Ciao a tutti...
come un bimbo con il suo giocattolo nuovo, voglio condividere la felicità, le impressioni e qualche riflessione sulla mia prima uscita con la mia nuova ed immacolata biga.
Esperienza praticamente nulla se non qualche sterrato nel parco di Monza.
Km accertati nelle gambe 40 in 2 ore su strada prettamente pianeggiante.
Giro prescelto: un pezzo del “7 guadi” tra Macherio, Triuggio e boschetti limitrofi.
Sveglia presto, ore 6:00 per fare colazione iper-calorica a base di fette biscottate integrali, miele di arancio e the verde.
Alle 7:00 già impaziente ho iniziato a vestirmi in puro stile fantozziano; l'unica cosa semi seria sono un paio di cosciali raccattati in offerta alla deca. Poi vesto maglia traspirante, antivento da running (l'unica cosa che mi separa dal frescolino che oramai sta arrivando) ed un paio di vecchie scarpe, sempre da running.
L'emozione cresce! Zaino in spalla. Ore 8:00. Apro la saracinesca del box, prendo casco e biga e si inizia!
Arrivo al parco di Monza e faccio un po di km per scaldare le gambe su terreno familiare. Qualche “salto”, un paio di innocue discese. Esco dal parco dalla porta di San Giorgio e prendo in direzione Gerno. Gmap mobile mi aiutano ad individuare il sentiero. Lo intravedo: il primo tratto è ripidissimo. Ma sono pronto! Mi sono sempre chiesto a che mai servissero i rapporti piccoli... ecco pronta la risposta!
La gamba c'è la biga un po' meno... appena mi alzo sui pedali la ruota posteriore perde aderenza.
Dopo la salita una mega discesa che non mi fido a percorrere in sella. Ok nessun problema, puo' capitare no?!
Cmq tutto abbastanza bene. Faccio il primo guado, salita e... dramma! Il sentiero si riduce ad una striscia di 5 cm. A destra 3 alberi con un corrimano a sinistra un buco!
Provo e riprovo ma proprio non ci riesco, non “me la sento”. Sconsolato mi giro ed inizio a scendere... ma... ad un certo punto intravvedo un altro sentiero. Lo imbocco e passo poco sopra il buco! Riprendo la traccia originale poco più in la. Procede bene. Sono ottimista. Una bella salitona davanti... rallento e... BAAAAM mi parte il pedale destro. 2 buchi sullo stinco. Bellissimo!
Altri guadi... sempre con attenzione. Acqua poca, molti sassi e sabbia. Mi inizio a sciogliere. Mi sto divertendo! La biga è sempre più infangata e ogni tanto mi spara qualche croccante pezzo di fango, legno o non so che in bocca.
Il sentire è abbastanza curato se non che... oh dio! Destra? Sinistra? No! Diritto. Pozzanghera di palta alta 20 centimetri. La ruota davanti si inabissa e... piede destro inzuppato. Bene!
Mi soffermo a pensare che sono a pochi km da Monza ma mi sembra di essere lontato 1000 km. Non si sentono macchine, rumori di città. In lontanzanza qualche campanile, cani che abbaiano...
Sbuco non so dove, l'abitato e l'asfalto mi danno fastidio!
Seguo la traccia gps e mi ritrovo in una pineta vicino a Calò. Ho fame... appoggio la biga ad un pino, prendo un'ottima barretta di agrumi e zuccheri che divoro con mezza borraccia di acqua. Si riparte. La gamba regge ma non ad una tremenda salita con tanto di gradini. Si spinge!
Mollo la traccia originale perché non volevo rifare il percorso al contrario. Così ho tagliato per campi di mais, schivando cacciatori infuriati (gli avrò fatto scappare i fagiani?) ed i loro cani. Rientro quieto da Macherio e Lissone tutto su asfalto. Che fastidio le macchine...
Doccia. Disinfettante. E la tremenda consapevolezza che non vedo l'ora che arrivi il prossimo fine settimana per farlo ancora!
Ah... lavare la biga!!!
Km percorsi: 40.
Fatica: Poca se paragonata a quanto mi sono divertito.
Fango raccolto: tanto.
Ragnatele mangiate: una caterva.
Stinchi compromessi: 1.
Altre escoriazioni: 4 alla gamba sinistra di qui una bellissima perché si vedono tutte le tacche del pedale.
Da fare: cambiare copertoni e comprare un paio di scarpe da trekking!
Grazie per aver ascoltato le farneticazioni di un folle!
Alla prossima.
Ciauz.
come un bimbo con il suo giocattolo nuovo, voglio condividere la felicità, le impressioni e qualche riflessione sulla mia prima uscita con la mia nuova ed immacolata biga.
Esperienza praticamente nulla se non qualche sterrato nel parco di Monza.
Km accertati nelle gambe 40 in 2 ore su strada prettamente pianeggiante.
Giro prescelto: un pezzo del “7 guadi” tra Macherio, Triuggio e boschetti limitrofi.
Sveglia presto, ore 6:00 per fare colazione iper-calorica a base di fette biscottate integrali, miele di arancio e the verde.
Alle 7:00 già impaziente ho iniziato a vestirmi in puro stile fantozziano; l'unica cosa semi seria sono un paio di cosciali raccattati in offerta alla deca. Poi vesto maglia traspirante, antivento da running (l'unica cosa che mi separa dal frescolino che oramai sta arrivando) ed un paio di vecchie scarpe, sempre da running.
L'emozione cresce! Zaino in spalla. Ore 8:00. Apro la saracinesca del box, prendo casco e biga e si inizia!
Arrivo al parco di Monza e faccio un po di km per scaldare le gambe su terreno familiare. Qualche “salto”, un paio di innocue discese. Esco dal parco dalla porta di San Giorgio e prendo in direzione Gerno. Gmap mobile mi aiutano ad individuare il sentiero. Lo intravedo: il primo tratto è ripidissimo. Ma sono pronto! Mi sono sempre chiesto a che mai servissero i rapporti piccoli... ecco pronta la risposta!
La gamba c'è la biga un po' meno... appena mi alzo sui pedali la ruota posteriore perde aderenza.
Dopo la salita una mega discesa che non mi fido a percorrere in sella. Ok nessun problema, puo' capitare no?!
Cmq tutto abbastanza bene. Faccio il primo guado, salita e... dramma! Il sentiero si riduce ad una striscia di 5 cm. A destra 3 alberi con un corrimano a sinistra un buco!
Provo e riprovo ma proprio non ci riesco, non “me la sento”. Sconsolato mi giro ed inizio a scendere... ma... ad un certo punto intravvedo un altro sentiero. Lo imbocco e passo poco sopra il buco! Riprendo la traccia originale poco più in la. Procede bene. Sono ottimista. Una bella salitona davanti... rallento e... BAAAAM mi parte il pedale destro. 2 buchi sullo stinco. Bellissimo!
Altri guadi... sempre con attenzione. Acqua poca, molti sassi e sabbia. Mi inizio a sciogliere. Mi sto divertendo! La biga è sempre più infangata e ogni tanto mi spara qualche croccante pezzo di fango, legno o non so che in bocca.
Il sentire è abbastanza curato se non che... oh dio! Destra? Sinistra? No! Diritto. Pozzanghera di palta alta 20 centimetri. La ruota davanti si inabissa e... piede destro inzuppato. Bene!
Mi soffermo a pensare che sono a pochi km da Monza ma mi sembra di essere lontato 1000 km. Non si sentono macchine, rumori di città. In lontanzanza qualche campanile, cani che abbaiano...
Sbuco non so dove, l'abitato e l'asfalto mi danno fastidio!
Seguo la traccia gps e mi ritrovo in una pineta vicino a Calò. Ho fame... appoggio la biga ad un pino, prendo un'ottima barretta di agrumi e zuccheri che divoro con mezza borraccia di acqua. Si riparte. La gamba regge ma non ad una tremenda salita con tanto di gradini. Si spinge!
Mollo la traccia originale perché non volevo rifare il percorso al contrario. Così ho tagliato per campi di mais, schivando cacciatori infuriati (gli avrò fatto scappare i fagiani?) ed i loro cani. Rientro quieto da Macherio e Lissone tutto su asfalto. Che fastidio le macchine...
Doccia. Disinfettante. E la tremenda consapevolezza che non vedo l'ora che arrivi il prossimo fine settimana per farlo ancora!
Ah... lavare la biga!!!
Km percorsi: 40.
Fatica: Poca se paragonata a quanto mi sono divertito.
Fango raccolto: tanto.
Ragnatele mangiate: una caterva.
Stinchi compromessi: 1.
Altre escoriazioni: 4 alla gamba sinistra di qui una bellissima perché si vedono tutte le tacche del pedale.
Da fare: cambiare copertoni e comprare un paio di scarpe da trekking!
Grazie per aver ascoltato le farneticazioni di un folle!
Alla prossima.
Ciauz.