio così viene "sprecato" e gli ioni h+ rilasciati cambiano il ph della cellula attivando definitivamente la respirazione anaerobia.
Nel giro di 5 o 6 minuti poi il lattato prodotto diffonde all'esterno delle cellule e nel sangue tende ad abbassare il ph favorendo così l'aumento di saturazione dell'emoglobina con l'ossigeno nel sangue periferico e di conseguenza un maggiore apporto di o2 ai muscoli e nel frattempo il caro fegato utilizza la stessa ldh in maniera opposta consumanto lattato e producendo piruvato nel tentativo di riportare i valori normali.
Poi tutto pian piano si stabilizza (con un sacco di altre variabili) e tutto diventa più semplice!:smile:

per le altre cose:

1)io su terreno sassoso la sblocco se no rischio anche di ribaltarmi tra l'altro
2)si rischi di perdere il controllo dell'anteriore, ma modulandola con la forza che eserciti col piede destro sull'altro pedale puoi evitare di cadere!
3)se così ti è piu comoda per spostare il sedere dietro la sella per spostare il baricentro hai fatto bene, per le lunghe discese lo faccio anche io! :spetteguless:

wow!
 

MassiFuck

Biker ultra
La cosa dei battiti è già stata ben spiegata e condivido in pieno!

Per il resto, consiglio di tenere la forca sempre aperta su sterrato, hai fatto bene ad abbassare la sella in discesa, anche se credo che pian piano, se manterrai la prospettiva della bicicletta pedalabile (non DH o FR) potrai tener la sella alta ed imparare ad andar fuori sella... e per la cosa delle curve, beh, tenere basso il piede all'esterno è giusta (di norma si carica il peso all'esterno, come hai fatto tu, magari anche alzando il sedere dalla sella appena appena, appunto per riuscire meglio a curvare soprattutto nello stretto e nelle contropendenze senza risultati troppo dannosi!).

Benvenuto! ;-)
 

ADexu

Biker Prenuragicus
26/12/06
11.020
11
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PEJFUGA, Ichnusa island
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Bike
Torque + acciaio e pezzi vari
Per la prima parte ti ha spiegato tutto perfettamente Folle (anche troppo!!!), insomma... devi prendere il tuo ritmo, imparare a conoscerti bene (il cardio in questo senso aiuta) e aspettare ad una frequenza che non ti scoppi di "rompere il fiato" e proseguire senza problemi. Per quanto riguarda il ritmo che puoi tenere in fase aerobica dipende tutto dall'allenamento, più sei allenato e più la frequenza dcardiaca rimane bassa a parità di sforzo, ovvero maggiore è lo sforzo che puoi compiere alla tua massima frequenza aerobica (considera che i pro di alto livello come Fontana, ottimo 5° a Pechino, viaggiano tranquillamante con una frequenza di 170/180 battiti di media su un percorso XC di 40 Km). La prima fase, quella dove si superano tutti i processi anaerobici, si può abbreviare anch'essa con l'allenamento ma dipende anche dalle proprie caratteristiche e dall'età, considera che io per iniziare a "carburare" ho bisogno di 5 o 6 Kilometri, non 5 o 6 minuti, ma una volta sciolte le gambe e i polmoni vado bene, piano ma bene e le percorrenze non sono un problema, il problema è nel caso ci fosse la necessità di affrontare subito a tutta una salita impegnativa come in gara, non fa proprio per me ma non è detto che la cosa invece non sia congeniale alle tue caratteristiche.....

Per le altre domande, andiamo con ordine:
1 - Su sterrato è bene tenere sempre la forcella sbloccata, a meno che non si tratti di un lungo salitone su terreno liscio e si voglia andare veloci o risparmiare energie, per il resto, pianura e soprattutto discesa, meglio lasciar lavorare la forcella come deve, anche se il terreno è piatto basta un sasso visto all'ultimo momento o una canalina scavata dalla pioggia per mettere in difficoltà il controllo della bici, e visto che l'attenzione cala proprio quando il terreno è più facile meglio mantenere l'ausilio delle sospensioni (oltre a stare sempre attenti!!!)
2 - La tecnica che adotti è sostanzialmente giusta, è l'aproccio che hanno di solito i downhillers, ma considera anche che loro usano delle full a lunga escursione con la sella molto bassa, poggiare sul pedale esterno si una front da XC significa anche non poter avere un assetto attivo sulla bici, per via della sella alta, e in genere sbilanciare il peso in avanti, è proprio il peso portato avanti che sui asfalto ti porta ad entrare in curva in maniera decisa ma in fuoristrada questo può portarti a slittare con l'anteriore o a sbilanciare troppo il peso sul manubrio, col rischio di capottare in avanti. Prova a stare col sedere leggermente sollevato dalla sella e portare il piede esrterno alla curva verso avanti, il baricantro sta leggermente più alto ma se ti arretri un po' recuperi il bilanciamento del peso e riesci ad avere una guida attiva sia nei movimenti della bici che nell'assorbire gli urti con le gambe assecondando il terreno per una guida più fluida.
3 - Hai fatto bene, con un po' di pratica si superano le barriere tecniche e psicologiche che non ti consentono di scendere con la sella alta, ma quando la pendenza è elevata e il terreno molto sconneso abbassare la sella anche del tutto è molto più sicuro e alla fine, se la discesa è lunga, ti stanchi di meno e ti diverti di più. Per le bici da All Mountain, dove è necessario pedalare anche a lungo ma con le quali non si rinuncia a divertirsi in discesa, sono anche nati dei cannotti sella telescopici per sollevare (in salita) e abbassare (in discesa) la sella a piacimento senza neanche scendere dalla bici e anche col comando al manubrio: http://www.chainreactioncycles.com/Models.aspx?ModelID=25014
 

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