E' sempre il solito giro quello più bello, quello che conosco a perfezione e che ogni volta si rinnova di sfumature.
L'aria è calda ma non durerà ancora molto. Il sole sta calando lentamente ma anche se l'orologio scandisce inesorabile la sua fine lui non si arrende e continua a scaldare.
Io sono sopra alla mia fedelissima acciaiosa e tranquillo raccolgo le forze perchè so quello che mi aspetta, lo vedo, sono di fronte alla salita della chiesa della Pietrina e so già che la ruota anteriore non ne vorrà sapere di stare a terra.
Ci sono, salgo agile pochi metri e la sfida si fa seria: sono tutt'uno con la bici che si impenna, l'equilibrio è precario ed ogni rivoluzione dei pedali esprime forza, coraggio, fatica e concentrazione assoluta..... ma la strada mi sorride ed il corpo si distende in un respiro profondo, è fatta, sono arrivato alla panchina sullo strapiombo accanto alla chiesetta.
Mi scollo dall'acciaiosa, l'appoggio con gratitudine e mi siedo......... e vedo.
Come sono in alto! Respiro e sento l'energia del mondo, sento il bosco là sotto che è vivo, e le strade, le case, le persone.... fino a laggiù dove i monti spariscono nell'aria.... io sono amico di tutto questo, anche di questa formica che passeggia sullo steccato.
Sono solo e penso che vorrei avere qui e ora le persone più care, mia moglie e mio figlio..... sì,con lui un giorno lo faremo insieme, ma adesso è l'ora di rientrare.
Scendo veloce, la voglia di tornare a casa è forte, assaporo il momento in cui li vedrò aprendo la porta, lui in braccio a lei che sorridono...... sto pedalando, arrivo......
L'aria è calda ma non durerà ancora molto. Il sole sta calando lentamente ma anche se l'orologio scandisce inesorabile la sua fine lui non si arrende e continua a scaldare.
Io sono sopra alla mia fedelissima acciaiosa e tranquillo raccolgo le forze perchè so quello che mi aspetta, lo vedo, sono di fronte alla salita della chiesa della Pietrina e so già che la ruota anteriore non ne vorrà sapere di stare a terra.
Ci sono, salgo agile pochi metri e la sfida si fa seria: sono tutt'uno con la bici che si impenna, l'equilibrio è precario ed ogni rivoluzione dei pedali esprime forza, coraggio, fatica e concentrazione assoluta..... ma la strada mi sorride ed il corpo si distende in un respiro profondo, è fatta, sono arrivato alla panchina sullo strapiombo accanto alla chiesetta.
Mi scollo dall'acciaiosa, l'appoggio con gratitudine e mi siedo......... e vedo.
Come sono in alto! Respiro e sento l'energia del mondo, sento il bosco là sotto che è vivo, e le strade, le case, le persone.... fino a laggiù dove i monti spariscono nell'aria.... io sono amico di tutto questo, anche di questa formica che passeggia sullo steccato.
Sono solo e penso che vorrei avere qui e ora le persone più care, mia moglie e mio figlio..... sì,con lui un giorno lo faremo insieme, ma adesso è l'ora di rientrare.
Scendo veloce, la voglia di tornare a casa è forte, assaporo il momento in cui li vedrò aprendo la porta, lui in braccio a lei che sorridono...... sto pedalando, arrivo......