Una cosa è sicura la taglia della bici è giusta e la posizione della sella troppo avanzata....il resto va modificato via via...controlla anche l'avanzamento delle tacchette sotto le scarpe che mi sembrano leggermente avanzate anche quelle.
La mia prima terza bici
- Creatore Discussione crapabasa
- Data di inizio
Io lo spessore non lo toglierei...però a mio modo di vedere hai ancora la sella troppo avanti ed inclinata verso l'alto...altra cosa ruota un pò quel manubrio in avanti che quei polsi sembrano ancora rigidi. Allora facciamo una postilla...il concetto di sella avanzata se sei uno che fa gare non è sbagliato anzi oggi si tende a metterla più avanti possibile si scarica più potenza sul pedale nei tratti tecnici in salita...ma questo va bene su una persona atleticamente allenata perchè altrimenti la schiena ti molla e soprattutto i quadricipiti sono molto più sollecitati. quindi non aver paura ad arretrare la sella e a distenderti sulla bici.Ultima cosa le tacchette sotto la scarpa le hai messe a distanza giusta??
Sinceramente non mi ritengo un campione, ma tra uscite in bici e allenamenti di vario tipo, credo di essere abbastanza in forma, il mio problema alla schiena credo, anzi, ho la sensazione sia posturale, dopo 4 anni di uscite ogni domenica se non di più non posso pensare di avere dolori muscolari alla schiena, come dicevo più sopra, di allenamenti alla schiena ne faccio tantissimi.
Le tacchette le avevo posizionate io con il metodo delle misure e del nastro, poi confermate dal biomeccanico.
Come dicevo sopra, negli ultimi 4 anni, avrò saltato si e no una decina di domeniche senza allenarmi. Credo proprio sia un problema di postura sbagliata.
Ce lo dirà il tempo uscendo per un pò con questa posizione.
Per tutti: mi confermate allora che il famoso allineamento asse pedale - parte posteriore della rotula non è da prendere in considerazione? Per me quello era un punto di riferimento, ma se non devo considerarlo le cose si fanno più semplici
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No, non te lo confermo, l'allineamento asse pedale/rotula deve essere rispettato. Vi possono essere piccole differenze, ma poca roba, pena spostare le problematiche dalla schiena alle ginocchia (legamenti e quant'altro) o peggio aggiungerle alle altre. Insomma sei andato dal bio, dici che sei abbastanza allenato, ti abbiamo informicolato il cervello a furia di consigli....ora devi piano piano trovare la tua via, fatta di prove e piccole graduali modifiche, se migliori bene, altrimenti torni sui tuoi passi e riparti. Credo che la maggioranza di chi scrive qui ha fatto questa esperienza, mi viene da pensare che deve essere cosi, fa parte del gioco !!
Allora non capisco perchè sono troppo avanti. Ho rispettato in questa posizione esattamente la verticale asse pedale - rotula. Se mi si dice che sono ancora avanzato, perchè il corpo è ancora avanti, e in effetti la sella è al massimo avanzamento, i casi sono due: o mi sfugge qualcosa, o questa bici ha dei seri problemi di quote. Mi sono letto tantissimi altri post in questi mesi, spesso e volentieri anche chi era più a digiuno di me riguardo ad articoli scientifici e tutorial ha trovato una posizione ottimale. Ho letto pdf di pagine e pagine, metodo Kops, Pruitt, Zani, ho eseguito verifiche con laser e bolle, mi sono disegnato i telai, cercando di capire quali sono le differenze progettuali, trovando Olympia fuori da ogni parametro. Insomma, nonostante l'applicazione del metodo scientifico, seppur fatto da me, ma se parliamo di meri allineamenti, e non di muscoli o biomeccanica avanzata, posso affermare che "is not a rocket science", per cui attendibile, sentito comunque un biomeccanico, che ha confermato in buona parte quello che ho fatto, dalle tacchette all'avanzamento, continuerò la ricerca della posizione ideale, ma con l'idea che c'è qualcosa che non mi torna.Voglio dire, ho testato le moto e scritto articoli, ho cercato sempre di trovare nel limite del possibile la pecca meccanica o progettuale, o il pregio distintivo di un mezzo con un assetto variabile decisamente più complesso e soggetto a variazioni, spesso utilizzato per correre in campionati di tutto rispetto, come è possibile che una MTB non certo nata per essere portata in gara da un professionista, possa essere cosi complicata? In questa equazione, aggiungendo che provando altre bici, senza fare grossi lavori di misurazioni, mi sono trovato naturalmente bene,c'è qualcosa che non funziona. Mi do ancora qualche mese. Poi si vedrà.
La bici, ha una sua meccanica, particolare, non sovrapponibile ad altri mezzi, in più questa meccanica accoglie l'eredità di supportare un fisico umano che deve esprimere delle prestazioni per rendere il movimento più o meno conveniente nel rapporto energia/prestazione/tempo.
Ora partendo dal fatto che il fisico umano ha delle misure variabilissime tra soggetto e soggetto, e che le geometrie delle MTB si diversificano moltissimo tra loro, capiamo quanto a volte andare nel particolare ci si può trovare spiazzati. Secondo me vige molto la teoria del compromesso, il raggiungimento dell'optimum per moltissimi ...un miraggio, ma volendo ci si avvicina, non è un accontentarsi ma un accettare un buon compromesso che ci permette di fare quello che ci siamo proposti. Se tu utilizzi la tua MTB, magari non ascoltando quello che ti ho detto sulla posizione asse del pedale, e ti accorgi che non succede nulla e ti trovi bene, perché non andare in quella direzione....nessuno te lo impedisce ed hai risolto. Se poi continui a farti delle domande sul perché di questo ed invece che pedalare, ti fai i disegni dei telai, allora ti auto avviti in una situazione che ti porta allo stallo ed al dubbio. Le teorie di assetto, sono "generali" e proprio nella loro generalità sta anche la loro fragilità applicativa che per forza di cose deve essere mediata di volta in volta di soggetto in soggetto. Assetta la tua MTB al meglio che puoi, e poi pedala, col tempo capirai se il tuo rapporto energia/prestazione/tempo paga oppure no.
Ora partendo dal fatto che il fisico umano ha delle misure variabilissime tra soggetto e soggetto, e che le geometrie delle MTB si diversificano moltissimo tra loro, capiamo quanto a volte andare nel particolare ci si può trovare spiazzati. Secondo me vige molto la teoria del compromesso, il raggiungimento dell'optimum per moltissimi ...un miraggio, ma volendo ci si avvicina, non è un accontentarsi ma un accettare un buon compromesso che ci permette di fare quello che ci siamo proposti. Se tu utilizzi la tua MTB, magari non ascoltando quello che ti ho detto sulla posizione asse del pedale, e ti accorgi che non succede nulla e ti trovi bene, perché non andare in quella direzione....nessuno te lo impedisce ed hai risolto. Se poi continui a farti delle domande sul perché di questo ed invece che pedalare, ti fai i disegni dei telai, allora ti auto avviti in una situazione che ti porta allo stallo ed al dubbio. Le teorie di assetto, sono "generali" e proprio nella loro generalità sta anche la loro fragilità applicativa che per forza di cose deve essere mediata di volta in volta di soggetto in soggetto. Assetta la tua MTB al meglio che puoi, e poi pedala, col tempo capirai se il tuo rapporto energia/prestazione/tempo paga oppure no.
Eccomi ancora qui. Dopo Chilometri e chilometri e dopo l'ennesimo volo perdendo la avantreno mi sono deciso e ho venduto Olimpya. Per qualche giorno ho cercato online un rimpiazzo. Poi un amico ha deciso di vendere la sua che giaceva inutilizzata.... ci ho fatto circa 300 km nessun mal di schiena nessun problema e con il posizionamento seguendo quello che avevo fatto sull'altra bici mi sto trovando benissimo. Finalmente mi diverto in bici come non succedeva da tempo. Sulle pietraie dove prima rallentavo ora ci passo sopra in pedalata,feeling perfetto,anche su i tronchi nessun problema,impenno e salto sopra senza problemi,al contrario prima non mi fidavo. Sono finalmente a mio agio e con un fuorisella decente :). Grazie a tutti per i preziosi consigli. Grazie davvero
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Hai trovato la bici che finalmente ha già la posizione che stavi cercando! buone pedalate e buon divertimento
Si finalmente!non si finisce mai di imparare. Grazie!
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