Voglio parlare della più importante pista ciclabile di Roma, quella che attraversa la dorsale del Tevere da Castel Giubileo al Ponte di Mezzo Camino. La pista ciclabile in questione, nel tratto tra Via del Cappellaccio ed il Ponte della Magliana, attraversa un'area totalmente abbandonata a se stessa, costantemente circondata da discariche abusive ed accampamenti di nomadi. Lo stato di degrado ha raggiunto livelli veramente allarmanti, i margini del percorso sono contornati da vere e proprie montagne di rifiuti di vario tipo, spesso di natura speciale e pericolosa, con costanti afflussi di nuovo ulteriore materiale. I nomadi insediati sul posto, per lo più rumeni, per trasportare i materiali spesso utilizzano, oltre ai rinomati carrelli, furgoni e veri e propri camion. E logico pensare che questa attività, di natura chiaramente illecita, abbia la finalità di percepire un facile guadagno dallo smaltimento non regolamentato dei rifiuti derivante dallo svuotamento di cantine, dagli scarti di attività edilizia ed altre attività. Lamministrazione comunale sembra chiudere gli occhi davanti a questo scempio, o forse lo scempio è proprio questa amministrazione per la quale lunica costante preoccupazione è quella di realizzare discutibili quanto spesso inutili pup, piuttosto che curare ligiene, la pulizia ed in generale il decoro di questa troppo spesso vituperata Città. Cerchiamo di essere un pò meno qualunquisti e menefreghisti, facciamo sentire anche la nostra voce a chi dovrebbe, e forse se ne è dimenticato, tutelare la legalità di un paese civile e contrastare il degrado di certe aree di interesse sportivo.