La prima giornata della bici nuova...

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13/10/12
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Bubi aveva scommesso che non sarei arrivato a natale... Io non ci credevo, forse non ci volevo credere, mi arrampicavo su tutti i problemi vari che affliggono ciascuno di noi e il suo budget da far tornare. Ma alla fine il tarlo della MTB, insana passione iniziata solo a giugno di quest'anno, ha avuto il sopravvento. La mia piccola Specy Hardrock disk oramai me la sentivo stretta, era servita a farmi metter su un po di gamba, a perder 10Kg e a portarmi in giro per fiumi e boschi, avviandomi a questo bellissimo sport, ma ora che ho iniziato a uscire con persone che praticano da anni, cominciava a mostrare i suoi limiti, e percepivo chiaramente dagli sguardi e da qualche battuta che oramai dovevo fare qualcosa. Non credo che con la bici nuova riuscirò ad andare più forte, sicuramente nei punti dove non mi sento sicuro, scenderò di sella ancora ma.... sicuramente andrò meglio, con un margine di sicurezza un po più alto. La giornata inizia in modo normale, vado al lavoro ma il pensiero è già nella mia testa che scava, nascosto, vile. C'erano state giornate fatte di girovagare, a cercare offerte, usati e quant'altro, c'era una lista di candidate, tra le quali anche lei. Verso le 9,30 di mattina inizio a sclerare. Il tempo è molto bello e... e se facessi il botto? Chiamo il mio sivende, prendo mezza giornata di permesso, mi faccio il cavallo nuovo e via, di corsa a fare un giro di prova. Ma nò, è lunedi, figuriamoci se di mattina è in negozio, oggi è il giorno di chiusura... Quasi quasi provo a chiamare, ma tanto non ci sarà. No, si, no, si, vabè chiamo... E il Piero è in negozio... avevamo già imbastito una trattativa, ma adesso a me non importa più niente, il tarlo si è mangiato l'ultimo pezzo di cervello razionale... DEVO andare a chiudere questa faccenda. Neanche a farlo apposta, sabato l'oroscopo mi aveva detto di fare un acquisto importante senza rimuginare e pentirmi... I miei freni saltano del tutto, esco dal lavoro, corro a casa, metto il mio vecchio puledrino nel baule della station wagon e parto.
Piero come sempre è disponibilissimo, trattiamo al volo e in men che non si dica Miss Camber Comp 29 -2013 vola a farsi preparare. Mi sento un po in colpa a lasciare la mia piccola MTB ma in cantina non c'è posto per due e poi che senso avrebbe tenerla? Torno a casa come un fulmine, mi preparo per l'uscita e via, su un percorso che faccio spesso, non troppo tecnico, scelto ad hoc per poter fare uscite in solitaria senza avere componenti di rischio. L'idea è di farlo a schioppo per vedere quanto mi farà guadagnare il mezzo nuovo ma.... si rivela un idea idiota. La Camber non la conosco ancora bene, e le piogge di questi giorni hanno fatto allargare l'argine del fiume. Il fango è li che mi aspetta, ma a differenza dei giorni precedenti stavolta è TANTO e INEVITABILE... Oggi è la prima giornata di temperature basse, è iniziata una nuova stagione, per me è tutto nuovo, sinora ho conosciuto solo caldo, fatto di shorts e maglietta. Non ho ancora un abbigliamento tecnico invernale e mi son vestito mettendo una tuta sopra i pantaloncini con fondello estivi, per fortuna ho una maglia tecnica alla pelle e alla fine ho azzeccato. Inizio a passarlo cercando di non esagerare con la velocità per non imbrattarmi troppo, non ho neppure un paio di occhiali, che pirla! A un tratto trovo il primo guado, c'è oltre un palmo d'acqua... Vado, non vado? Decido di provare a guadare, parto, e qui, complice la bassa velocità e quel che sotto l'acqua non si riesce a vedere bene, mi pianto... Fortuna riesco a sganciare i piedi dai pedali ma... li tuffo entrambi in acqua... Oplà... e adesso? Non sarà che mollo per una sciocchezza del genere... Riparto al volo e inizio il mio giro. Il cambio mi disorienta, la Hardrock aveva le indicazioni su cambio e deragliatore, qui non c'è nulla, serve pratica, memoria ed esperienza, in compenso lo Sram X9 è una fucilata. La differenza è incredibile...Le ruotone si bevono gli ostacoli e la Reba è UNA FORCELLA... Mi sarebbe piaciuto che qualcuno fotografasse la mia faccia. finisco la parte del fiume ed inizia il bosco, il sentiero si restringe e il contesto è totalmente diverso da quello a cui ero abituato, ora i sassi e le radici sono scivolosi, faccio alcune curve con il retrotreno che accenna a derapare, sicuramente in faccia ho nuovamente il sorrisetto ebete, cazzo, che figo che sono, riesco a non stamparmi. Fortunatamente prevale il buon senso, complici le deviazioni che dovrò fare e la tipologia di condizioni decido di trasformare quella che doveva essere una tappa a cronometro in un uscita di esplorazione e collaudo del nuovo mezzo. In un paio di occasioni sbaglio e devo scendere, oramai con la Hardy non mi capitava più in quei punti ma non ci ero nemmeno mai passato con il terreno in queste condizioni, o magari ho solo paura di sgrognare il nuovo gioiello? Bah, poco importa, il tempo vola e dopo varie peripezie e cambi di percorso riesco a tornare all'auto, mancano circa 800 metri ma riesco a impiantarmi in una megapozza fangosa... dentro con entrambe le scarpe... adesso che osservo bene vedo dove avrei dovuto passare... poco male, ormai il giro è finito. Arrivo alla macchina, mi cambio, carico la bici e via casa. Sono felicissimo. Appena arrivato pulisco la Camber e.... O pork, la ruota posteriore si affloscia. Ho bucato. Meno male che ha mollato adesso e mi ha lasciato concludere il giro. La ricarico in macchina, corro in casa, doccia veloce e via, di nuovo da Piero. Via le camere normali e su un paio di autoriparanti. Sulla vecchia Hard la posteriore aveva già forato 3 volte e rigonfiandola al volo si era rimessa a posto da se, avrei dovuto farle montare subito stamani ma ero troppo di fretta... Finalmente a casa, ancora qualche lustrata, un po di lubrificante qua e la, gli ultimi sguardi e poi la luce della cantina si spegne, non vedo l'ora di fare la prossima uscita ;-)

Questa è la sintesi della mia giornata, vissuta con quello spirito fanciullesco che fortunatamente ogni tanto in me riesce a manifestarsi ancora. Un saluto a tutti voi, spero di non avervi annoiato ;-)
 

Rockyluca

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la Rossa
Bubi aveva scommesso che non sarei arrivato a natale... Io non ci credevo, forse non ci volevo credere, mi arrampicavo su tutti i problemi vari che affliggono ciascuno di noi e il suo budget da far tornare. Ma alla fine il tarlo della MTB, insana passione iniziata solo a giugno di quest'anno, ha avuto il sopravvento. La mia piccola Specy Hardrock disk oramai me la sentivo stretta, era servita a farmi metter su un po di gamba, a perder 10Kg e a portarmi in giro per fiumi e boschi, avviandomi a questo bellissimo sport, ma ora che ho iniziato a uscire con persone che praticano da anni, cominciava a mostrare i suoi limiti, e percepivo chiaramente dagli sguardi e da qualche battuta che oramai dovevo fare qualcosa. Non credo che con la bici nuova riuscirò ad andare più forte, sicuramente nei punti dove non mi sento sicuro, scenderò di sella ancora ma.... sicuramente andrò meglio, con un margine di sicurezza un po più alto. La giornata inizia in modo normale, vado al lavoro ma il pensiero è già nella mia testa che scava, nascosto, vile. C'erano state giornate fatte di girovagare, a cercare offerte, usati e quant'altro, c'era una lista di candidate, tra le quali anche lei. Verso le 9,30 di mattina inizio a sclerare. Il tempo è molto bello e... e se facessi il botto? Chiamo il mio sivende, prendo mezza giornata di permesso, mi faccio il cavallo nuovo e via, di corsa a fare un giro di prova. Ma nò, è lunedi, figuriamoci se di mattina è in negozio, oggi è il giorno di chiusura... Quasi quasi provo a chiamare, ma tanto non ci sarà. No, si, no, si, vabè chiamo... E il Piero è in negozio... avevamo già imbastito una trattativa, ma adesso a me non importa più niente, il tarlo si è mangiato l'ultimo pezzo di cervello razionale... DEVO andare a chiudere questa faccenda. Neanche a farlo apposta, sabato l'oroscopo mi aveva detto di fare un acquisto importante senza rimuginare e pentirmi... I miei freni saltano del tutto, esco dal lavoro, corro a casa, metto il mio vecchio puledrino nel baule della station wagon e parto.
Piero come sempre è disponibilissimo, trattiamo al volo e in men che non si dica Miss Camber Comp 29 -2013 vola a farsi preparare. Mi sento un po in colpa a lasciare la mia piccola MTB ma in cantina non c'è posto per due e poi che senso avrebbe tenerla? Torno a casa come un fulmine, mi preparo per l'uscita e via, su un percorso che faccio spesso, non troppo tecnico, scelto ad hoc per poter fare uscite in solitaria senza avere componenti di rischio. L'idea è di farlo a schioppo per vedere quanto mi farà guadagnare il mezzo nuovo ma.... si rivela un idea idiota. La Camber non la conosco ancora bene, e le piogge di questi giorni hanno fatto allargare l'argine del fiume. Il fango è li che mi aspetta, ma a differenza dei giorni precedenti stavolta è TANTO e INEVITABILE... Oggi è la prima giornata di temperature basse, è iniziata una nuova stagione, per me è tutto nuovo, sinora ho conosciuto solo caldo, fatto di shorts e maglietta. Non ho ancora un abbigliamento tecnico invernale e mi son vestito mettendo una tuta sopra i pantaloncini con fondello estivi, per fortuna ho una maglia tecnica alla pelle e alla fine ho azzeccato. Inizio a passarlo cercando di non esagerare con la velocità per non imbrattarmi troppo, non ho neppure un paio di occhiali, che pirla! A un tratto trovo il primo guado, c'è oltre un palmo d'acqua... Vado, non vado? Decido di provare a guadare, parto, e qui, complice la bassa velocità e quel che sotto l'acqua non si riesce a vedere bene, mi pianto... Fortuna riesco a sganciare i piedi dai pedali ma... li tuffo entrambi in acqua... Oplà... e adesso? Non sarà che mollo per una sciocchezza del genere... Riparto al volo e inizio il mio giro. Il cambio mi disorienta, la Hardrock aveva le indicazioni su cambio e deragliatore, qui non c'è nulla, serve pratica, memoria ed esperienza, in compenso lo Sram X9 è una fucilata. La differenza è incredibile...Le ruotone si bevono gli ostacoli e la Reba è UNA FORCELLA... Mi sarebbe piaciuto che qualcuno fotografasse la mia faccia. finisco la parte del fiume ed inizia il bosco, il sentiero si restringe e il contesto è totalmente diverso da quello a cui ero abituato, ora i sassi e le radici sono scivolosi, faccio alcune curve con il retrotreno che accenna a derapare, sicuramente in faccia ho nuovamente il sorrisetto ebete, cazzo, che figo che sono, riesco a non stamparmi. Fortunatamente prevale il buon senso, complici le deviazioni che dovrò fare e la tipologia di condizioni decido di trasformare quella che doveva essere una tappa a cronometro in un uscita di esplorazione e collaudo del nuovo mezzo. In un paio di occasioni sbaglio e devo scendere, oramai con la Hardy non mi capitava più in quei punti ma non ci ero nemmeno mai passato con il terreno in queste condizioni, o magari ho solo paura di sgrognare il nuovo gioiello? Bah, poco importa, il tempo vola e dopo varie peripezie e cambi di percorso riesco a tornare all'auto, mancano circa 800 metri ma riesco a impiantarmi in una megapozza fangosa... dentro con entrambe le scarpe... adesso che osservo bene vedo dove avrei dovuto passare... poco male, ormai il giro è finito. Arrivo alla macchina, mi cambio, carico la bici e via casa. Sono felicissimo. Appena arrivato pulisco la Camber e.... O pork, la ruota posteriore si affloscia. Ho bucato. Meno male che ha mollato adesso e mi ha lasciato concludere il giro. La ricarico in macchina, corro in casa, doccia veloce e via, di nuovo da Piero. Via le camere normali e su un paio di autoriparanti. Sulla vecchia Hard la posteriore aveva già forato 3 volte e rigonfiandola al volo si era rimessa a posto da se, avrei dovuto farle montare subito stamani ma ero troppo di fretta... Finalmente a casa, ancora qualche lustrata, un po di lubrificante qua e la, gli ultimi sguardi e poi la luce della cantina si spegne, non vedo l'ora di fare la prossima uscita ;-)

Questa è la sintesi della mia giornata, vissuta con quello spirito fanciullesco che fortunatamente ogni tanto in me riesce a manifestarsi ancora. Un saluto a tutti voi, spero di non avervi annoiato ;-)

ti auguro di non perdere MAI quello spirito!
buone pedalate frartello....
love the ride, Luca
 

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