• La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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I report del forum La nostra Stoneman Dolomiti

[Flashback] 28 agosto 2012.
Durante un'escursione in bike sul Cornetto di Confine, a quota 2535m mi imbattevo in un totem di metallo con un simbolo particolare e una piccola pinza.
Tornato a casa e incuriosito dalla cosa, una breve ricerca mi faceva conoscere lo Stoneman, percorso permanente che attraversa alcuni dei posti più suggestivi a cavallo tra Val Pusteria e dolomiti di Sesto, passando per 5 checkpoint obbligatori. I numeri però mi spaventavano, lunghezza e dislivello non erano alla mia portata nonostante la possibilità di poterlo completare "ufficialmente" in 1, 2 o 3 giorni. Ma il dado era ormai tratto, la sfida accettata e l'obiettivo uno solo: completare i 120km e 4000m in una giornata sola. [/Flashback].


21 luglio 2020 - 8 anni dopo.
Qualche giorno fa ho deciso che è arrivato il momento di affrontare la sfida; alcuni giorni di vacanza nelle Dolomiti mi permettono di organizzarmi e trovare un amico per condividere la fatica è la parte più facile: Andrea @Vinciguerra accetta subito l'invito.
É martedì, sono le 19. Dopo un lungo ed impegnativo trekking a 2500m, mi presento al negozio Stoneman a Sesto: un autobus stile "Into the Wild" unito ad un'ampia botte di legno. Capisco subito di essere nel posto giusto.
Dentro incontro Roland Stauder, l'ideatore dello Stoneman, a cui chiedo di poterci iscrivere alla sfida. Mi consegna il "pacco-gara" con le istruzioni, alcuni utili gadget e la Card che serve a raccogliere i timbri dei 5 checkpoint sparsi lungo il percorso. Quando gli comunico che abbiamo intenzione di completare lo Stoneman in giornata, un po' di preoccupazione gli si dipinge sul volto e cerca un po' di scoraggiarci dal tentativo: "Ci zono zentieri perikolozi, la zalita è tanta e dificcile, a metà pomeriggio è previzto un temporale". Lo rassicuro sulla nostra adeguata preparazione e con una raccomandazione: "Roland, domani alle 17 fatti trovare in negozio che passiamo a ritirare il premio ".​



22 luglio 2020
Dobbiaco (BZ), ore 6.00. Il sole è già sorto ma non è ancora abbastanza forte da riscaldare l'aria. Poche le persone uscite di casa di buon'ora. Io e Andrea siamo quasi pronti, io con lo zaino in spalla lui ha tutto nelle tasche della maglia.
Maglie ufficiali, oggi, è "giorno di gara" anche se siamo solo in 2 al nastro di partenza.
Sono le 6.15: 8 anni dopo la sfida ha finalmente inizio!
Partiti da Dobbiaco a 1240m, ci aspetta subito la prima lunga ascesa che ci porterà al primo GPM.
Fino a malga S.Silvestro (1800m) conosciamo già la salita, ci siamo passati durante la Dolomiti Superbike, ma oggi c'è tempo per fermarsi e scattare qualche foto.​


La salita è lunga ma non impegnativa come pendenze; a farci compagnia piccoli greggi di capre e pecore, non c'è altra anima viva nei dintorni.
Ore 8.15, Markinkele - Cornetto di confine. Il 1° checkpoint a quota 2535 è conquistato!​


Lo sguardo spazia a 360°, alle Alpi tra Italia e Austria, a qualche 3000 con residui di neve in lontananza.

Proseguiamo lungo una sterrata in quota, rischiando un bel frontale con un gruppo di bovini pelosi (Yak?) nascosti dietro una curva.
Dopo circa 3km di facile discesa intercettiamo sulla destra un trail tortuoso (sent. 3A). Il sentiero, a tratti rovinato, si rivela davvero divertente da percorrere, con tornanti stretti e massi sparsi qua e là accanto a scoli scavati dalle acque.​


Arrivati in valle a quota 1150m, procediamo in terra austriaca verso Sillian. Svolta a destra e, dalla discesa a capofitto di poco fa, passiamo alla perentoria ascesa di quasi 7km all'11% in direzione malga Leckfeld, a quota 1900m. Questa era la parte facile.
Il secondo Checkpoint è posto 2.5km dopo e 450m più in alto.
Per fortuna ci sono i tornati, dove si riesce a tirare il fiato...

La carrabile non molla un attimo, ad ogni tornante spero che il successivo tratto sia più clemente di quello appena superato ma ogni speranza è vana.
Si pedala, testa bassa e mento sul manubrio...
Si pedala, sotto al sole senza una nuvola a coprirlo per un minuto soltanto...
Si pedala, anche se accanto le e-bike ti passano col turbo...
Si pedala, perchè non puoi sfigurare quando gli escursionisti ti fanno i complimenti perchè la salita è ardua anche per loro...
Si pedala e basta.


Si pedala, perchè prima o poi la salita finisce...e si guadagna il 2° checkpoint!


Ultime rampe per il rifugio a quota 2450m e per una meritata pausa ristoratrice!


Il tratto successivo è il Demut Passage, un trail in quota al confine tra Austria e Italia che arriva a 2550m di altezza.


Sul Demut si alternano tratti pedalabili ed idilliaci...


...ad altri dove un errore di troppo e ti ritrovi a valle in un attimo...se ti ritrovano.


Per fortuna si pedala molto più che spingere, questi trail sono un sogno per chi ama la MTB!


Tra marmotte che fuggono dal sentiero e ripidi rilanci in salita, raggiungiamo il 3° Checkpoint ai 2330m del passo Silvella, ai piedi del Col Quaternà. Sono le 13.15 e tutto va alla grande!


Col Quaternà significa Trail della Spina e questo noi già lo conosciamo: tecnico il giusto, veloce il giusto e bello più del giusto!


17km e -1100m dopo (con in mezzo una risalita e una deviazione su sentiero in discesa) siamo a Pàdola, dove timbriamo il 4° checkpoint alle 15.00.
Da Pàdola (1250m) risaliamo verso nord, raggiungiamo passo Monte Croce Comelico (1640m) e successivamente imbocchiamo la salita verso gli impianti di Croda Rossa.
5 minuti di pioggia e siamo all'ultimo checkpoint a quota 1925m.



Sesto, ore 16.45.
Son passate 10h30' da quando siam saltati in sella questa mattina, 110km e 4000m di salita fa.
8h30' le abbiamo passate a spingere sui pedali in salita o a mollare i freni in discesa.
Il resto sono pause per le foto ai posti spettacolari dove siamo passati, per mangiare una barretta o un panino al rifugio, sono brevi momenti per aspettare il socio (chi in cima alla salita, chi in fondo alla discesa) e riprendere insieme il percorso.
Ma, come avvisato Roland ieri, siamo arrivati puntuali alla fine di questo magnifico trail per raccontare anche a lui le intense emozioni vissute oggi, i polmoni sputati sul Sillianer e i sorrisi a 32 denti sulle discese favolose del 3A, del Demut e della Spina (oltre ad un'altra deviazione in discesa dalla Croda Rossa verso la Val Fiscalina, per chi la testa ancora ce l'ha lucida).
Questo è stato il nostro Stoneman!

 
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una nera e l'altra pure
Bel racconto e bel giro.

Il tratto dalla Leckfeldalm al Sillianer solo a ripensarci mi vengono i sudori freddi
 

yura

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bel report e hai usato bene il layout!!

Concordo, bel report e impaginazione originale.

@Marco Io non mi ci sono ancora messo, ne avrei uno potabile in canna, ma hai delle indicazioni sul come fare a scegliere il tipo di impaginazione ?
Altra domanda: è possibile inserire un video caricato su YouPo...YouTube vole scrivere, YouTube !

 

Vinciguerra

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Mi sono accorto ora di questo report...che ricordi...sembra passato tanto tempo invece è solo di pochi mesi fa.
Urge pianificare qualcosa di epico anche per quest’anno
 
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