Gentili tutti,
oggi mi sento di poter dire di aver battezzato la mia neonata passione per la mtb. Dopo aver parcheggiato presso "Ponte Verde" io ed un amico abbiamo raggiunto l'imboccatura della strada degli eroi che, percorrendo il monte Pasubio, ci ha portati dritti al rifugio Papa.
Dopo un primo tratto (per altro asfaltato) in cui mi pareva di lasciarci le penne, ho miracolosamente trovato un equilibrio psico-fisico che mi ha permesso di proseguire il viaggio con serenità. Per evitare tragici errori mi sono munito di cardiofrequenzimetro (oggetto che trovo utilissimo per i neofiti come me). Inizialmente la frequenza era di 165/170 battiti minuto, ma dopo il primo tratto è scesa a 140/150 stabili sino alla vetta.
Qualcuno saprebbe spiegarmi perché si è stabilizzata in questo modo? Io non me l'aspettavo di riuscire a portare a termine l'impresa.
Approfitto per alcune domande:
1) In salita, con terreno sassoso, è giusto mantenere sbloccata la forcella anteriore?
2) E' corretto, in fase di discesa, mentre si affronta una curva accentuata, spingere con la mano interna alla curva? Es. curvando a sinistra: alzare il pedale sinistro e premere con il braccio sinistro sul manubrio.
Ho visto che sull'asfalto questa manovra mi consente di sterzare con maggior precisione e prontezza, ma ho paura che sui sassi questo tipo di movimento porti la ruota anteriore a slittare...
3) In discesa ho abbassato la sella di un paio di centimetri (avevo meno paura). Ho fatto bene?
Sono felice!
Ciao a tutti
oggi mi sento di poter dire di aver battezzato la mia neonata passione per la mtb. Dopo aver parcheggiato presso "Ponte Verde" io ed un amico abbiamo raggiunto l'imboccatura della strada degli eroi che, percorrendo il monte Pasubio, ci ha portati dritti al rifugio Papa.
Dopo un primo tratto (per altro asfaltato) in cui mi pareva di lasciarci le penne, ho miracolosamente trovato un equilibrio psico-fisico che mi ha permesso di proseguire il viaggio con serenità. Per evitare tragici errori mi sono munito di cardiofrequenzimetro (oggetto che trovo utilissimo per i neofiti come me). Inizialmente la frequenza era di 165/170 battiti minuto, ma dopo il primo tratto è scesa a 140/150 stabili sino alla vetta.
Qualcuno saprebbe spiegarmi perché si è stabilizzata in questo modo? Io non me l'aspettavo di riuscire a portare a termine l'impresa.
Approfitto per alcune domande:
1) In salita, con terreno sassoso, è giusto mantenere sbloccata la forcella anteriore?
2) E' corretto, in fase di discesa, mentre si affronta una curva accentuata, spingere con la mano interna alla curva? Es. curvando a sinistra: alzare il pedale sinistro e premere con il braccio sinistro sul manubrio.
Ho visto che sull'asfalto questa manovra mi consente di sterzare con maggior precisione e prontezza, ma ho paura che sui sassi questo tipo di movimento porti la ruota anteriore a slittare...
3) In discesa ho abbassato la sella di un paio di centimetri (avevo meno paura). Ho fatto bene?
Sono felice!
Ciao a tutti