Dopo circa 3 mesi dall'inizio della mia avventura con la MTB è arrivata finalmente l'ora della mia prima impresa. Il termine impresa va correlato con il mio grado di principiante, per la maggior parte degli utenti si tratterebbe di una semplice passeggiata .
Per le ferie mi sono recato in Carnia (zona di origine di mia suocera ), prima di partire ho spulciato il forum cercando tracce GPS della zona per poter fare qualche bella escursione.
La mia attenzione si era focalizzata su un percorso che si sviluppava sul monte Paularo, anche se mi sembrava troppo per me.
Mio cugino (che abita nella zona) si propone di accompagnarmi, io provo a defilarmi adducendo i miei ritmi da bradipo in salita, dicendogli:" guarda che vado come una lumaca, ti conviene prenderti un libro da leggere, attento che a quelle basse velocità è facile cadere ". Niente da fare, ci si organizza per la settimana successiva...sono decisamente preoccupato, lui è il classico "uomo di montagna", MTB,BDC, corsa in salita, alpinismo, sci alpinismo, insomma un incrocio tra un trattore e un camoscio
Partenza da Sutrio poi di seguito: Paluzza-Treppo Carnico e la dura salita verso Ligosullo. Mio cugino mi confessa che gli ultimi tornati (pendenze oltre il 12%) erano il posto dove aveva toccato più fondoschiena, durante il recente giro d'italia femminile molte cicliste in crisi invocavano una spinta ... sarebbe piaciuta anche a me.
Raggiunta la cima si svolta su una stradina che porta a Castel Valdajer, la salita continua, la fatica aumenta, cominciano i primi rimpianti per non essere rimasto a letto , ogni tanto mi sembra di vedere la mia cara nonna morta 30 anni fa che mi aspetta su un tornante
Mio cugino canta pedalando e si gode il panorama, io rantolo
Giungiamo finalmente a Castel Valdajer:
Vedi l'allegato 104877
Pausa panino, alla vetta mancano più di 600 metri di dislivello, il pensiero mi preoccupa, inizio a dubitare di farcela. Inizio a pormi degli obiettivi intermedi, almeno fino alla fontana. Poi alla fontana mi dico "almeno fino al primo tornante" e così via, piano piano, stringendo i denti...sono quasi in cima e osservo Ligosullo giù in fondo alla valle...
Panorama stupendo, peccato per la giornata grigia...
L'ultimo Km lo faccio in apnea (supero il lago Dimon senza fargli nemmeno una foto...).Sulla vetta altra pausa panino, il grosso è fatto, ora quasi tutta discesa fino a malga pramosio.
Si sale un pezzetto spingendo, poi un sentierino (un po' in bici e un po' a piedi, meglio non rischiare).
A destra il sentiero che scende dalla cima...
In fondo alla valle l'abitato di cleulis, 1000 metri sotto...
Ultima salita a spinta e poi solo discesa, prima sentiero, poi stada sterrata e infine asfalto fino a casa...CE L'HO FATTA !!!
Tempo di percorrenza biblico, però ho fatto quasi 1700 metri di dislivello.
Mio cugino si è complimentato per la mia tenacia dicendomi:"spesso ragazzi con 20 anni in meno (e 20 Kg in meno) mi chiedono di portarli a fare un giro, arrivati a metà girano la bici dicendomi che sono matto. Invece tu non hai mollato, bravo!"
Sono soddisfazioni, piccole, ma sempre soddisfazioni !
Per le ferie mi sono recato in Carnia (zona di origine di mia suocera ), prima di partire ho spulciato il forum cercando tracce GPS della zona per poter fare qualche bella escursione.
La mia attenzione si era focalizzata su un percorso che si sviluppava sul monte Paularo, anche se mi sembrava troppo per me.
Mio cugino (che abita nella zona) si propone di accompagnarmi, io provo a defilarmi adducendo i miei ritmi da bradipo in salita, dicendogli:" guarda che vado come una lumaca, ti conviene prenderti un libro da leggere, attento che a quelle basse velocità è facile cadere ". Niente da fare, ci si organizza per la settimana successiva...sono decisamente preoccupato, lui è il classico "uomo di montagna", MTB,BDC, corsa in salita, alpinismo, sci alpinismo, insomma un incrocio tra un trattore e un camoscio
Partenza da Sutrio poi di seguito: Paluzza-Treppo Carnico e la dura salita verso Ligosullo. Mio cugino mi confessa che gli ultimi tornati (pendenze oltre il 12%) erano il posto dove aveva toccato più fondoschiena, durante il recente giro d'italia femminile molte cicliste in crisi invocavano una spinta ... sarebbe piaciuta anche a me.
Raggiunta la cima si svolta su una stradina che porta a Castel Valdajer, la salita continua, la fatica aumenta, cominciano i primi rimpianti per non essere rimasto a letto , ogni tanto mi sembra di vedere la mia cara nonna morta 30 anni fa che mi aspetta su un tornante
Mio cugino canta pedalando e si gode il panorama, io rantolo
Giungiamo finalmente a Castel Valdajer:
Vedi l'allegato 104877
Pausa panino, alla vetta mancano più di 600 metri di dislivello, il pensiero mi preoccupa, inizio a dubitare di farcela. Inizio a pormi degli obiettivi intermedi, almeno fino alla fontana. Poi alla fontana mi dico "almeno fino al primo tornante" e così via, piano piano, stringendo i denti...sono quasi in cima e osservo Ligosullo giù in fondo alla valle...
Panorama stupendo, peccato per la giornata grigia...
L'ultimo Km lo faccio in apnea (supero il lago Dimon senza fargli nemmeno una foto...).Sulla vetta altra pausa panino, il grosso è fatto, ora quasi tutta discesa fino a malga pramosio.
Si sale un pezzetto spingendo, poi un sentierino (un po' in bici e un po' a piedi, meglio non rischiare).
A destra il sentiero che scende dalla cima...
In fondo alla valle l'abitato di cleulis, 1000 metri sotto...
Ultima salita a spinta e poi solo discesa, prima sentiero, poi stada sterrata e infine asfalto fino a casa...CE L'HO FATTA !!!
Tempo di percorrenza biblico, però ho fatto quasi 1700 metri di dislivello.
Mio cugino si è complimentato per la mia tenacia dicendomi:"spesso ragazzi con 20 anni in meno (e 20 Kg in meno) mi chiedono di portarli a fare un giro, arrivati a metà girano la bici dicendomi che sono matto. Invece tu non hai mollato, bravo!"
Sono soddisfazioni, piccole, ma sempre soddisfazioni !