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Ambro e Guido sono appena tornati dalla Sea Otter Classic e come promesso ci raccontano le loro avventura in America.
Ambro Grillo
CIAO
Sono tornato!
Bellissima esperienza, 12 giorni in giro per la California, prima la Sea Otter Classic a Monterey e poi una settimana con John Cowan, Timo Pritzel e Ted Tempany (produttore del video Rise) a San Diego.
Eccovi un piccolo diario del mio viaggio:
Sabato 17 aprile la gara di dirt con tutti i più forti rider del mondo, salto selettivo (10 metri) e condizioni meteo avverse (vento contro molto forte).
Nel riscaldamento l'aria era molto rilassata e atleti del calibro di Timo Pritzel, e John Cowan hanno fatto di tutto per farmi sentire a mio agio, ed infatti sono riuscito a girare come piace a me.
Poi è scattata la gara e con essa l'ignoranza di molti riders. E così che tra un backflip e un 360 si sono viste cadute spaventose che hanno messo fuori combattimento rider come Berenklot (non so come si scrive) che tentando un tailwhip è rovinosamente caduto rompendosi una spalla, Timo che girando un 360 enorme si è storto un ginocchio ed un ragazzo che ha impuntato, ha battuto una testata, ha perso conoscenza ed è stato portato via in elicottero.
In tutto questo io ho patito la gara, non riuscendo ad esprimermi al meglio. John Jasmine ha vinto con 3 salti chiusi alla perfezione, backflip, 360 e un altro backflip, mentre secondo è arrivato John Cowan, che a detta di molti meritava di vincere, con backflip tabletop (caduto) backflip no foot e backflip x up. Terzo un bmx rider alla sua prima esperienza con ruote da 26 pollici che ha fatto un flipwhip cadendo in atterraggio (flipwhip=backflip+tailwhip).
Hanno premiato solo i primi 3 con premi in denaro, 1000$ al primo 800$ al secondo e 500$ al terzo e il pubblico veramente numeroso era caldissimo ed applaudiva anche chi come me non ha girato proprio da manuale.
Domenica sera dopo la gara di mountain cross ci siamo spostati a Santa Cruz, dove il lunedì, con alcuni giornalisti e video maker tedeschi abbiamo fatto al mattino delle riprese in uno skatepark in cemento e poi su una pista da freeride nei boschi, tempestata di doppi e passerelle costruite dai locals. Alla sera abbiamo anche trovato un wall ride naturale, e dopo una dura giornata di riding, una sana cena messicana e poi salutati i nostri compagni tedeschi, ci siamo messi in macchina direzione San Diego, 6 ore sul pick up di Cowan.
Martedì mattina colazione messicana, e poi John mi porta al suo campetto. Immaginate un giardino di una tipica casa americana, tempestato di salti, tutti costruiti come se fossero scolpiti nel marmo, spigoli perfetti e una curva parabolica al fondo alta 3 metri... Qui è cominciato l'incubo. Il trail è molto selettivo, trattandosi di salti in sequenza senza la possibilità di fermarsi tra uno e l'altro. Beh, in tre giorni sono riuscito a fare 4 o 5 giri completi, gli altri finivano sempre con cadute rovinose...tranquilli sono ancora tutto intero, anche se mi sembra mi abbia pestato un gruppo di hooligans!
Ho imparato un sacco di cose che spero di riuscire a coltivare anche qui in Italia. John, Timo e Ted sono stati super caldi nei miei confronti, sempre pronti a darmi un consiglio, ma soprattutto un incoraggiamento.
Ho avuto modo di incontrare un sacco di pro del calibro di Brian Lopes, Robby Miranda, Shaun Palmer, e molti altri. Tutte persone a posto.
La cosa che più mi manca è il burrito (tortillas messicana con carne asada, fagioli e riso) a colazione, pranzo e cena... Per fortuna avrò modo di rivedere i miei nuovi amici questo fine settimana a Riva del Garda per il Bike Festival.
Non mi stancherò mai di ringraziare Miglio di Kona, Russ del team Kona Clark, John Cowan per l'ospitalità, la mia fidanzata per la pazienza, e il Raid 00 che è la mia seconda famiglia.
Ciao e alla prossima.
BRO
Guido Dracone
Non ho parole per descrivere cos'è questo avvenimento!!!!
La Sea Otter si svolge all'interno del circuito di Laguna Seca, la pista famosa per il cavatappi, una s in discesa da panico, dove Alex Zanardi aveva fatto un sorpasso da manuale ai tempi della Formula Indi. All'interno del circuito c'è tutta l'area espositiva, dove erano presenti tutte le ditte più famose con i loro rispettivi team.
Passeggiando tra gli stand tra una novità e l'altra ti poteva capitare di incontrare Lopes, Carter, Gracia, Miranda, Strait e moltissimi altre star delle ruote grasse e del offroad.
Sulle colline circostanti il circuito c'erano la pista di 4x quella da dual, da dh e un anello da XC.
Gare di tutti i tipi e di ogni categorie si sono susseguite a ritmo frenetico dal giovedì alla domenica. Le gare che però hanno attirato l'attenzione di tutta la stampa ed il pubblico sono state il 4x ed il dual. Per me è stato come vivere in un film, giravo in pista con tutti quei miti che ho solo e sempre visto in cassetta.
Divo incontrastato della pista era Cedric Gracia, ma non da meno erano i pro della Bmx americana capitanati da Robinson, Allier e Miranda . I colori del DH erano difesi da Barel, Hannah, Hill e Rennie.
La pista a prima vista sembrava facile, ma i 2 doppi da 7 metri abbondanti nella parte alta hanno mietuto parecchie vittime e anche io ho avuto qualche problemino nel passarli. Infatti nelle libere del giovedì ho sbagliato l'atterraggio sul primo dei due e sono andato a schiantarmi sulla rampa del secondo.
Ad un cero punto delle prove un boato da stadio ha accompagnato l'ingresso in pista di sua maestà Shaun Napalm Palmer. Vestito con jeans, Tshirt smanicata ed un elmetto da marines, ha deliziato il pubblico con passaggi d'autore. Nelle qualifiche svoltesi il venerdì, la voce grossa l'hanno fatta i Bmxer con il miglior tempo di Robinson e le ottime prestazioni di Allier e Day. Ottima anche la prova del duo Haro, Hannah-King. Io, nonostante una scivolata, mi sono qualificato nei 30 per le finali semi-pro.
Il sabato era il giorno del dual. La pista era più semplice e soprattutto più adatta a noi dhiller. Le qualifiche si sono svolte su 2 prove cronometrate, una sulla pista rossa ed una su quella blu. Caratteristica unica di questa pista sono le due sponde a metà percorso da paura.
La prima qualifica l'ho fatta con al fianco Allier, e udite udite il mio tempo è stato migliore del suo per 2 secondi. La seconda qualifica, invece, l'ho fatta con al fianco Sam Hill, 2 volte campione mondiale junior e questa volta il suo tempo è stato migliore del mio di quasi un secondo.
Al termine delle prove avevo il 12° tempo semi-pro: non male per un'esordiente!! Il migliore in assoluto è stato Hannah, seguito da Bootes, Gracia e Carter. In gara ho poi passato il primo turno, ma nella seconda batteria, complice un po di stanchezza e una scelta errata dei pneumatici sono stato eliminato.
La vittoria finale è andata a Hannah che ha domato un determinatissimo Bootes. Il terzo posto è andato a Rennie che ha avuto vita facile su un Gracia esausto per la sfida con Bootes.
La domenica mattina si è svolta la finale del Mini Dh e io non ho partecipato alla gara. Gracia è caduto in prova riportando un forte trauma alla spalla che lo ha costretto a disertare anche le finali del 4X. La vittoria è andata a Mick Hannah, che ha così confermato l'ottimo momento di forma. Per potersi aggiudicare la combinata nelle tre classi gli bastava una buona prestazione nel 4x. E così è stato, infatti, al termine di una gara combattutissima è giunto 2° alle spalle di King.
Io esausto dei tre giorni ho preferito godermi lo spettacolo della gara, promettendomi di tornare più agguerrito che mai il prossimo anno. Non nascondo che gareggiare al fianco di tali e tanti campioni, mi abbia condizionato non poco nel rendimento, ma ciò non toglie che per me sia stata un'esperienza importante che mi ha insegnato molto. Soltanto misurandosi con campioni del genere si può migliorare.
Ecco alcune news dalla Sea Otter:
-Kyle Strait, giovane talento americano del team Specialized , famoso per le sue imprese in Sprung 5 e New World Disorder, era presente solamente come spettatore perchè si è rotto la rotula cadendo in rampa.
-Il team Santa Cruz Syndicate, quello di Rennie e Voreis, ha usato nel DH un'evoluzione della V10. Il telaio è in monoscocca molto simile alla M3 di Intense.
-Il team Intense usava la versione definitiva del Tazer da 4X.
-Sulle Mongoose di Carter e Smith erano montate le nuove Roch Shox Reba. Gli steli sono da 32 mm e non più da 28 come sulle vecchie RS. Si iniziano a vedere gli investimenti fatti dalla Sram per riportare in auge il marchio.
-Presente come spettatore e speaker, Brian Lopes, il quale si è rotto la tibia restando sotto il suo baggy da deserto. Ci ha confidato che sta gia uscendo con la bici da XC e spera di rimettersi per la WC.
Ciao a tutti.
Guido Dracone
fonte: solobike.it
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Ambro e Guido sono appena tornati dalla Sea Otter Classic e come promesso ci raccontano le loro avventura in America.
Ambro Grillo
CIAO
Sono tornato!
Bellissima esperienza, 12 giorni in giro per la California, prima la Sea Otter Classic a Monterey e poi una settimana con John Cowan, Timo Pritzel e Ted Tempany (produttore del video Rise) a San Diego.
Eccovi un piccolo diario del mio viaggio:
Sabato 17 aprile la gara di dirt con tutti i più forti rider del mondo, salto selettivo (10 metri) e condizioni meteo avverse (vento contro molto forte).
Nel riscaldamento l'aria era molto rilassata e atleti del calibro di Timo Pritzel, e John Cowan hanno fatto di tutto per farmi sentire a mio agio, ed infatti sono riuscito a girare come piace a me.
Poi è scattata la gara e con essa l'ignoranza di molti riders. E così che tra un backflip e un 360 si sono viste cadute spaventose che hanno messo fuori combattimento rider come Berenklot (non so come si scrive) che tentando un tailwhip è rovinosamente caduto rompendosi una spalla, Timo che girando un 360 enorme si è storto un ginocchio ed un ragazzo che ha impuntato, ha battuto una testata, ha perso conoscenza ed è stato portato via in elicottero.
In tutto questo io ho patito la gara, non riuscendo ad esprimermi al meglio. John Jasmine ha vinto con 3 salti chiusi alla perfezione, backflip, 360 e un altro backflip, mentre secondo è arrivato John Cowan, che a detta di molti meritava di vincere, con backflip tabletop (caduto) backflip no foot e backflip x up. Terzo un bmx rider alla sua prima esperienza con ruote da 26 pollici che ha fatto un flipwhip cadendo in atterraggio (flipwhip=backflip+tailwhip).
Hanno premiato solo i primi 3 con premi in denaro, 1000$ al primo 800$ al secondo e 500$ al terzo e il pubblico veramente numeroso era caldissimo ed applaudiva anche chi come me non ha girato proprio da manuale.
Domenica sera dopo la gara di mountain cross ci siamo spostati a Santa Cruz, dove il lunedì, con alcuni giornalisti e video maker tedeschi abbiamo fatto al mattino delle riprese in uno skatepark in cemento e poi su una pista da freeride nei boschi, tempestata di doppi e passerelle costruite dai locals. Alla sera abbiamo anche trovato un wall ride naturale, e dopo una dura giornata di riding, una sana cena messicana e poi salutati i nostri compagni tedeschi, ci siamo messi in macchina direzione San Diego, 6 ore sul pick up di Cowan.
Martedì mattina colazione messicana, e poi John mi porta al suo campetto. Immaginate un giardino di una tipica casa americana, tempestato di salti, tutti costruiti come se fossero scolpiti nel marmo, spigoli perfetti e una curva parabolica al fondo alta 3 metri... Qui è cominciato l'incubo. Il trail è molto selettivo, trattandosi di salti in sequenza senza la possibilità di fermarsi tra uno e l'altro. Beh, in tre giorni sono riuscito a fare 4 o 5 giri completi, gli altri finivano sempre con cadute rovinose...tranquilli sono ancora tutto intero, anche se mi sembra mi abbia pestato un gruppo di hooligans!
Ho imparato un sacco di cose che spero di riuscire a coltivare anche qui in Italia. John, Timo e Ted sono stati super caldi nei miei confronti, sempre pronti a darmi un consiglio, ma soprattutto un incoraggiamento.
Ho avuto modo di incontrare un sacco di pro del calibro di Brian Lopes, Robby Miranda, Shaun Palmer, e molti altri. Tutte persone a posto.
La cosa che più mi manca è il burrito (tortillas messicana con carne asada, fagioli e riso) a colazione, pranzo e cena... Per fortuna avrò modo di rivedere i miei nuovi amici questo fine settimana a Riva del Garda per il Bike Festival.
Non mi stancherò mai di ringraziare Miglio di Kona, Russ del team Kona Clark, John Cowan per l'ospitalità, la mia fidanzata per la pazienza, e il Raid 00 che è la mia seconda famiglia.
Ciao e alla prossima.
BRO
Guido Dracone
Non ho parole per descrivere cos'è questo avvenimento!!!!
La Sea Otter si svolge all'interno del circuito di Laguna Seca, la pista famosa per il cavatappi, una s in discesa da panico, dove Alex Zanardi aveva fatto un sorpasso da manuale ai tempi della Formula Indi. All'interno del circuito c'è tutta l'area espositiva, dove erano presenti tutte le ditte più famose con i loro rispettivi team.
Passeggiando tra gli stand tra una novità e l'altra ti poteva capitare di incontrare Lopes, Carter, Gracia, Miranda, Strait e moltissimi altre star delle ruote grasse e del offroad.
Sulle colline circostanti il circuito c'erano la pista di 4x quella da dual, da dh e un anello da XC.
Gare di tutti i tipi e di ogni categorie si sono susseguite a ritmo frenetico dal giovedì alla domenica. Le gare che però hanno attirato l'attenzione di tutta la stampa ed il pubblico sono state il 4x ed il dual. Per me è stato come vivere in un film, giravo in pista con tutti quei miti che ho solo e sempre visto in cassetta.
Divo incontrastato della pista era Cedric Gracia, ma non da meno erano i pro della Bmx americana capitanati da Robinson, Allier e Miranda . I colori del DH erano difesi da Barel, Hannah, Hill e Rennie.
La pista a prima vista sembrava facile, ma i 2 doppi da 7 metri abbondanti nella parte alta hanno mietuto parecchie vittime e anche io ho avuto qualche problemino nel passarli. Infatti nelle libere del giovedì ho sbagliato l'atterraggio sul primo dei due e sono andato a schiantarmi sulla rampa del secondo.
Ad un cero punto delle prove un boato da stadio ha accompagnato l'ingresso in pista di sua maestà Shaun Napalm Palmer. Vestito con jeans, Tshirt smanicata ed un elmetto da marines, ha deliziato il pubblico con passaggi d'autore. Nelle qualifiche svoltesi il venerdì, la voce grossa l'hanno fatta i Bmxer con il miglior tempo di Robinson e le ottime prestazioni di Allier e Day. Ottima anche la prova del duo Haro, Hannah-King. Io, nonostante una scivolata, mi sono qualificato nei 30 per le finali semi-pro.
Il sabato era il giorno del dual. La pista era più semplice e soprattutto più adatta a noi dhiller. Le qualifiche si sono svolte su 2 prove cronometrate, una sulla pista rossa ed una su quella blu. Caratteristica unica di questa pista sono le due sponde a metà percorso da paura.
La prima qualifica l'ho fatta con al fianco Allier, e udite udite il mio tempo è stato migliore del suo per 2 secondi. La seconda qualifica, invece, l'ho fatta con al fianco Sam Hill, 2 volte campione mondiale junior e questa volta il suo tempo è stato migliore del mio di quasi un secondo.
Al termine delle prove avevo il 12° tempo semi-pro: non male per un'esordiente!! Il migliore in assoluto è stato Hannah, seguito da Bootes, Gracia e Carter. In gara ho poi passato il primo turno, ma nella seconda batteria, complice un po di stanchezza e una scelta errata dei pneumatici sono stato eliminato.
La vittoria finale è andata a Hannah che ha domato un determinatissimo Bootes. Il terzo posto è andato a Rennie che ha avuto vita facile su un Gracia esausto per la sfida con Bootes.
La domenica mattina si è svolta la finale del Mini Dh e io non ho partecipato alla gara. Gracia è caduto in prova riportando un forte trauma alla spalla che lo ha costretto a disertare anche le finali del 4X. La vittoria è andata a Mick Hannah, che ha così confermato l'ottimo momento di forma. Per potersi aggiudicare la combinata nelle tre classi gli bastava una buona prestazione nel 4x. E così è stato, infatti, al termine di una gara combattutissima è giunto 2° alle spalle di King.
Io esausto dei tre giorni ho preferito godermi lo spettacolo della gara, promettendomi di tornare più agguerrito che mai il prossimo anno. Non nascondo che gareggiare al fianco di tali e tanti campioni, mi abbia condizionato non poco nel rendimento, ma ciò non toglie che per me sia stata un'esperienza importante che mi ha insegnato molto. Soltanto misurandosi con campioni del genere si può migliorare.
Ecco alcune news dalla Sea Otter:
-Kyle Strait, giovane talento americano del team Specialized , famoso per le sue imprese in Sprung 5 e New World Disorder, era presente solamente come spettatore perchè si è rotto la rotula cadendo in rampa.
-Il team Santa Cruz Syndicate, quello di Rennie e Voreis, ha usato nel DH un'evoluzione della V10. Il telaio è in monoscocca molto simile alla M3 di Intense.
-Il team Intense usava la versione definitiva del Tazer da 4X.
-Sulle Mongoose di Carter e Smith erano montate le nuove Roch Shox Reba. Gli steli sono da 32 mm e non più da 28 come sulle vecchie RS. Si iniziano a vedere gli investimenti fatti dalla Sram per riportare in auge il marchio.
-Presente come spettatore e speaker, Brian Lopes, il quale si è rotto la tibia restando sotto il suo baggy da deserto. Ci ha confidato che sta gia uscendo con la bici da XC e spera di rimettersi per la WC.
Ciao a tutti.
Guido Dracone
fonte: solobike.it
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