Rispondi alla discussione

Concordo con te, ma "la soddisfazione" è una cosa soggettiva, o meglio, ciò che ti dà soddisfazione è soggettivo.


Qualche giorno fa partecipavo ad un corso di formazione in azienda sulla gestione delle persone. Nel corso abbiamo parlato di ciò che tiene legate le persone ad una azienda, ovvero dei "bisogni" che ciascuno cerca di soddisfare lavorando, oltre a quello ovvio della compensazione economica.


Il formatore diceva che, escluso appunto il lato economico, sono stati fatti vari studi sull'argomento, e questi "bisogni" cambiano di generazione in generazione.

Con un po' di approssimazione, i boomer sono nati in un periodo in cui la società si stava ancora riprendendo dalle conseguenze della guerra, sono stati cresciuti da genitori che si rimboccavano le mani e lavoravano duro, e cosi' i boomer sono persone che nel lavorano non disdegnano la sensazione di "fatica". La generazione seguente, è cresciuta con il desiderio di acquisire prestigio e successo nel lavoro, e cosi' via, fino alle ultime due generazioni, dai millenials in poi, che invece secondo questi studi puntano rispettivamente su "felicità" e "libertà".


Quando tu o Marco, o io, parliamo della soddisfazione di arrivarci con le nostre forze, stiamo forse anche mostrando di che generazione siamo (ovviamente poi ci sono eccezioni). Per lo meno io sono del 74, e se ricordo bene Marco ha circa la stessa età, non so la tua.


Man mano che ti avvicini ai giovani le cose cambiano. D'altronde facendo un parallelo, io non vorrei fare l'influencer perchè non mi sentirei realizzato in un lavoro che per me è "vuoto", mentre molti giovani d'oggi vorrebbero proprio fare l'influencer o il tiktoker per vivere.


Il formatore diceva che dobbiamo smetterla di cercare di leggere le nuove generazioni con i nostri "bisogni" perchè i "bisogni" sono cambiati. Tutto cio' che possiamo fare è prenderne atto e cercare di cavalcare i "bisogni" dei giovani per farli affezionare all'azienda e farli lavorare al meglio.


Le bici elettriche in qualche modo mi sembrano una cosa analoga: vogliamo tenere viva la mountain bike, dobbiamo (tristemente forse noi vecchi) renderci conto che oggi la mountain bike è diventata elettrica. Non sarà la cosa che ci piace di piu' ma dobbiamo convivere con nuove generazioni che hanno bisogni diversi dai nostri, e cercare di prendere il meglio che da questo deriva per chi come noi preferisce pedalare. Magari anche solo il fatto che ci sono sempre piu' possibilità turistiche per MTB grazie alla maggiore domanda da parte di un pubblico allargato dai ciclisti elettrici.