La Mongolia mi manca già….sono appena rientrato ma il casino e i ritmi del lavoro già me la fanno rimpiangere.
Un'avventura di 650 km in 9 tappe lungo il deserto del Gobi, la tundra e le foreste (a dire il vero molto rare) della parte centro/sud di questo paese grande 5 volte l'Italia ma con solo 3 milioni di abitanti e una densita di 1,8 persone per km quadrato.
Rimpiango la tranquillità delle vallate, la compagnia, il pedalare per ore nella sola natura in compagnia dei miei pensieri, la bellezza dei visi dei bambini mongoli che esprimono una tranquillità che a fatica si vede nei nostri, purtroppo!
L’unica difficoltà che ho trovato è stata quella di non considerare la MTB come mezzo di divertimento ma come mezzo per esplorare e questo ha un po’ condizionato il mio giudizio iniziale della vacanza.
Ero un po’ sconsolato dalla facilità del percorso e anche dalla monotonia delle prime tappe desertiche ma con il tempo ho imparato ad apprezzare altre cose lasciando l’adrenalina dei single track e delle discese cattive ad altri momenti.
Un po’ di foto che spero rendano quello che con le parole non riuscirei a spiegare.
l'arrivo a Ulaan Bataar
il passato e il presente
questa non manca mai neanche in Mongolia
i potenti mezzi al seguito
la bellezza e la tranquillità dei bimbi
la nosta casa e la loro
cammelli e yack
Un ringraziamento va a Progetto Avventura, in questo caso agli accompagnatori Luca e Massimo, per l'organizzazione, ai ragazzi dei Tenaci di Fiorenzuola per la compagnia e allo scoreggione del Gorilla che ha condiviso con me l'avventura.
dimenticavo la mia Mtb che non mi ha lasciato a piedi
qui tutte le altre mie foto.
https://picasaweb.google.com/117186227408078478650/MongoliaBiking4#
Un'avventura di 650 km in 9 tappe lungo il deserto del Gobi, la tundra e le foreste (a dire il vero molto rare) della parte centro/sud di questo paese grande 5 volte l'Italia ma con solo 3 milioni di abitanti e una densita di 1,8 persone per km quadrato.
Rimpiango la tranquillità delle vallate, la compagnia, il pedalare per ore nella sola natura in compagnia dei miei pensieri, la bellezza dei visi dei bambini mongoli che esprimono una tranquillità che a fatica si vede nei nostri, purtroppo!
L’unica difficoltà che ho trovato è stata quella di non considerare la MTB come mezzo di divertimento ma come mezzo per esplorare e questo ha un po’ condizionato il mio giudizio iniziale della vacanza.
Ero un po’ sconsolato dalla facilità del percorso e anche dalla monotonia delle prime tappe desertiche ma con il tempo ho imparato ad apprezzare altre cose lasciando l’adrenalina dei single track e delle discese cattive ad altri momenti.
Un po’ di foto che spero rendano quello che con le parole non riuscirei a spiegare.
l'arrivo a Ulaan Bataar
il passato e il presente
questa non manca mai neanche in Mongolia
i potenti mezzi al seguito
la bellezza e la tranquillità dei bimbi
la nosta casa e la loro
cammelli e yack
Un ringraziamento va a Progetto Avventura, in questo caso agli accompagnatori Luca e Massimo, per l'organizzazione, ai ragazzi dei Tenaci di Fiorenzuola per la compagnia e allo scoreggione del Gorilla che ha condiviso con me l'avventura.
dimenticavo la mia Mtb che non mi ha lasciato a piedi
qui tutte le altre mie foto.
https://picasaweb.google.com/117186227408078478650/MongoliaBiking4#