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C'entra il giusto ma stamani mentre andavo alla stazione ho incrociato duaeragazzini che andavano a scuola in bici, manubrio Renthal, raggi colorati (non credo I9) e parlavano di Maxxis. Questo per dire che secondo me l'interesse c'è, ma in una concezione totalmente diversa dalla "classica" basata sul binomio salite e fatica. Nel mio paesello c'è una discreta gang di piccoli "ciclisti".. ok, cazzeggiano e fanno le impennate in piazza però pedalano, poi vabbè per la solita mentalità che caratterizza molte amministrazioni comunali italiche ciò si traduce in pericolosi delinquenti e infatti sono stati pure fermati da vigili con identificazione/genitori ecc. Roba da pazzi.


Qui secondo me si apre anche un problema di possibilità, se prima bastava salire in collina/montagna ecc ora sono necessarie anche strutture (bike park, dirt jump, pump track) dove indirizzare bambini e ragazzi. Ovviamente ci sono alcune zone più fortunate di altre, ma ho fatto una ricerca e i pumptrack in Toscana li conti sulle dita di una mano, pochissimi poi con amministrazioni dietro. Il solito problema per chi faceva e fa skate e affini. Al posto di sputtanare quei pochi soldi che hanno (Asciano?) potrebbero investire sul "futuro" e risparmiare sui fuochi di artificio o altre minchiate antistoriche.


Poi vabbè sulla questione "ora non sono più disposti a fare fatica" si apre un mondo, se cercano MTB online al 90% trovano Redbull rampage e compagnia, gente che scende a razzo.. il pirla (si scherza) che fa fatica in salita è amarcord (ma come si dice, le vie del Signore sono infinte, magari iniziano a fare le impennate e dopo due anni sono a sudare in montagna).